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VOGLIO SCALARE MA IL MIO PSICHIATRA NON VUOLE

LETTERA

Buongiorno Pietro, mi rivolgo a lei per dei consigli di tipo psichiatrico.

Allora, io sto scalando gli psicofarmaci, e vorrei chiederle se per favore mi può dare dei suggerimenti. Sono in cura psichiatrica da due anni per un esaurimento nervoso, il problema di due anni fa era che ho avuto troppo stress prolungato, che mi ha causato l’esaurimento delle mie energie e un’insonnia grave. 

Così mi hanno dato dei sonniferi e l’Invega da 9 mg.  Nel gennaio 2020 l’ invega è stato scalato a 6, e piano piano, con alti e bassi a causa dei sonniferi che non funzionavano, ho avuto una piccola ricaduta a giugno e poi da agosto fino ad ora ho recuperato le mie forze e sto bene. 

Ora per me è tempo di scalare l’invega, da sei a tre mg, mi è stato scalato lo scorso mese (psichiatra d’accordo). Ora so che devo mantenere questo dosaggio fino a quando prenderò 1,5 mg, il problema è che la mia dottoressa non è d’accordo con l’andare sotto i tre mg e ha detto che secondo lei li devo prendere per tutta la vita. 

Io sono contraria perché questo medicinale non mi fa provare emozioni e mi toglie tutta la mia sessualità, quindi vorrei chiedere a lei quale sarebbe il tempo di scalaggio più idoneo che lei consiglia? Io mi sento guarita già da tempo, seguo un’alimentazione che ho letto che anche lei consiglia, faccio sport, dormo bene e ho iniziato un’attività lavorativa. 

Grazie, tanti saluti,

Lettera firmata

RISPOSTA


Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Sono assolutamente d’accordo con tutto quello che sta facendo.
Gli psichiatri tendono a non far scalare mai completamente gli psicofarmaci, un po’ per convinzione malata, un po’ per pararsi legalmente il culo.
Ma se lei non è interdetta, non è sottoposta a un TSO, non è sottoposta ad alcuna misura di sicurezza di tipo penale è LIBERA, dico LIBERA di autodeterminarsi e di scalare anche autonomamente.
La mia personale convinzione, anche secondo linee guida delle associazioni a tema e di psichiatri che sanno il fatto loro, è di scalare il 10% al mese, cioè impiegare 10 mesi alla dismissione totale.
Molto bene lo stile di vita, soprattutto alimentare, che è INDISPENSABILE per la buona riuscita dello scalaggio. 
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Consulente legale a tutela dell’utente psichiatrizzato

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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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SESSUALITA’ DISTRUTTA DAGLI PSICOFARMARCI: E I MERDICUCOLI CONTINUANO A NEGARE

LETTERA

Buona sera signor Bisanti, 
Spero che riuscirà a leggere questa e-mail e a rispondermi al più presto
Ho letto il suo blog e parto col ringraziarla per il suo lavoro e per il suo schietto ottimismo con cui dona speranza alle persone che le chiedono aiuto tenendo però i piedi ben saldi a terra.
Vorrei raccontarle la mia storia e spero in un suo prezioso consiglio.
Mi presento, mi chiamo Andrea, ho 36 anni.
Per alcuni disagi in passato ho avuto la stupidissima e ignorante idea di rivolgermi allo psichiatra della mia zona il quale dopo 10 min di colloquio mi prescrisse il primo antidepressivo, da quel giorno sono passati quasi tre anni in cui mi prescrisse Seropram, Daparox, Zoloft e Fluoxerene tutti senza nessun beneficio (se non un senso di placida, surreale calma all’inizio che dopo poche settimane spariva e mi ritrovato con una forte nausea, insonnia, mal di testa e un senso di torpore genitale..allora le dosi venivano aumentate e cambiava il farmaco) assunsi questi farmaci per un totale di 3 anni circa.
Un giorni decisi di smettere ormai stremato, scalai totalmente l’ultimo farmaco nel giro di un anno circa e da gennaio 2020 sono ufficialmente pulito…
ORA!
ECCO IL PUNTO DELLA QUESTIONE!
Durante il periodo in cui  pian piano toglievo i farmaci pian piano il mio apparato sessuale si “addormentava” finché tolta l’ultima pastiglia si “addormentò” del tutto e così è rimasto finora!
In pratica è più di un anno che non ho un’erezione e non ho sensibilità genitale, inoltre non provo più desiderio per l’altro sesso.
Insomma sono diventato asessuale, non provo più nulla.
E anche le mie emozioni è come se avessero perso “brillantezza” diciamo.
Quindi cercai informazioni sul web e scoprii che le mie sintomatiche corrispondevano a una sindrome chiamata “SSPD”.
Ho letto di molte persone che purtroppo ne soffrono e che hanno i miei stessi problemi e tutti dopo aver assunto antidepressivi 
A quanto pare questa sindrome è irreversibile…
Signor Bisanti io personalmente non mi aspetto che lei abbia la bacchetta magica e sinceramente non credo molto nel potere di un’alimentazione che “rimetta a posto” il mio cervello, però lei è l’unica persona sincera e disposta comunque ad aiutare nel limite delle sue possibilità..quindi perché non tentare? 
Ah già! Ho provato a chiedere aiuto a vari psichiatri e anche sul forum di “*****” ai loro “professionisti” e questi “inutili laureati” (per usare un eufemismo) NEGANO addirittura che esista questa sindrome, dicendomi cose del tipo “non è dimostrabile” o “sono più convinto che sia un fattore ansiogeno legato a stress di base psicologica”.
TUTTE CAZZATE!
e si arrabbiano pure se li contraddici e non ti rispondono più o addirittura ti cancellano dal forum…ci crede?! Pazzesco!
Quindi signor Bisanti ripeto..so che lei non è Gesù che passa e guarisce e che sei fai stronzate come quella di assumere merda chimica per anni la natura non ha pietà..e che non ho trovato ancora nessuno che è guarito da questa SSPD..ma secondo lei..col tempo..si può guarire davvero?
Grazie e buona serata
PS: se volesse pubblicare questa mail sul blog ha il mio permesso.

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Lo sport preferito dei merdicucoli in camice bianco è quello di NEGARE ad oltranza gli effetti della merda chimica che spacciano con totale disinvoltura, spesso senza sapere (ma a volte perfettamente conosci) di quanto danneggino gli esseri umani.
Quando si assumono sostanze, come nel suo caso, che attraversano la barriera ematoencefalica, andando ad interagire con 100 miliardi di neuroni deputati a MIGLIAIA e MIGLIAIA di operazioni diverse, ecco che si gioca alla roulette russa. Può accadere di TUTTO.
Quello che è accaduto a lei è molto, molto più comune di quanto lei non possa pensare.
La sessualità è l’insieme di una serie di reazioni chimiche ben precise, che il cervello porta in atto allorquando si trovi in una condizione di perfetto equilibrio.
Tutti i sintomi che lei adesso prova sono “semplicemente” il risultato di una biochimica cerebrale completamente disequilibrata a causa della merda che ha assunto.
Ora, il nostro corpo non è una macchina statica ma un complesso funzionale in continua autoriparazione.
In assenza della merda assunta, il cervello può finalmente porre in essere tutte le azioni di ripristino per tornare a uno stato di piena efficienza.
Nessuno può dirle se le sostanze assunte possano o meno averle causato danni di natura permanente ma è d’OBBLIGO tentare il tutto per tutto per vedere se sia possibile recuperare al 100% o comunque tutto quello che è ancora possibile.
Lei è scettico riguardo all’alimentazione, mentre io gli do un valore inestimabile.
Le abitudini di vita sono alla base del recupero psicofisico del nostro corpo.
Senza se e senza ma.
Se lo vorrà, io ci sono.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Consulente legale a tutela dell’utente psichiatrizzato

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A FURIA DI CERCARE, I MERDICUCOLI QUALCOSA TROVANO SEMPRE

LETTERA

Caro e grande Pietro,
è da poco che ti ho scoperto e ti posso apprezzare (non ho molta familiarità con il pc).
Ho fatto una vita molto sregolata sul piano alimentare e da 5/6 anni provo a cambiare leggendo Vaccaro e Paladino. Non sono stato però  molto costante.  In seguito ad uno sbalzo di pressione e fatti gli accertamenti mi hanno trovato 2 noduli di 5 e 6 cm al rene destro, tolto il rene a malincuore il 19 settembre 2019. 

Contemporaneamente c’erano pure dei nodulini ai polmoni, in generale sto bene ho 72 anni portati bene, fisico prestante, faccio ginnastica amatoriale, ma come tu dici ho paura. 

La seconda tac dopo 6 mesi è  risultata come la prima, anzi lievemente ridotta. In questi sei mesi ho fatto uno stile di vita crudista ma non perfetto. Ora decideranno perché la tac non specifica la natura, se è  dipesa da una cosa vecchia, o infiammatoria, o se sequenziali del rene. Dopodiché  immagini la cura che faranno. Io non vorrei.
Mi farebbe piacere il tuo consiglio in merito e guardando i tuo video potrei immaginare ma detto da te è  un’altra cosa.
I casi a te presentati saranno tutti urgenti ma ti prego di rispondermi perché i tempi stringono e prima di decidere vorrei  il tuo parere. Dopo le tue parole questa volta cambierò veramente. Quello che stai facendo con i tuoi video è una cosa grandiosa, ti rispetto è  ti seguo. 

Con simpatia 

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
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Veniamo a noi.

“Decideranno….Vedranno…Io non vorrei…”.
Il corpo è TUO, la decisione è TUA, la vita è TUA.

La mia idea è e rimane la stessa: MAI SVEGLIARE IL CANE CHE DORME.

Il corpo ha sapientemente isolato qualcosa che DOVEVA e DEVE rimanere isolato, ed esame dopo esame non si andrà a fare altro se non a toccare ciò che non va toccato.

Alla ricerca di cosa? Dell’ennesima diagnosi farlocca per poter avere la solita giustificazione per riempire di veleni un essere umano.

E anche se fosse un tumore? La soluzione non è certo bombardarsi di veleni.

I sintomi non vanno mai toccati.

Io, nella tua medesima situazione, smetterei di fare analisi su analisi, me ne tornerei a casa, smetterei di avere paura ed adotterei uno stile di vita alimentare/emozionale IMPECCABILE, dando al corpo la possibilità di fare quello che sa fare meglio, e cioè AUTOGUARIRE.

Tutto il resto è, ahimè, aria FRITTA.

Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Consulente legale a tutela dell’utente psichiatrizzato


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TONNELLATE E TONNELLATE DI PSICOFARMACI: IL SUO CANALE YOUTUBE MI HA SALVATO LA VITA

LETTERA

Buongiorno Signor Pietro Bisanti,

Circa 11 anni fa il medico di base mi ha detto che se non volevo rischiare un infarto o un ictus per la pressione troppo alta in particolare la minima sarebbe stato meglio prendere la pastiglia. (a 39 anni ). Non riuscivo ad accettare l’idea di dover prendere quella pastiglia, ma non volevo fare la fine di mia madre dopo due ictus.

Un paio di anni dopo ho cominciato a provare tanta ansia e tristezza quel senso fortissimo di peso allo stomaco che fa stare malissimo ti toglie la voglia di mangiare e  piangere senza riuscire a smettere, non ho avuto una vita facile sin da piccola.

Lo psichiatra dopo aver ascoltato il mio vissuto mi ha prescritto lo Xanax e ho iniziato la psicoterapia ogni settimana, per anni.

Nel corso di questi anni  ho provato tre volte a dismettere i farmaci (sotto controllo medico) ero certa che con la mia forza di volontà ci sarei riuscita ma dopo un po’ stavo di nuovo malissimo e tornavo a riprendere i farmaci (sempre diversi: Xanax, Temesta, Cipralex gocce, Remeron,  Saroten).

Circa quattro/cinque anni fa ho iniziato a non riuscire a dormire……E vai con le pastiglie per dormire.  Temesta,  Somnium e adesso Rivotril.   

Da quattro anni non ho più voluto continuare con la psicoterapia ero stufa di ripetere le stesse cose!

Una delle cose più debilitanti di questi dieci anni per me è stata ed è ancora una stanchezza smisurata anormale, di cui ho sempre chiesto conto al medico psichiatrico, come risposte le cose più assurde quando facevo notare che era scritto anche nel bugiardino hanno sempre sminuito, con la nuova terapia continuo a ribadire la stanchezza per me debilitante ma anche nei confronti della mia famiglia (sono sposata e ho tre ragazze tra i 18 e 13 anni) all’ultima visita circa un mese fa la dottoressa mi ha proposto di aumentare la Duloxetina di 30 mg……. ho pensato dentro di me col cavolo!!!  Ho detto no!  È veramente assurdo. Adesso finalmente tutto mi è chiaro, capisco il perché di tante cose grazie al suo canale YouTube che per me è stato ILLUMINANTE, in questo mese ho guardato tutti i suoi video anche quelli nella playlist. 

Mi hanno ridato la speranza che dopo la terza volta di dismissione avevo perso. (Anzi la speranza che mi avevano tolto.)

Adesso capisco che erano crisi di astinenza….certo nel tempo di un mese mi facevano dismettere il farmaco…..

Non fumo, non bevo alcolici o caffè ho sempre amato la frutta e la verdura sin da bambina mi facevo delle scorpacciate nella nostra campagna in Sicilia (le mie figlie mi prendono in giro scherzando mi dicono che mangio troppo sano).  Ho un debole per la pasta (integrale) 

Attualmente prendo:

Sevikar hct  per l’ipertensione da diversi anni.

Duloxsetina  mepha 1 da 60 mg  (da 3 mesi).

Rivotril  1 da 0,5 mg                       (da 3 mesi).

Da due settimane ho iniziato a dismettere il Rivotril togliendone 1/4 di pastiglia. Ho avuto 4 giorni di seguito mal di testa (di cui non soffro mai) ma io ho tirato dritta. Mi può consigliare lei come procedere al meglio? Grazie 

Ho anche iniziato a seguire i suoi consigli sul cibo in particolare sul mangiare tanta frutta ….da 64.400 kg adesso sono 60.800 kg 😊 e mi sento meglio.

La ringrazio per la sua attenzione e aspetto di ricevere il suo libro e il PDF già ordinato, non vedo l’ora di leggerlo.  Avanti così 

Lettera firmata

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Veniamo a noi.

La sua storia è simile a MIGLIAIA che ho avuto modo di ascoltare in questi anni.

Ci si tratta di merda > si prendono farmaci > si sta ancora peggio > si prendono altri farmaci > si peggiora ancora, e non si capisce più un cazzo.

Una continua soppressione della sintomatologia che causa una intossicazione mostruosa che gli spocchiosi dottoroni in camice bianco continuano a chiamare come “ricaduta”, quando non sanno nemmeno come scalare uno psicofarmaco.

Ora, prenda in mano la sua vita, e cominci da qui http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

L’unico cambiamento da quanto lì scritto è un’aggiunta di proteine animali ma solo quando starà finalmente BENE.

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti
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COUMADIN, DENTI DEL GIUDIZIO E RESPONSABILITA’ DIRETTA DELLA PROPRIA SALUTE

LETTERA

Buonasera,
Volevo chiedere cosa ne pensa del Coumadin che purtroppo in seguito ad operazioni chirurgiche obbligano a prendere e non e’ facile da gestire perche’ bisogna fare dei prelievi del sangue x avere un programma di dosaggio giornaliero, rifare il prelievo ogni settimana o ogni 2 -3 settimane per poi avere la terapia per settimane successive e cosi via, chissa’ x quanti anni  o magari x tutta la vita. 

A volte viene sostituito da altro farmaco simile sempre per non coagulare il sangue, sommandosi alla Cardioaspirina ed altri farmaci per la pressione, colesterolo ecc. Vai a spiegare ad un anziano di regolare la dieta e modificare mentalita’ quando c’e’ gia’ inizio di demenza. Come fai a prenderti la responsabilita’ di non prendere quei farmaci ? Perche’ se poi succede una altra trombosi, un infarto o altro ti accusano di non aver seguito la terapia…se poi riguarda un tuo genitore (io della mia vita posso decidere ma x i ns cari?).

Altro argomento sono i denti del giudizio che ormai tolgono gia’ in giovinezza e ti dicono di toglierli quando ancora sani o non dolenti, ma questi denti se crescono ci sara’ un motivo!…ti fanno venire i sensi di colpa perche’ se aspetti poi si cariano si rompono ed e’ peggio poi lavorarci su, perche’ non li  riparano in quanto non servono alla masticazione.

Sono pienamente d’accordo con Lei per gli argomenti di vita, di salute e di alimentazione che ho potuto seguire su youtube (non tutti perche’ l’ho appena scoperto), io sono pero’ un po’ titubante sul fatto di mangiare prevalentemente frutta (la quantita’ che lei cita e’ elevata). Puo’ magari fare un esempio di sua giornata tipo?

Grazie per l’attenzione
Saluti

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
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Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.

Parliamoci CHIARO, siamo al 99 per cento responsabili del nostro attuale stato di salute psicofisica.

Siamo NOI, attraverso il nostro stile di vita, a plasmare il nostro corpo e la nostra mente, e la medicina allopatica (e i relativi farmaci) dovrebbero avere una loro funzione solo in modalità emergenziale.

Questo comprende il NON porre in essere attività ludiche che possano portare ad un infortunio: nessun animale in natura rischia di farsi male per il gusto di buttarsi col paracadute, tanto per fare un esempio.

Quando, purtroppo, si arriva ad una certa età completamente “rincoglioniti” da uno stile di vita obbrobrioso, e si perde conseguentemente la lucidità, si diventa PREDA di un sistema medico malato e perverso, che non ha altra risposta se non FARMACI, farmaci e farmaci…

E si è chiusi anche da una morsa giuridica, che punisce senza pietà chiunque indirizzi chi è sotto la propria responsabilità verso “terapie alternative”.

Quindi, come dico sempre, si salva il salvabile, e si sceglie, volta per volta, il meno peggio.

Ognuno deve RESPONSABILIZZARE se stesso e prendere, per SE STESSO, le decisioni che ritiene più opportune; quando questo non è possibile, non ha senso andare in galera senza risolvere nulla. Si fa quel che si può.

Denti del giudizio: certo che la Natura li ha fatti per un motivo, e se si rovinano è sempre colpa delle nostre obbrobriose abitudini di vita. Il dentista gli animali NON lo hanno.

Argomento alimentazione: c’è molto da dire, a breve sarà pronto un libro meraviglioso a riguardo, ove troverà, spiegata per bene, tutta la mia idea a riguardo.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti
Consulente legale a tutela dell’utente psichiatrizzato


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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.



TUTTO COMINCIO’ DALLA PAROXETINA….

LETTERA

Sig. Bisanti o Pietro, come preferisce.

Non so se riuscirà a leggere questa mia mail, ci provo. Sono finito nell’oblio del tunnel psichiatrico nel 2005 quando avevo 33 anni.
La mia ragazza di allora, una psicologa con cui avevo un rapporto tossico, mi aveva fatto prendere la Paroxetina datale da un amico psichiatra.
Stavo attraversando un periodo depressivo, in buona parte legato a quella relazione, e da coglione ho preso queste pillole che non sapevo neanche cosa fossero.

Ne presi in tutto per sei giorni e a peggiorare il tutto, vedendo che i miei sintomi peggioravano, anziché collegarli alle pillole mi misi a bere.

A una settimana dall’assunzione mi ritrovai come uno zombie. Smisi le pillole e troncai la relazione ma a distanza di un mese non mi ero ripreso e dovevo per di più andare a lavorare (maledetto lavoro).

Così andai da uno psichiatra che mi diede il Lexotan. Dopo un mese mi sentivo completamente ripreso (certo non per il Lexotan ma perché il tempo mi aveva guarito) così chiesi allo psichiatra di togliermi la benzodiazepine ma lui mi lasciò 10 gocce la sera “così siamo più tranquilli e le togliamo quando vogliamo” queste furono le sue parole, maledetto.

Dopo sei mesi, finito di lavorare, cercai di togliere queste gocce ma non ci riuscii e stetti malissimo.

Conseguenza: un’altra benzodiazepina, l’En e uno psicofarmaco la Mirtazapina, che mi fece aumentare enormemente di peso.

Spaventato da quello che era successo non toccai più i farmaci. Delle due medicine l’unica che riesco a scalare e togliere è la Mirtazapina.

L’En quando l’ho sospeso mi sono venuti dei brutti acufeni che per essere calmati ho dovuto riprenderlo in dosi maggiori insieme ad una medicina data dall’otorino (ho poi scoperto che gli acufeni sono un sintomo tipico da sospensione di benzodiazepine).

Ti seguo da quando sei su YouTube e mi considero un caso tipico di persona finita nel gioco perverso degli psicofarmaci.

Ora sto cercando di togliere almeno la mirtazapina. Per l’En sarà molto più dura.

Continua così

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.

Quello che hai descritto è ESATTAMENTE quello che accade a tonnellate di persone ogni giorno: si comincia un’assunzione psicofarmacologica, spacciata per qualcosa di “leggerino”, ignari di stare assumendo delle sostanze psicotrope potentissime e devastanti, e si finisce a doversi imbottire per poter contrastare gli effetti a catena di tale merda, con tutti gli effetti fisici e mentali da te ben descritti, senza contare che la Paroxetina è IN ASSOLUTO l’antidepressivo più devastante da scalare. E’ “potente”, ben studiato per dare quel finto senso di benessere, che si pagherà poi a caro prezzo.

Ora, senza perdersi in tante parole, esiste solo UNA guarigione, che si chiama AUTOGUARIGIONE.

Solo il tuo sistema immunitario sa ESATTAMENTE quanto danneggiata sia la tua biochimica cerebrale e come risistemarla.

Scalaggio LENTISSIMO di un farmaco alla volta, con LENTO ma RADICALE cambiamento dello stile di vita in chiave igienista: sole, aria pulita, esercizio fisico moderato, acqua pulita, alimentazione compatibile e fuori dai coglioni chiunque venga nella nostra vita per romperci le palle.

Questo, assieme al tempo e alla PERSEVERANZA porteranno i risultati sperati.

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti
Consulente legale a tutela dell’utente psichiatrizzato


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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

EMICRANIA: IL PROBLEMA NON STA NELLA TESTA

LETTERA

Buongiorno sig. Bisanti, 
da poco sto seguendo i suoi video e volevo approfittare della sua grande esperienza su tanti campi della vita per esporle il mio problema. Mia figlia che ha 41 anni soffre dall’età di 27 anni di emicrania (parte destra del capo e a volte frontale). 

Il centro cefalea di ****** e ***** l’hanno curata con flunarizina, Topiramato e altre sostanze ma con effetti collaterali molto pesanti e così ha smesso, tanto non facevano neanche effetto. 

Adesso non prende nulla a parte antidolorifici al momento. La prossima settimana dovrebbe fare una risonanza magnetica ma io non so a cosa possa servire questo esame invasivo. 

Volevo veramente un suo parere su questo esame visto che tanto non hanno cure. Anzi il neurologo ha detto che tra breve la sanità metterà a disposizione una iniezione da fare una volta al mese mi pare si chiami cura monoclonale. 

Veramente è già un po’ che lo dice che dovrebbe arrivare questa cura. La ringrazio per il suo parere. Sto cercando di cambiare il nostro stile di vita però purtroppo nessuno ci toglie l’inquinamento dell’aria, acqua, alimenti anche se cerchiamo di migliorare alimentazione. Grazie della sua risposta. Una voce fuori dal coro.. 

Inviato dal mio tablet Huawei

Lettera firmata

RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.

State facendo un errore di concetto, che non vi permetterà mai e poi mai di arrivare a nulla di buono, a meno che, finalmente, non decidiate di vedere le cose sotto un’altra prospettiva.

L’emicrania NON ha NULLA A CHE VEDERE con “la testa” o il “cervello”, il problema è molto, molto più in giù.

La prima domanda che dovreste porvi è: “Quale tipologia di sangue sta arrivando al cervello?”.

Da qui si parte.

La partita ve la dovete giocare nell’intestino, nelle digestioni, che non fanno altro che formare quello che è il sangue che poi arriverà alla testa.

L’emicrania è e rimane un SINTOMO, e come tale va accolto, ascoltato, compreso, sradicandone le cause ALLA BASE al posto di bombardarsi di merda chimica, che altro non potrà fare se non dare un lieve sollievo, aggravando di fatto la tossemia generale dell’organismo.

Per uscirne NON servono rimedi miracolosi o terapie “innovative”, che altro non sono che il medesimo minestrone di chi non sa da che diamine di parte cominciare.

Per uscirne, bisogna affidarsi al medico più competente che esista e al tempo stesso GRATUITO: il proprio sistema immunitario.

Sole, esercizio fisico compatibile, alimentazione compatibile, acqua pulita e relazioni sociali appaganti.

Da qui si parte per una VERA guarigione.

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti
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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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PAPILLOMA VIRUS: L’ENNESIMA INVENZIONE PER TENERVI TUTTI PER LE PALLE

LETTERA

Ciao mi chiamo Vanessa.. e ho 27 anni.. volevo chiederti se riuscivi a darmi una mano riguardo al papilloma che ho.. L’ho scoperto in gravidanza e ora che il mio piccolo ha quasi quattro mesi ce l’ho ancora a basso grado ma comunque vogliono fare la colposcopia.. ti scrivo anche perché proprio l’altro giorno ho visto il tuo video riguardo a Nadia Toffa che è proprio della mia città.. ti ringrazio e spero che tu possa darmi una risposta.. ps io sto allattando.



RISPOSTA

Buongiorno Vanessa,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
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Veniamo a noi.

Niente, siete tutti malati… per la medicina allopatica SIETE TUTTI MALATI.

A furia di cercare, qualcosa si trova sempre…in questo caso l’ennesima invenzione per spaventare la gente…l’inesistente papilloma virus, per cui hanno già creato un vaccino ad hoc, che sta distruggendo la vita di moltissimi adolescenti.

Secondo i medici, quindi, hai ancora un po’ di questo “cattivone”…ma a basso grado.

Tutto questo discorso non ti sembra folle?

Dovrei partire da zero, cercando di spiegarti come i virus altro non siano se non morti detriti cellulari che non hanno certo voglia e coscienza di infettare nessuno, il cui unico “problema” è quello di causare intasamento allorquando il corpo, intossicato, non riesca a “buttare fuori la spazzatura”.

E’ molto più facile credere alla teoria del “mi sono beccata questo” che mettere in discussione il proprio stile di vita.

E con la paura che ti hanno instillato, e che aumenta ad ogni esame, certo ti ammalerai, quando poi andranno a toccarti con esami invasivi come la colposcopia.

Libera di credermi o no.

Cosa farei io?

Me ne sbatterei ampiamente le palle delle loro diagnosi, dei loro nomi e dei loro esami, e andrei avanti a vivere la mia vita migliorando AL MASSIMO il mio stile di vita alimentare/ambientale/emozionale.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti
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ANNI DI ANTIDEPRESSIVI: CRISI PREMESTRUALI E CARRIOLATE DI MERDA CHIMICA IN ARRIVO

LETTERA

Ciao Pietro, 
Io sono una ragazza di 34 anni in una situazione disastrosa, da anni soffro e sono in cura con antidepressivi, ora pure la pillola per bloccare il ciclo per delle crisi premestruali in cui perdo coscienza, ho anche pensieri suicidi grazie a tutti i farmaci che mi hanno prescritto.
Io ho fatto l’infermiera x 10 anni, mi sono licenziata x lo schifo che ho visto e tutto quello che dici è verissimo. 

Già togliermi quel peso è stato importante. Ora sono in cura con escitalopram 40 mg, rivotril gcc e pillola x bloccare il ciclo, prendo anche gcc omeopatiche per rilassarmi.

Ora come faccio a guarire? Sono stata ancora accompagnata dalla psichiatra che mi ha prescritto altra porcheria che non ho preso. Tutti pensano io sia matta xché non credo nella medicina tradizionale avendo lavorato con essa x anni ed essermi ammalata in quel contesto. 

Se puoi aiutarmi io non so più come fare, se conosci qualche medico che fa ciò che tu fai mi hanno parlato di un prof di ****** e purtroppo la morte del prof ***** che mi aveva parlato che il mio disturbo è legato al vaccino e che sono intossicata. 

Grazie

Lettera firmata


RISPOSTA
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Veniamo a noi.

Senza peli sulla lingua, posso dirti che STAI SBAGLIANDO TUTTO.

Continui a dire che ti stai “curando”, assumendo potentissime sostanze chimiche che non fanno altro che distruggere la tua delicata biochimica cerebrale, andando ad alimentare PERICOLOSISSIMI pensieri suicidiari.

NON CONTENTA, per ammazzare un altro sintomo che altro non è che l’evidenza della tua MOSTRUOSA INTOSSICAZIONE, ecco che non ti fai mancare la “meravigliosa” pillola anticoncezionale; un ennesimo veleno, che ha enormi ripercussioni anche sul sistema nervoso.

Quanta altra merda vuoi assumere?

La strada verso la guarigione è una sola, e cioè riportare il tuo MERAVIGLIOSO organismo a vivere e VIBRARE secondo le leggi non scritte di Madre Natura.

Qui non esistono scorciatoie, non esistono miracoli, fino a quando non deciderai di scalare con sapienza le porcherie che stai prendendo, cambiando RADICALMENTE alimentazione e stile di vita, NON andrai mai da nessuna parte.

Non serve affidarsi a professori di ogni genere, la guarigione è dentro ognuno di noi, bisogna solo fare la cosa giusta.

Io posso indirizzarti a livello igienista, dirti esattamente come la penso, ma sei TU che devi fare il lavoro, prendendoti la responsabilità legale/morale delle tue scelte.

Quando ho avuto un fuoco di S.Antonio DEVASTANTE che mi ha letteralmente mangiato il volto per quattro mesi, sono stato IO a decidere di non assumere farmaci.

E alla fine, ho avuto ragione.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

“USO IL PENE SOLO PER URINARE”: DAL COLON IRRITABILE AGLI ANTIDEPRESSIVI

LETTERA

Ciao,
sono un ragazzo di 37 anni, da più di 2 anni che sto prendendo antidepressivi per curare il colon irritabile, adesso al posto di curare una malattia mi sono ritrovato con 2 anziché una sola.

Questi maledetti farmaci mi hanno creato la disfunzione sessuale, adesso da più di 20 giorni che sotto non sento niente, il mio pene lo uso solo per urinare.

Sono molto depresso, non so cosa devo fare, il mio medico mi ha detto che appena smetti questi farmaci le cose dovrebbero tornare come prima.

Sono molto preoccupato, anche le statistiche sono pochissime, non so cosa devo fare, mi hanno rovinato la vita.

Secondo lei si può guarire solo smettendo i farmaci. Adesso ho buttato tutto.

Lettera firmata


RISPOSTA

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Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.

Eccoci qua…la tracotanza e il delirio dei dottoroni in camice bianco non conosce fine.

Un altro essere vivente potenzialmente, come tutti, PERFETTAMENTE funzionante, è stato rovinato perché non si capisce una benemerita mazza di che cosa sia il corpo umano e di come esso funzioni.

Non si ha la benché minima idea di come “curare” il colon irritabile e quindi si imbottisce il malcapitato di turno di antidepressivi per andare, chimicamente, a renderlo “felice” nonostante il disastro…Bisogna aggiungere altro?

Cerchiamo di comprendere un concetto importantissimo, e cioè che TUTTO parte da ciò che ci infiliamo in bocca.

Il suo corpo non si “diverte” a farla star male, sta semplicemente GRIDANDO nell’unica maniera a lui possibile che lei, ogni santo giorno, tre o quattro volte, ingurgita cibi che sono INCOMPATIBILI con la nostra struttura anatomica.

Prima comprende questo, prima butta, con le dovute cautele, nel cesso i farmaci che assume, virando verso uno stile di vita alimentare che sia FINALMENTE compatibile con la sua (nostra) specie vivente.

E questo significa avvicinarsi con intelligenza e gradatamente ad un’alimentazione che prediliga la frutta, con una quantità minima di cotto conservativo, come zucca, patate e platano, con una percentuale di foglie verdi, che ELIMINI totalmente latte e derivati, cereali, legumi e semi di ogni tipo, a bassissimo livello di grassi, con ZERO oli. Il consumo di proteine animali DEVE rimanere una scelta personale, nel contesto alimentare già menzionato.

Io non le consumo ma NON ho dubbio alcuno che abbiano avuto un ruolo nell’alimentazione umana e che siano MILLE VOLTE MEGLIO di cereali, legumi e semi in generale.

Quindi, ognuno sperimenti, in base ai segnali che il corpo gli manderà e in base alla propria ETICA personale, che, ricordo, viene DOPO la propria salute.

Nel suo caso specifico, gli antidepressivi hanno un effetto anche sulla sessualità NEFASTO, nel senso che vanno ad intaccare nel profondo la biochimica cerebrale deputata a creare tutte quelle sostanze che in sinergia vanno a provocare desiderio, eccitazione, erezione ed orgasmo.

E quando si toglie questa merda, tali problematiche possono perdurare per molto tempo, a volte per sempre.

Ma NON si scoraggi: questo accade quando si persevera nel proprio stile di vita di merda, non dando al proprio corpo alcuna possibilità di disintossicarsi.

Quindi, butti NEL CESSO qualunque prodotto industriale, sigarette, caffè, zuccheri artificiali.

Cominci ad alimentarsi, TENUTO CONTO di come è ridotto il suo colon, in maniera corretta, andando per gradi perché se per anni ha mangiato merda, ci vorrà tempo per introdurre un cibo pulito come la frutta.

E il fattore CHIAVE sarà il tempo: sole, aria pulita, camminate, alimentazione corretta e stress ridotto al minimo faranno il miracolo, io non ho dubbi.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti
Consulente legale a tutela dell’utente psichiatrizzato


Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com

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Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO


ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

progetto salvadanaio

Un aiuto concreto alle persone in difficoltà

Per informazioni vai alla pagina SALVADANAIO