VIVIAMO IN UN MONDO DI MERDA: PER VENDERE QUESTE DEMONIACHE PILLOLE, CONDANNIAMO MILIONI DI INNOCENTI. LEGGETE E APRITE LA MENTE
Perugia: Famiglia in gravi difficoltà economiche, uccide i figli e si suicida
Un agricoltore di 50 anni, Maurilio Palmerini, ha ucciso questa mattina a coltellate i due figli di 13 e 8 anni, Huber e Giulia e si è poi tolto la vita buttandosi in un pozzo. La tragedia è avvenuta a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia. Ad avvertire i carabinieri è stata la moglie polacca dell’uomo che secondo le prime informazioni sarebbe ferita a una guancia ed è riuscita a sfuggire alla furia del coniuge rifugiandosi a casa di alcuni vicini. La donna è in stato di grave choc ed è stata a sua volta portata in ospedale: è riuscita solo a urlare al telefono, al centralino del 118, dicendo che i suoi figli erano stati accoltellati e stavano morendo. Secondo quanto riferito dal 118 del capoluogo umbro, l’omicidio – suicidio è avvenuto poco dopo le 11 nella frazione di Vaiano in riva al lago di Chiusi, al confine tra Umbria e Toscana. Palmerini, in base alle prime testimonianze raccolte dai carabinieri della compagnia di Città della Pieve, da tempo soffriva di depressione e la famiglia era in gravi difficoltà economiche; l’uomo si è tolto la vita davanti agli occhi dei militari e dei sanitari del 118 che hanno provato fino all’ultimo di farlo desistere, quando i piccoli Huber e Giulia erano già stati ammazzati. Numerosi testimoni hanno sentito Palmerini urlare «Vi rendete conto di quello che ho fatto?» e subito dopo si è lanciato nel pozzo, profondo almeno 20 metri. Palmerini in passato aveva lavorato come rappresentante e poi come operaio. Attualmente era senza un’occupazione fissa, tirava avanti con piccoli lavori prevalentemente in campagna.
Fonte corriere.it
Torino, uccide moglie a martellate
Poi si suicida in cantina
L’allarme dato dal figlio: la polizia ha trovato il corpo della donna, 71 anni, e poi quello del marito (76) che aveva lasciato una lettera: «Troppi debiti, sono disperato»
di Elisa Sola
La polizia all’esterno dello stabile dove un uomo ha ucciso la moglie in casa e poi si è ucciso (Ansa) La polizia all’esterno dello stabile dove un uomo ha ucciso la moglie in casa e poi si è ucciso (Ansa) shadow
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Un uomo di 69 anni, Francesco Tonda, ha ucciso la moglie, Natalina Montanaro, di 71, colpendola con un martello in testa. Poi si è tolto la vita. È successo nella notte a Torino in una palazzina in corso Orbassano 376, nel quartiere popolare di Santa Rita. A dare l’allarme al 118, alle 7 di mattina, è stato il figlio della coppia. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha trovato, nell’appartamento, il corpo della donna senza vita.
La lettera prima dell’omicidio
Sulla testa, i segni delle martellate. L’anziano aveva lasciato una lettera, destinata a chi avrebbe ritrovato il cadavere della moglie. «Andate in cantina, troverete il mio corpo» c’era scritto. Gli agenti hanno seguito l’indicazione e hanno trovato il cadavere nello scantinato, impiccato.
I debiti
Nel lungo testo l’uomo spiegava di essere in una situazione disperata, oppresso da debiti sempre più pesanti, contratti con banche e finanziarie, che non era in grado di pagare. La coppia viveva in condizioni economiche precarie e l’anziano si sentiva afflitto ogni giorno di più. Da mesi viveva angosciato e depresso, conscio del fatto di essere finito in un vortice da cui non sapeva più uscire. Nella notte, la decisione di farla finita. Preceduta dall’assassinio della moglie.
Fonte corriere.it
COMMENTO
Siete ancora dell’idea che sterminare la propria famiglia e poi ammazzarsi sia legato al fatto di avere dei debiti?
“Casualmente” tutti soffrono di depressione. E “depressione” nella nostra società significa “psicofarmaci”.
Questo è il mondo di merda in cui viviamo, ove si camuffano omicidi-suicidi farmaco-indotti con “raptus” di follia per debiti.
Sia maledetto chi continua a produrre e dispensare queste pillole di morte.
Io non mi fermo
Pietro Bisanti
prima della nascita degli antidepressivi , specie ssri , nessuno si uccideva per questi motivi ? domando per ignoranza e basta.buon lavoroerby
@erby: Se sei ignorante, come tu ammetti, allora prima studia e poi fai domande.
ciao ric ma sei in una “setta” ? pare di si da come rispondi non ti fa onore ..le domande si fanno proprio se siamo ignoranti in una materia ;buon lavoro erby
Assolutamente no. Tu piuttosto hai posto una domanda che non è a scopo informativo, ma sembra piuttosto tendenziosa. Prova provata, le informazioni che cerchi con la tua domanda te le puoi trovare da te, senza bisogno di Pietro Bisanti che ti risponda (e infatti, non l'ha fatto).In secondo luogo, se anche avessi interpretato in maniera troppo negativa la tua, allora riformulo la mia risposta, ma il concetto non cambia: studia di più e poi fatti avanti con domande.Ti racconto un aneddoto: quando ero alle scuole superiori, la scuola stessa organizzava corsi di recupero pomeridiani per alunni con insufficienze. Una professoressa obbiettò che i corsi pomeridiani dovevano essere organizzati non tanto per chi aveva insufficienze, bensì per chi aveva una sufficienza stiracchiata e voleva invece puntare a un voto discreto o buono. Questo perché un voto di sufficienza lo si raggiunge impegnandosi, studiando, passando tempo sui libri, informandosi, facendo prove ed esercizi. Questo è alla portata di tutti, basta volerlo (salvo particolari situazioni di grave disagio).Concordo con quella professoressa. Tu dove ti poni?
caro ric vedo che ti piace al contrario di me , dare giudizi anzi PRE GIUDIZI su persone che non conosci ; strano tutti questi pregiudizi per uno che ha fatto solo una domanda che tu intendi tendenziosa e basta ; mi dispiace che tu ti ponga in questo modo con un semplice visitatore di questo blog di cui non sai nulla di niente ; oltretutto le tue risposte non sono esaustive , non sei pietro bisanti di cui ammiro e stimo il suo lavoro e di mettersi in prima persona ; hai nuovamente con questa tua risposta ( altro che tendenziosa ) dimostrato di come imastire tante parole per denigrare un semplice cittadino con aneddoti fuori luogo ; ripeto io non ti conosco tu non conosci me ; io non m i permetto di giudicare nessuno e allo stesso tempo non credo sia giusto dare giudizi come dai tu , da “professorino” ; Io mi pognio nella vita di tutti i giorni con molte incertezze e poche assolute verita' cercando di conoscere e capendo che non bastano mille vite per sapere tutto ; ogni persona e' per me un mistero da esplorare non certo un giudizio acre con parole stizzose ; ti saluto comunque con rispetto , auguro a PIETRO di continuare a dare risposte alternative in un mondo dove la psichiatria fatta di uomini imperfetti come me e te e tutti , spesso diventa un autorita' che abusa dei creduloni non mettendosi mai in dubbio , non ho aneddoti da raccontare , mi limito a cercare risposte.erby