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PIU’ LO MANDI GIU’, PIU’ TI TIRA SU’, PIU’ TI RIMANDA GIU’

Siamo una società che va avanti a stimolanti, non lo si può negare.
Per alzarci, per lavorare, per stare in piedi la sera.
E quello per eccellenza è senza ombra di dubbio il caffè, il cui consumo è universalmente legale e accettato.
Ma il binomio legale=non fa male è una bufala di prim’ordine.
La cocaina è illegale, mentre il deniban (psicofarmaco che agisce sugli stessi recettori dopaminergici interessati dalla cocaina) no; la marijuana è illegale, mentre gli ansiolitici no; l’LSD è illegale, mentre la Red Bull no.
Eppure anche tutte queste cosiddette sostanze legali nascondono insidie pesanti, mascherate da una politica di innocuità e di comune accettazione.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Perché dovete far parte della nutrita schiera di esseri umani che hanno bisogno del caffè per svegliarsi?
Ma quale essere vivente sulla faccia della Terra oltre l’uomo necessita di uno stimolante per svegliarsi e affrontare la propria giornata?
Vi siete mai chiesti la motivazione del gusto amaro del caffè? E’ una difesa della pianta stessa, che è velenosa, e i cui semi in natura non vengono sfiorati da nessun essere vivente, insetti inclusi.
Solo l’uomo, nella sua idiozia, è riuscito con procedimenti invasivi a ricavare una bevanda da una pianta tossica.
Ma vi siete mai chiesti da dove arriva quella “spinta energetica” data dal caffè?
Non arriva grazie ai suoi benefici effetti, dato che in Natura qualunque cosa che dia una immediata spinta energetica non può che essere tossica, ma alla reazione di allarme messa in atto dall’organismo.
La sensazione di “benessere” non è infatti altro che il meccanismo posto in essere dal corpo al fine di reagire all’introduzione di una sostanza tossica.
Ecco quindi che intervengono le ghiandole surrenali con la produzione di adrenalina, e il sistema immunitario si mette in moto per fronteggiare l’invasione.
E noi, tazzina dopo tazzina, danneggiamo le ghiandole surrenali, acidifichiamo il nostro corpo che deve mantenere un ph strettamente alcalino, irritiamo le pareti intestinali (è per questo che il caffè provoca un’evacuazione pressoché istantanea – specie in aggiunta con un altro irritante per eccellenza: il latte -) e diventiamo letteralmente schiavi di una sostanza che scandirà il nostro ritmo giornaliero.
Dite di no?
Provate allora a stare senza caffè e vedrete cosa significa avere una crisi di astinenza.
Mal di testa lancinanti, confusione mentale, apatia, stanchezza: sono tutti sintomi di detossificazione che fanno capire quanto potente sia questa innocente sostanza.
E se lo volete decaffeinato, peggio ancora.
Infatti la caffeina viene estratta con procedimenti chimici che includono l’utilizzo di solventi come il diclorometano.
Disintossicatevi da tutti i dopanti, tutti i falsi stimolanti, che fanno finta di dare e invece prendono con avidità la vostra salute.
Sperimentate su Voi stessi cosa significa alzarsi la mattina ottimisti, riposati e felici, pronti ad affrontare la giornata senza dipendere da una tazzina piena di un liquido marrone maleodorante.
Riabituate i vostri sensi e le vostre papille gustative ai veri sapori, quelli di un’alimentazione vegana nel rispetto della Natura, e vi accorgerete che dopo alcuni mesi senza caffè il suo solo odore vi nauseerà.
Non fatevi prendere per i fondelli da pubblicità gogliardiche che puntano solo a farvi acquistare un droga tossica ma legalizzata.
Smettete di assumere una sostanza che non fa altro che escerbare stati di ansia, depressivi e di rabbia.
A me fa rabbia sapere quante persone soffrono di attacchi di panico anche a causa del caffè e non riescono a capirne l’associazione.
Svegliamoci tutti! Ma senza caffè…

L’EMERGENZA PSICHIATRICA: NON ABBIATE PAURA

Siamo una società barbarica, dove chi manifesta problemi di natura psicologica viene immediatamente approcciato come un diverso, una persona da curare solo ed esclusivamente con la somministrazione di droghe legalizzate.
Alcuni reparti psichiatrici hanno sicuramente un approccio più umano, ma la solfa non cambia: chi manifesta problemi di natura psicologica viene psicomedicalizzato, questa è la realtà.
In passato esisteva la lobotomizzazione chirurgica; ora esiste quella chimica, grazie a potentissimi farmaci come il famigerato “Zyprexa”, capace di fermare una crisi psicotica praticamente cancellando qualunque tipo di emozione in chi lo assume.
Ma non bisogna accettare passivamente tutto: vi sono procedure da seguire e diritti inalienabili che bisogna difendere a denti stretti.
Se vi trovate in condizioni psicologiche disperate, cercate di affidarvi anche ad un solo essere umano che possa capire la vostra condizione.
Non affidatevi a familiari che non vi comprendono, o tantomeno alle autorità sanitarie o di polizia, in quanto finireste dritti dritti verso il primo reparto psichiatrico, e lì costretti ad assumere farmaci anche contro la vostra volontà.
Il famigerato TSO è infatti un procedimento amministrativo più limitativo della libertà personale e di autodeterminazione del carcere vero e proprio.
Non bisogna avere paura di chi si trova in emergenza psichiatrica: ogni manifestazione psicologica deve essere affrontata con calma e freddezza.
Chi si trova davanti un depresso con manie suicide, piuttosto che uno schizofrenico che sente le voci non deve considerarlo un essere umano di serie “B”, bensì una creatura in enorme difficoltà che necessita di aiuto immediato.
Aiuto che non deve concretizzarsi in un letto di contenzione e una siringona di chissà quale sostanza, bensì in amore e in tanta consapevolezza che niente è per sempre.
Non fatevi spaventare, e la prima cosa che va fatta è contenere chi si trova in difficoltà, aiutandolo, portandolo in un luogo dove non possa nuocere né a se stesso né agli altri.
Se non riuscite da soli a gestire una persona in tale stato mentale, fatevi aiutare, trovate amici fidati che facciano cerchio con voi intorno a chi sta male.
Fate prevalere l’amore, e non la comodità di affidare un vostro caro alle grinfie della psichiatria moderna, che ve lo riconsegnerà stracarico di psicofarmaci e con il sorriso da ebete.
In un ambiente protetto, bisogna investigare a 360 gradi le motivazioni di un crollo psicologico importante.
Va guardato tutto, in quanto moltissime manifestazioni psicologiche hanno una concausa di natura organica, in quanto il cervello stesso è un organo che risente moltissimo di fattori nutrizionali e ambientali.
Intolleranza al glutine, diabete, cattivo funzionamento della tiroide, infiammazioni del fegato, parassitosi, intossicazione da metalli pesanti, droghe….tutto può essere causa di manifestazioni psicologiche, che non si risolvono intossicando il malcapitato di turno con ulteriori sostanze tossiche.
Immediatamente bisogna mettere a digiuno chi manifesta tali problematiche, almeno per tre giorni, facendogli sorseggiare acqua in continuazione, al fine di agevolare il corpo nell’esplusione di qualunque tossina sia in circolo.
E la fase acuta passa, perché tutto passa sempre, a condizione di permettere al corpo di lavorare per se stesso.
Poi si investigheranno le cause che hanno portato a tale crollo, non dimenticando mai la fondamentale componenete dell’alimentazione.
Il glutine può causare stati depressivi devastanti, il diabete può causare stati confusionali enormi, il lattosio può portare a manifestazioni di carattere autistico.
Quello che manca alla psichiatria di oggi è un approccio olistico e igienistico al “malato di mente”.
Mancano luoghi ove chi è in emergenza psichiatrica possa essere accudito e non coercizzato; capito e non obbligato; amato e non psicomedicalizzato.
Questo significa riportare un essere umano nella società, e non allontanarlo per sempre.
È un progetto su cui sto lavorando, chiunque voglia dare un proprio personale contributo umano è il benvenuto.

UN’ENNESIMA ODISSEA OSPEDALIERA

Prendo spunto da un fatto realmente accaduto per ricominciare, spero con la dovuta assiduità, i miei articoli.
Una persona di mezza età mangia della carne cruda, e dopo circa un giorno comincia a sentirsi male, accusando una febbre che, “curata” con tachipirina, non ne vuole proprio sapere di “sparire”, lasciando il malcapitato sfrebbrato per alcune ore, per poi puntualmente ritornare.
Cosa fa quindi il suddetto, senza cognizione igienistica? Spaventato da questa febbre che non vuole andare via, si rifiugia tra le braccia “amorevoli” di mamma ospedale, venendo ricoverato per accertamenti.
E qui comincia l’odissea: è un virus! No, un batterio! No, è la prostata! No, è un focolaio che non si trova…
E giù di tachipirina, antibiotici ad ampio spettro, per poi andare avanti con il cortisone.
E questa febbre dispettosa che proprio non vuole andarsene, con i dottori che si scervellano per trovare una soluzione per farla sparire.
Ma che cosa avrà mai fatto di male questa febbre, dato che tutti ce l’hanno con essa?
Siamo alle solite, alla follia medica, all’ignoranza devastatrice di chi indossa un camice e non ha capito nulla di medicina.
Siamo alla forsennata ricerca del sintomo, come il mio articolo dell’omonimo titolo, alla vera e propria demolizione di tutte quelle spie e meccanismi che il corpo umano mette in atto al fine di arrivare ad una guarigione vera e non fittizia.
La medicina allopatica utilizza tutte le sue armi per zittire il sintomo, e il malcapitato fra alcuni giorni verrà dimesso, sfebbrato, completamente intossicato dai farmaci, e con il problema che è stato soffocato al posto che risolto.
L’igienismo invece accompagna la febbre, comprende che essa è un meccanismo difensivo articolato e orchestrato dal proprio sapiente organismo, e quindi la agevola, la lascia fare.
I medici pensano che senza febbre=guarito, senza comprendere minimamente che le manifestazioni sintomatologiche sono spie e allo stesso tempo sistemi che il corpo mette in atto per raggiungere la vera guarigione.
La febbre si manifesta per rendere inospitale l’organismo a sostanze ritenute non amiche; l’infiammazione si manifesta per convogliare una maggior quantità di sangue ai tessuti e quindi di globuli bianchi, rossi e piastrine, al fine di velocizzarne la guarigione.
Abbattere la febbre non significa guarire; significa aver rispedito, ancora più in profondità, un problema che si manifesterà successivamente e in modo ancora più pesante.
E ora il malcapitato verrà sottoposto a una tac total body: le migliori tecnologie associate a una conoscenza ancora medievale. Si salvi chi può.

LARIAM: VIA LA MALARIA, MA ANCHE LA TESTA

Moltissime persone in procinto di partire per l’Africa vengono quotidianamente terrorizzate dall’establishment medico in relazione a tutti i malanni che, a loro dire, si possono prendere in quel continente, tra cui la malaria.
Nessuno nega la pericolosità di tale malattia, causata da un parassita inoculato dal vettore-zanzara; ma nessun medico vi spiegherà mai con onestà quanto pericoloso possa essere assumere il Lariam.
Il Lariam è il nome di uno dei farmaci utilizzati per la profilassi antimalarica, e viene assunto da centinaia di migliaia di viaggiatori ogni anno, oltre che dall’esercito americano allorquando si trovi in missioni operative in Paesi quali l’Iraq o l’Afghanistan.
Dire che si tratti di un farmaco demoniaco è usare un eufemismo.
Il Lariam è infatti associato a disturbi di natura epatica, ma soprattutto di natura psicologica.
Depressioni, ansia, attacchi di panico, fino ad arrivare alla psicosi Lariam-indotta.
Sì, proprio di psicosi.
Nel 2009, quattro marines di stanza a Fort Bragg e di ritorno da una missione in Iraq hanno ucciso le rispettive consorti, in alcuni casi suicidandosi, e l’inchiesta successivamente scaturita ha dato la responsabilità proprio al Lariam.
E questo è uno dei moltissimi casi in cui il Lariam ha letteralmente fatto sbroccare di testa militari e turisti di tutto il mondo.
Via la lobotomizzazione, e cercate di informarvi bene prima di assumere con leggerezza quello che il vostro medico vi propina.
La profilassi antimalarica a base di Lariam è talmente forte e nociva che è probabilmente meglio prendersi la malaria.
E quindi, anche in questo caso, al posto di bombardare il corpo con sostanze chimiche che servono, quando va bene, a prevenire qualcosa che non c’è, cerchiamo di rafforzare il corpo, con un’alimentazione vegana il più crudista possibile, in modo che il sistema immunitario sia sempre pronto a reagire anche nel caso della puntura sbagliata.

UN BEL ZAC! ALLE EMORROIDI

Non conto più ormai quante persone soffrono di emorroidi.
La medicina allopatica dà sempre le solite risposte: smettete di mangiare piccante, eliminate questo, eliminate quello, metti questa crema…
Ma qualcuno si è mai chiesto perché si sviluppano e che funzione hanno?
Le emorroidi, che sono vene localizzate intorno alla zona dell’ano, si infiammano; e si infiammano per un preciso motivo, e cioè quello di fare da sacca di contenimento dell’immondizia interna che non riesce ad essere espulsa con la dovuta prontezza a causa di un organismo debilitato da anni e anni di abusi.
L’infiammazione, anche se porta con sé tutto il suo fardello di fastidio e dolore, è sempre e comunque un segnale positivo, di reazione di un corpo che, con sapienza e intelligenza, cerca di arginare la tossemia interna.
E il solito lobotomizzato dottore, al posto di aiutare il corpo alleggerendo la dieta, prescrive farmaci e creme, che andranno a intossicarlo ulteriormente, fino a consigliare l’intervento chirurgico allorquando questi pagliativi smetteranno di funzionare.
La solita idiota caccia al sintomo, dove le emorroidi sono il male da estirpare, non invece la logica conseguenza del sacco della spazzatura che è diventato l’intestino.
E dopo l’intervento chirurgico, il “felice” paziente andrà a casa pensando di aver risolto il proprio problema, e quindi di poter continuare a ingozzarsi di cadaveri e schifezze varie.
E invece, dopo aver “spento la spia” delle emorroidi, il corpo si ritrova a dover convogliare i veleni che prima trovano sfogo nelle emorroidi, in altra parte del corpo, magari più in profondità, facendo da apripista a patologie ben più gravi e invalidanti.
Le emorroidi si prevengono e si approcciano non con creme e bisturi, bensì con un’alimentazione vegana, il più crudista possibile, che porti alla riattivazione del sistema linfatico, di quello digestivo, con la disinfiammazione naturale della parte colpita e non con quella artificiale dei farmaci.
Non ci si “ammala” di emorroidi consumando frutta e verdura, e non si guarisce asportandole.
Il corpo non va mai contro se stesso, e tutto quello che accade è una logica conseguenza dei nostri usi e abusi.
Qualsiasi cosa si aggiusta, non si asporta. Ricordiamolo sempre.

CHI MI CONSIGLIA UN DIETOLOGO PER IL MIO GORILLINO OBESO?

È un mercato che smuove miliardi di dollari ogni anno, con una clientela che giorno dopo giorno cresce e si moltiplica.
Eppure, siamo l’unica specie vivente sulla faccia del pianeta a non riuscire a mantenere il giusto peso corporeo.
Avete mai visto un gorilla girare per le montagne e dirsi: “Bhè, oggi ho esagerato, basta germogli di bambù! Da domani mi metto a dieta”?
Direi proprio di no, e infatti il problema del peso corporeo è tutto umano.
In natura non esistono né l’anoressia, né tanto meno l’obesità.
Oggi però, milioni di persone sono o troppo magre o troppo grasse, due facce della stessa medaglia che nascondono spesso lo stesso problema.
L’uomo infatti semplicemente si alimenta del cibo sbagliato, inadatto alla propria specie, e per questo motivo non riesce a mantenere il proprio peso corporeo, insufficiente o eccessivo che sia.
Ci si butta magari nelle diete iperproteiche, che fanno dimagrire perché il corpo cannibalizza se stesso, ma che fanno ammalare e fanno riprendere peso subito, con il famoso effetto “yo-yo”.
Oppure si mangiano a dismisura tutte le schifezze possibili e non si ingrassa di un grammo.
Come ho già detto, due facce della stessa medaglia.
Infatti il peso corporeo è l’insieme di diversissime variabili, e non una mera differenza tra calorie entranti e uscenti, come i lobotomizzati dietologi vogliono farci credere.
Lobotomizzati sì, ma anche furbi, dato che fanno un sacco di soldi alla faccia dei lobotomizzati sottopeso o sovrappeso che pensano che il solito dottorone con il camice bianco possa risolvere i loro problemi.
Ma vi rendete conto che per dire agli altri cosa mangiare bisogna laurearsi?
Il gorilla è laureato? Il panda? L’elefante?
No, eppure sono sempre in perfetta forma.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Non cadete nella trappola “30 grammi di pasta in bianco, una fetta di pane integrale, niente olio di oliva” etc…
Mangiate quanto vi pare, fino a sazietà come fa qualunque essere vivente, ma mangiate quello che la Natura ha creato per noi.
Noi siamo vegani, nel fisico e nella mente.
E non saranno frutti e verdure in abbondanza a farci ingrassare, ma sono i cibi che non sono nati per noi a farci ammalare e ingrassare o dimagrire eccessivamente: carne, latte, cereali raffinati e cibi cotti in generale.
I cibi crudi, vitali, la frutta e la verdura faranno dimagrire chi è in sovrappeso e ingrassare chi è in sottopeso, in maniera armoniosa e naturale.
Non esistono rinunce, quando si tratta del cibo ideato per noi da Madre Natura.
Non esistono limitazioni, quando si tratta del cibo ideato per noi da Madre Natura.
Correte fra le braccia del veganismo, correte tra le braccia di Madre Natura, e il vostro peso, la vostra anima e il vostro corpo cambieranno tutti contemporaneamente in meglio.

PASSAMI LA MIA LAUREA, HO FINITO LA CARTA IGIENICA

Al di là del titolo, questo non è un atto d’accusa contro la professione medica in generale, ma contro gran parte di essa che, in spregio del giuramento di Ippocrate che obbliga a “non nuocere”, continua invece a mandare prematuramente milioni di persone al campo santo, rovinando vite, famiglie e destini.
E in particolar modo della moderna psichiatria, che si è tirata a lucido, ma dal Medioevo a oggi è rimasta la stessa, camuffandosi abilmente e rendendo inabili schiere infinite di esseri umani.
Alzatevi al mattino, osservate il mondo e chi vi sta attorno.
La gente è standardizzata, mediocre, prevedibile, sembra che ormai nessuno sia capace di ragionare con la propria testa.
Vanno al supermercato e comprano gli ingredienti consigliati dalla Parodi in “Cotto e Mangiato” e pensano che i consigli del proprio dietologo siano il Vangelo.
Ma il gorilla ha bisogno del dietologo per capire cosa mangiare e quanto mangiare?
Eppure madre televisione è riuscita a inculcarci le fandonie più mostruose facendole passare per buone.
“Noi siamo onnivori e quindi dobbiamo mangiare di tutto”; “Il caffè: più lo mandi giù e più ti tira sù”; “La carne contiene proteine nobili”; “Le vaccinazioni hanno debellato moltissime malattie”; “Con Rocchetta si fa tanta plin plin”.
Ma perfavore! Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Dopo questa premessa arrivo infatti al fulcro di questo articolo.
Smettetela di pensare che una laurea significhi per forza sapienza e saggezza. Smettetela di dire “me lo ha detto il medico” come se si parlasse di un infallibile guaritore. Smettetela di ingurgitare medicinali che spengono i sintomi solo perché qualcuno che veste un camice vi ha detto che siete malati!
Riprendetevi la vostra vita, riaffidate il compito di stare in salute a voi stessi e al vostro sistema immunitario: l’unico che sa cosa non va dentro di voi e come sistemarlo.
Mangiate secondo il disegno che Madre Natura ha fatto per noi: nel water carne, pesce, latticini e tutti i cibi morti, devitalizzati e adulterati.
Siamo dei gorilla con i vestiti, e chi dice il contrario è un ignorante o un millantatore.
Smettetela di farvi manovrare come marionette tramite la paura. Riconquistate il pieno controllo del vostro corpo e del vostro cervello.
E questo vale soprattutto per le 100 milioni di persone, tra cui 17 milioni di bambini, che sono sotto terapia psichiatrica del mondo.
Un crimine contro l’umanità mascherato da pseudoscienza dei miei stivali.
Stragi familiari, suicidi, omicidi, vite rovinate da una laurea che dovrebbe essere utilizzata come carta igienica dato che altra funzione non può avere.
Uno psichiatra al giorno d’oggi non è altro che un prescrittore di farmaci, potenti sostanze psicotrope che trasformano le persone, che le illudono come le sirene di Ulisse, per poi dare loro il colpo di grazia.
Persone che avrebbero bisogno di essere aiutate a ristabilirsi mentalmente e fisicamente con un’alimentazione naturale, vegana, e con la forza della parola.
Ma nessuno psichiatra al giorno d’oggi ha voglia né di arrivare al nocciolo del problema, né di parlare con i propri pazienti.
La pillolina permette il massimo guadagno, riuscendo a scacciare il malcapitato di turno nel più breve tempo possibile.
Siamo circondati da zombie, da persone sotto psicofarmaci che vagano, che camminano rallentate, incapaci di provare le stesse emozioni di prima, con un vita sessuale distrutta, con problemi ai reni, che ingrassano anche 40 kg con farmaci come il famigerato Zyprexa, che si alzano la mattina e senza un perché ammazzano figli, mariti, mogli, e poi si uccidono.
Questo vuol dire curare la gente? “Curare” significa portare qualcuno alla guarigione, non tenerlo schiavo di una pastiglia che lo farà sopravvivere e non vivere!
E la gente continua a pendere dalle labbra di questi ignoranti assassini che si riempiono la bocca con termini come “depressione bipolare”; “schizofrenia affettiva”; “distimia”; “psicosi affettiva”.
Ma smettetela di farvi prendere in giro!
I paroloni servono da sempre per intortare il popolo come il bestiame.
La “malattia” è una sola e si chiama “intossicazione del corpo e della mente” e non si cura con psicofarmaci ma con una alimentazione vegana e con il mutuo soccorso fra esseri umani.
Mente sana in corpo sano, e non droghe che trasformano le persone in robot, quando va bene.
Una persona che per motivi fisici e psicologici ha un momento di crollo fisico ed emotivo al giorno d’oggi in qualunque pronto soccorso del MONDO sarebbe istantaneamente sedata!
Questo è l’aiuto che viene dato da chi si laurea magari con 110 e lode?
Io, che non ho una laurea in psichiatria e me ne vanto di questo, accoglierei chi ha un crollo emotivo assistendolo in modo tale che non diventi un pericolo per se stesso e per gli altri, e, senza drogarlo, passata la fase acuta, cercherei di capire le cause FISICHE e PSICOLOGICHE che hanno portato al crollo, supportando quindi sia il fisico che la mente per tornare in salute.
Ma questo è troppo facile…niente farmaci, niente introiti e troppo tempo da perdere attorno a un singolo essere umano: ecco quello che pensa il dottorone di turno, e in particolar modo il colto psichiatra.
Ah, dimenticavo, ho finito la carta igienica. Passami per favore la tua laurea in psichiatria.

CAMBIAMO IL MONDO A MORSI!

Solo un cieco non si accorgerebbe che ormai chi comanda veramente non sono i governucoli dei vari Stati, bensì le multinazionali, specialmente quella alimentare e del farmaco, che vanno a braccetto.
Siamo un popolo di pecoroni circondati da una parvenza di democrazia e libertà, quando in realtà siamo più schiavi di prima.
La maggior parte di noi segue quello che gli dice la televisione, mangia cibi adulterati, privi di vita, geneticamente modificati e poi corre gioco forza tra le braccia del medico, diventando un limone da spremere fino alla morte.
Ci nutriamo di cadaveri giornalmente senza nemmeno lontanamente immaginare la catena di sofferenze a cui sono sottoposti sia gli animali che gli operai-schiavi che lavorano nel settore del macello solo per fare un esempio.
Continuiamo a vivere la nostra vita lobotomizzata senza mai chiederci nulla, dando tutto per scontato, non guardiamo neanche le etichette degli alimenti e ci facciamo prendere in giro da chi produce cibo spazzatura.
E intanto il mondo intorno a noi crolla.
Io non riesco a stare fermo a guardare e considerato che un sistema non si abbatte a testate, abbiamo una sola arma: la consapevolezza.
Consapevolezza che una volta radicata in noi può permetterci di cambiare le cose, di aprire gli occhi alla gente.
Senza imposizioni, senza costrizioni: il cambiamento deve venire dentro ognuno di noi in maniera libera e autodeterminata, ma bisogna aiutare questa scintilla ad accendersi.
Il peggior crimine che può commettere un essere umano è quello di non evolversi.

CEREALI AMICI O NEMICI?

Greta ha detto…

Non posso che concordare.E’ sempre così,le persone si informano troppo poco,quando decidono di cambiare dieta perlopiù non sanno a cosa vanno incontro,non sanno cosa sia la disintossicazione: pensano che magicamente da un giorno all’altro possano riguadagnare la salute,con l’unico sforzo di cambiare abitudini. E invece non è così….La transizione dovrebbe essere molto lenta,durare mesi,non qualche giornata,solo cosi si possono attenuare i sintomi da disintossicazione,fare una cosa piu graduale e leggera. Voi sostenete una dietà vegana tendenzialmente crudista giusto? Che ne dite qi quella vegana-crudista, oppure fruttariana? Secondo me andrebbero anche aboliti i cereali,non è cibo per noi,non ho mai visto qualcuno sgranocchiare una spiga di grano…il cibo cotto in genere non è sano,e il cibo che si può mangiare solo se cotto ancora meno…Comunque i benefici di una dieta vegana(con cereali cotti limitati,quindi tendenzialmente crudista) sono tanti.
Prendo spunto dal commento di una mia lettrice all’articolo “PER STARE MEGLIO BISOGNA PRIMA STARE PEGGIO”, per approfondire il tema dei cereali in una regime alimentare vegano tendenzialmente crudista.
La mia transizione da onnivoro intossicato ad essere umano che si alimenta con il cibo adatto alla propria specie è iniziata due anni fa.
Le varie crisi eliminative che ho avuto sono culminate nella peggiore (vds. il mio articolo “GUARIGIONE DA DEVESTANTE HERPES”) ma tenendo duro come non mai ora mi sento come mai mi sono sentito nella mia vita: senza nessun sintomo fisico, ottimista e compassionevole.
Mi accorgo però che il mio cammino, a distanza quindi di due anni, sta continuando.
Via la carne, il pesce, i latticini, ho eliminato anche i cereali contenenti glutine, e devo ammettere che anche quelli possono essere causa di grossi problemi.
Greta giustamente lo fa presente: Shelton diceva che anche i cereali causano muco e problemi, e anche se la sua scuola si è evoluta, io rimango dell’idea che i cereali siano comunque mal tollerati dal corpo umano e che debbano essere o eliminati o consumati in quantità molto moderata.
Attualmente mangio con un rapporto di crudo-cotto del 70-30% e più vado avanti, più mi sono portato verso il cibo crudo.
Ho eliminato da circa un anno anche il caffè e da alcuni mesi non mi concedo più neanche la minima quantità di cioccolato fondente biologico che prima mangiavo: non mi attrae, non lo riconosco come cibo.
Il meccanismo è tanto semplice quanto complesso: man mano che il corpo riceve cibi corretti, l’istinto che ci era stato soffocato fin da piccoli torna a galla, e riusciamo a capire quali cibi siano nati per noi e ne veniamo automaticamente indirizzati.
Siamo dei tossicodipendenti al contrario: non siamo dipendenti da nessuna sostanza e il nostro cervello ci porta verso cibi per noi.
Concordo con Greta che il cibo cotto, che causa comunque leucocitosi, non sia sano.
Certamente dei compromessi vanno bene, ma più vado avanti, meno sento il bisogno di scendere a compromessi: semplicemente sono attirato dalla frutta e dalla verdura crude, nostro cibo d’elezione.
Non concordo con regime alimentare totalmente fruttariano e tantomeno con gli estremisti che si nutrono solo di mele.
La frutta e la verdura crude sono il nostro cibo, immediatamente disponibile e senza trasformazioni.
Se non ne siete convinti, guardate il gorilla di montagna, grosso e forte, che condivide con noi il 98% del patrimonio genetico: lui lo mangia il riso integrale con un goccio d’olio?

QUANDO IL “MALATO” E’ CONVINTO DI STARE “GUARENDO”

Ho deciso di scrivere un articolo in relazione a un commento arrivato in forma anonima riguardo al mio precedente articolo “PROZAC TI CONDANNO A MORTE PER OMICIDIO”.

Ecco il commento:

“Scusa ma ti rendi conto della pericolosità di quello che stai scrivendo? 
Bravo! Invita gli altri a smettere di curarsi come devono e falli sprofondare nella malattia!
Se ti venisse una polmonite che fai? eviti di prendere antibiotici? Se ti viene il diabete? L’asma? L’aids? Ah ma tu sei protetto dall’alimentazione vegan certo, come no!
Sei un medico? Con quale diritto ti permetti di umiliare chi è costretto a prendere farmaci a causa di una malattia? Studia psichiatria che è meglio, informati prima di sparare a zero e fare danni!
E non credere che io sia contenta di prendere 12 pillole al giorno!”



Caro Anonimo,
già cominciamo male… perché io mi firmo nome e cognome e tu neanche fai la cortesia di presentarti.
Commenti come questi ne arrivano a bizzeffe, e ne sono felice perché significa che ho colto nel segno.
Come è ben indicato nella pagina iniziale di questo forum, qui non si fanno diagnosi, non si consigliano terapie e non si danno pareri di natura medica: ben me ne guardo, dato che la mia fiducia nella medicina allopatica è pari a zero e quindi mi farei vedere da un medico solo se venissi investito da una macchina.
Sai in chi ho fiducia? Ho fiducia nel mio sistema immunitario, nel mio corpo alimentato secondo i disegni di Madre Natura. E quindi non ho paura di diabete, asma, AIDS (il cui virus peraltro non esiste non esistendo i virus come entità vive a sé stanti) che sono tutti sintomi e non malattie.
La domanda che tu poni “Sei un medico?” è lampante di come te, e tantissime altre persone, seguite bovinamente quello che un medico dice, pendete dalle sue labbra senza nemmeno chiedervi e mettere in discussione quello che dice.
Pensate che uno, avendo studiato, ne saprà senz’altro più di voi e soprattutto del vostro sistema immunitario, che ogni millisecondo compie più controlli sulle miliardi di funzioni corporee più di quanto possa fare il più sofisticato computer mai inventato dall’uomo.
Vai a vedere il mio articolo sul diabete “CHI HA PAURA DEL DIABETE” e sull’asma “IL GHEPARDO CON IL VENTOLIN” e capirai che il lavaggio del cervello che la medicina allopatica ha fatto su di te ha funzionato alla perfezione e ora tu non sei altro che una vittima del sistema.
Sì, una vittima del sistema, perché le 12 pastiglie che prendi ogni giorno, immagino tra antidepressivi (dato che sei arrivata al mio blog digitando “Prozac e dieta”), ansiolitici (che devono controbilanciare “l’ansia” causata dagli antidepressivi – e qui ti invito a vedere il mio articolo “PICCOLI CHIMICI IN ERBA”), magari quella per la pressione e per il diabete, oltre a non curarti, dato che ne devi prendere ben 12, ti porteranno, sempre a mio umile parere e senza volerti dare consigli medici dato che sarai nelle mani di cotanti luminari, dritta al campo santo.
Ma tu, sicuramente onnivora, mai avrai messo in discussione i tuoi caffé, le tue cioccolate, i tuoi thé, le tue farine raffinate, le tue sigarette, il tuoi cadaveri a forma di mucca o di pesce, i tuoi coloranti artificiali.
Ma no….
La depressione non viene mica per quello! La depressione viene perché il mio cervello ha uno squilibrio biochimico di chissà quale origine.
Tu che commenti con tanta saccenza il mio articolo, hai idea di quante cause sono state intentate dai familiari di chi si è ammazzato e ha ammazzato sotto Prozac et company?
Tu che commenti con tanta saccenza il mio articolo, hai cognizione che 9 volte su 10 le stragi avvenute nelle università e scuole statunitensi sono state compiute da studenti sotto psicofarmaci?
Tu che commenti con tanta saccenza il mio articolo, hai cognizione della storia di Traci Johnson, studentessa americana che per guadagnare 150 dollari al giorno ha assunto, come cavia volontaria e senza nessun pregresso sintomo depressivo, l’antidepressivo Cymbalta (appartenente alla medesima categoria SSRI del Prozac), impiccandosi una settimana dopo senza motivo proprio nella sede della casa farmaceutica ove gioco forza era domiciliata?
Potrei citartene a bizzeffe, ma tu invece continuerai a cullarti in quel soffice camice bianco del tanto rassicurante dottore che continuerà a prescrivere, prescrivere prescrivere.
Quindi, fra qualche anno, quando posterai un altro commento sul mio blog, le pastiglie saranno 20 e non più 12.
La soluzione è alla portata di tutti, gratis e senza effetti collaterali, e si chiama ristabilimento dell’equilibrio corporeo.
Anima pulita e corpo pulito. Una non può escludere l’altra.
Colon pulito e pensieri puliti.
Ma forse, come dici tu, è meglio imbottirsi e non pensarci come fanno i tossicodipendenti, quale tu sei, anche se perfettamente legale.
In bocca al lupo: la tua vita è nelle tue mani, ma spero che questa mia risposta, data con il cuore, possa aiutarti a svegliarti e come dico io, a tirare via la lobotomizzazione che avvolge troppi, sofferenti esseri umani.

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