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ARTRITE PSORIASICA E FARMACI BIOLOGICI: CREDETE ANCORA ALLE FAVOLE?


Ciao da 5 anni ho questa malattia anche io mi stavo curando con i farmaci biologici fino a 13 giorni fa adesso il medico me l’ha sospeso e mi sento malissima chi sa dopo che mi darà?

RISPOSTA
Ciao Anonimo,
e grazie del tuo commento, e per aver condiviso la tua situazione.
Veniamo a noi, e via anzitutto la lobotomizzazione per vedere finalmente le cose per quello che sono.
Primo: non hai nessuna malattia, poiché le “malattie” in quanto tali non esistono, essendo le manifestazioni del corpo nella maggior parte dei casi lo sforzo del corpo stesso posto in essere per ritornare a uno stato di salute.
La medicina allopatica è fallimentare proprio per questo, cioè per la continua e forsennata ricerca del sintomo da stroncare, bombardare, tagliuzzare, napalmizzare, estirpare, spostando la “malattia” ancora più in profondità e dando un illusorio quanto temporaneo benessere chiamato bugiardamente “guarigione”.
Fatta questa premessa, che dovrebbe essere incisa a caratteri cubitali in ogni ospedale, voglio semplicemente portarti a ragionare.
Che senso ha inibire, come nel tuo caso, determinate proteine al fine di spegnere la risposta infiammatoria dell’organismo?
Non sarebbe più intelligente capire la motivazione a monte per cui il corpo ha in atto una risposta infiammatoria così pesante, che altro non è che l’estremo sforzo che il corpo fa per non crepare e soccombere?
Quando i dottoroni impareranno che l’infiammazione dei tessuti è un processo guidato dal corpo umano, che permette quindi una vascolarizzazione migliore al fine della riparazione dei danni?
No…troppo difficile…e quindi giù di bombe chimiche, che esplosione dopo esplosione distruggono ciò che rimane del corpo umano.
Come dico sempre non sono un medico, non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo nulla e ben me ne guardo dal farlo.
Sono  un accanito sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
E posso dirti che certezza assoluta che non guarirai mai in questo modo, mai.
Se la tua “cura” avesse avuto una sua efficacia, come mai stai prendendo farmaci da cinque anni e stai peggio di prima dopo averli dismessi?
La risposta è sempre la stessa: la fallimentare cura del sintomo.
Vuoi guarire?
Prendi in mano la tua vita, prendendoti finalmente le responsabilità personali sulla tua salute, che non deve essere delegata a nessuno.
Nessun medico ti dirà che l’alimentazione è un fattore fondamentale, e che quella vegano-crudista è l’unica ancora di salvezza per sfiammare il tuo corpo in fiamme.
Cibi puliti – pensieri puliti: scandaglia il blog e troverai la risposta a tutte le tue domande.
Saltare da una bomba chimica all’altra, o finalmente guarire, veramente e per sempre?
Pietro Bisanti

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti. 
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com
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PERSONAL TRAINER E MASSOTERAPISTA DI PROFESSIONE CON PANCIA GONFIA, INTESTINO IN DISORDINE, STANCHEZZA E METEORISMO

LETTERA

Buongiorno Pietro,
sono Adriano, personal trainer e massoterapista di professione.
Mi sono stancato onestamente di avere pancia gonfia, intestino sempre in disordine, stanchezza e meteorismo.
Voglio cominciare a mangiare meglio! Volevo sapere se c’era uno o due libri che mi potessero aiutare in questo! Una sorta di percorso per migliorare e capire perchè è meglio lascisr perdere certi cibi. Sono molto appassionato a questo argomento perchè mi piacerebbe poter aiutare i miei clienti in futuro. 
Sono felice lettore del tuo blog! Continua così!

Grazie 

Buona giornata

Ciao

Adriano



RISPOSTA
Buongiorno Adriano,
e grazie della tua mail.
Ti ho già risposto in privato, ma colgo l’occasione del tuo messaggio per “lanciare” ulteriori stimoli a tutti i lettori del blog.
Innanzitutto complimenti per esserti guardato allo specchio e aver capito che qualcosa non va, e che per questo bisogna fare un passo in avanti, ed evolversi.
Non so quale sia la tua alimentazione, ma immagino che ogni personal trainer che “si rispetti” abbia nel suo menù un sacco di proteine animali.
Ora il tuo secondo cervello, e cioè il tuo intestino, è una caldaia intasata, che non riesce a bruciare bene la legna che gli arriva.
Il meteorismo non è altro che la produzione di gas a livello intestinale dovuta alla putrefazione e fermentazione dei cibi, sia perché incompatibili con il nostro disegno strutturale, che combinati in maniera errata.
Ora, parti con tre bei giorni di digiuno totale, come reset per l’intestino, e poi si continui con un’alimentazione totalmente vegana, da scegliersi in base ai gusti, alle necessità, allo stato di salute generale.
Per esempio, molti vegani decidono di mantenere i cereali nella propria alimentazione (cosa che io non ho fatto), mentre altri si spingono verso picchi di crudismo elevatissimi.
Ribadisco come sempre di non essere un medico, di non prescrivere nulla, di non fare diagnosi, di non curare nessuno.
Credo nel potere autoguaritivo del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità. anche e soprattutto con un’alimentazione adatta al nostro disegno strutturale.
Come ti ho scritto in privato, e come ribadisco a tutti i lettori, sarò lieto di condividere con chiunque lo desideri lo schema alimentare che seguo, da adattarsi, come detto, alle personali esigenze, che possono avere molte variabili da tenere in considerazione.
Pietro Bisanti

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SERENASE, CLOPIXOL, TAVOR, VALIUM PER PSICOSI NAS: BRAVI PSICHIATRI, UN ALTRO GOL

LETTERA

Buongiorno,

mi è stata diagnosticata la psicosi nas e ho delle allucinazioni uditive (sento le voci). Per questo mi sono stati dati tanti psicofarmaci: Serenase, Clopixol, Risperdal, Tavor, Valium. Ora sto prendendo 10 mg di Clopixol al giorno, ma le voci mi stanno migliorando per altri motivi, non credo sia solo lo psicofarmaco.

Volevo chiedere se gli psicofarmaci danno grossi danni al cervello per quanto riguarda la memoria e se curano veramente le mie turbe psichiche. Volevo inoltre chiedere se rallentano il metabolismo, dato che io da quando li prendo sono ingrassata 22 chili circa.

Grazie, cordiali saluti,

Anonima


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie della sua mail e di aver voluto condividere la sua storia.
Veniamo a noi.
Cos’è anzitutto la psicosi definita “nas”?
Con questo termine si definisce una psicosi “non altrimenti specificata”, cioè una psicosi i cui tratti non rientrano in una categoria specifica.
La prima risposta che mi viene da dire è ciò che direbbe Fantozzi: “Per me, è una cagata pazzesca”.
Ma la smettiamo di far rientrare i comportamenti umani in categorie predefinite?
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Premetto come sempre che non sono un medico, non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo nulla e ben me ne guardo dal farlo.
Sono un accanito sostenitore della forza autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
In questi anni le hanno somministrato antipsicotici a raffica, con l’aggiunta di benzodiazepine, trasformandola in una balena zombizzata pronta per entrare in “Zombielandia”.
Complimenti cari psichiatri, complimenti per non aver capito una benemerita mazza di come funzioni il corpo umano.
Complimenti per i vostri anni di studio buttati nel cesso, e per aver sottratto l’anima a un essere umano come voi.
Rispondo subito alle sue domande:
1) No, gli psicofarmaci non curano nulla, agiscono, quando va bene, meramente sopprimendo la sintomatologia in atto, spegnendo, come nel suo caso, intere aree del cervello, smettendo quindi di farle sentire le voci non perché l’abbiano curata, bensì perché hanno “spento un interruttore”, causando poi tutta una serie di disastri, tra cui l’aumento abnorme di peso.
2) Gli antipsicotici atipici condannano chi li assume ad ammalarsi di diabete nove volte su dieci, proprio a causa del loro effetto nefasto sul metabolismo degli zuccheri (da qui l’aumento abnorme di peso).
Lei non è guarita, e non guarirà mai con nessuna compressa, nuova o vecchia, definita miracolosa o non.
Niente veleno di cobra reale per guarire dai tumori, e niente compresse magiche per guarire da qualunque affezione mentale.
L’unico modo per guarire da qualunque turba mentale è il binomio cibi puliti – pensieri puliti, permettendo al corpo di autoriequilibrarsi da sé, andando quindi a trovare la causa senza sopprimere il sintomo, che rimane sempre un segnale di un problema a monte.
Quello che le dirò io non glielo dirà nessuno psichiatra sulla faccia della Terra.
Ogni qualvolta si ingerisca una sostanza, il corpo umano ha due possibilità:

1) la riconosce come “self” (ad esempio un cibo compatibile con il nostro organismo) e quindi la utilizza, in questo caso per produrre energia, nuovi tessuti etc…
2) la riconosce come “non-self” (ad esempio gli psicofarmaci) e quindi fa di tutto per espellerla al più presto, utilizzando anche le proprie risorse interne per portare a termine il tutto.
Nel caso degli psicofarmaci, in particolare, i loro principi attivi sono stati studiati per superare la barriera ematoencefalica, e quindi in grado di poter esplicare il proprio effetto direttamente sulle sinapsi cerebrali.
E quindi il nostro sistema immunitario, che cosa fa?
Il corpo è un’entità a sé, intelligente, e capace di adattarsi anche ai peggiori insulti.
Conseguentemente, vista l’interferenza chimica, il corpo va a produrre sostanze che contrastino con gli effetti di quelle chimiche immesse forzosamente, al fine di tornare a una situazione di equilibrio, detta “omeostasi”.
Purtroppo tutto ciò è quasi sempre impossibile, data la potenza delle molecole alla base degli psicofarmaci, e quindi il corpo va avanti in una situazione di continuo disequilibrio.
Quando poi si vanno a sospendere gli psicofarmaci, ecco che compaiono tutta una serie di manifestazioni, siano esse fisiche, psicologiche o entrambe, che gli psichiatri vanno a ricollegare con il riaffioramento della patologia pregressa.
Balle su balle su balle.
Il concetto è molto semplice: le scosse, il vomito, la diarrea, l’ansia a mille, e anche la depressione più nera sono lo sforzo massivo che il corpo umano fa per tornare a una situazione di equilibrio, essendosi innescato anche il meccanismo dell’astinenza.
Lo stesso discorso vale anche quando il vero crollo avviene magari a distanza di un anno.
Il corpo si disintossica infatti a ondate, e capita spessissimo che la “mazzata” arrivi magari dopo un anno, oppure due, dalla dismissione.

Nel suo caso, specialmente dopo molti anni, è assolutamente probabile che lei vada in fase allucinatoria-maniacale, e che questa sia accompagnata da sintomi fisici anche intollerabili.

Che passano, man mano che il corpo si disintossica, ma che la società moderna non ha alcuna voglia di ascoltare ed accogliere.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell’uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti. 
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall’aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all’organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che  possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l’Uomo, bensì per i granivori. L’intolleranza al glutine è ormai considerata un’epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all’introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti “psicofarmaci”: dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un’appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

Non ci sono altre strade per guarire. Nessun’altra.

SETTE AMALGAME DI MERCURIO E DOLORE ALLO SCROTO

LETTERA

Buongiorno, La ringrazio per la sua tempestiva risposta ma credo che Milano sia troppo lontano.
In breve le posso dire che all’età di 16 anni mi fu messa una prima amalgama che in poco tempo si consumò in bocca, la parte rimanente mi fu tolta senza protezione dal dentista, ed era il 1986 circa, dove l’inconsapevolezza su questo materiale era totale da parte mia. In seguito mi furono inserite nel giro di pochi mesi altre sette amalgame di cui cinque sono ancora presenti. All’età di 23/24 anni iniziarono i primi problemi. Bruciore allo scroto. Sono stati interpellati medici e professori in medicina senza fine ma, anche senza risultati. Oggi dopo lunghe sofferenze inizio a vedere un poco di luce grazie ad una alimentazione naturale con integrazioni di probiotici ed enzimi digestivi.
Per concludere, Le dico che sto meglio ma un leggero fastidio persiste ancora.
Nel ringraziarla, La saluto.

C. S.


RISPOSTA
Buongiorno sig. C.,
e grazie per la sua mail.
Se lo specialista di Milano è per lei troppo lontano, può visitare questo sito Internet www.cristianadistefano.it e chiedere informazioni: sono sicuro che le daranno il nome di uno specialista competente più vicino a Lei.
Non torno ancora sui danni da amalgame di mercurio, avendo scritto già molto su questo blog.
Chiunque volesse maggiori informazioni, può usare la funzione di “google” inserita a destra nel blog, cercando l’argomento che più gli interessa.

Avanti con l’alimentazione vegana il più crudista possibile: niente chelazioni di tipo chimico.
Ammazziamoci di frutta e verdura crude, i migliori chelanti naturali al mondo.

Pietro Bisanti

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CHI MI AIUTA NELLA DISMISSIONE DAGLI PSICOFARMACI?

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “PSICOSI DA CANNABIS: RISPERDAL, LORAZEPAM, E CON UNA VOGLIA MATTA DI FARSI LE CANNE.“: 

Buongiorno, 
a Milano la Dott.ssa Psichiatra Nicoletta Calchi Novati, della quale può trovare maggiori informazioni in internet, e un intervento in questo blog, dovrebbe essere disponibile per aiutare nella dismissione degli psicofarmaci. 
Spero le possa essere d’aiuto.
Distinti Saluti 



Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 18 settembre 2013 14:00


RISPOSTA
Buongiorno,
e grazie del suo intervento.
Conosco le “vicissitudini” della dottoressa, ma personalmente non ho mai avuto alcun tipo di contatto per poter esprimere una qualunque opinione.
Scalare gli psicofarmaci può essere semplice, difficile, difficilissimo, epocale: dipende dal tipo, da quanto li si prende, da come ognuno di noi risponde allo scalaggio.
Ci sono tante variabili, alcune anche pericolosissime, in quanto lo scalaggio è uno dei momenti in cui si può veramente perdere il controllo.
L’optimum sarebbe avere una struttura in cui si può essere seguiti, e ove si possa consumare un’alimentazione vegana, il più crudista possibile, indispensabile parte del binomio pensieri puliti – cibi puliti, unica soluzione per arrivare finalmente a una guarigione definitiva.
Ognuno deve prendere in mano la propria vita, informarsi, consapevolizzarsi, chiedere aiuto e affrontare con coraggio e intelligenza l’ignoto.
L’alternativa è rimanere uno zombie tutta la vita. E la potete ancora chiamare “vita”?
Pietro Bisanti

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FINTO BENESSERE CON CIPRALEX, E ORA VOGLIONO IMBOTTIRMI DI ZARELIS

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “ELOPRAM, ZARELIS, LEXOTAN: ANORESSIA E DUE TENTATIVI DI SUICIDIO“: 

Ciao anch’io sto passando un momento di merda scusate la parola ma non ne posso davvero più!!!! tutto è incominciato dodici anni fa con la morte del mio ragazzo in un incidente stradale sono riuscita a superare il tutto con tanto dolore e tanta difficoltà ma senza nessun farmaco poi l’anno scorso ho avuto un incidente in moto e da quel giorno la mia vita e cambiata ho iniziato ad avere attacchi di panico continui ero tutti i giorni in pronto soccorso perché svenivo ho fatto esami su esami ma non ho niente quindi mi hanno mandato da un psichiatra ho iniziato una cura con cipralex e xanax sembrava che tutto funzionava mi ero ripresa lo xanax lo eliminato dopo due mesi non volevo diventare dipendente ma ora a distanza di un anno sto di nuovo male nonostante sono ancora in cura con il cipralex ieri ho rivisto la mia psichiatra e mi ha cambiato farmaco mi ha dato lo zarelis che non ho ancora preso perché non so che fare ho paura di questi farmaci ho paura di non uscirne più ho paura di stare peggio di così praticamente sono spaventata da tutto scusate ragazzi x lo sfogo ah in più sono anche celiaca allergica al glutine non ne posso davvero più alcune volte vorrei morire un bacio a tutti quelli che supporteranno il mio sfogo ciao ragazzi 

Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 13 settembre 2013 21:04


RISPOSTA
Cara Anonima,
qui c’è poco da sfogarsi.
Ora bisogna prendere la propria vita in mano, e capire che i disagi di natura psicologica non si annientano a furia di bombe chimiche.
Ti metto in guardia: più si va avanti a prendere queste categorie di farmaci, più sarà difficile dismetterle, e più si cade in basso.
Scandaglia questo blog, e troverai risposta a tutte le tue domande.
Pietro Bisanti

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MEDICO NUTRIZIONISTA CHE PENSA CON LA PROPRIA TESTA

LETTERA

Ciao Pietro, trovo interessante il tuo sito, sei molto preparato e hai i toni calmi e pacati che oggi sono piuttosto rari. mi presento, mi chiamo Valentina e sono medico nutrizionista. Inutile dire che sono pienamente d’accordo con te; d’altronde io sono vegana da quando andavo in 3^liceo….lavoro in ospedale, mi inviano i pazienti dalla clinica psichiatrica e secondo loro dovrei rimetterli in forma….però non posso nemmeno toccare la terapia che gli psichiatri decidono…..ora, mi spiegano come fa un poveretto a dimagrire con antipsicotici atipici e paroxetina (in genere associati)?!? ahhhh, possono prescrivergli il topiramato…..dimenticavo!!!! Scusa, questa lettera è in parte uno sfogo, amo il mio lavoro ma a volte la frustrazione di avere le mani legate di fronte alla sofferenza altrui si fa sentire….io sono l’ultima arrivata, se mettessi in discussione le loro terapie succederebbe un pandemonio, ma ci sono giorni in cui non ne posso più di vedere esseri umani trasformati in zombies…..a volte mi vergogno di appartenere alla categoria, tanto trovo insensato e presuntuoso l’agire di troppi colleghi…..faccio del mio meglio e continuerò a farlo, non pretendo di cambiare il sistema, semplicemente di trattare il mio prossimo in condizioni di disagio con rispetto e di aiutarlo a trovare la via del benessere….grazie per ciò che fai, a presto.
RISPOSTA
Ciao dottoressa, 
e grazie anzitutto per i tuoi complimenti, dato che vengono oltretutto espressi con umiltà da chi, svolgendo la tua medesima professione, solitamente si sente su di un gradino più alto solamente per il fatto di aver percorso degli studi convenzionali.
Chi prende psicofarmaci, e soprattutto antipsicotici atipici, non potrà mai tornare in forma, e sarà sempre o troppo magro o troppo grasso.
La psichiatria è il peggior nemico della società moderna, e ogni giorno migliaia di persone vengono da essa fogocitate.
Quindi è arrivato il momento di smettere di stare a guardare: ognuno di noi si impegni, nel suo piccolo, a cambiare finalmente le cose.
Pietro Bisanti

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DISMISSIONE SEROXAT: ANSIA A MILLE

LETTERA

Ciao Pietro,  mi chiamo A. e sono un ragazzo di **** anni.
Per ben 10 anni oramai assumo Seroxat 10mg in seguito ad agorafobia, ansia, attacchi di panico.
In seguito a un tentativo di dismissione durato quasi 8 mesi, goccia a goccia e non seguito dal medico ed a causa della comparsa di sintomi da riduzione a quota 5mg,  mai avuti prima, sono dovuto tornare prima ad un dosaggio superiore e poi per un’ansia durata tre giorni sono tornato al vecchio dosaggio, cioè 10mg. Spero di star meglio.
Ora tu sostieni che una dieta corretta può risolvere alcuni problemi, quindi le domande che ti vorrei fare leggendo il tuo blog sono: 
Con una dieta simile hai guarito i tuoi disturbi ?
Hai fatto degli esami per accettare alcune intolleranze?

Grazie.


RISPOSTA
Ciao A.,
e grazie per aver voluto condividere la tua esperienza.
Posso immaginare il tuo inferno, grazie a chi, al posto di affrontare ed eradicare il tuo problema alla base, sia esso organico, psicologico o entrambi, ha ritenuto molto più semplice giocare al piccolo chimico con il tuo cervello, con i risultati che ora sono davanti a te.
Cosa può fare quindi questo non medico, che non cura nessuno, non fa diagnosi, non prescrive farmaci e ben se ne guarda dal farlo?
Può insegnarti a vedere il corpo umano da un’angolazione totalmente diversa.
Quindi, via la lobotomizzazione, e vediamo finalmente le cose per quello che sono.
La tua ansia, agorafobia e attacchi di panico sono e rimangono un sintomo, un segnale, e come tali vanno trattati: sopprimerli significa semplicemente nascondere un problema, che sarà pronto ad esplodere in maniera più potente non appena gliene sarà data l’occasione.
Gli psicofarmaci agiscono come un coperchio su di una pentola a pressione: bisogna abbassare la fiamma, poiché, non appena si toglie il coperchio, l’acqua uscirà comunque.
Il messaggio rivoluzionario di questo blog scardina e demolisce tutte le teorie farlocche che la psichiatria moderna porta avanti, e che sono causa di morte, disperazione e sofferenza.
Gli psichiatri hanno una sola arma: la prescrizione di farmaci.
E loro stessi, in buona o malafede, omettono di avvertire il malcapitato che li prenderà che 99/100 non smetterà mai di prenderli, diventando a poco a poco una parvenza di essere umano, senza più la voglia/capacità di avere un rapporto sessuale, di incuriosirsi, di emozionarsi, di incazzarsi quando serve.
Uno zombie lobotomizzato che prende la terapia e non fa questioni: questo è quello che diventa un paziente psichiatrico.
Nessuno ti ha avvertito che il Seroxat, antidepressivo della categoria SSRI (selettore della ricaptazione della serotonina) ha come principio attivo la paroxetina, una delle molecole più infernali e difficili da dismettere, come tu stesso hai provato sulla tua pelle.
Per rispondere alla tue domande:
1) Non ho mai avuto disturbi mentali, e se leggi bene il mio blog ti accorgerai che sono un Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri e non un medico (e io dico sempre, ma chi se ne frega di che lavoro uno faccia se quello che ha da dire ha una logica…)
2) Il corpo si riequilibra solo ed esclusivamente attraverso il binomio cibi puliti – pensieri puliti.
Quello che ti dirò io non te lo dirà nessuno psichiatra sulla faccia della Terra.
Ogni qualvolta si ingerisca una sostanza, il corpo umano ha due possibilità:

1) la riconosce come “self” (ad esempio un cibo compatibile con il nostro organismo) e quindi la utilizza, in questo caso per produrre energia, nuovi tessuti etc…
2) la riconosce come “non-self” (ad esempio lo Seroxat) e quindi fa di tutto per espellerla al più presto, utilizzando anche le proprie risorse interne per portare a termine il tutto.
Nel caso degli psicofarmaci, in particolare, i loro principi attivi sono stati studiati per superare la barriera ematoencefalica, e quindi in grado di poter esplicare il proprio effetto direttamente sulle sinapsi cerebrali.
E quindi il nostro sistema immunitario, che cosa fa?
Il corpo è un’entità a sé, intelligente, e capace di adattarsi anche ai peggiori insulti.
Conseguentemente, vista l’interferenza chimica, il corpo va a produrre sostanze che contrastino con gli effetti di quelle chimiche immesse forzosamente, al fine di tornare a una situazione di equilibrio, detta “omeostasi”.
Purtroppo tutto ciò è quasi sempre impossibile, data la potenza delle molecole alla base degli psicofarmaci, e quindi il corpo va avanti in una situazione di continuo disequilibrio.
Quando poi si vanno a sospendere gli psicofarmaci, ecco che compaiono tutta una serie di manifestazioni, siano esse fisiche, psicologiche o entrambe, che gli psichiatri vanno a ricollegare con il riaffioramento della patologia pregressa.
Balle su balle su balle.
Il concetto è molto semplice: le scosse, il vomito, la diarrea, l’ansia a mille, e anche la depressione più nera sono lo sforzo massivo che il corpo umano fa per tornare a una situazione di equilibrio, essendosi innescato anche il meccanismo dell’astinenza.
Lo stesso discorso vale anche quando il vero crollo avviene magari a distanza di un anno.
Il corpo si disintossica infatti a ondate, e capita spessissimo che la “mazzata” arrivi magari dopo un anno, oppure due, dalla dismissione.

Nel caso del Seroxat, specialmente dopo molti anni, è assolutamente probabile che tu vada in fase ansioso-depressiva, e che questa sia accompagnata da sintomi fisici anche intollerabili.

Che passano, man mano che il corpo si disintossica, ma che la società moderna non ha alcuna voglia di ascoltare ed accogliere.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell’uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti. 
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall’aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all’organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che  possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l’Uomo, bensì per i granivori. L’intolleranza al glutine è ormai considerata un’epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all’introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti “psicofarmaci”: dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un’appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

Quindi, rispondendo alla tua terza domanda: nessun test farlocco da fare, dato che nessun animale può essere allergico o intollerante a quello che Madre Natura ha programmato per lui come cibo.
Le mucche non possono essere intolleranti all’erba, o i leoni alla carne.

L’uomo è intollerante a cibi che non sono nati per essere da egli medesimo consumati.

Quindi, l’unica possibilità che tu hai per riequilibrare il corpo è quella di adottare uno stile di vita consono al tuo disegno, e sopportare a denti stretti i sintomi di dismissione, che prima o poi spariranno.

Pietro Bisanti


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SFATIAMO IL MITO DEL MIELE

LETTERA

Ciao Pietro,


vorrei sapere qual è il punto di vista “crudista” sul Miele ..



Grazie per il tuo prezioso lavoro.

F.to Daniele

RISPOSTA
Ciao Daniele.
Non sono per nulla un fan del miele, anzi.
Non voglio disquisire sul fatto se sia o meno un cibo crudista, dico solo che viene osannato senza un reale riscontro.
Piuttosto, lasciamo in pace gli altri esseri viventi, api comprese.
E godiamo a pieno di quello che Madre Natura ci offre: la frutta, l’unico vero zucchero di cui l’Uomo ha bisogno.

DEPRESSIONE BIPOLARE: MI STANNO DISTRUGGENDO CON LO ZYPREXA

LETTERA

Ciao Pietro non so da dove iniziare, ma proviamoci.
Come prima cosa devo dirti che è 10 anni più o meno che prendo lo Zxprexa perché mi hanno diagnosticato che sono bipolare. 
Da quando lo prendo non ho più emozioni, non ho più voglia di far niente e come 
dici tu penso solo a mangiare. 
La mia situazione non è facile, io sono una persona normale ma ho dei momenti 
che ho paura di tutto (ad esempio che mi possano chiudere in casa e darmi 
fuoco) e mi sembra di essere in un film e quindi ho le mie crisi che finiscono sempre che mi 
fanno il T.S.O mi legano e mi fanno i punturoni, ma nessun psichiatra mi ha mai 
chiesto quando ho queste crisi cosa mi succede. Loro lo attribuiscono al fatto che mi riduco la 
terapia di Zyprexa. 
In effetti io cerco sempre di ridurle e alla fine succede che vado in crisi e mi fanno il T.S.O. 
L’anno scorso ho avuto tre crisi molto ravvicinate e quindi mi hanno fatto tre T.S.O.
Ad un certo punto mi hanno fatto uscire dall’ospedale solo facendo giurare al 
mio compagno che doveva assolutamente darmi 20mg di Zyprexa al giorno se no avrebbero 
mandato un’infermiera a casa per darmi la terapia. 
Ora mi trovo in una situazione difficilissima e non so come fare a convincere 
il mio compagno a ridurmi piano piano la terapia.
La psichiatra non me le vuole 
ridurre e i nostri incontri si riducono nel parlare di cazzate e se prendo le medicine come sto e basta! 
Io sono anche vegetariana, ma come pecca fumo molto e bevo caffè e prendo Eutirox perché non mi funziona più la tiroide dopo un periodo di ipertiroidismo.
Tu non avresti un bravo medico da consigliarmi per poter capire cosa mi succede quando ho le mie crisi.
Ti ringrazio per avermi ascoltato e attendo un tuo aiuto. 
Io voglio vivere non vegetare 

Angela

RISPOSTA

Ciao Angela,
quanto è vero l’Universo, proverò a salvare tutte le persone che posso. 
Costi quel che costi.

Come si fa a non inorridirsi davanti alla frase “Io voglio vivere, non vegetare”.

Come fanno gli psichiatri che ti hanno avuto in cura in tutti questi anni a dormire la notte, sapendo di aver trasformato un essere umano in uno zombie lobotomizzato?

Vergognatevi, traditori del giuramento di Ippocrate, che come prima cosa dice: “Non nuocere”.

Ridurre così una donna bisognosa di aiuto equivale a malmenare una persona in arresto e sotto la propria custodia.

Veniamo a noi.

Sai bene che non sono un dottore, non faccio diagnosi, non curo nessuno, non prescrivo alcunché e ben me ne guardo dal farlo.
Sono un accanito sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, anche dopo i peggiori insulti, allorquando gliene venga data la possibilità.

20 mg di Zyprexa, il massimo dosaggio consentito in Italia.
Una bomba atomica che esplode ogni giorno nel tuo corpo e nel tuo cervello.

Non voglio immaginare come tu sia ridotta fisicamente, oltre che mentalmente.
Pur non sapendo nulla di te, e perché ti abbiano ridotto così, proverò a parlarti chiaramente, come sempre faccio.
10 anni di Zyprexa equivalgono a litri e litri di tossine che circolano nel tuo corpo.
Eliminare ora un farmaco del genere è possibile, ma con un procedimento di una delicatezza immane e assolutamente non privo di rischi.
Dico questo perché ormai, volente o nolente, il corpo ha sviluppato un processo di adattamento al veleno introdotto, e tornare quindi a una condizione di “omeostasi”, quindi di equilibrio, è una sfida epocale.
Quello che ti dirò io non te lo dirà nessuno psichiatra sulla faccia della Terra.
Ogni qualvolta si ingerisca una sostanza, il corpo umano ha due possibilità:

1) la riconosce come “self” (ad esempio un cibo compatibile con il nostro organismo) e quindi la utilizza, in questo caso per produrre energia, nuovi tessuti etc…
2) la riconosce come “non-self” (ad esempio lo Zyprexa) e quindi fa di tutto per espellerla al più presto, utilizzando anche le proprie risorse interne per portare a termine il tutto.
Nel caso degli psicofarmaci, in particolare, i loro principi attivi sono stati studiati per superare la barriera ematoencefalica, e quindi in grado di poter esplicare il proprio effetto direttamente sulle sinapsi cerebrali.
E quindi il nostro sistema immunitario, che cosa fa?
Il corpo è un’entità a sé, intelligente, e capace di adattarsi anche ai peggiori insulti.
Conseguentemente, vista l’interferenza chimica, il corpo va a produrre sostanze che contrastino con gli effetti di quelle chimiche immesse forzosamente, al fine di tornare a una situazione di equilibrio, detta “omeostasi”.
Purtroppo tutto ciò è quasi sempre impossibile, data la potenza delle molecole alla base degli psicofarmaci, e quindi il corpo va avanti in una situazione di continuo disequilibrio.
Quando poi si vanno a sospendere gli psicofarmaci, ecco che compaiono tutta una serie di manifestazioni, siano esse fisiche, psicologiche o entrambe, che gli psichiatri vanno a ricollegare con il riaffioramento della patologia pregressa.
Balle su balle su balle.
Il concetto è molto semplice: le scosse, il vomito, la diarrea, l’ansia a mille, e anche la depressione più nera sono lo sforzo massivo che il corpo umano fa per tornare a una situazione di equilibrio, essendosi innescato anche il meccanismo dell’astinenza.
Lo stesso discorso vale anche quando il vero crollo avviene magari a distanza di un anno.
Il corpo si disintossica infatti a ondate, e capita spessissimo che la “mazzata” arrivi magari dopo un anno, oppure due, dalla dismissione.

Nel caso dello Zyprexa, specialmente dopo molti anni, è assolutamente probabile che tu vada in fase maniacale o psicotica, e che questa sia accompagnata da sintomi fisici anche intollerabili.

Che passano, man mano che il corpo si disintossica, ma che la società moderna non ha alcuna voglia di ascoltare ed accogliere.

Ribadisco che non do alcun consiglio medico, e che ognuno deve prendersi la responsabilità personale di quello che fa.

Ma nessuno mi vieta di dirti cosa farei io.

Mi trasferirei nel luogo più tranquillo possibile.

Poi, immediatamente agirei sull’alimentazione e lo stile di vita, così come segue:

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell’uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti. 
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall’aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all’organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che  possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l’Uomo, bensì per i granivori. L’intolleranza al glutine è ormai considerata un’epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all’introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti “psicofarmaci”: dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un’appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

Ti ripeto che si tratta di una sfida epocale, che da sola non puoi sostenere.

Non posso consigliarti nessun medico, anche perché nessuno psichiatra si sognerebbe dopo tre TSO di farti scalare neanche un mg di Zyprexa.

La tua vita è nelle tue mani e in quella dei tuoi cari, a cui sono pronto a parlare se lo vorranno, ma che dovranno chiudersi a cerchio e sostenerti, nel caso tu decidessi in perfetta autonomia di provare la dismissione.

Chi ti ha ridotta così dovrà rispondere alla propria coscienza di tutto questo.

Tu devi immaginarti come un’eroinomane che andrà in crisi d’astinenza.

Giocati il tutto per tutto, ne va della tua vita.

progetto salvadanaio

Un aiuto concreto alle persone in difficoltà

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