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LA CARNE È PER LE “MEZZE SEGHE”: GRAZIE PIETRO, AMMIRO TANTO IL LAVORO CHE FAI

LETTERA

libro scritto da ex tossico senza tetto e famiglia ex galeotto da vita veramente dura diventato vegano e atleta triathlon…………un esempio per tutti !
ammiro tanto il lavoro che fai

saluti Cristina





In his recent book, Meat Is For Pussies, Ironman John Joseph credits the vegan diet for his transformation from a homeless drug addict to a triathlon athlete. He challenges the notion that men need meat to be manly.


RISPOSTA
Ciao Cristina,
grazie per il link e per i complimenti, che fanno sempre piacere.
La carne è sicuramente per le “mezze seghe”, come riporta il titolo del libro del link che mi hai mandato: una trasformazione di un americano medio da super drogato ad atleta Triathlon vegano.
E dirò di più…
Il futuro dell’alimentazione “perfetta” e quindi più compatibile con il nostro disegno divino sarà quella senza glutine e con un utilizzo sporadico e intelligente dei cereali che non lo contengono e dei legumi.
E poi… frutta, frutta e frutta, mantenendo al contempo un basso tenore di grassi.
La formula della felicità. Con questa base non si può non affrontare la vita con grinta.
Avanti così
Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


DEPRESSIONE CHE NON MIGLIORA: DUE DOMANDE DOPO AVER LETTO “ASSASSINI IN PILLOLE: LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE”

LETTERA

Ho letto il suo libro, ho alcune domande:
-da due settimane ho eliminato glutine e latticini dalla mia dieta, ma non ho ancora avvertito miglioramenti sulla mia depressione: è ancora troppo presto?
-Ci sono degli esami per sapere se le due amalgame dentali che ho in bocca sono da rimuovere?
-in caso affermativo sa di dentisti nella zona Torino-Cuneo che sappiano attuare questa tecnica in sicurezza?
Grazie per il Suo lavoro e la Sua attenzione
Buona domenica

Francesca

RISPOSTA
Buongiorno Francesca,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.

Due settimane non sono nulla rispetto agli anni di abusi a cui abbiamo sottoposto il nostro corpo più volte al giorno; abbia quindi fiducia e pazienza.

Aumenti il consumo di frutta, elimini anche il mais in quanto decisamente allergenizzante, e si ricordi che l’alimentazione non deve essere basata sui cereali e legumi, anche senza glutine, ma sulla FRUTTA.

Importantissimo coprire comunque il proprio fabbisogno calorico: non mi stancherò mai di ripetere che bisogna mangiare. E se si mangia crudo, bisogna mangiare ancora di più, in quanto il cibo crudo è meno concentrato di quello cotto, e quindi meno caloricamente denso.

Ulteriore, importantissimo consiglio: come scritto nel libro, è INDISPENSABILE mantenere comunque un bassissimo livello di grassi nel sangue: le calorie giornalmente provenienti dai grassi non devono quindi essere più del 10% del totale.

In pratica, se consumo circa 1500 calorie, l’80% devono venire dai carboidrati (soprattutto dalla frutta), il 10% dalle proteine e il 10% dai grassi, tenendo conto che un grammo di grasso, qualunque esso sia e qualunque sia la sua origine, apporta 9 calorie.

Quindi, EVITARE come la peste di passare dalla padella alla brace, e cioè di affacciarsi a un’alimentazione vegana ingozzandosi di oli vegetali, cocco, avocado e frutta secca: questa è la migliore ricetta per rovinarsi la salute.

Infine, le amalgame al mercurio vanno SEMPRE rimosse, in quanto tossiche di per sé. Posso consigliarle, spostandosi verso Milano, lo studio del dott. Ronchi (trova tutte le informazioni su Google).

Forza e coraggio
Pietro Bisanti

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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

MARITO A RISCHIO DIALISI E UN SACCO DI DUBBI

LETTERA

Caro Pietro voglio un consiglio, mi chiamo Lina ho mio marito 45 anni che fa la dialisi da 2 anni, vorrei tanto aiutarlo però non so da dove iniziare. Ho sospeso i latticini e altre proteine animali e le farine bianche, anche lo zucchero uso il miele in solo una settimana di dieta la creatinina da 10 è passata a 6.98 e l ‘azoto che era sempre a 150 ora è 67 però i medici lo vedono troppo deperito anche se lui a livello fisico si sente rinato, intanto i medici continuano con 3 dialisi settimanali e lo vogliono portare al trapianto. Sono un po’ disorientata perché Valdo dice di togliere tutte le proteine e mangiare qualche cereale integrale invece seguo anche il dott Mozzi che dice di togliere tassativamente di togliere glutine caseina e poca poca frutta che devo fare, chi devo ascoltare per aiutare mio marito a risolvere. Saluti Lina.


RISPOSTA
Buongiorno Lina,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.

È ormai non in discussione che le proteine animali sconquassino il nostro sistema renale, che Madre Natura non ha certo creato per digerire cadaveri a ripetizione.

Ma ci sono molti altri “nemici”, come lei ha ben citato, e cioè in primis i latticini.

Ora si trova davanti a un bivio: continuare a seguire gli “specialisti in camice bianco”, che altro non faranno se non portare suo marito dritto al trapianto, con tutte le conseguenze del caso; oppure prendere in mano la propria salute, ai sensi dell’art. 32 della nostra Costituzione, imparando a ragionare con la propria testa e affidando se stessi al miglior medico al mondo, oltretutto completamente gratuito, il proprio sistema immunitario.

Tutto però deve avere una gradualità, anche alla luce delle tre dialisi settimanali a cui viene sottoposto.

I numeri, i valori vanno guardati fino a un certo punto, utilizzando come metro di misura il proprio vigore fisico, senza però mai dimenticare che il cambio di regime alimentare porta sempre e comunque a delle crisi eliminative.

Ma a 45 anni, come diavolo si fa ad arrendersi a un trapianto senza combattere?

Questo è quello che farei io:

-come già detto, eliminazione totale di tutte le proteine animali, latte e uova compresi;
-eliminazione totale dei cereali contenenti glutine: i cereali NON sono un cibo creato per l’Uomo;
-utilizzo assolutamente sporadico dei cereali senza glutine e dei legumi (anche se in questa delicata fase sarei propenso a una loro totale eliminazione);
-utilizzo di un estrattore per consumare estratti soprattutto di verdure;
-innalzare, gradatamente, il consumo di frutta, soprattutto di quella acquosa come angurie e meloni;
-alzarsi al mattino consumando immediatamente una tazza di acqua calda con limone;
-moderata attività fisica (basta camminare);
-sole e aria pulita per quanto si riesca;
-consumo di amidacei come zucca e patate dolci per soddisfare il fabbisogno calorico.

In pratica un’alimentazione vegana, con alti picchi di crudismo.

Indispensabile, in questa situazione critica, coerenza e perseveranza.

Ci sentiamo in privato.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

PSICOSI POST-CANNABIS. MIO FIGLIO MIGLIORA CON I FARMACI. MA HO DAVANTI VERAMENTE MIO FIGLIO?

LETTERA
Buonasera,

seguo da un po’ il suo “coraggioso” blog… e sto valutando di proporre a mio figlio di iniziare lo scalaggio..Ha 23 anni, intorno ai 20 ha avuto una depressione (sospeso cannabis)..poi ripreso ad assumere cannabis..e altre sostanze psicostimolanti..quindi un primo episodio psicotico (tso)…uscito dal reparto con zyprexa e abilify…poi ha ripreso la cannabis / altre sostanze …e dopo un anno..di nuovo episodio psicotico più forte…(2 tso)…Ora da un anno prende litio e depakin.

Ha smesso di drogarsi..fa molto sport. Ha trovato un lavoro part time e cerca di dare ancora qualche esame all’università. Mangia molta frutta e verdura…e ha smesso di fumare sigarette. Grandissimi passi.
Vorrebbe iniziare lo scalaggio..ma la psichiatra gli ha detto forse fra un anno…

Se volesse iniziare a farlo da solo..come fare quando poi la psichiatra prescrive i controlli ematici del range del litio e del depakin….che inevitabilmente andranno “sotto..”?

Grazie per il tempo e l’impegno che dedica a tutti noi…

Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.

Voglio essere propositivo come è nel mio stile e nel mio “credo”, ma voglio anche essere chiaro e intellettualmente onesto con lei.

Ribadisco prima un concetto ormai noto a chi frequenta questo blog: la cannabis odierna NON è quella fumata dai “figli dei fiori” negli anni Settanta del secolo scorso.

La cannabis fa sempre male, ma quella che gira per le strade oggi è una porcheria geneticamente modificata, tagliata e potenziata.

Complice il messaggio fuorviante e delinquenziale che la “cannabis curerebbe tutti i mali del mondo”, ecco che milioni di giovani in tutto il mondo continuano a finire in Psichiatria a causa di questa foglia verde, il cui unico posto è attaccata alla pianta che la crea.

E la moderna Psichiatria, spesso con dolo, a volte per mostruosa ignoranza, bombarda il malcapitato di turno di sostanze fondamentalmente ancora più tossiche, quali gli antipsicotici.

Invece di aspettare la fine di un attacco psicotico post-cannabis (ogni crisi è infatti destinata a rientrare, sempre), monitorando e contenendo il “malcapitato” di turno (e qui, come dico sempre, se esistessero le camere imbottite presenti in molte carceri americane, ecco che si eviterebbero le odiose e pericolose cinghie di contenzione), si preferisce provare a “scacciare” la tossicità della cannabis o delle altre droghe illegali con sostanze altrettanto tossiche ma legali: il classico dalla padella alla brace.

Ora, lei dice che suo figlio è migliorato. Ha trovato un lavoro part-time, qualche esame all’università, tanto sport e tanta frutta e verdura.

Ma mi sorge spontanea una domanda…

Quello che lei ha davanti è suo figlio? Il VERO suo figlio?

Gli stabilizzatori dell’umore come il Depakin e il Litio non fanno altro che agire appiattendo l’umore, evitando quindi che vi siano sbalzi, sia in “positivo” che in “negativo”.

L’essere felici, tristi, delusi, spaventati, grintosi sono tutti aspetti dell’animo umano. E quando non “patologici” sono semplicemente l’espressione del nostro essere.

La risposta quindi gliela do io.

La moderna Psichiatria, in questo caso, ha rimediato agli abusi di sostanze di suo figlio, e fondamentalmente, in tutta onestà, qualcosa di buono lo ha fatto.

Lo ha fondamentalmente rincretinito in modo tale da evitare un successivo utilizzo di stupefacenti.

Ma la soluzione non è questa.

Non si tramutano le persone in “soldatini modello” imbottendole di stabilizzatori dell’umore.

Guarire significa tornare alla vita, emozionarsi, arrabbiarsi, prendere decisioni, sbagliare.

Questa è la vita.

Quindi, quello che lei ha davanti non è suo figlio. È né più né meno un tossicodipendente legalizzato, e se ne accorgerà quando proverà a scalare i farmaci, soprattutto il litio.

I nostri pensieri e il nostro umore NON devono dipendere dall’assunzione giornaliera di una sostanza tossica, che altro non fa se non soffocare il nostro IO interiore.

Un po’ come l’enorme fesseria che psichiatri e psicologi continuano a proporre: la psicoterapia quale adiuvante della terapia farmacologica… A che caspita serve scavare dentro i propri problemi se i pensieri sono modificati da una pastiglia…

Premesso questo, si può e si DEVE guarire. Ma nel senso più profondo del termine.

La psichiatra non vi scalerà i farmaci, almeno non nel breve periodo.

E più si va avanti, più il sistema nervoso di suo figlio farà fatica a dismetterli.

Inevitabili, quindi, saranno le crisi eliminative che arriveranno, che altro non sono che la conseguenza dello sforzo del corpo di tornare a uno stato di omeostasi, cioè di quiete, di normalità.

Lo scalaggio, secondo linee guida internazionali, deve essere in questo caso lento, cominciando con il Depakin e tenendo il litio per ultimo, e del non più del 10% al mese.

Al tempo stesso, non basta mangiare una mela o una banana in più.

Qui va considerato anche e soprattutto quello che NON va mangiato.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell’uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti. 
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall’aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all’organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che  possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l’Uomo, bensì per i granivori. L’intolleranza al glutine è ormai considerata un’epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all’introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti “psicofarmaci”: dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un’appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
Vale, anche in queso caso, un saggio approccio lento e costante, per evitare crisi eliminative troppo forti.
L'”elisir di lunga vita” è quindi l’alimentazione vegana, crudista quanto basta, a zero glutine e con pochissimi cereali che non lo contengono e legumi (sarebbe meglio eliminarli del tutto), a basso tenore di grassi, per non ingolfare il corpo rendendo viscoso il sangue.
“Cibi puliti-pensieri puliti”: l’affetto, la comprensione, i pensieri positivi sono un meraviglioso sistema di guarigione, ma che DEVE sempre posare su un’alimentazione corretta.
Sono stanco di vedere persone sotto psicofarmaci ingrassare decine di chili, camminando con lo sguardo zombizzato, dicendo che “va tutto bene”… Anche il tossico mentre si fa una pera di eroina dirà che la vita è bella.
Stare bene significa vivere lucidi senza sostanze. Tutto il resto sono bugie.
Quindi, ai sensi dell’art. 32 della Costituzione, siete gli unici a poter prendere in mano la vostra salute.
Suo figlio non deve spiegazioni alla psichiatra, e non è obbligato a fare esami o prendere farmaci.
Bisogna però agire d’astuzia, per evitare Accertamenti Sanitari Obbligatori.
Il mio consiglio è quindi di trovare uno psichiatra privato che concordi con voi nello scalaggio e che vi segua formalmente. Poi, come detto, in assenza di obblighi di Legge, nessuno è obbligato a “farsi curare”.
Bisogna farsi rispettare, o si sarà sempre schiavi di questi aguzzini in camice bianco che, con dolo o con colpa, distruggono comunque la vita delle persone.
Io ci sono.
Ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti

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Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

DIECI ANNI DI FARMACI, VISTA OFFUSCATA E RIMEDI MAGICI

LETTERA

Ciao, sono un ragazzo di 28 anni di Milano, mi chiamo *******, ti scrivo perché mi e’capitato di leggere il tuo blog in merito all’alimentazione e malattie psichiatriche…io è da ormai più di dieci anni che mi sono ammalato a livello mentale e in tutti questi anni non ho fatto altro che soffrire solo moltissimo, puoi immaginare, la mia malattia mi prende anche la vista nel senso che vedo in maniera alterata da tanti anni, e nonostante sapessi già che era correlata alla mente e/o al sistema nervoso, ho fatto comunque una visita oculistica che non ha fatto altro che confermare che agli occhi non ho nulla.

Ora vorrei capire di più se è un fatto psichiatrico o neurologico, e pensavo di fare alcuni esami tipo l’elettroencefalogramma, perché tutto iniziò quando iniziai a essere disturbato a livello mentale con pensieri ecc..sono andato in pratica completamente fuori da testa ma sempre con la consapevolezza di essere malato.

Ora sono migliorato tanto, ma a livello attuale di concreto ho il fatto sempre costante della vista e non so se è in conseguenza anche a livello mentale, tutto quello che vorrei sapere da te è che tipo di alimentazione consigli in questi casi, per ora tutti i giorni prendo tramite le noci gli omega3..poi assumo la curcuma che m hanno detto che combatte le malattie nervose, poi alcuni dicono di mangiare le uova per via della colina che pare sia importante per la mente, leggo sempre informazioni discordanti, non so se rimanere sul vegano, oppure mangiare anche le uova e latte, consigliami tu, ti ringrazio.

Inviato da iPhone

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Ora voglio portarti a ragionare con la tua testa.
Potrai fare un milione di visite diverse, ascoltare mille diagnosi e pareri, ma quello che ti sta accadendo altro non è che la becera ignoranza di chi ti ha seguito negli anni, limitandosi a riempirti di pillole senza capire quanto anima e corpo (soprattutto l’intestino) siano intimamente collegati.
Tocchi da una parte, e si spacca un’altra: il corpo umano non è fatto di mattoncini della Lego; tutto è interconnesso, e non si può quindi pensare di aggiustarlo.
Il corpo è l’unica entità che può aggiustare se stesso, senza se e senza ma.
Tu non sei “ammalato da dieci anni” come dici. Sei semplicemente intossicato fino alla punta dei capelli, e stai continuando a guardare verso la strada sbagliata.
Non bisogna cercare rimedi miracolosi, siano essi allopatici, omeopatici, fitoterapici o magici, come il veleno del cobra reale.
Il corpo non guarisce tramite un rimedio, una sostanza, ma tramite il costante e giornaliero rispetto delle regole non scritte di Madre Natura, anche e soprattutto in ambito alimentare.
Non si può pensare di stare bene imbottiti di psicofarmaci e seguendo la “buonissima” dieta Mediterranea.
Ora, non sono qui a scoraggiarti, bensì a spronarti.
Ma non voglio neanche prenderti in giro.
Hai dalla tua la giovane età, ma non posso nasconderti quanto sia difficile, doloroso e infernale dismettere anni e anni di farmaci, nel tuo caso sono convinto si tratti di antipsicotici.
Cosa fare?
Prendere in mano la propria salute ai sensi dell’art. 32 della nostra Costituzione: se non obbligato dalla Legge, nessuno può essere costretto a curarsi.

Cominciare uno scalaggio lento e graduale dei farmaci, uno alla volta, secondo delle linee guida internazionali, scalando non più del 10% al mese.
Abbracciare un’alimentazione vegana, crudista quanto basta, con eliminazione immediata e totale di glutine, latte e derivati.
Tutto da farsi con enorme ed assoluta calma e lentezza, in quanto non si può ingozzarsi di frutta se fino all’altro giorno si divoravano solo bistecche.
Anche la migliore legna brucerà male in un camino sporco e intasato.
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell’uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti. 
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall’aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all’organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che  possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l’Uomo, bensì per i granivori. L’intolleranza al glutine è ormai considerata un’epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all’introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti “psicofarmaci”: dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un’appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

Ci sentiamo in privato.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra. 
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

UN’ALTRA STUPENDA TESTIMONIANZA: VIA I FARMACI E ALLA LARGA DAL GLUTINE

Ciao Pietro,
volevo lasciare la mia testimonianza, e spero che possa esser d’aiuto a chi è nelle mie condizioni.
Lavoravo e avevo problemi sul lavoro con i colleghi, per 5 anni tutte le estati non riuscivo più a lavorare causa malesseri di ogni tipo, tanto stress, mal di testa continui tutti i giorni (anche non in estate), giramenti di testa per ore che mi sentivo quasi di svenire e mi si appannava la vista e non riuscivo a leggere il computer della macchina, più malesseri continui che non saprei definire neanche tanto bene, ma stavo male, tanto che passavo tutte le estati in malattia, e lo psichiatra non sapeva cosa dire per risolvere i miei malesseri e i miei problemi sul lavoro, mi diceva ‘è il lavoro è così’, e non credo che neanche mi volesse aiutare.

Ho iniziato ad avvicinarmi alla dieta vegana per gradi, dopo 12 anni di tante medicine che mi creano tanti problemi, non riuscivo più a giocare a scacchi, non andavo in bici perché non avevo forza fisica (ho un passato di gare e in bici son sempre andato molto bene, ma con le medicine le mie prestazioni son calate in modo impressionante), non riuscivo più a studiare nulla perché il giorno dopo non mi ricordavo nulla.

Ho iniziato ad avvicinarmi alla dieta vegana, con uniche modifiche pasta di riso a pranzo con verdure e burger di soia la sera con verdure, tanta frutta a qualsiasi ora.
I miei malesseri e i mal di testa di tutti i giorni, mi sono passati praticamente da un giorno all’altro, e nel tempo è passato anche lo stress. Sto riducendo molto le medicine, ma sto molto meglio.

Sto ricominciando a giocare a scacchi con discreti-buoni risultati, in bici ancora non ho tanta forza ma son migliorato, studiare non riesco ancora, non mi tengo in mente nulla, ma delle cose di tutti i giorni inizio ad avere più memoria.
Sono solo all’inizio e la strada è ancora lunga, forse mi aspettano più difficoltà ora, ma son contento e sereno.
Ho notato un cambiamento notevole nel mio benessere.

Ah, l’altra sera son andato in birreria, mi sono mangiato un panino con pane americano (glutine), speak e brie, il giorno dopo ero cambiato, avevo tantissimo i coglioni di traverso, tanto che faticavo a non litigare con mia moglie per piccole cose, ero innervosito, tanto, nel primo pomeriggio è ricomparso il mal di testa che nonostante le bustine non mi è passato e mi ha accompagnato fino a sera tarda; il giorno dopo ero solo un po’ nervoso, poi è passato tutto. Nel mentre ho ripreso a mangiar vegano.

Non lo farò più (il panino), se per stare bene devo mangiare frutta e verdura tutta la vita lo farò contento.
Tra un pò cercherò di eliminare la pasta di riso e i burger di soia.
Grazie mille per le tue parole, non sai cosa vogliono dire per me.
Spero di stare sempre meglio.

Simone


RISPOSTA
Ciao Simone
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Sono felicissimo dei tuoi progressi, e pubblico molto volentieri la tua stupenda testimonianza, per chi ancora pensa che i farmaci curino e che l’alimentazione non conti nulla.

Avanti così

Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

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QUIENS 300 MG: PUO’ L’IPERICO COMBATTERE LA DEPRESSIONE?

LETTERA

Ciao Pietro,
sono G., ho 18 anni e da qualche giorno ho cominciato a prendere Quiens 300 mg due volte al giorno a causa di una lieve depressione. Questo farmaco è a base di estratto secco di iperico, quindi è abbastanza naturale, a differenza degli antidepressivi chimici. La sua efficacia è stata però paragonata a quella degli antidepressivi tradizionali, perché ad alte dosi di ipericina, e anche sul foglietto illustrativo è stato classificato come antidepressivo. La mia domanda è: questo farmaco è da considerarsi come gli antidepressivi chimici, nel senso che anch’esso può avere rischio di dipendenza e di vivere come degli zombie senza emozioni? Da quando ho iniziato a prenderlo tutti i pensieri negativi che avevo prima sono magicamente scomparsi e non ho avuto effetti collaterali, quindi mi sembra che mi faccia bene. Ti ringrazio anticipatamente per la risposta e mi complimento per il tuo sito. A presto.

Lettera firmata.


RISPOSTA
Buongiorno G.,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.
Ora voglio portarti a ragionare con la tua testa.
Non si possono negare gli effetti antidepressivi dell’iperico, ormai largamente utilizzato in Germania al posto dei farmaci tradizionali.
Ma non si può nemmeno negare il fatto che tale composto, seppur naturale, è e rimane un rimedio, un volersi curare a tutti i costi dall’esterno, senza sapere che niente e nessuno può curare il corpo umano, in quanto è esso che cura se stesso.
Noi possiamo e dobbiamo metterlo nelle condizioni di poter operare al meglio, anche e soprattutto attraverso una corretta alimentazione.
La domanda sorge spontanea quindi…
Prenderai l’iperico tutta la vita? Quando lo eliminerai, avrai sradicato le cause fisiche/organiche/psicologiche alla base del tuo disturbo depressivo?
La risposta è no in entrambi i casi, e quindi quello che stai avendo è semplicemente un sollievo momentaneo, sicuramente meno tossico dei farmaci tradizionali, ma sempre e comunque un palliativo.
Tu dici infine che i pensieri negativi sono magicamente scomparsi dopo solo qualche giorno di assunzione.
Nemmeno gli antidepressivi tradizionali sono “capaci” di tanto, quando “funzionano”.
Questo si chiama “effetto placebo”: ti convinci che una cosa ti faccia bene, ed effettivamente qualcosa succede.
Ma parliamo sempre di temporaneità, di qualcosa di non duraturo.
Cambia alimentazione, cambia vita se è questa a farti stare male.
Ma non cercare rimedi: l’iperico è tanto naturale quanto i funghi velenosi, non dimenticarlo.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti

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Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

PRIMA TI DISTRUGGO DI FARMACI, POI TI SBATTO IN COMUNITA’: QUESTA È REALTA’, NON FINZIONE

LETTERA (DA FACEBOOK)

Buongiorno signor Pietro. Chiedo scusa da subito per come scriverò ma mi sento molto limitato nel farlo. Vorrei raccontarle la mia storia. Per magari avere un consiglio da lei. Ho letto molte delle sue tesine sui blog. E mi trovo d’accordo con lei su molte cose. 

A fine aprile di quest’anno sono stato ricoverato in tso per un episodio psicotico in seguito a un forte utilizzo di cannabis e alcol. Dopo due settimane mi hanno lasciato andare con un mix di medicine che andavano dallo xeplion serenase e altra immondizia che ora nemmeno ricordo. 
Perché la mia memoria balla parecchio.. 

In seguito a un mio malessere con tutte queste medicine (non riuscivo a deglutire nemmeno l’acqua senza farmela uscire dal naso) mi hanno “stabilizzato” con xeplion en e depakin. Da liì la discesa. Parlavo inglese perfettamente e ora non lo parlo più. 

Il mio vocabolo di italiano si è molto ridotto come se non ricordassi le parole e come articolarle. Mi hanno convinto dopo due mesi ad andare in comunità perché dichiarai di aver avuto un trascorso di eroina.  In comunità è stato un disastro. 

Dopo due giorni mi iniettano lo xeplion e fu un continuo cadere nell’apatia nella voglia di non far niente e di non parlare. Nel chiudermi in me stesso. Dopo due settimane dopo grandi sforzi convinco gli operatori e la mia famiglia a tornare a casa. 

Ora ho fatto lo xeplion l’11 del mese scorso. E ieri la psichiatra dell’asl che mi segue dopo non avermi fatto parlare nemmeno per finire di spiegare tutti i sintomi negativi che mi ero scritto perché ho dovuto scrivermeli tanto che è il vuoto che mi si è creato mentalmente ha deciso di passare dallo xeplion all’invega. Che so essere la stessa identica cosa. 

In più vuole per forza che io vada in comunità. E ne ha convinto anche i miei. Che sn completamente d’accordo con lei. Io non ci voglio andare né vorrei più prendere questo invega. In quanto da che lo presi l’11 scorso ora mi sento leggermente meglio. 

Anche se il depakin mi fa salivare in continuazione mi fa avere sempre appetito e mi sta facendo ingrassare. Ho bisogno di aiuto. Non ho più il controllo della mia vita. Nessuno mi ascolta.. quando dovrei parlare io parlano solo gli altri. Ho 26 anni facevo sport avevo una vita si un pò sregolata ma stavo bene. Ragionavo. E portavo a termine un discorso. Le chiedo scusa per come magari ho scritto questo messaggio. Una volta mi esprimevo molto meglio. Ridevo e piangevo come chiunque ora sono impassibile .. aiuto dico solo questo.

Lettera firmata

RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Ormai non mi meraviglio più di quanto in basso questa medievale Psichiatria sia arrivata.
Lobotomizzano, ti rinchiudono, ti distruggono e ti uccidono in nome della Legge.
La sua parte, però, se lo lasci dire, l’ha fatta lei stesso: la cannabis, lo ripeterò fino alla nausea, non è quell’innocua foglia verde della canzone “Maria Salvador” di J-AX: la cannabis, soprattutto quella moderna, geneticamente modificata e tagliata all’inverosimile con ogni porcheria possibile, è una sostanza in grado di distruggere la mente di chi la assume.
Ora, dato che anche i suoi genitori sono stati lobotomizzati dallo psichiatra di turno, e credono che lei abbia bisogno di “cure”, la prima cosa che dovremo fare è far loro capire cosa siano realmente gli psicofarmaci.
Dopo, andrà impostato un lavoro di scalaggio unito a un miglioramento totale dello stile di vita, soprattutto alimentare.
Questa è la sua unica ancora di salvezza per evitare di diventare un’ameba di 130 kg che cammina senza meta.
Qui è la sua vita in gioco.
Ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
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IL PROZAC HA UN SOLO POSTO: NELLA SPAZZATURA

LETTERA

Ciao, mi  chiamo ****, sono “inciampata” in una tua pagina in cui rispondeva ad un anonimo ke difendeva il prozac. Io faccio parte di quella fascia di persone inette e ignoranti ke cercano una scappatoia semplice e veloce ai problemi …..ed ora mi SN stancata. Il tuo discorso mi ha davvero colpita…..e mi SN sentita ancora più scema dato ke proprio oggi ho ricominciato il prozac…e già me ne pento.   Nn SN una persona forte, credevo di si,  e ho sempre mal curato il mio corpo mangiando..senza riflettere. Infatti ora “sto in comitiva” CN super gastrite, colite e possibile ernia iatale.  Aiutami

Un beso forte

(Ho 28 anni)

Inviato dal mio telefono Huawei

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Super gastrite, colite ed ernia iatale, oltre alla tua depressione, sono tutte facce della stessa medaglia, che si chiama “intossicazione interna”.
Non è la tua testa, è il tuo corpo fisico ad essere malridotto, anche e soprattutto a causa della tua sconsiderata alimentazione.
Ora, cattura il messaggio positivo di questo blog e fai la tua parte.
Io ci sono.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


GLI PSICOFARMACI SONO UNA MERDA: UNA TESTIMONIANZA STRATOSFERICA

LETTERA

Gentile Sig. Pietro, sono *******, un ragazzo di 28 anni, e parto col complimentarmi con Lei per il suo blog, che ho trovato stasera navigando sul web.
Parto col dire che condivido appieno il suo punto di vista sugli psicofarmaci e sulla psichiatria, io stesso ho provato sulla mia pelle l’orrore di tutto questo, da qualche anno. Infatti, dal 2010 fino a poco tempo fa ho avuto a che fare con farmaci del genere, con ricoveri in psichiatria, a dir la verità volontari, e due esperienze in comunitá “terapeutiche”.

Ho sempre odiato gli psicofarmaci, e per me è stata un’esperienza orribile doverli assumere, spinto dalla famiglia che si fidava degli psichiatri di turno…ma andiamo per ordine. La questione è che essendo vissuto in una famiglia fortemente anaffettiva e con cui ho avuto conflitti, anche emozionali, molto pesanti, negli anni avevo sviluppato una forte predisposizione alle problematiche mentali… 

Ho attraversato fasi di depressione, insonnia… paranoia, etc… e nel corso del tempo mi sono state fatte diagnosi varie come “disturbo bipolare , psicosi , disturbo schizoaffettivo”… ma ogni volta il tutto mi sembrava un’immensa presa per il c… a dir poco…parole vuote, farmaci imposti, sofferenze notevoli, mi sentivo umiliato oltre misura, mi sentivo un cesso… ho preso peso… e nei periodi in cui prendevo farmaci mi sentivo uno zombie, senza emozioni, e oltre a questo fumavo anche 25 o più sigarette al giorno, a mò di droga, per bilanciare uno stato umorale piatto… ho smesso più volte di prendere questi farmaci (a fasi, zyprexa, xeplion, serenase, tavor, abilify)  che ogni volta venivano presentati come “stabilizzanti di umore”… quando invece erano degli ZOMBIZZANTI e LOBOTOMIZZANTI, che mi privavano della voglia di vivere, potenziavano le mie paranoie, e mi impedivano di pensare al futuro, intrappolandomi in una spirale di abbuffate, fumo, pigrizia, senso di vergogna e inferiorità… Il tutto fino ad un mese fa, quando sono uscito volontariamente dalla comunità in cui sono stato3 mesi, abbandonando per sempre l’abilify… 

IL PUNTO è CHE ADESSO, dopo tutti questi anni, anche di preghiera e meditazione, di fede e di introspezione, ho individuato le CAUSE reali del mio malessere… che sono al 90% relazionali, e legate alla famiglia di origine… e sto provvedendo AUTONOMAMENTE e lucidamente a risolvere… con la preghiera, la psicoterapia, la scrittura, l’autoanalisi, la pittura, la musica, lo sport, e soprattutto le arti terapeutiche in cui credo DAVVERO, ovvero PRANIC HEALING e REIKI, senza tralasciare l’alimentazione, in cui sto cercando di orientarmi verso il fruttarismo e l’essere vegano. Ho chiuso definitivamente col passato, e adesso mi sento LIBERO di sognare, di vivere, di progettare CON CALMA e senza annebbiamento il mio futuro…AMO LA MIA VITA, sento di essere di nuovo felice, e voglio dire a tutte le persone che si trovano in situazioni simili che BISOGNA USCIRNE, è un dovere verso se stessi… 

NON FATEVI RUBARE LA FELICITA’ da pillole che sono solo stupide droghe dannose… Ho finalmente smesso anche di fumare, e non ne sento il bisogno ormai… Svapo sigaretta elettronica con poca o niente nicotina, alterno infatti 0,9 e 0 di gradazione. Il tutto perché sono ormai LIBERO DAGLI PSICOFARMACI. E da laureato in scienza della nutrizione, quale sono, affermo con Lei che davvero il cibo è il farmaco più potente, è LA medicina in grado di guarire anche da TUTTI i disturbi mentali, insieme con sport, spiritualità, Yoga, etc…

Rimango in contatto col Suo blog, e curioserò stasera fino a notte fonda… perché la psichiatria deve, urgentemente, cambiare, e diventare, da MACELLO DI MENTI E CORPI, gallina d’oro di big pharma, invece, CURA DELL’ANIMA, come gli antichi greci intendevano… Ho fiducia in Dio e nel futuro, e nelle persone come Lei dal cuore aperto, per tutto questo. 
Con grande affetto La saluto, a presto
Lettera firmata

Inviato da Tablet Samsung


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
pubblico la sua stupenda testimonianza senza aggiungere altro.
Avanti così
Pietro Bisanti
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progetto salvadanaio

Un aiuto concreto alle persone in difficoltà

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