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DIFFIDATE DI CHI PARLA, PARLA, PARLA SENZA CONCRETIZZARE NULLA: QUESTA E’ L’ASSISTENZA LEGALE DEL BLOG DI PIETRO BISANTI

AL PRIMARIO DEL S.P.D.C. C/O OSPEDALE DI **********
E, per conoscenza:
ALLA DIREZIONE SANITARIA DELL’OSPEDALE DI
********

OGGETTO: sig. ********, nato a ****** il ****** – Disposizioni personali in relazione alla terapia in atto.

\\____________________________________________________________________

Con la presente, la sottoscritta, in qualità di fiduciario sanitario del proprio figlio, in oggetto compiutamente generalizzato (giusta delega in atti), espone quanto segue:
“Così come preminentemente previsto dalla legislazione vigente, dalla Costituzione della Repubblica italiana e da convenzioni internazionali, l’autodeterminazione sanitaria è principio cardine del buon andamento del rapporto medico-paziente.
Premesso ciò, indipendentemente dal regime di ricovero TSV/TSO, il paziente stesso rimane l’ultimo ad avere voce in capitolo riguardo alla scelta della terapia farmacologica che più ritiene confacente alla propria condizione, agli effetti collaterali insorti e al generale miglioramento del benessere psicofisico.
Nel caso de quo, l’interessato, che sottoscrive in calce il presente atto per conformità ed approvazione, dichiara apertamente di NON tollerare la terapia attualmente somministratagli, che, giova ricordarlo, si basa sulla molecola psicofarmacologica denominata “Clozapina”; la stessa, così come da “bugiardino”, ha un impatto notevole sul livello generale di salute, tanto che ne è riprova la continua verifica degli esami volti a confermare una corretta funzionalità epatica.
Alla luce di quanto testé espresso, si evidenziano le seguenti richieste terapeutiche:
1) valutazione e scelta fra un ventaglio di terapie che NON comprendano il farmaco “Clozapina”, della quale si chiede l’immediata dismissione con protocollo di scalaggio e in ambiente ospedaliero;
2) previsione della durata del trattamento in corso, in quanto è inalienabile diritto dell’interessato poter confidare in una futura dismissione farmacologica;
3) valutazione della condizione generale a 360 gradi, il cui approccio NON può limitarsi alla mera somministrazione di psicofarmaci: si chiede che venga quindi affrontato l’aspetto psicologico-emozionale e le possibili cause/concause di natura organica così come largamente diffuso nella pratica medica oltre confine, finanche alimentari e/o allergiche.
Tutto ciò, al fine di evitare un approccio terapeutico volto alla mera soppressione della sintomatologia in atto ma che invece punti alla riabilitazione totale del paziente e della sua vita di relazione; tutto questo, attualmente, risulta impossibile proprio per i devastanti effetti lamentati dall’interessato in concomitanza con l’attuale terapia farmacologica e la totale assenza di qualsivoglia, ulteriore iniziativa medica non farmacologica.
Certi di una Vostra pronta collaborazione, porgiamo i nostri migliori saluti
COMMENTO
Cosa possiamo imparare da questa vicenda?
1) Mettete tutto sempre PER ISCRITTO: le parole volano, la scrittura rimane. Chiedete sempre un TIMBRO DI RICEVUTA per ogni atto che producete, depositandone copia in Direzione Sanitaria, con esplicita richiesta di inserimento nella CARTELLA CLINICA. Nessuno potrà così dire “non sapevo”…
2) Ogni paziente è UN ESSERE UMANO con dei diritti ben precisi: anche in regime di TSO ognuno è LIBERO di scegliere tra un ventaglio di terapie, rifiutando quelle che non ritiene opportune, finanche i famigerati “depot”.
3) Nominate il cosiddetto “fiduciario sanitario” in modo che abbiate una persona di fiducia autorizzata a supportarvi e ad essere informata della vostra situazione generale (chiunque abbia bisogno di sapere la procedura, può contattarmi).
4) Non c’è scritto da NESSUNA PARTE che una terapia debba essere portata avanti ad libitum. Si deve esigere un INIZIO e una FINE. 
5) Come le terapie vengono intraprese in ambiente protetto ospedaliero, si DEVE ESIGERE che lo scalaggio, se questo il paziente vuole, debba essere concordato in AMBIENTE OSPEDALIERO. Troppo facile imbottire la gente di farmaci e poi lavarsene le mani…
Ricordatelo SEMPRE: NON siete di proprietà di NESSUNO.
I vostri diritti vengono calpestati se VOI permettete che questo accada.
Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

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Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

“QUANTA VERITA’ E QUANTO CORAGGIO NEL SUO BLOG, NE SONO AFFASCINATA”: PIETRO BISANTI ARRIVA FINO IN SVEZIA

LETTERA

Buongiorno sig. Bisanti!
Ho iniziato a leggere da poco il suo blog e devo dire che ne sono affascinata… quanta verità! E quanto coraggio da parte di chi come lei, e me, faceva parte di un sistema e ha avuto il coraggio di urlare una verità scomoda. Complimenti di cuore!
Sarei interessata a ricevere il libro sugli animali, solo che noi viviamo a Stoccolma, lei può spedire qui? Se no le do un indirizzo italiano.
La ringrazio, buona giornata

F.to Elisa

RISPOSTA
Quando sono partito, sette anni or sono, le pernacchie erano all’ordine del giorno.
Oggi, le garantisco, dopo tutti questi anni di attività, di coerenza, di perseveranza, non ride più nessuno.
Tra la “bambagia” di una vita ordinaria, perfettamente allineato al Sistema, e una fatta di ardore, coraggio e LIBERTA’, mi sono guardato allo specchio e senza esitare nemmeno un secondo ho scelto la seconda, con tutto il dolore e i sacrifici che tutto questo ha comportato e comporta.
Senza onore, l’uomo non è altro che l’ombra di se stesso.
Confermandole che il libro le arriverà direttamente a Stoccolma, colgo l’occasione per ripubblicare il post di Facebook relativo ai miei libri di prossima uscita:
Come da calendario, annuncio l’uscita di ben quattro volumi:
1) LA POTENZA FRUTTARIANA DEL CORPO UMANO: AL GORILLA NONSERVE UNA LAUREA PER VIVERE IN SALUTE. Un completo manuale igienista di cosa siamo, cosa dovremmo mangiare e cosa significhi vivere in salute. Mi scuso per il ritardo, il volume sarebbe già dovuto uscire. Data definitiva di pubblicazione 31 maggio 2018.
2) ASSASSINI IN PILLOLE II: MANUALE DI DIFESA E CONTRATTACCO PSICHIATRICO. Un manuale completo con tanti ulteriori consigli oltre a tutto quello che deve essere fatto per affrontare a muso duro una Psichiatria ormai fuori controllo e sempre più arrogante e malvagia. Data definitiva di pubblicazione 31 luglio 2018.
3) COME NON DISTRUGGERE IL PROPRIO ANIMALE DOMESTICO CON LE PROPRIE MANI. Un volume che finalmente fa luce sulla salute pietosa degli animali “affidati” alle cure dell’uomo, oltre a una panoramica su quale sia la loro corretta alimentazione. Data definitiva di pubblicazione 30 settembre 2018.
4) SESSUALITA’ FUORI CONTROLLO: COME CIBO E CHIMICA CI RENDONO CIO’ CHE NON SIAMO. Un volume che cerca, con serietà assoluta, di fornire una spiegazione non solo psicologica alle numerose sfaccettature della sessualità umana, a partire dall’omosessualità e la bisessualità. Data definitiva di pubblicazione 31 dicembre 2018.
Il costo per i volumi sarà sempre lo stesso, e cioè 16 euro versione PDF e 30 euro spedizione compresa per la versione cartacea.
Chiunque avesse già prenotato LA POTENZA FRUTTARIANA lo riceverà dal 31 maggio in avanti.
Tutti i libri sono prenotabili fin d’ora e verranno recapitati a casa a partire dalla loro data di pubblicazione.
L’indirizzo email a cui richiederli è sempre pietrobisantiblog@gmail.com
Colgo l’occasione per comunicare che sono state ultimate TUTTE le spedizioni delle copie ordinate di “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”, che rimane disponibile sin da subito.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti

“PENSO CHE LEI SIA UN GRANDE, E CHE ABBIA CAPITO LA VITA”: DETTO DA UN “MALATO MENTALE” HA UN VALORE IMMENSO

LETTERA

Salve Dottor Pietro Bisanti,
sono un ragazzo di venti anni che l’ha contattata anni fa, le volevo chiedere se mi può dare qualche consiglio/dritta perché sospesi i psicofarmaci mi si sono presentate delle crisi.

Ora li ho ripresi ma siccome i miei genitori lo hanno riferito alla psichiatra più volte che ho smesso i farmaci sono stato costretto siccome mi sono prese delle crisi (tremori e vertigini) anche forti volevo chiederle cortesemente di aiutarmi, perché penso che lei sia un grande, e che abbia capito la vita, penso però che mi si ripresentino questi sintomi per il motivo che non ho espulso il farmaco tanto che ogni volta che reinizio questo ”punturone” (come lo chiamo io) mi si ripresentano sintomi come irritazione alla gola e bronchite, lei non ha idea di quanto posso essere incazzato all’idea di diventare un “zombie”.

Vorrei chiudere questa storia una volta per tutte (naturalmente ragiono non che io voglia commettere qualcosa di criminale, non sono io..) e per di più frustrante che tutti i miei amici svolgano regolarmente le loro attività quotidiane e io debba stare male.. io vojo essere LIBERO cortesemente mi salverebbe (so che aiutare e salvare persone aumenta il valore della persona e una persona più vale e più sta bene) la ringrazio 😉

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Partiamo da un concetto: OGNI GIORNO ANDATO SENZA FARE NULLA E’ UN GIORNO PERSO.

Senza voler assolutamente giudicare nessuno, sicuramente anni fa le avrò dato la STESSA RISPOSTA che mi accingo a darle adesso… E se NON ha raggiunto alcun risultato, anzi è “peggiorato”, questo significa che NON è in grado DA SOLO di uscirne fuori.

Le crisi da dismissione da farmaci sono il naturale processo riparatorio che il corpo compie per tornare a uno stato di omeostasi, cioè di equilibrio, dopo anni di disequilibrio farmaco-indotto.

Un po’ come le linee grigie che appaiono su di un televisore con lo schermo nero, a seguito di una “botta”, che non sono altro che il preludio del suo “tornare a funzionare”.

Per far sì che NON si venga schiacciati da esse è INDISPENSABILE che lo scalaggio dei farmaci avvenga in maniera lentissima, una farmaco alla volta, e del 10% al mese.

Parallelamente, è di VITALE importanza che ci sia un cambiamento GRADUALE ma PERSEVERANTE dello stile di vita, alimentare/emozionale/ambientale.

La salute, anche mentale, è un BILANCIAMENTO DI TALI TOSSINE, alimentare/ambientali/emozionali: la guarigione sta tutta qui.

Ora, con una terapia depot, lei NON ne verrà fuori da solo a maggior ragione.

Quindi, io sono pronto a supportarla nella sua autodeterminazione sanitaria solo se lei stesso avrà un “cordone di sicurezza” formato da familiari/amici. Altrimenti abbiamo perso in partenza.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.




TOGLIETE QUESTI DANNATISSIMI GRASSI: OLIO, FRUTTA SECCA E DUE AVOCADO AL GIORNO RADONO AL SUOLO 10 MESI DI PROGRESSI

DALLA CHAT DI FACEBOOK

Ciao carissimo pietro.. ho ricevuto l e mail domani faccio il bonifico per il libro.. so che sei pieno di gente a cui rispondere ma volevo raccontarti in breve la mia storia.. ho iniziato a mangiare come si deve da 10 mesi dopo qualche mese che ho iniziato a sentirmi bene ho deciso da deficente di mangiare più avocado olio e olive la sera.. da lì sempre peggio fino a che le mani erano tutte gonfie e in bocca pieno di afte.. quando ho letto un tuo articolo che dicevi al massimo un avocado a settimana mi sono sentito morire.. ho levato subito tutti i grassi e in due giorni le mani sono tornate apposto e la bocca anche.. adesso sono due mesi che mangio a zero grassi e neanche il sale uso più perché non ne ho bisogno.. però in questi giorni di nuovo mani gonfie e afte in bocca.. può essere perché mangio fino a essere tanto pieno? Non ne vengo fuori zero carne zero glutine formaggi zero legumi e cereali e neanche arance e limoni mangio.. solo frutta fino sera e a cena verdura cruda e cotta abbondantissime.. grazie pietro scusa il disturbo


Sono davvero uno stupido perché stavo tornando a stare bene davvero.. anche sulla sessualità sentivo un miglioramento.. ma da quando ho mangiato i grassi mi sono distrutto non riuscivo neanche più a muovermi ero tornato come mesi fa.. stavo peggio di quando mangiavo schifezze.. pensavo che un avocado e un Po di olio al giorno non fosse un problema.. e invece ho fatto un bel Po di passi indietro.. però non capisco queste afte e le mani gonfi

RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.
Hai purtroppo a tuo spese constatato come la macchina “uomo” NON sia nata per funzionare ad alti livelli di grasso.
Questo concetto lo dico a gran voce da ANNI ma purtroppo mi accorgo di come moltissimi continuino ancora a sottovalutarlo e a NON raggiungere, nonostante un’alimentazione decisamente migliore della norma, il livello di salute tanto agognato.
Osserviamo i nostri parenti più stretti, i primati. Avete mai visto una scimmia riempire d’olio le foglie che mangia? L’avete mai vista pasteggiare a suon di avocado? L’avete vista ingurgitare SACCHI di frutta secca già bella che pronta?
La risposta ovviamente è NO, e quindi perché bisognerebbe fare il contrario?
Il peggio del peggio del peggio sono gli OLI (non importa se spremuti a freddo, biologici etc…): sono e rimangono grasso puro al 100% oltretutto snaturato dal suo vero “contesto”…Provate a immergere le dita nell’olio e provate a lavarlo via senza sapone… Lo stesso intasamento accade nel vostro torrente sanguigno, andando a trasformare il vostro corpo in un’autostrada congestionata dal traffico sotto una bufera di neve.
Quando poi al sangue grasso si aggiunge una quantità di frutta molto elevata, ecco che il DISASTRO arriva puntuale: la frutta, immediatamente digerita e trasformata in glucosio, trova davanti a sé un sangue talmente grasso da non permettere all’insulina di agire correttamente. Benvenuti diabete, iperglicemia, ipoglicemia, insulino-resistenza e tutto il corollario di problematiche relative a un totale intasamento dell’organismo.
I sintomi che ora hai sono emblematici dell’eccesso di grasso.
Sei mesi di abusi non si risolvono in due giorni. Ora la prima cosa da fare è “sgrassare” il sangue, cioè permettere all’organismo di tornare a uno stato di equilibrio.
Io andrei avanti una settimana ad estratti di SOLA verdura, specialmente a foglia verde.
La frutta va evitata al momento, SOPRATTUTTO FRULLATA O ESTRATTA perché l’assenza parziale/totale di fibre non fa altro che accelerare la sua trasformazione in glucosio, che a sua volta andrà a IMPANTANARSI nel sangue ancora grasso.
Quindi, dopo una settimana così, reintroduci il cibo solido, puntando sempre sulle verdure e inserendo, piano piano e in quantità sempre maggiori, la frutta.
Se ti accorgi che i sintomi tornano subito, diminuisci la frutta, perché significa che il sangue è ancora troppo grasso.
Insomma, devi ASCOLTARTI, sapendo che ci vorrà tempo, ma tutto tornerà a posto.
Occhio agli amidacei, come patate, zucca o riso, che comunque hanno una grossa influenza sulla glicemia. Anche in questo caso, se decidi di introdurli, attenzione alle quantità.
I pasti siano PICCOLI e più frequenti, in modo da non sovraccaricare lo stomaco, che non farebbe altro che spingere il pancreas a produrre grosse quantità di insulina, che non riuscirebbe a fare il suo lavoro mettendo comunque l’organo sotto pressione.
La nostra macchina è nata per vivere SENZA GRASSI AGGIUNTI se non le piccole tracce presenti in frutta e verdura.
A mio giudizio gli oli devono SPARIRE o ne deve essere fatto, per chi lo vuole, un utilizzo assolutamente moderatissimo, e per moderatissimo intendo un cucchiaino da caffè non più di una volta al giorno e NON tutti i giorni.
Avocado e frutta secca possono essere consumati (o l’uno o l’altra), SE NON SI CONSUMANO ALTRI GRASSI NELLA STESSA GIORNATA, una volta alla settimana, massimo due.
Cosa farei io?
ZERO olio, un avocado alla settimana, due/tre noci al giorno, con due/tre giorni alla settimana a ZERO GRASSI AGGIUNTI.
Così appaghiamo gola e buon senso, rispettando l’organismo.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti

LA LETTERA DEL GIUDICE DI “BALLANDO CON LE STELLE” AL “SUO” TUMORE: TANTO COMMOVENTE QUANTO LONTANA DALLA VERITA’

FONTE WWW.TODAY.IT

La commovente lettera di Carolyn Smith: “Caro Intruso, sono qui per restare”

“Caro Intruso”. Comincia così la lettera che Carolyn Smith, 57 anni, ha scritto sui social nella serata di ieri. Il “destinatario” è la malattia: un cancro che lo scorso ottobre sembrava sconfitto ma che in questi ultimi mesi è tornato “della stessa famiglia, aggressivo allo stesso modo, ma molto più piccolo”. Mittente, invece, una donna che non ha alcuna intenzione di lasciarsi scoraggiare. 

“Speravo davvero di non doverti più scrivere una lettera così – esordisce la ballerina, giudice di ‘Ballando con le Stelle’ – Ma penso che sia necessario, che sia davvero giunto il momento di mettere un po’ le cose in chiaro perché mi sembra che tu non abbia ancora capito la situazione! Continui a sottovalutarmi come donna. Anzi, mi correggo, come donna davvero tosta, una scozzese piccoletta, del segno dello scorpione, una Wonder Woman con la tempra di una guerriera che non MOLLERÀ MAI E CONTINUERÀ a combatterti, a calci nel sedere, per buttarti fuori dal mio corpo. Sono stata chiara!”

“Ci sono voluti due anni per sbarazzarmi di te”

“Te l’ho spiegato la prima volta nell’ottobre del 2015 quando mi hai scelto: il corpo più sbagliato dove dovevi entrare. In quel periodo, in molti mi facevano la domanda che più odiavo: “Lo sai con chi stai ballando?”. Certo che sì. Io posso ballare con chiunque e ne uscirei comunque vittoriosa. Nel caso te lo fossi dimenticato, sono stata io ad aggiudicarmi il primo round, non tu! Mi ci sono voluti due anni, fino al 2017, per sbarazzarmi di te”. 

“Sai cosa significa ballare senza sentire più il corpo?”

La grinta è la stessa di sempre, quella con cui abbiamo imparato a conoscere la Smith in questi anni. Ma nel racconto c’è anche spazio per i ricordi più dolorosi: “Ti sei portato via una parte del mio corpo, la serenità a casa, ho perso il mio lavoro, hai infierito sulla mia passione più grande, la danza. Questo è stato imperdonabile. Te lo immagini come possa essere insegnare a ballare senza sentire più i piedi, le mani, il corpo. Senza averne il controllo… Non te la immagini nemmeno la vergogna che provavo, all’inizio, quando cercavo di fare un passo e cadevo per terra, l’umiliazione che ho sentito perché non ero più in grado di fare quello che avevo fatto per cinquantatré anni! Dall’eccellenza al livello principiante… Era come se la mia mente comandasse un corpo che non riconosceva più”. Ma “Ogni volta che cadevo a terra, mi rialzavo pensando a un modo per riavere indietro il mio corpo”. 

“Non so quante volte ho rischiato la vita”

“Non so quante volte ho rischiato la vita. Ti ricordi quando la chemioterapia mi ha fatto quella brutta reazione? Quando ho smesso di respirare? E ti ricordi due mesi dopo la mastectomia, quando ho dovuto lottare contro un’infezione che stava minacciando i miei organi vitali! E che mi ha impedito di andare a Londra per il funerale di mio padre? Quella volta ti sei proprio superato, hai pensato che stavi per farcela… mi spiace per te: non mi hai spezzato. Infatti sono qui a scriverti una lettera. 

“Ho vinto tante competizioni, la ma sfida più grande è battere te”

Bene, ho degli aggiornamenti che ti riguardano: per tutta la vita mi sono allenata per essere una campionessa di danza, ho vinto molte sfide e competizioni, ma la più grande è stata battere te. Molto meglio che vincere un Campionato del Mondo, questo è certo. Quindi Caro Intruso mi tocca ricordarti che mi sono aggiudicata il primo round, che sto vincendo anche il secondo contro la mia infezione al polmone e ti assicuro che tu, tumore/intruso, che hai deciso di occupare nuovamente il mio corpo, avrai vita breve”. 

Poi il congedo: “Un’ultima cosa, ricordati i miei slogan del cuore: “Sorridi qualsiasi cosa accada”, “Sorrido e non mollo mai”, “Fottiti!”. Cordiali saluti. Carolyn Smith… il tuo peggior incubo!”
COMMENTO
Come sempre, come è nel mio modus vivendi dirò esattamente quello che mi passa per la testa, senza censure e senza manierismi.
Ho il MASSIMO del rispetto per chi si trova a dover fronteggiare problematiche di salute gravi come questa ma non posso esimermi dal commentare anche duramente il contenuto di questa lettera aperta. Sì, perché se è “aperta” (e cioè disponibile a tutti per la lettura) significa che si “apre” anche a pareri che non siano semplicemente “di parte”.

1) “Caro Intruso”: questo è il modo in cui la diretta interessata chiama il “suo” tumore. Già da questo si comprende la totale non conoscenza di che cosa sia il corpo umano e di quanto OGNI singola reazione che avvenga in esso SIA da esso stesso regolata e che venga messa in esecuzione PER PRESERVARNE l’esistenza e non certo per terminarla. In parole povere, dal più piccolo e innocente brufolo al più grande e pericoloso tumore, TUTTO è gestito dal corpo umano in funzione DIFENSIVA. Siamo noi che ci ostiniamo a considerali presenze aliene o demoniache giunte da chissà dove per farci del male. Un tumore non è altro che un preordinato meccanismo difensivo messo in atto dal sistema immunitario al fine di conglobare la tossemia ormai fuori controllo e far sì che la stessa FACCIA MENO DANNI POSSIBILI. Questo avviene dopo un periodo di continua infiammazione (che è anch’essa un sistema difensivo/riparatorio) che non trovando altra possibile soluzione A CAUSA DELLO STILE DI VITA ALIMENTARE/EMOZIONALE contro natura trova il suo “meno peggio” nella formazione di una massa tumorale, che, ci crediate o no, AUMENTA L’ASPETTATIVA DI VITA al posto di accorciarla. Sì, perché se il corpo NON fosse in grado di creare una massa tumorale, la tossemia stessa ucciderebbe l’organismo ancora più velocemente.

2) “Ci sono voluti due anni per sbarazzarmi di te”: “sbarazzarsi” di un tumore significa SBARAZZARSI DI SE STESSI! Se si bombarda un tumore con la chemioterapia, si bombarda SE STESSI. La fallimentare medicina allopatica associa la sparizione di una massa con la GUARIGIONE: questo ragionamento è alla base della sofferenza, della non guarigione e della morte di MILIONI e MILIONI di persone nel mondo intero da anni, nonostante si siano spesi triliardi di dollari per la “ricerca”.

3) “Non so quante volte ho rischiato la vita. Ti ricordi quando la chemioterapia mi ha fatto quella brutta reazione? Quando ho smesso di respirare? E ti ricordi due mesi dopo la mastectomia, quando ho dovuto lottare contro un’infezione che stava minacciando i miei organi vitali! : in maniera sbalorditiva, nonostante ci si accorga che le TERAPIE sono la causa principale di sofferenza e devastazione, MAI e poi MAI le si mette in discussione. Milioni di persone muoiono tra atroci sofferenze a causa di un veleno chiamato CHEMIOTERAPIA ma, come per i “santi” vaccini, nessuno osi metterla in discussione pena la radiazione, se sei un medico, o l’oblio se sei un “normale” cittadino che pensa con la propria testa al posto di belare ALL’UNISONO.

4) “Quindi Caro Intruso mi tocca ricordarti che mi sono aggiudicata il primo round, che sto vincendo anche il secondo contro la mia infezione al polmone e ti assicuro che tu, tumore/intruso, che hai deciso di occupare nuovamente il mio corpo, avrai vita breve”: ecco un altro modo di pensare che è di TOTALE ostacolo a qualunque VERA forma di guarigione. Si pensa che le recidive siano il ritorno del MOSTRO MALVAGIO (ma se lo avete mandato via, come diamine fa a tornare di nuovo?) mentre in realtà sono la NORMALE e DIRETTA conseguenza dell’aver “ingenuamente” provato a fermare il lavoro depurativo/contenitivo del corpo umano. In pratica, potete irradiare, tagliare, iniettare QUANTO CAZZO VI PARE ma il tumore “ritornerà” o si trasformerà in qualcosa di altro ancora più “cattivo” perché guarire significa ELIMINARE LE CAUSE alla base della sintomatologia in atto e NON fermare ciò che il corpo sta portando avanti per autopreservarsi.

Detto questo, quando, finalmente, si apriranno gli occhi, arrivando a capire che le uniche, vere armi per ottenere una VERA guarigione sono il digiuno, l’alimentazione compatibile e la serenità d’animo?

Milioni di malattie con un comune denominatore: l’IGNORANZA.

Pietro Eupremio Maria Bisanti



SINDROME DI TOURETTE: QUANDO NON SANNO CHE PESCI PRENDERE, I “LUMINARI” CONOSCONO SOLO GLI PSICOFARMACI

LETTERA

Salve Pietro, 
mi chiamo ****** e sono la mamma di un ragazzino di 9 anni che da circa 6 mesi gli hanno diagnosticato la sindrome di Tourette. 

Ho deciso anzi abbiamo deciso io e mio marito che tra l’altro è anche un tuo collega di rifiutare in primis gocce goccine e pillolette del cavolo, piuttosto avere uno zombie come figlio preferisco che mi tenga compagnia con l’armonia dei tic vocali e motori… ho deciso  x la terapia alternativa .. ti volevo innanzitutto ringraziare per le tantissime informazioni della spazzatura che tutti i farmaci contengono… giusto perché anche io e mio marito siamo conviti che là medicina non curi ma sosteniamo che la sanità pubblica ti voglia perennemente malato…. noi  questa cura l’abbiamo rifiutata andando contro ai nostri familiari e amici, scettici e sostenitori che solo la medicina cura…ora andiamo avanti con cure naturali, formati da integratori alimentari funghi usati nella terapia cinese.. 

Volevo sapere se conosci  la sindrome di Tourette  e i meccanismi che la fanno scaturire in quanto il medico che lo segue sostiene che l’alimentazione sia alle base di tutto e tante cose che lui non può mangiare sono latte e derivati, insaccati è tutta quella roba spazzatura….lui è già predisposto a questo in quanto tante cose non le ha mai mangiate ma la cosa bella è che lui è già predisposto a questo….Vorrei sapere un tuo parere in merito ti ringrazio…..
Inviato da iPhone


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Una piccola precisazione anzitutto: tuo marito è un mio ex collega, in quanto ho volontariamente lasciato l’Arma dei Carabinieri il 01 gennaio di quest’anno.
Ora, la vostra mentalità è quella giusta. Non avete permesso che vostro figlio venisse trasformato nell’ennesimo zombie lobotomizzato da parte di chi, non sapendo minimamente che pesci pigliare, l’avrebbe imbottito di psicofarmaci, che altro non avrebbero fatto se non raddoppiare il problema.
L’eziologia, cioè l’origine, dei sintomi che vengono classificati come “sindrome di Tourette” deve essere dedotta su base LOGICA.
Il corpo umano nasce per stare bene, e quando questo NON accade QUALCOSA deve essere successa per forza.
Farmaci assunti in gravidanza? Possibile; alimentazione orripilante in gravidanza? Possibile. Stati emozionali disastrosi in gravidanza? Possibile. Spermatozoo corrotto da una vita alimentare sballata? Possibile. Contaminazioni ambientali? Possibile. 
Questo per farti capire che TUTTO è possibile ma sicuramente vi è una ragione.
E, dai miei anni di osservazione e ricerca indipendente, ho capito che MOLTO PIU’ SPESSO di quanto non si creda, la base è TOSSICA.
E quanto dico “tossica”, mi riferisco soprattutto al ciclo vaccinale infantile. E quindi mi sorge la domanda…Vostro figlio ha fatto le vaccinazioni pediatriche? Se sì, quali? A che età ha cominciato a manifestare cambiamenti importanti?
Detto questo, a prescindere dalla motivazione, ora abbiamo solo il PRESENTE e da qui dobbiamo partire.
Come avete fatto bene ad evitare come la peste gocce e goccine, dovete togliervi dalla testa che vostro figlio possa guarire attraverso un “rimedio”, allopatico, fitoterapico od omeopatico che sia.
Il vostro compito è mettere il corpo di vostro figlio NELLE MIGLIORI CONDIZIONI in modo che faccia la cosa che è ad esso più congeniale: AUTOGUARIRE.
Sì, esatto, autoguarire…come una ferita guarisce perché il CORPO STESSO LA SISTEMA, così i meccanismi cerebrali che sono alla base del corretto funzionamento del corpo umano possono essere guariti solo dal proprio sistema immunitario…d’altronde, chi può arrogarsi l’esclusiva di sapere cosa stia succedendo nel cervello di vostro figlio, composto da 100 miliardi di neuroni che svolgono migliaia e migliaia di funzioni diverse?
La prima cosa, come vi ha giustamente detto il medico che vi segue, è l’alimentazione.
Nessuno guarisce GRAZIE a un alimento. Si guarisce perché l’eliminazione degli alimenti contro natura e l’introduzione di quelli invece corretti permette al corpo umano di AUTOGUARIRSI.
Quindi, nessuna ricerca dell’alimento magico, bensì tanta perseveranza e coerenza.
Ci sentiamo in privato
Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.




“SIG. BISANTI, LA STIMO INFINITAMENTE”: RISOLVIAMO ORA E PER SEMPRE AL POSTO DI ASSUMERE TONNELLATE DI ANTIBIOTICI

Salve Sig Bisanti
Io la stimo infinitamente.
Fin da piccolina, dall’età di otto anni rifiutavo la carne in tutte le sue forme, ero sensibile e sola. Oggi vedere persone come lei e Valdo Vaccaro mi riempie di speranza e ottimismo .

Ora non vorrei raccontarle tutta la mia storia,
mi limiterò a chiederle brevemente quello che più mi preme ora.

Sig. Bisanti soffro di placche batteriche fin da piccola, sono sempre stata trattata con cicli antibiotici, ho avuto davvero pochi, pochissimi anni di tregua ed ora da questo inverno si è re- instaurato il circolo vizioso placche batteriche e antibiotico febbre.
Ogni mese o due mi riammalo nonostante l’antibiotico, e il malessere che caratterizza questa patologia è terribile da affrontare.
Ho finito da pochi giorni di riassumere per l’ennesima volta l’antibiotico.

La mia domanda è Si può affrontare questa “patologia” batterica senza antibiotico?
Io dopo quattro giorni dall’inizio dell’insorgenza dei primi sintomi non vado che peggiorando, mi sembra di morire e mi chiedevo se non c’è il rischio che lo streptococco si diffonda alle orecchie e polmoni …..
Anche se conosco il pensiero igienista e ho letto le tesine di Valdo mi chiedevo se non fosse il caso di toglierle chirurgicamente vista la gravità. Non vivo più e mi sono fatta distruggere il macrobiota intestinale. Sono afflitta da fatica cronica con attacchi di mal di testa, non ho la forza di stare sveglia, dormo tutto il tempo e benché reintegro con probiotici sto sempre peggio. Soffro di insufficienza ipofisaria iatrogena e artrite.
Sto limitando l’assunzione del cortone acetato che assumo per il cortisolo a zero e l’insufficienza surrenale correlata ma mi chiedo a cosa serve quando devo bombardarmi di antibiotici (anti vita!) tutto il tempo.
Lei crede davvero che sarebbe possibile affrontare la tonsillite batterica con streptococco o altri patogeni correlati , senza l’aiuto farmacologico al prossimo attacco o mi suggerisce l’asportazione?
Sono a pezzi. È vero che il batterio può compromettere il cuore, i polmoni, le orecchie ecc se non curato? È possibile che invece passi da solo ?

Ultimamente da sei mesi sto mangiando prevalentemente frutta e comunque vegano nel peggiore dei casi. Qualche cibo confezionato purtroppo ma sono stata intossicata per anni dai farmaci che tuttora assumo.

CHIARAMENTE LA ESONERO DA OGNI RESPONSABILITÀ. ACCETTO QUALSIASI SUGGERIMENTO A SOLO SCOPO INFORMATIVO E  MI ASSUMO LA RESPONSABILITÀ DI EVENTUALI SCELTE MEDICHE FUTURE.

Erika

RISPOSTA
Buongiorno sig.ra Erika,
grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Non ripeterò le mie solite “avvertenze” dato che lei è stata così brava da averle già precisate lei stessa.
Veniamo a noi…
Lei ha letto le tesine di Valdo Vaccaro ed i miei articoli ma dalle sue parole comprendo che non è riuscita a coglierne a pieno il significato.
FINO A QUANDO C’E’ SPAZZATURA INTERNA IL PROBLEMA NON SI RISOLVERA’ MAI!
Se lei ha la casa (il suo corpo) pieno di mosche (batteri), per farle andare via continua a spruzzargli sopra l’insetticida (antibiotico) o decide, una volta e per tutte, di portare via la spazzatura (tossemia interna)?
Nella risposta a questa banale domanda c’è la soluzione ad un problema tanto cronicizzato quanto NON CAPITO.
Lei continua imperterrita nei suoi cicli antibiotici, dando la colpa di tutto questo alle sue tonsille mentre in realtà sono loro stesse a SALVARLE LA VITA.
Si ricordi che il CORPO NON VA MAI CONTRO SE STESSO: se lei avesse la SCIAGURATA idea di volerle togliere, tutta la spazzatura che prima veniva conglobata in esse (per questo si gonfiano e si infiammano, per una reazione di DIFESA: l’infiammazione è sempre un’azione RIPARATORIA) dovrebbe gioco forza trovare un’altra valvola di sfogo, ancora più grave…E’ così che ci si ammala sempre di più, arrivando a patologie importanti come il cancro!
D’altro canto però, esiste il rischio SERIO che le tonsille stesse, ormai allo stremo, non abbiano la forza, assieme al suo sistema immunitario ormai prossimo allo zero, di arginare una proliferazione batterica che NON E’ LA CAUSA DEL SUO MALESSERE bensì solo la naturale CONSEGUENZA.
Le tonsille si infiammano e si gonfiano per arginare la tossemia interna; tossemia richiama batteri, il cui compito e inglobare la spazzatura.
Il problema però sorge quando i batteri, seppur arrivati per una giusta causa, si moltiplicano in maniera incontrollata a causa della presenza di troppo materiale di scarto.
I batteri sono PARTE DI NOI, non esisteremmo se non ci fossero. Il problema, come detto, sorge quando l’esagerata tossemia interna porta essi ad una moltiplicazione fuori controllo, unita ad un loro cambiamento da aerobi ad anaerobi quando il nostro terreno è troppo compromesso.
Ma, lo ripeto, la COLPA NON E’ MAI LORO. I batteri agiscono per NOI e non CONTRO DI NOI.
Detto questo, bisogna agire con estrema intelligenza.
Dopo aver compreso anche che TUTTE LE SUE PATOLOGIE ALTRO NON SONO CHE LA DIRETTA CONSEGUENZA DELLA TOSSEMIA INTERNA e non sono certo “mandate dal Cielo”, io, se fossi in lei, mi muoverei in questa maniera:
1) Dare finalmente riposo ad un corpo martoriato: in questo caso l’arma dei DIGIUNO è in assoluto quella migliore. Non ha più spazio per immagazzinare spazzatura, deve LIBERARSENE. Ricordando BENE che il digiuno è INCOMPATIBILE con l’assunzione di farmaci, quindi dovremo valutare anche questo aspetto.
2) Dopo alcuni giorni di digiuno a succhi (concorderemo insieme quanti farne in relazione a come va), si deve partire con un’alimentazione VIVA. Ci dobbiamo arrivare gradualmente ma senza tentennamenti perché siamo sull’orlo di un precipizio.
3) Lo spazio agli sgarri sarà veramente ridotto al lumicino: qui bisogna puntare TUTTO sulla frutta e sulle verdure crude. Concorderemo insieme come arrivarci in relazione alla sua situazione generale.
Ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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“PIETRO SEI STATO UN GRANDE INTUITORE. AVEVI RAGIONE TU”. L’ENNESIMA, STRATOSFERICA TESTIMONIANZA DI CHI HA DECISO DI CREDERE ALLE MIE PAROLE

LETTERA

Ciao Pietro,

conosco il tuo blog da un anno circa, quando nell’ennesimo momento di disperazione, causato dal mio annoso disturbo d’ansia che mi limita estremamente la vita, mi sono imbattuto in te. 

Ero già un lettore di Valdo Vaccaro, interessato ad una dieta migliore e naturale, ma che non credevo potesse risolvere disturbi legati alla sfera emotiva. Come tutti, pensavo che non ci fosse nessuna correlazione tra corpo e mente, “ma cosa vuoi che risolva mangiare due verdure, prendi gli psicofarmaci!”, più o meno si pensa questo nell’immaginario collettivo, sono presenti frasi così anche in diversi commenti ai tuoi articoli.

Tuttavia mi sono impegnato, ho ricercato, letto studiato ed infine provato: Avevi ragione tu! Ciò che dici è scientifico, e non per modo di dire, ma lo è a tutti gli effetti. Purtroppo, come si legge nel tuo blog, la medicina opera in maniera allopatica e sintomatica, specialmente in campo psichiatrico. Ne parlo per esperienza diretta. Ma la buona notizia è che la scienza sta lavorando in maniera opposta, e a conferma di quanto affermi possiamo scoprire diverse ricerche scientifiche che studiano il collegamento tra “mente e corpo”. Basti digitare nei motori di ricerca parole come “microbiota”, “asse intestino-cervello”, e si potrà leggere numerose pubblicazioni SCIENTIFICHE a riguardo. Invito TUTTI coloro che soffrono di disturbi emotivi a farlo (nonché a leggere il tuo blog), studiate, leggete informatevi.

Inutile dire che Pietro Bisanti è stato un grande intuitore, senza aspettare conferme accademiche.

Mi ha dato una mano anche il sito di un medico, il dott. Angelo Bona che tratta i disturbi psicologici in maniera olistica, e cioè stigmatizzando l’uso indiscriminato di farmaci e psicofarmaci, ma ricercando le soluzioni in maniera “biologica”.
Ti scrivo per ringraziarti Pietro, non ho ancora risolto al 100% il mio disturbo d’ansia, anche perché la mia alimentazione non è ancora come vorrei, ma grazie a te sono riuscito a togliere glutine, latticini e nonostante ancora stia cercando di migliorare la mia alimentazione posso affermare e confermare benefici di cui si può godere già eliminando la micidiale proteina “glutine” (e vi assicuro quanta fatica stia facendo a dirlo per scaramanzia, in quanto l’ansia e la paura farebbe diventare scaramantico anche il più razionale del mondo).

Sento sempre più l’esigenza di avvicinarmi ad un 100% di crudismo a prevalenza fruttariana, sento che quella sia la strada giusta. Ma ancora non ci riesco. Mi accontenterei inizialmente di mangiare frutta fino a cena, per concludere con un pasto cotto vegano e senza glutine, ma la frutta non mi sazia completamente. Attualmente mangio frutta a colazione e nel pomeriggio, ma a pranzo e a cena ho l’esigenza di consumare cibi cotti, ho provato a fare un pranzo con 8 banane frullate ma dopo due ore ho dovuto prepararmi un pranzo cotto. Sono alto 187cm per 65kg (ho 24 anni, sono magro di costituzione, ero così anche quando mangiavo junk food tutti i giorni). 
Mi piacerebbe un tuo consiglio su come muovermi per aumentare le mie percentuali di frutta quotidiane. Ho bisogno per i miei problemi di salute di ridurre il cibo cotto ed aumentare il crudismo.

Nel rinnovarti i miei ringraziamenti, ti porgo cordiali saluti
Ivan


RISPOSTA
Buongiorno Ivan,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Che dire? Così si fa.
Così si fa… senza lamenti, senza piagnistei, senza se e senza ma. Hai deciso di intraprendere la strada che ti sembrava giusta, lo hai fatto (e lo stai facendo) con rigore, ed ecco che, per una Legge incontrovertibile di Madre Natura, i risultati arrivano.

Concordo assolutamente con te che tutto questo deve considerarsi una transizione verso il crudismo. 
BISOGNA mangiare crudo il più possibile, perché nel crudo vi è la Vita (a meno che milioni di specie viventi siano in pieno torto, rimanendo noi gli unici ad “avere ragione” con i nostri piatti di pasta al sugo).
Ora, mi sento di darti questi ulteriori consigli.
1) Scardinare una abitudine richiede sacrificio e perseveranza. E’ “normalissimo” che il tuo corpo richieda cibi cotti perché CONTINUI A DARGLIELI QUANDO LI CHIEDE. Un po’ come per il digiuno: i primi giorni sono pesantissimi, poi la richiesta di cibo da parte dell’organismo si placa. Ecco, devi riuscire a SUPERARE quella barriera perseverando nel mangiare crudo anche quando hai DISPERATAMENTE voglia di cotto. Superata quella barriera, una volta innescata la nuova e sana abitudine, vedrai che le richieste per il cibo cotto si affievoliranno, fino a scomparire. Un po’ come se uno mi mettesse ora una Coca Cola davanti dopo anni che non la bevo… non mi passerebbe per l’anticamera del cervello di assaggiarla.
2) Il cibo cotto è ovviamente più denso e calorico, e quindi ne basta meno per fornirci le (pessime) calorie di cui comunque necessitiamo per andare avanti. Con il crudo bisogna mangiare, e anche tanto, altrimenti ci si ritrova sempre stanchi proprio perché il fabbisogno calorico DEVE sempre e comunque essere soddisfatto.
3) Le calorie DEVONO provenire principalmente dalla frutta e soprattutto da quella DOLCE. 
4) E’ PRIORITARIO sistemare la glicemia, che è FONDAMENTALE per far sì che l’energia del cibo arrivi alle cellule invece di essere espulsa con l’urina. Questo significa BASSISSIMI livelli di grasso. Sì, ho detto BASSISSIMI, e intendo ZERO olio e una quantità di frutta secca con il lanternino e non tutti i giorni. I (pochi) grassi necessari al nostro funzionamento li prendiamo già dalla frutta. L’uomo NON è una macchina che va avanti a grassi, bensì a glucosio della frutta. Mettiamocelo BENE in testa.
5) Abbinare TANTA frutta a TROPPI grassi è la ricetta dello SFACELO: energia pronta per essere utilizzata che rimane intasata a causa del sangue grasso: provate a mettervi un po’ di olio sulle dita e a tirarlo via solo con l’acqua… non ce la fate, e questo è quello che accade nel vostro sangue.
6) Non esageriamo con i frullati. Frullare la frutta significa “rompere” anche determinati legami chimici che permettono proprio un lento assorbimento degli zuccheri. Mangiamola, nel limite del possibile, come Madre Natura l’ha creata.
7) I primi tempi, fino a quando lo stomaco non si sarà abituato al nuovo stile di vita, bisogna mangiare anche quando non si ha fame. So che è in antitesi con i principi dell’Igienismo ma in questo processo di transizione non sempre i segnali del corpo sono chiari. Diamogli una mano con intelligenza, fornendogli 1500-2000 calorie di meraviglioso cibo crudo.
8) Ascoltatevi! Non servono esami del sangue del cazzo. Alzatevi al mattino, aprite gli occhi e se sentite l’energia fluire in voi significa che state facendo la cosa giusta. Da ricordare però che la transizione può portare degli scompensi. Quindi, la FRUTTA e pochi grassi sono la strada giusta. Percorretela sopportando senza paura alcuna le crisi eliminative che arriveranno.

9) Bisogna MUOVERSI. Ma bisogna AVERE VOGLIA DI MUOVERSI. E questo significa avere un sangue pulito e una grossa percentuale di frutta. Quando si HA VOGLIA di fare esercizio fisico significa che si sta mangiando a sufficienza e che questa energia è prontamente disponibile.

Infine, il crudismo al 100% è il massimo a cui si possa auspicare ma ognuno di noi DEVE trovare quello che lo fa stare meglio. Il cibo cotto non è un demonio da cui stare lontani. Questo significa impostare la propria vita sul crudo e permettersi, se lo si vorrà, anche una piccola parte cotta. Ognuno SI ASCOLTI e comprenda quanti piccoli sgarri può fare senza per questo dover compromettere anche minimamente la propria vitalità. Questo non è un’autorizzazione allo sgarro bensì un invito a valutare la nostra unicità e ad agire di conseguenza.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
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SPARA (PER FINTA) AI CARABINIERI: TUTTI NE PARLATE MA, COME SEMPRE, NESSUNO HA CAPITO UN CAZZO

FONTE LAREPUBBLICA.IT

Torino, spara a salve contro i carabinieri e scappa: “Volevo essere ucciso da loro “

Inseguimento nella notte sull’autostrada Torino-Milano tra le forze dell’ordine e un idraulico di origine bielorussa che soffriva di depressione.

Torino,  spara a salve contro i  carabinieri e scappa: “Volevo essere ucciso da loro “
Voleva morire ucciso dalla pistola di un carabiniere. Lo ha lasciato scritto in un biglietto che i militari hanno trovato ieri sera dopo un inseguimento durato chilometri, a Settimo Torinese. L’uomo è di origine bielorussa, 30 anni, vive a Gassino e lavoro come idraulico. Negli ultimi tempi soffriva di una forte depressione e per questo aveva deciso di farla finita. 
Dopo l’una di notte ha incrociato una pattuglia del nucleo radiomobile di Chivasso in frazione Mezzi Po a Settimo Torinese. Era a bordo di una Golf grigia ha estratto una pistola e ha sparato due colpi contro la macchina dei carabinieri poi ha cominciato a scappare certo che la pattuglia lo avrebbe inseguito. L’arma era caricata a salve. 

La Golf ha imboccato la A4 Torino Milano e Il fuggitivo ha forzato anche la barriera del casello autostradale di Rondissone, inseguito da carabinieri e polizia stradale.
Dall’auto lanciata a folle velocità, l’uomo ha sparato ancora in direzione dei carabinieri che questa volta hanno risposto al fuoco puntando alle gomme della macchina in fuga. Non si è fermato fino a Borgo d’Ale dove con una gomma bucata rallentato fino a una piazzola di sosta all’altezza dell’uscita dell’autostrada. Quando i militari lo hanno raggiunto è sceso dalla macchina e ha sparato ancora poi è risalito in auto ed è ripartito fino a Santhià, dove è uscito di strada ed è finito contro il new jersey spartitraffico.
A quel punto l’uomo è stato bloccato e arrestato dai carabinieri.
In macchina i militari hanno sequestrato
Una pistola semiautomatica software marca con il tappo colorato di nero per rendere arma giocattolo piu’ simile possibile pistola semiautomatica Beretta e una rivoltella a salve. Hanno trovato anche il biglietto in cui l’uomo chiedeva scusa ai Carabinieri e diceva di voler morire così ucciso dai militari.
COMMENTO
Come sempre, a breve, il sipario calerà anche su quest’ennesimo evento, lasciando ognuno alla propria sorte.
Tanto di cappello alla prontezza e al sangue freddo dei carabinieri coinvolti ma, come sempre accade in circostanze similari, purtroppo nessuno si prenderà la briga di andare a fondo a quest’episodio.
Voi vi siete chiesti cosa accadrà? Ve lo dico io…
Nella MIGLIORE delle ipotesi, il responsabile verrà ritenuto capace di intendere e di volere e quindi condannato, se ritenuto colpevole, a una pena detentiva: da incensurato è possibile che non varchi mai più la porta delle patrie galere.
Nella PEGGIORE delle ipotesi, il responsabile verrà ritenuto parzialmente o totalmente incapace di intendere di volere, EVITERA’ in tutto o in parte la pena detentiva per essere assoggettato a una misura di sicurezza che altro non significherà se non PSICOFARMACI a vita.
Nella ipotesi GIUSTA, in un mondo ove la gente non passi la giornata a discutere del gol di Ronaldo, di cui, a me personalmente non frega un cazzo, le spiegazioni andrebbero chieste a:
1) Chi lo ha avuto in cura, per sapere se lo avesse avvertito che qualunque antidepressivo, così come scritto a chiare lettere nel bugiardino, può provocare ideazioni omicidiarie e/o suicidiarie;
2) Chi lo ha avuto in cura, per sapere se non è prima andato a fondo nella sua vita, cercando di sradicare le cause emozionali/organiche/psicologiche/ambientali/alimentari alla base del disturbo in atto, piuttosto che bombardarlo di molecole chimiche potentissime, che certo non possono aggiustare i mali dell’animo umano e/o dialogare con 100 miliardi di neuroni, andando a “sistemare” selettivamente quello che vogliamo noi.
3) La casa farmaceutica produttrice del farmaco e chi ha permesso che venisse commercializzato in Italia: può un farmaco nato per combattere la depressione avere tra i suoi “effetti collaterali” l’aumento di ideazioni suicidiarie? Tutto ciò si commenta da solo.
L’epilogo finale, a mio parere, sarà invece questo: qualche giorno di galera, psicofarmaci a vita e un bell’encomio ai carabinieri coinvolti.
Un altro essere umano “salvato”.

Razza umana, non ti appartengo…

Pietro Eupremio Maria Bisanti

PS: Sono sempre pronto ad essere smentito ma anche se questa persona avesse commesso tutto questo senza essere sotto l’influenza di alcun farmaco, ricordate che una rondine non fa primavera… E che la “soluzione” che riceverà non sarà certo quella di aiutarlo ad affrontare i problemi che possono averlo indotto a commettere ciò che ha commesso, bensì, come sempre, si fermerà alla sola e mera somministrazione di psicofarmaci, come unico e sbagliato modo di affrontare il disagio dei nostri tempi. Questo è il mio parere basato su anni e anni di osservazione.

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


“HO VISTO TUTTI I SUOI VIDEO: MI AIUTI A USCIRE DA TRENT’ANNI DI INFERNO CHIMICO”

LETTERA

Ho visto tutti i suoi video su Youtube per far capire la verità sugli PSICOFARMACI. Voglio congratularmi e condivido pienamente tutto ciò che dice e spiega su questa oscura verità.

Vorrei aiuto per poter dismettere le benzodiazepine. Da oltre 30 anni che sono imprigionato da queste sostanze orribili. Non so se può ancor esserci una speranza di uscire da questo tunnel, un inferno chimico. Ho già assunto quasi tutte i vari tipi di molecole. 

Mi dia sostegno.
Cosa poter fare.

Attendo una sua risposta. (Grazie)

Lettera firmata

RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Chiunque le dicesse che uscire da trent’anni di benzodiazepine sia una passeggiata, o vive in un altro pianeta o è in malafede.
Trent’anni di chimica giornaliera invasiva che praticamente ha cambiato il modo di lavorare della sua biochimica cerebrale.
Qui non si parla solo di “durata del farmaco dentro il corpo” cioè la cosiddetta “emivita”; qui bisogna prendere in SERIA considerazione i cambiamenti più profondi che avvengono a livello neuronale quando il cervello umano si vede in continuazione attaccato da una sostanza estranea.
Questo significa che, oramai, pur trattandosi di MERDA chimica, il suo cervello, come avviene per un tossicodipendente, SI ASPETTA CHE LEI GLIELA DIA.
Tornare indietro significa letteralmente riprogrammare tutta la funzionalità cerebrale, e questo avviene A PATTO DI RIUSCIRE A SOPPORTARE LE CRISI DI ASTINENZA, che sono sì BENEFICHE ma anche durissime da affrontare.
Purtroppo, se vuole tornare in salute, NON ci sono scorciatoie, non ci sono mezze misure: d’altronde, la vita che sta vivendo pieno di questa merda non vale forse la pena di un tentativo?
Se deciderà in tal senso, il mio consiglio è di procedere a uno scalaggio lentissimo, anche dell’ordine del 5% al mese.
Parallelamente è INDISPENSABILE che il proprio stile di vita, soprattutto alimentare, viri verso un’alimentazione specie-specifica e cioè a prevalenza di frutta e a BASSISSIMO livello di grassi.
Qui trova moltissime informazioni utili
Legga inoltre il mio libro, perché è INDISPENSABILE essere informati.
Senza informazione e consapevolezza si ha già perso in partenza.
Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

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progetto salvadanaio

Un aiuto concreto alle persone in difficoltà

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