QUANDO I CARABINIERI USANO LA PROPRIA TESTA
LETTERA
Gentile Pietro,
sono M. M., anch’io maresciallo dell’Arma, sono in servizio al ******,
volevo farti i complimenti per il tuo splendido e utilissimo blog.
Già l’anno scorso ho cercato il tuo numero per chiamarti dopo aver visto l’articolo di Valdo,
ne ero rimasto entusiasta e te lo avrei voluto dire, ma poi non avendo trovato il tuo cell ho tralasciato.
Giorni fa ho visto il tuo articolo “Sono stanco” su Fronte libero, che seguo giornalmente, e da lì sono giunto al tuo ottimo blog.
Non ti nascondo che ti ammiro, perché sai bene che le persone che rivestono il nostro status sono sempre valutate male(quando va bene) se fanno qualsiasi cosa alternativa alle consuetudini, anche se non vietato da alcuna norma, questo perché non piace a nessuno avere dei carabinieri che pensano con la propria testa. E’ evidente che hai un’ottima preparazione professionale e senz’altro un’ottima capacità espositiva, io invece ho delle lacune notevoli che vorrei colmare quanto prima in entrambi i campi, purtroppo il tempo è tiranno.
In questa mail volevo anche chiederti informazioni sul tuo libro che trovo di fondamentale importanza in questi tempi, quindi mi piacerebbe sapere se è pronto, se c’è anche il formato in pdf, il prezzo e le modalità di spedizione e pagamento.
Mi piacerebbe scambiare due chiacchiere con te anche telefonicamente, su vari argomenti, in effetti poi sono gli argomenti che vanno di moda in questo periodo, ma non per tutti, inoltre avrei anch’io intenzione di scrivere un libricino su alcune cure alternative ed avveniristiche o di confine, ma non so da dove cominciare, per poi diffonderlo in maniera gratuita a tutti. Per il momento mi diletto a leggere e recensire libri di vario genere( anche di alimentazione vegana e medicina consapevole), ma comunque tutti inusuali al senso comune della realtà.
Un forte abbraccio.
M.
RISPOSTA
Ciao Maresciallo,
la tua mail mi ha entusiasmato e sorpreso allo stesso tempo.
Non so se fossi d’accordo alla pubblicazione dei tuoi dati personali, e quindi, nel rispetto della privacy, li ho oscurati.
So che sicuramente mi “seguono” anche molti poliziotti e carabinieri, e che i cosiddetti “disturbi mentali” sicuramente sono presenti, e forse anche in maniera preponderante, tra gli operatori delle forze di polizia.
Diventa quindi necessaria oltremodo una preparazione di tipo igienista: il carico di stress che giornalmente dobbiamo affrontare ha bisogno di trovarci in uno stato psicofisico sempre ottimale.
Se, come alcuni miei colleghi, hai bisogno di bere tre Red Bull per fare il turno di notte, questo comporterà che la tua soglia di “sopportabilità” degli eventi sarà drasticamente ridotta, e quindi potranno sorgere comportamenti maleducati o addirittura antisociali nei confronti delle persone con cui si avrà a che fare durante il servizio.
Un’alimentazione vegana, il più crudista possibile, fornisce invece tutta la calma necessaria per poter essere sempre ponderati e presenti a se stessi. Provare per credere.
Inoltre, è necessario che finalmente l’operatore di polizia abbia una preparazione che gli consenta una approccio umano e più consapevole nei confronti dei cosiddetti “malati mentali”.
L’operatore di polizia dei giorni nostri è totalmente ignorante in materia.
Non sa cosa sia un “malato mentale” e come approcciarlo.
Non nego che in futuro è mia intenzione organizzare dei seminari che saranno rivolti proprio alle forze dell’ordine.
In merito a quanto tu dici caro collega, e cioè che un carabiniere pensante è un carabiniere “scomodo”, bisogna finalmente scardinare questo pensiero malato.
Io rispondo alla Legge e alla mia coscienza. Punto.
Questo blog, in due anni, è diventato un punto di riferimento, un’iniezione di fiducia anche per chi vede nelle divise sempre e solo un apparato ostile.
Il mio compito da carabiniere è quello di rendere la vita di chiunque calpesti il suolo italiano più semplice, sia che questo si esplichi salvando un gattino su un albero che arrestando un pericoloso latitante.
Ora mi dedico a quello che so fare meglio, e cioè attraverso la libera informazione, in un campo, quello della salute mentale, che mi vede continuamente in aggiornamento.
Con un’alimentazione vegana, il più crudista possibile, avremmo meno delinquenti, meno “malati mentali” e meno carabinieri arroganti.
Provare per credere.
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