PIU’ CANI E MENO PSICHIATRI: E INVECE DEPAKIN, EN, NORITREN E DAPAROX. VOGLIONO RINCOGLIONIRVI TUTTI.

Caro Pietro è un piacere per me scambiare opinioni con te!! Vorrei raccontarti due fatti accaduti proprio in questi giorni al lavoro. Premetto che la mia sede è presso l’ospedale di****, in una piccola stanza della neurologia, anche se né io né i miei colleghi siamo neurologi. come ti dissi, elaboro piani nutrizionali per persone con disturbi psichiatrici e/o neurologici (a differenza della maggior parte dei miei colleghi, io non parlo mai di pazienti ma di persone). Ho in cura una signora che viene sempre accompagnata dal marito. A me fa piacere parlare con i membri della famiglia, o amici, o fidanzati, perché così capisco meglio cosa è fattibile e cosa non lo è, ho un’idea più chiara e completa della situazione e poi è essenziale la condivisione e la cooperazione. Nel caso della signora, dato che la rincoglioniscono di farmaci tipo depakin, en e compagnia bella, la presenza del marito è richiesta anche per assicurarmi che ciò che dico non rimbalzi contro il muro. La coppia ha un canino, 2 kg scarsi, un cucciolo da cui non si separano mai e lo portano sempre alle visite. Io amo i cani e sono convinta che ci aiutino nella ripresa da traumi fisici, psichici, etc. Ebbene, stamani sono stati intercettati dalla caposala che mi ha accusato di fare entrare animali….ora, è vero che è un ospedale, ma la corsia è stata trasferita altrove e ci sono solo alcuni ambulatori, e poi un canino così piccolo…l’alternativa qual è, lasciarlo in auto? Legarlo al palo della luce? Dicono che porta pelo, malattie e parassiti, sarei ben felice di sapere quali malattie e in quanto al pelo ci sono sporcizie ben peggiori là dentro dato che in regime di tagli le pulizie vengono fatte una volta a settimana (un’ora per tutto lo stabile); spesso quando abbiamo tempo do una spazzata io con una scopa che ha visto tempi migliori…..mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensi. io a essere sincera (ma non posso davvero dirlo né alla caposala né agli psichiatri che hanno dato la terapia la signora in questione) direi di levare (gradualmente) tutti i farmaci e iscriversi a un corso di agility dog insieme al cane, di prendere anche un bel gattone randagio….altro episodio, un signore di circa 65 anni che viene rimbalzato da mesi tra neurologi e psichiatri e che ha sintomi motori invalidanti, probabilmente dovuti a un contaminante ambientale (ma ancora non si riesce a identificarlo). I neurologi lo rimpinzano di dopamina però lo vedono depresso (secondo me non lo è, poveretto, dice che vorrebbe tanto tornare a fare il lavoro che ama ma non ce la fa e questo gli dispiace molto….secondo me questo è l’esatto opposto della depressione!!) e lo inviano a psichiatria, e naturalmente dalla psichiatria non è possibile uscire senza uno psicofarmaco in mano!!! e così gli hanno dato prima daparox, che lo ha messo ko del tutto, allora lo hanno sostituito con noritren, che a detta della moglie non gli fa nulla e se un giorno lei si dimentica di darglielo non cambia niente. Ma che gente è questa che prescrive farmaci pur di prescrivere qualcosa?!? La relazione con il prossimo deve per forza passare attraverso il farmaco per loro? E poi si sciacquano la bocca “noi siamo medici!!” Ma de che?!? Io mi vergogno profondamente di appartenere a questa categoria, di cui si salvano davvero in pochi. Nessuno che usi il buonsenso, che abbia un minimo di umiltà e umanità….No, solo presunzione per aver studiato a pappagallo tomi di medicina senza l’ombra di spirito critico…. grazie per aver accolto ancora una volta il mio sfogo e l’amarezza di dovermi rapportare con gente priva di coscienza e in molti casi anche di intelligenza, buon lavoro Pietro, ce ne vorrebbero altri 100, 1000, come te!!

F.to. dott.ssa V. medico nutrizionista



RISPOSTA
Ciao dottoressa,
felice di risentirti e grazie per questa ulteriore testimonianza.
Mi viene subito da dire: più cani e meno psichiatri.
Anzi. Zero psichiatri, dato che il loro lavoro lo chiamerei “spaccio di droghe legalizzate”.
Purtroppo avrai sempre le mani legate, dato che attuare un piano nutrizionale corretto a chi è sottoposto a terapia psicofarmacologica è una mission impossible.
Ripetono a pappagallo come dici tu le lezioni imparate, e pensano di poter così entrare in correlazione con il corpo e il cervello umani.
Dovrebbero andare tutti a lezioni di umiltà, e venire a leggere questo blog, ove si esprimono concetti chiari e logici.
Cari psichiatri, dalle malattie mentali non si guarisce con pillole e psicologo, ma con il binomio cibi puliti – pensieri puliti.
Pietro Bisanti
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