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SINDROME DELLA MORTE IMPROVVISA DEL LATTANTE. CHE DIO VI MALEDICA!

Che l’Universo vi maledica.
Che maledica la FDA, il CDC, il nostro Ministero della Salute e tutte le persone che dolosamente sono coinvolte in una barbarie che ha come l’unico scopo il profitto.
Ogni anno centinaia di neonati vengono messi a dormire nella propria culla, dopo l’abbraccio di mamma e papà, per poi essere ritrovati la mattina dopo senza vita, rigidi, freddi.
Possiamo lontanamente immaginare cosa significhi per un genitore un’esperienza del genere? Possiamo lontanamente immaginare il dolore, lo strazio, l’angoscia? No, non possiamo…
Ma possiamo fare qualcosa per svegliarci, per capire, per investigare, per non dare niente per scontato.
Via la lobotomizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
I neonati non nascono per morire! I neonati nascono e sono nel pieno della loro esplosiva forza energetica.
Ci guardano con i lori occhi e hanno fiducia in noi, e noi che facciamo?
Li diamo in mano a una classe medica abbietta, cieca, ignorante, che li sottopone fin dalla nascita ad attentati contro la loro salute: vitamine sintetiche, latte artificiale…
E poi la bomba atomica: le famigerate vaccinazioni.
Si è scritto di tutto e di più, ma molti genitori continuano ad affidare i propri bambini ai medici senza rendersi conto di quello che le vaccinazioni possono causare.
Sono sostanze tossiche, estranee, che entrano nell’organismo forzosamente attraverso un’iniezione, bypassando tutte le difese che il sistema immunitario metterebbe a disposizione, sconquassando, devastando proprio quel sistema immunitario che nel neonato è in fase di sviluppo.
I nostri neonati rispondono con la febbre e con molte altre reazioni, che noi da ignoranti patentati che siamo, soffochiamo con ulteriori veleni come la tachipirina e gli antibiotici!
Svegliamoci, la sindrome della morte improvvisa del lattante è causata in maniera preponderante dall’utilizzo degli inutili, dannosissimi vaccini.
Autismo, danni neurologici, paralisi, malattie autoimmuni: ecco l’eredità che lasciamo ai nostri figli per non aver perso un minuto per informarci, per capire, per comprendere.
Portiamo un meraviglioso bambino sano e lo riportiamo a casa morto, e se va bene malato per tutta la vita.
Ci sono i mezzi, ci si può difendere: ora moltissime Regioni hanno persino abolito le sanzioni amministrative per chi decideva di non far vaccinare proprio figlio e gli istituti scolastici non possono rifiutarne l’accettazione.
Nessuna sostanza estranea, piena di conservanti, di metalli pesanti, di colture animali potrà mai donare qualcosa a vostro figlio.
Il gorilla vaccina i propri piccoli? No.
Il leone vaccina i propri piccoli? No.
La mucca vaccina i propri piccoli? No.
Lasciamo stare la Natura, lasciamola lavorare, lasciamo che i nostri figli crescano naturalmente: come può l’essere umano osare interagire con un corpo formato da 75 trilioni di cellule, di ghiandole, di organi, di sistemi linfatici, respiratori che si parlano fra loro a velocità inimmaginabili?
Non siate complici, seppur inconsapevoli, di questo massacro, perché, ricordatelo, le tragedie non succedono solo agli altri.

CHI HA PAURA DEL DIABETE?

Io certamente no…come tutti non dovrebbero tra l’altro.
La medicina convenzionale ci ha insegnato che una diagnosi di diabete è per sempre, che non si guarisce, che si dovrà dipendere da una pastiglia o dalle iniezioni di insulina per sempre.
Tutte balle, e stratosferiche anche.
I medici ci hanno portato a pensare che il pancreas si “esaurisca” e non produca più, o in maniera minore, l’ormone insulina, che serve a trasferire il glucosio dal torrente sanguigno alle cellule.
E di conseguenza cosa fanno questi folli? Mettono il malcapitato a seguire una dieta che più disastrosa non si può, fatta di carne, latticini, niente frutta e pochissima verdura, in nome del loro idiota indice glicemico di ogni alimento.
Sicuramente non ci si ammala di diabete a suon di terrine di frutta e verdura crude, ma ci si ammala a furia di farmaci, vaccinazioni, carne, latticini, cibo spazzatura e tutto lo schifo che ci mettono dentro in fatto di conservanti e aromatizzanti.
Infatti, quando a causa di tutte queste malsane abitudini, il sangue si fa denso, lipo-tossico, viscoso, il pancreas produce esso stesso meno insulina, sapendo proprio che a causa delle condizioni del sangue, l’ormone non arriverà dove dovrà per espletare le proprie funzioni.
Ecco che intervengono quindi i reni, e buttano fuori lo zucchero in eccesso in un tentativo disperato di mantenere la glicemia sotto controllo: la Natura è ingegniosa e fantastica!
I dottoroni, invece, osservando il sangue nelle urine, cominciano subito con il loro bombardamento di insulina e farmaci, che non faranno altro che ridurre la funzionalità del pancreas, che si vedrà “sostituito” da un ormone di sintesi e che quindi piano piano smetterà di fare il suo lavoro.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per come stanno.
Ancora alla ricerca di questo stramaledetto sintomo! Lo zucchero nel sangue non è il sintomo da combattere! Il problema è a monte, nel sangue tossico, nelle digestioni difficoltose, lì è il problema.
Uno stile di vita vegano tendenzialmente crudista aiuterà a riportare il sangue, attraverso digestioni virtuose, alla sua naturale composizione, permettendo all’insulina prodotta di arrivare e quindi di poter trasferire il glucosio alle cellule.
Questa è la risoluzione dei problemi, non una dieta ammazza-uomo fatta di bistecche e latticini.
Vedo ogni giorno persone diabetiche che dicono “E no, la frutta non la posso proprio mangiare, mi alza troppo la glicemia”.
E allora via di aspartame, di edulcoranti vari, e dentro ancora spazzatura, sostanze tossiche che non faranno altro che aggravare una situzione già catastrofica.
Finché c’è vita, c’è speranza: prendente in mano il vostro problema, ma, per carità, non date la colpa alla povera mela!


UNA SOLA E UNICA MALATTIA

“Sia fatta la volontà del Signore.” Questa è la tipica frase che viene detta di chi si trova in punto di morte, magari a causa di una patologia degenerativa come il cancro.
Forse a molti di noi non è chiaro che la “malattia” non è una sciagura mandataci da chissà quale entità per farci male per forza, essa è invece la logica conseguenza di uno stile di vita scorretto, il segnale che deve essere ascoltato in tempo in modo tale da comprenderlo e fare la giusta inversione di rotta.
Al giorno d’oggi la medicina allopatica, ma anche quelle alternative, catalogano centinaia e centinaia di malattie, dando ad ognuna un nome e una sintomatologia specifici.
Quello che dovremmo invece tutti comprendere è che tutte le sintomatologie che avvertiamo derivano da una sola e unica “malattia”: l’intossicazione cronica, fisica e psicologica, dell’organismo.
E la malattia non viene per farci male! Viene per avvertirci che qualcosa non va e che bisogna invertire la rotta!
E noi cosa facciamo? Uccidiamo i sintomi e pensiamo di essere guariti, quando invece non stiamo facendo altro che tagliare la spia che la nostra centralina ha acceso per noi.
Abbiamo il diabete? Via con l’insulina a vita, al posto di capire perché è venuto e come farlo andare via.
Soffriamo d’insonnia? Via con i sonniferi a vita, al posto di capire perché è venuta e come farla andare via.
Abbiamo una dermatite? Via con il cortisone, al posto di capire perché è venuta e come farla andare via.
Abbiamo l’asma? Via con il ventolin e il cortisone. al posto di capire perché è venuta e come farla andare via.
Abbiamo le emorroidi? Via con il bisturi, al posto di capire perché sono venute e come farle andare via.
Abbiamo mal di testa? Via con la pastiglia, al posto di capire perché è venuto e come farlo andare via.
Abbiamo il tunnel carpale? Via con l’operazione, non capendo che non si tratta di un problema meccanico ma di infiammazione a causa di un sangue lipotossico.
Potrei andare avanti all’infinito.
Via la lobotomizzazione e cerchiamo di comprendere che le centinaia di sintomi che il nostro corpo produce sono tutti ricollegabili ad un unico stato di cronica intossicazione del sangue, di un intestino putrefatto,  dell’acidificazione del nostro corpo causata dalla totale incompatibilità con le proteine animali che ogni giorno introduciamo.
Quando capiremo che la sola e unica maniera per guarire in maniera definitiva e non in maniera apparente è quella di risolvere il problema a monte e non a valle?
Quando soffochiamo un herpes con la crema antivirale, il corpo smetterà la sua opera di disintossicazione facendoci credere di essere guariti, mentre i veleni che sarebbero dovuti sapientemente uscire tornano dentro e ci porteranno, in seguito, un conto ancora più pesante da pagare.
Quando capiremo che siamo tutti nati per stare bene, che i batteri, quando siamo in salute e seguiamo le regole della Natura sono nostri preziosi alleati, che i virus non sono creature pronte a mangiarci vivi ma semplici detriti cellulari endogeni e privi di vita propria?
Quando capiremo che un tumore benigno non ancora trasformatosi in cancro è l’estrema barriera difensiva che il corpo erige per difendersi dai veleni che giornalmente introduciamo?
Quando capiremo che un farmaco, che rimane una sostanza chimica, tossica per l’organismo, quindi un veleno, non può farci guarire ma solo far sparire i sintomi dandoci una parvenza di guarigione?
Quando capiremo che la tale complessità del nostro organismo non può essere comandata a bacchetta da una pastiglia?
Quando capiremo che le vere vitamine e i veri minerali vengono dal cibo vero e non dalla marea di integratori di sintesi che oramai hanno sostituito la meravigliosa spremuta d’arancia che tutti noi dovremmo farci al mattino?
Lo stile di vita, questo è la causa di tutto: non è colpa di Dio, di Allah, di Maometto o dell’Universo, ma solo, maledettamente di noi stessi.

BENDAGGIO GASTRICO E PALLONCINO INTRAGASTRICO: SIAMO NEL MEDIOEVO.

Medioevo? No, secondo me erano più intelligenti di noi.
Noi ci siamo evoluti? Sì, abbiamo l’iPhone (che io stesso ho e che apprezzo ogni giorno per la sua versatilità), le macchine potenti, l’aereo, andiamo sullo spazio, ma il decadimento morale della medicina convenzionale non ha precedenti.
Quale essere umano sano di mente si farebbe mettere un palloncino nello stomaco o si farebbe fare un bendaggio gastrico per ridurne l’ampiezza e quindi introdurre meno cibo con la falsa illusione di perdere peso? Solo un folle…
Eppure queste operazioni sono all’ordine del giorno, veri e propri attentati alla salute umana avallati da medici scriteriati che dovrebbero essere mandati a estrarre carbone in miniera.
Avete mai visto un solo animale, in natura, sovrappeso? No, non esiste…
Gli unici animali in sovrappeso sono quelli domestici, alimentati a granaglie al posto di carne fresca (vds. il mio articolo IL LUPO CHE FA IL BARBECUE), ma per il resto, in natura il sovrappeso, e figuriamoci quindi l’obesità, sono due fattori sconosciuti.
E non perché non abbiano, gli animali selvatici, a disposizione grandi quantità di cibo (ad esempio il gorilla, smaccatamente fruttariano e che condivide con noi il 98% del patrimonio genetico, passa la gran parte della giornata a mangiare, o la mucca che, lasciata pascolare, mangia tutto il giorno, così come l’elefante, la giraffa e praticamente tutti gli erbivori) ma perché mangiano cibo adatto e ideato per la loro specifica specie!
Questa è la differenza basilare! Non si può ingrassare a furia di terrine di frutta e verdura, specialmente quando crude, in quanto ingrassare con frutta e verdura crude è praticamente impossibile.
L’essere umano ingrassa infatti a furia di cibo spazzatura cotto e stracotto, di cereali super raffinati, di zuccheri super raffinati che nulla hanno a che vedere con il meraviglioso fruttosio biologicamente generatosi nella frutta, di latticini intasanti, di activia che ti sgonfia, di danaos perché alle donne piace il calcio, di carrambà che danacol, di simmenthal in terrazzenthal, di woody perché senza woody non c’è festa, di philadelphia perché non provi a zuccherarla.
E un medico intelligente che cosa fa? Al posto di rimettere sulla retta via chi sta errando con il proprio stile di vita, in dispregio del proprio giuramento di Ippocrate, gli inserisce un corpo estraneo nello stomaco, così potrà continuare a mangiare la sua bistecca di carne, naturalmente frullata dato che per mesi non si potrà toccare cibo solido!
Siamo arrivati a questo, alla follia generalizzata, sempre e in continuazione alla ricerca del sintomo.
Si chiude lo stomaco pensando che il problema sia lo stomaco, e non le valangate di spazzatura che giornalmente vengono introdotte al suo interno, e che anche dopo l’operazione continueranno a essere immesse ma in forma liquida!
Quando capiremo che il dimagrimento che avviene a seguito dell’inserimento di un palloncino intragastrico è innaturale, dannoso, controproducente e che provoca ulteriore avvelenamento del corpo che adesso si ritrova inoltre menomato in uno dei suoi fondamentali organi digestivi?
Quando capiremo che i chili persi con l’inserimento di un pallonciono intragatrisco si riprendono subito una volta che lo stesso viene rimosso?
Quando capiremo che esiste solo un metodo naturale ed efficace di perdere peso definitivamente e in maniera salutare: il modo di alimentarsi vegano tendenzialmente crudista, che consiste nell’assumere l’unico vero cibo nato per l’essere umano.
Ma molti di noi, pur di non rinunciare alla nostra costata, il nostro prosciuttino, il nostro putrefatto gorgonzola, il nostro cannolo siciliano, si fanno inserire un corpo estraneo nello stomaco.
Sicuramente nel Medioevo bruciavano lo streghe, ma la nostra medicina non è tanta lontana.

CHE BELLO L’ANSIA È ANDATA VIA: MA ORA PESO QUANTO UNA BALENA

Voglio dedicare interamente un articolo a uno degli psicofarmaci più prescritti, più distruttivi, più deleteri in assoluto mai ideati dalle menti malate delle case farmaceutiche: lo Zyprexa.
Cosa si nasconde dietro questo nome? Si nasconde un farmaco della classe degli antipsicotici che servirebbe a “curare” persone affette appunto da psicosi, che sono veri e propri attacchi in cui ci si disconnette dalla realtà.
Bomba atomica lo definirei io, sostanza micidiale che ha rovinato e continua a rovinare milioni di persone nel mondo.
È un farmaco che agisce sui recettori celebrali creando uno sconquasso senza precedenti, che è causa di diabete, di malattie cardiovascolari, di tutta una serie di problemi che si manifestano soprattutto con un aumento di peso.
Ma non un aumento modesto, qui parliamo di aumenti di peso dell’ordine di 20, 30 e anche 40 kg.
Peso che anche una volta dismesso il farmaco difficilmente si riesce a eliminare, essendo stato acquisito in maniera del tutto innaturale.
Quanta gente perfettamente sana dovrà ancora finire miseramente a causa di sostanze come queste? Quando si capirà che sedare una persona con lo Zyprexa (che arriva a far dormire anche 20 ore al giorno) noni significa guarirla? Quando si capirà che guarire significa tornare un essere autonomo, pensante, efficiente, e senziente nella società, e non gli inebetiti che vediamo camminare nelle nostre strade? Quando si capirà che un corpo ingolfato da cadeveri, latticini, zuccheri e farine raffinate, aspartame, coloranti, nitrati e nitriti e tutto l’armamentario di sostanze chimiche che è diventata la nostra cucina non potrà mai e poi mai generare pensieri positivi, umani, di tollerenza, di calma e di pazienza.
Quando si capirà che il cibo è intimamente collegato ai nostri pensieri, e che il cervello è un organo affamato di buon cibo?
Quando si capirà che l’ansia, la depressione, gli attacchi di panico sono facilmente annientabili con una dieta vegano tendenzialmente crudista che provvederà e riequilibrare, sfiammare, disintossicare il nostro malandato intestino e di conseguenza la nostra area celebrale?
Lo Zyprexa ha rovinato la vita di milioni di persone, ne ha disintegrato le speranze, le aspettative, la gioia di vivere, trasformandoli in mongolfiere trascinanti completamente inebetite.
E non sono bastate le centinaia di class action intentate e vinte negli Stati Uniti d’America per far sparire dal mercato cotanta porcheria.
Centinaia di anni or sono già Ippocrate aveva capito tutto riguardo al cibo, mentre molti di noi, in un’era di informatizzazione totale con la possibilità di documentarsi, continuano a cadere nell’ovvietà, facendosi rovinare e prendere in giro da un sistema medico volto solo ed esclusivamente al profitto.
Nessun vi aiuterà, dovete prendere in mano la vostra vita da soli, dovete imparare a cancellare la lobotomizzazione imparando a vedere il mondo per quello che è, e non per come ci viene dipinto.
Uno psichiatra in camice bianco che vi allunga una ricetta dello Zyprexa equivale a un pusher legalizzato, a un dispensatore di sostanze stupefacenti e di morte, che vi terrà incollato a lui vita natural durante, continuando a imbottirvi di sostanze che obnubileranno per sempre la vostra coscienza.
Siamo nati per essere magri, vivi, ottimisti, altruisti, empatici, compassionevoli. Questa è la nostra vera natura, ma il cibo che ingeriamo e i pensieri di cui ci nutriamo esacerbano il lato peggiore di noi, e lo squallore generalizzato è davanti agli occhi di tutti.
Può sembrare così banale che il modo di alimentarsi vegano tendenzialmente crudista sia la pancea di tutti i mali, ma in realtà è così.
La purtrefazione della carne porta la purtrefazione dei pensieri; la collosità dei latticini porta la deformazione dei pensieri: il cibo è la cosa più intimamente collegata a ognuno di noi e solo alimenti vivi, vivificati, compatibili con il nostro essere fruttariani potranno fornirci quel connubio di salute tra anima e corpo che tutti noi disperatamente cerchiamo ma che nel mondo animale è la regola.
Quando troverete un gorilla depresso allo stato brado, fatemi un fischio.

PRONTO CARABINIERI? HO APPENA STERMINATO LA MIA FAMIGLIA

No, non è un film dell’orrore, ma la pura semplice realtà avvenuta in una tranquilla cittadina degli Stati Uniti d’America.
E dall’altra parte della cornetta non c’erano ovviamente i nostri Carabinieri, bensì il locale ufficio dello Sceriffo.
Ma poco cambia, la sostanza è che un normalissimo uomo si è alzato al mattino e ha sterminato la propria famiglia, animali domestici compresi, per poi telefonare alla polizia.
Ormai siamo assuefatti ad avvenimenti di questo tipo, ma non ci accorgiamo che alla base, 9 volte su dieci, ci sono loro, gli psicofarmaci.
Nel corso degli ultimi anni le stragi in famiglia sono aumentate esponenzialmente, e si imputano allo stress, ai debiti, ai dissidi, prendendo in giro la gente.
Avere debiti e sterminare la propria famiglia sono due cose totalmente diverse!
I principali imputati sono invece gli psicofarmaci, soprattutto della classe antidepressiva denominata SSRI (il cui capostipite è il famoso Prozac, seguito dal Paxil, lo Zoloft etc…)
La FDA americana è stata infatti obbligata a inserire nel bugiardino la possibilità che il farmaco “produca ideazioni omicidiarie e suicidiarie”.
Ci rendiamo conto? Un farmaco nato per alleviare i sintomi depressivi può tramutare un qualunque sig. Nessuno in un assassino spietato.
Questa è la medicina moderna?
Psicofarmaci che causano omicidi e suicidi.
Farmaci contro il cancro che causano il cancro.
Tranquillanti che causano la depressione.
Quando impareremo una buona volta che nessuna compressa può agire sui delicatissimi meccanismi celebrali senza andare ad alterarli?
Quando impareremo una buona volta che le malattie psichiatriche, di per sé, non esistono, ma sono un sintomo di uno squilibrio fisico e/o psicologico?
Quando impareremo che un depresso con il sorriso da ebete venutogli grazie agli antidepressivi non è guarito?
Quando impareremo che per rafforzare lo spirito bisogna prima rafforzare il corpo, decongestionando l’area cerebrale con digestioni virtuose, con zero cadaveri e con tanta tanta frutta e verdura crude?
Quando impareremo che la guarigione non arriva da un giorno all’altro, così come la malattia?
Quando impareremo che la tristezza, la felicità, la calma, la pazienza, la paura non possono essere aggiustate e comandate a bacchetta da una compressa?
Via la lobotomizzazione, e chiunque prenda psicofarmaci cominci a guardare il bugiardino e a informarsi: dalle stragi delle università statunitensi, alle class-action fatte dalle famiglie i cui figli, anche di soli 10-12 anni, si sono impiccati dopo pochi giorni di terapia antidepressiva.
Informatevi, chiedete, consultatevi, non bevete ogni fesseria che vi propinano sui farmaci “che riequilibrano i neurotrasmettitori”.
La felicità la si coltiva ogni giorno, psicologicamente mediante uno stile di vita corretto, altruista, empatico, e fisicamente attraverso l’assunzione del giusto cibo, vivo, vitale, nato per la natura umana e non frutto di schiavitù o sofferenza.
E ricordate il vero dogma: mai e poi mai si avranno pensieri positivi in un corpo intasato da cadaveri, aromi chimici, glutammato, latticini, conservanti.
Prima di spendere capitali dallo psicologo, fatevi una bella pulizia interna.

IL GHEPARDO CON IL VENTOLIN

È un animale eccezionale, capace di raggiungere i 120 km/h, che vive in condizioni proibitive nella savana, con un tasso di umidità quasi pari al 100%.
Eppure, mangiando solo ed esclusivamente quello che la Natura ha creato per lui, e cioè la carne, è capace di tali prestazioni straordinarie.
Noi, con tutta la varietà di cibi che ci siamo creati, riusciamo a malapena a raggiungere il telecomando dal divano.
E pensate che il ghepardo, mai nella sua vita, possa permettersi di soffrire anche per un solo secondo di un attacco d’asma?
Mai: l’asma, come molte altre patologie, è tipicamente umana.
Avete mai visto un leone asmatico? Un canarino che non riesce a respirare? Un pesce a cui si bloccano le branchie e ha bisogno del “ventolin acquatico”?
Direi proprio di no…
Via la lobotomizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
L’asma è una esperienza terrificante per chi l’ha mai provata, e io stesso, prima di passare ad una alimentazione vegana tendenzialmente crudista, ogni tanto ne avevo a che fare.
Solo che come al solito i farmaci in circolazione, a cominciare dal famosissimo ventolin, sono sintomatici, aggrediscono il sintomo, liberano forzosamente le vie respiratorie dilatando i bronchi e i bronchioli, ma non risolvono il motivo per cui l’attacco si è verificato.
Se senza dubbio si tratta di farmaci salvavita nel momento in cui uno sta per morire soffocato, gli stessi sono deleteri nel lungo periodo, poiché, oltre a non aggredire la causa, indeboliscono la naturale e fisiologica reazione del corpo, costringendo a dosi sempre maggiori o a farmaci più potenti.
E, come sempre, la causa non è da trovare nei polmoni, ma è da trovare altrove…molto più in basso…nel nostro solito intestino, nella zona dove ci giochiamo tutto, nel nostro locale immondizia, che può essere tenuto pulitissimo o in condizioni disastrose.
E quando il nostro locale immondizia va in putrefazione, ecco che il nostro sangue acidifica, diventa pesante, vischioso, innaturale; ed esso è lo stesso sangue che irrorerà TUTTO il nostro corpo, compresi i minuscoli alveoli polmonari ove si gioca lo scambio gassoso tra i polmoni e il flusso sanguigno.
Anche qui la dieta vegano tendenzialmente crudista è un salvavita, regolarizzando le digestioni e permettendo un ripristino anche della funzionalità polmonare.
O avete mai visto un ghepardo spararsi una pipetta di ventolin dopo aver catturato un’antilope?

ESSERE VECCHIO NON VUOL DIRE ESSERE UN RUDERE

Ieri parlavo con una persona incontrata per caso a un parco pubblico.
Entrambi eravamo con i nostri cani, e tra una cosa e l’altra mi ha detto: “Il mio altro cane è vissuto tanto, fino a 15 anni, solo che lo abbiamo soppresso perché era cieco, sordo e non camminava più”.
Demoliamo un altro dogma della medicina allopatica e veterinaria: la vecchiaia non è sinonimo di totale decadimento fisico e psichico, di paralitici portati a spasso dalla badante di turno, di vecchietti che camminano mezzi sciancati e intontiti per le nostre città specialmente al mattino.
Questo è quello che ci è stato insegnato, e questo è purtroppo quello che accade.
Viviamo di più, ma viviamo male, ci trasciniamo, sopravviviamo, pensando oltretutto che sia normale! Che sia normale arrivare a 70 anni e aver bisogno di qualcuno che si porti a fare i nostri bisogni.
Via la lobotimizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
In natura le creature, dopo il loro ciclo vitale, muoiono: il leone non diventa cieco, sordo, zoppo, semplicemente muore.
Noi siamo nati per spegnerci naturalmente, per morire nel sonno, non fra atroci dolori a causa delle moderne malattie degenerative o mezzi sciancati.
Dobbiamo attuare uno stile di vita che sia consono alla nostra natura.
Quando vediamo un anziano di 90 anni che fa la maratona ci meravigliamo, non capendo che quella dovrebbe essere la regola e non l’eccezione!
Dobbiamo ogni giorno alimentarci con cibi e pensieri che siano consoni alla nostra natura umana, altruista, compassionevole, corretta.
Ogni bistecca ingerita acidifica il nostro sangue, si decompone nell’intestino facendo tramutare i batteri aerobi in anaerobi, provoca stitichezza, ruba risorse importanti al corpo per essere digerita fornendo solo spazzatura in cambio.
Ogni latticino ingerito si attacca come una colla ai nostri villi intestinali, non fornisce, come tutti pensano, quel famoso calcio, di cui il corpo ha bisogno e che ottiene attraverso la frutta, la verdura, cibi compatibili con il nostro sistema digerente.
Siamo ormai tutti degli zombie, assuefatti a quello che vogliono farci credere, incapaci di ragionare con la nostra testa, lobotomizzati in fila al supermercato con il carrello pieno di wusterl, pancetta, latte e salumi e con il nostro immancabile danaos per avere il calcio, il nostro activia perché sono gonfio.
Con i nostri chewingum per mascherare l’odore cadaverico delle nostre digestioni, i fiumi di vino per innaffiare i cadaveri che mangiamo e spegnere l’arsura di un intestino infiammato e malato.
Compriamo le caramelle senza sapere che molte di esse sono fatte con gelatina alimentare, e quindi con il grasso degli animali macellati.
Compriamo tutti gli yogur definiti salutari, senza sapere che il “bifidus acti-regularis” non esiste, ed è una panzanta di cui anche un pollo si renderebbe conto.
Compriamo la carne in scatola, così noi “lobotomizzatintal” possiamo mangiarla in “terrazzental”, senza sapere che contiene carne morta e tonnellate di esaltatori di sapidità e di conservanti, altrimenti, senza, rivelerebbe la sua propria natura con un odore e un aspetto nauseabondi.
Compriamo i formaggi senza sapere che la mucca “è quella della Lola” è perennemente chiusa in un angusto spazio senza socializzazione, senza pascolare, senza potersi creare una gerarchia con gli altri individui, senza poter esprimere se stessa.
Compriamo i formaggi senza sapere che non li consegnano più con il carrettino della “robiola osella”.
Compriamo le merendine della felicissima famiglia del Mulino Bianco senza sapere che sono fondamentalmente fatte da spazzatura: farine raffinate, zucchero bianco, latte e uova.
Compriamo lo zucchero bianco perché “fa bene al cervello” senza sapere che è una delle sostanze più dopanti, tossiche, deleterie per l’organismo mai create dall’essere umano.
E dal supermercato passiamo direttamente nello studio del medico, per poi finire, quando va bene, al camposanto.
Questo è il destino standardizzato di tutti noi, a meno di non svegliarci.
Spinaci, carote, bietole, crescone, patate, cereali integrali, mango, cocco, ciliege, fragole, tarassacco, germogli, banane, datteri: la Natura ci ha fornito di un’infinità di cibi e noi ci perdiamo dietro alla spazzatura.
Che l’Universo abbia pietà di noi.

SONO ALLERGICO A TUTTO

Siamo l’unica specie vivente su 760.000 (quelle scoperte) presenti sulla faccia della Terra che soffre di allergia.
Allergia alle fragole, agli acari, all’ortica, al pioppo, alle graminacee…e chi più ne ha più ne metta.
Via nuovamente la lobotomizzazione e impariamo a vedere le cose per quello che sono.
Se una persona si ingozza a tavola di ogni porcheria, e a fine pasto mangia una fragola e gli spunterà un eritema, lo sprovveduto lobotomizzato di turno non darà la colpa a tutta la spazzatura ingerita, ma alla innocua, salutare, dolce e succosa fragola!
Lo stesso vale per tutte le allergie alle sostanze normalmente presenti in natura e compatibili con l’essere umano.
Siamo ormai abituati a pensare che sia normale starnutire furiosamente a primavera, ma non è così.
La medicina ufficiale fa un buco nell’acqua ancora una volta: utilizza infatti i test allergologici, attaccando il sintomo e non la causa!
Le allergie, dalle più leggere alle più pesanti, come quella definita Multiple Chemical Sensitive Syndrome (ove si diventa allergici praticamente a tutto) hanno una base comune: la cronica intossicazione generale dell’organismo, che, al limite della propria sopportazione, scatta anche al minimo innocuo attacco che può essere dato da un innocente polline.
Non bisogna attaccare la causa! Non bisogna evitare di stare in contatto con il polline! Non ci si può chiudere in una campana di vetro!
Le soluzioni con gli antistaminici sono ancora una volta rivolte verso il sintomo: non serve a nulla spegnere la reazione immunitaria con un ulteriore veleno!
Bisogna disintossicare l’intero organismo: frutta, verdura, centrifugati, frullati, tanta acqua biologica, digestioni continue e virtuose, stitichezza zero.
Questa è la ricetta che porterà piano piano alla desinsibilizzazione di un corpo che è ormai stremato e che trova nelle manifestazioni allergiche una sua saggia valvola di sfogo per tenere fuori veleni che non devono rimanere dentro.
Ricordate, il corpo non va mai contro se stesso e nulla avviene per caso.
Smettetela una buona volta di spegnere l’interruttore del sistema immunitario!

DIAMOCI UNA MALEDETTA SVEGLIATA!

Troppe sofferenze, troppa gente che cade preda di un sistema sanitario corrotto, falso, basato sul profitto e, quando in buona fede in pochi, isolati casi, totalmente fuorviato da anni di dottrine sbagliate che vogliono il corpo come i mattoncini della Lego, dove si combattono i sintomi e non la causa, dove si estirpa un tumore senza sapere il perché si è formato, dove si somministrano psicofarmaci senza capire perché uno è depresso, dove si trapiantano organi senza nemmeno aver tentato di salvare quelli originali con un totale cambiamento dello stile di vita.
Come immaginate la vostra vecchiaia? Stanchi, acciaccati, malati, sempre pieni di farmaci? Così si finisce con una dieta onnivora, se non si va al Creatore direttamente.
Come si fa a barattare una vita lunga, felice, fatta di sapori succosi e genuini, che solo la frutta e la verdura possono dare, con una schifosa bistecca, i succhi cadaverici del tanto rinomato brodino di pollo, con un pezzo di putrefatto gorgonzola, con un pacchetto di fonzies pieni di  glutammato monosodico?
Perché leghiamo la nostra felicità solamente al fatto di poterci abbuffare di cadaveri, di schifezze, di cibo assassinato, devitalizzato, morto?
Perché dobbiamo fare la fine di tanti lobotomizzati che, irretiti dalle sentenze di morte date dai medici allopatici, cadono nelle loro braccia peregrinando da un ospedale all’altro senza mai trovare una soluzione definitiva?
Perché non capiamo il basilare concetto che non siamo nati per mangiare carne, non siamo nati per mangiare latte di altre specie, non siano nati per ammazzare, non siamo nati per squartare?
Ci sono persone in punto di morte che chiedono una sigaretta, moribondi su di un letto d’ospedale, pensando che senza di essa la loro vita non valga la pena di essere vissuta.
E non ci rendiamo conto che con il nostro stile alimentare causiamo sofferenza a catena: agli animali che vengono schiavizzati e uccisi, a noi stessi, a chi ci sta a fianco, costretto a sopportare le nostre malattie e a prendersi cura di noi.
Una schifosa bistecca vale veramente la salute? Vale veramente l’autonomia di poter andare al bagno per conto proprio anche nella vecchiaia? Vale perdersi i progressi e il sorriso dei propri figli e nipoti perché troppo rincretiniti o già al Creatore?
Diamoci una maledetta svegliata!

progetto salvadanaio

Un aiuto concreto alle persone in difficoltà

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