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NON SIAMO I MATTONCINI DELLA LEGO

Quando impareranno i nostri dottori a vedere il nostro corpo come un tutt’uno? Quando impareranno a vedere il nostro corpo in maniera olistica? La medicina allopatica conta nei suoi ranghi specialisti per ogni singola parte del corpo, dimenticando che non siamo fatti di mattoncini della Lego, bensì di organi, tessuti, cellule che lavorano in sinergia tra di loro per cercare di fornirci il miglior stato di salute possibile.
Quindi, è assolutamente possibile che un mal di schiena sia causato da un colon marcio e intasato, così come una depressione, dato che è lì che si formano i neurotrasmettitori, tra cui la serotonina, responsabili del buon umore.
Questo è quindi un altro grande dramma della medicina ufficiale: le rare volte in cui cerca di combattere la causa e non il sintomo, lo fa cercandola nel posto sbagliato!
E lo stesso viene traslato nell’alimentazione: quando impareremo che il nostro corpo lavora per trasformazione degli alimenti e non per mera sostituzione meccanica?
La mucca ha forse bisogno di bere latte per fare latte? No, le basta l’erba.
Il gorilla ha forse bisogno della carne per far crescere i suoi possenti muscoli? No, gli bastano la frutta e la verdura.
La leonessa ha bisogno di bere latte per allattare i suoi cuccioli? No, le basta la carne.
L’uomo invece deve sempre complicarsi la vita, ed ecco spuntare le farse della mancanza di ferro, delle proteine nobili!
Le proteine animali che ingeriamo, oltre a non attaccarsi direttamente ai nostri muscoli facendoli crescere sani e belli, sono dannosissime, costringendo reni e apparato digerente ad un surplus di lavoro per smaltirle.
Quindi la frutta e la verdura crude, e quindi un regime vegano tendenzialmente crudista, è l’unico possibile stile di vita che si addice alla nostra vera natura di creature compassionevoli e altruiste. E vedrete che i muscoli che vi rimarranno iniziando un percorso di questo tipo saranno veri muscoli, non ristagni di acqua, ma vera, pura e sana forza fisica

LA FORSENNATA CURA DEL SINTOMO

Eh già, come direbbe Vasco Rossi, tutti vogliamo vivere in salute, privi di sintomi, e al tempo stesso senza nessuna “rinuncia”.
E quando il nostro stile di vita latteo-caseario-carnivoro si fa sentire con forza con tutta una sintomatologia specifica, corriamo dal medico non per guarire ma per non vedere!
Sì, ci tappiamo gli occhi e le orecchie, e grazie all’armamentario da guerra fatto di cortisone, antibiotico, antinfiammatorio, immunosoppressore, antidolorifici e company mettiamo a zittire il nostro sistema immunitario che null’altro sta facendo se non avvisarci con una bella spia rossa che qualcosa non funziona.
Ma il farmaco ha spento la spia, come se il nostro meccanico tagliasse il filo che collega la spia di avaria motore al cruscotto e noi continuassimo a guidare fino alla rottura vera e propria del motore.
E tantissima gente fa la stessa cosa ogni giorno in ogni parte del globo: si accontenta di non avere sintomi, disconoscendo, per paura o forse per ignoranza, l’importanza che essi hanno nel raggiungimento della salute.
Che valenza ha curare una depressione con degli psicofarmaci se non si è nemmeno riusciti a capirne la causa? Entrando in una farmacia ci si accorge come il 99% dei farmaci presenti siano sintomatici, senza una vera azione nei confronti della causa.
Cerchiamo di capire cosa il sintomo sia esattamente: uno sforzo, oltre che un avvertimento, del sistema immunitario per raggiungere, nel migliore dei modi attraverso una cosidetta “crisi eliminativa” o Herxheimer Reaction” dal nome del suo “scopritore”, l’omonimo omeopata, uno stato di salute superiore, o, nel peggiore dei modi, per mantenersi in uno stato di sopravvivenza.
Parleremo approfonditamente della crisi eliminativa nei successivi post, ma è basilare che si comprenda come qualunque sintomo, dalla febbre al mal di gola, dai dolori articolari al mal di stomaco sono tutte faccie della stessa medaglia, e non vanno aggrediti.
Vanno invece capiti e accompagnati, non vanno spenti! Bisogna infatti arrivare alla causa che ha generato quel determinato sintomo, che, 99 volte su 100, risiede nelle digestioni poco virtuose, nella stitichezza cronica, nel sangue tossico che scorre a fatica e men che meno pulisce…insomma nell’alimentazione disastrosa che la nostra umanità porta avanti ogni giorno, con cibi morti e devitalizzati, con cadaveri frollati che creano disbiosi e putrefazioni a catena nel nostro intestino, con il latte e derivati che creano un velo colloso sopra i nostri poveri villi intestinali. 
Non ci sono soluzioni di facciata, o guarigioni miracolose, ma solo una presa di coscienza.
Guardatevi allo specchio, osservatevi, e capirete quanto un bicchiere di latte di una mucca schiavizzata in una stalla o il fondoschiena di un vitellino cotto alla brace non abbiano nulla a che fare con il genere umano

SIAMO SMACCATAMENTE FRUTTARIANI!

Non giriamoci intorno, non prendiamoci in giro, tutto di noi mostra inequivocabilmente la nostra natura smaccatamente fruttariana: le nostre mani, i nostri denti, la mobilità della nostra mandibola, la lunghezza del nostro tratto intestinale, i nostri istinti (quando non plagiati e corrotti dalla mistificazione data al cibo dalla cottura).
Avete mai notato che quando state male, ad esempio con la febbre alta, inconsciamente rifiutate di alimentarvi e tendete a desiderare la frutta? Ecco, questo è uno dei casi in cui l’istinto del corpo è molto più forte degli anni di devastazione a cui lo avete sottoposto e vi fa capire con forza cosa è giusto per esso e cosa no!
Siamo stati nel tempo lobotomizzati e la cottura e l’elaborazione del cibo lo ha trasformato, rendendolo in apparenza quello che in realtà non è, a cominciare dai cadaveri sgozzati, frollati, scuoiati che infestano il nostro colon, creando leucocitosi intestinali e putrefazioni a catena: la maggior parte di noi è tanto curata esternamente quanto dannatamente marcia all’interno.
Impariamo ad osservare diamine! Guardate la zampa di un cane….Riuscirebbe forse a cogliere una mela? Direi di no…ma i suoi canini e soprattutto i suoi molari gli permettono di strappare e triturare le ossa crude, operazione che farebbe saltare le otturazioni a qualunque essere umano.
Non possiamo negare chi siamo, ma facendolo poniamo le basi per una vita infelice, insalubre, con un conto da pagare che prima o poi arriva per tutti.
Se da piccoli ci avessero offerto un bel coniglietto appena stecchito e grondante di sangue, probabilmente ci saremmo messi a piangere, accettando di buon grado una buona mela succosa.
Invece tutto avviene ormai “dietro le quinte” e il prodotto finito, cotto, insaporito pieno di sale e di erbe per mistificarne il vero sapore, ci viene presentato “innocuo” e difficilmente riconducibile a una bestiola spaventata, piangente, urlante e scalciante durante il massacro.
Eppure molti di noi sono convinti che i nostri antenati preistorici andassero in giro tutto il giorno con la clava per cacciare animali…Niente di più falso. I nostri antenati erano, come noi, fruttariani, e la loro giornata era impostata nella ricerca e nella continua alimentazione a base di frutta.
Osservate un gorilla di montagna, che con noi condivide il 98% del patrimonio genetico: è possente, equilibrato, forte, eppure, nella sua vita, non toccherà mai un pezzo di carne e quelle “proteine nobili” che tanto sono decantate dai nostri medici.


IL CORPO UMANO: UNA MERAVIGLIOSA MACCHINA PERFETTA

Vorrei inaugurare questo blog con un pensiero positivo e di speranza: in ogni momento il nostro meraviglioso corpo, formato da trilioni e trilioni di cellule, pone in essere centinaia e centinaia di reazioni chimiche ed enzimatiche per permetterci di fare tutto quello che a noi appare normale: parlare, muoverci, interagire etc…
Come mai quindi la salute del genere umano (e persino dei nostri animali domestici!) è così deteriorata negli ultimi cento anni?
Malattie degenerative, diabete, cancri, depressioni ormai la fanno da padroni e la terza età (quando non prima) è diventata ormai sinonimo di malanni e degenerazione.
Dimentichiamo spesso che il nostro corpo ha bisogno di essere alimentato con il carburante ad esso più congeniale e non è una latrina che può essere riempita di spazzatura senza poi pagarne le conseguenze.
Ognuno di noi sceglie con cura quale olio mettere nella propria auto, ma non si fa alcun problema ad ingozzarsi di ogni schifezza incurante del danno che sta facendo a se stesso.
Siamo una macchina perfetta, a patto di seguire quelle che sono le leggi che Madre Natura ha scritto per noi.
Seguitemi in questa avventura, e scoprirete come raggiungere uno stato di salute superiore è veramente alla portata di tutti.

progetto salvadanaio

Un aiuto concreto alle persone in difficoltà

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