OMICIDIO-SUICIDIO ALESSIA OLIMPO: ALCUNE RIFLESSIONI

Modesto ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “OMICIDIO-SUICIDIO ALESSIA OLIMPO: LETTERA APERTA ALL’ECO DI BERGAMO“:

Buongiorno,

quello che scrive a riguardo della pericolosità degli psicofarmaci è indubitabilmente vero. Al di là di quanto pubblicato dalla lettura scientifica su tale questione credo sia sufficiente l’esperienza e le testimononianze da lei raccolte negli anni da maresciallo dell’Arma.

Tuttavia, per questo caso specifico, mi sorgono dei dubbi: la donna si sarebbe suicidata autoinfliggendosi ben 30 coltellate. Una tale modalità, e glielo chiedo in quanto carabiniere, non dovrebbe far sorgere sospetti di altro tipo? Chi potrebbe mai essere in grado di uccidersi in un modo atroce come quello? E con quale forza, inoltre, se dopo una decina di ferite, suppongo, la perdita di sangue diventa notevole e iniziano di certo a mancare i sensi?

Non è più probabile la possibilità che sia stato qualcuno a compiere l’omicidio sia della signora Olimpo che della bambina?

Non crede che in talune vicende, attraverso supposizioni provenienti da convincimenti condivisi, pregiudizi, sospetti poco fondati ma collimanti (in questo caso la sua opinione fondatissima sugli psicofarmaci) si rischi di chiudere casi che meriterebbero invece adeguati approfondimenti?

Mi viene in mente il caso della strage di Erba. I punti oscuri sono tanti, e sono stati messi in risalto in questi anni da diverse persone che si sono interessate al caso, anche sul Web stesso. Oggi, dopo una sentenza definitiva, è la criminologa Roberta Bruzzone a parlarne: http://www.iduepunti.it/pour-parler/26_febbraio_2012/chieti-la-criminologa-roberta-bruzzone-e-la-strage-di-erba

A questo punto, non tenendo ora conto di altri casi che potrebbero essere presi in esame allo stesso modo, mi chiedo e le chiedo: perchè non si calcola l’eventualità che dietro talune stragi e uccisioni ci sia dietro la mano di serial killer “professionisti” che scelgono con cura le vittime?

Chiudo complimentadomi per l’utilissima informazione che svolge attraverso questo blog, a cui sono giunto leggendo le tesine di Valdo Vaccaro. Le chiedo naturalmente scusa per essere andato fuori contesto con questo commento, ma reputo di sicuro interessante e degna di nota una sua opinione in merito.

Postato da Modesto in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 02 maggio 2013 12:50

RISPOSTA
Buongiorno sig. Modesto,
grazie anzitutto per il suo intervento e per i suoi complimenti, che mi danno un’ulteriore carica per portare avanti questo lavoro senza precedenti.
Veniamo a noi.
Da operatore di polizia, posso dirle che ho sempre cercato di valutare tutte le situazioni a fondo, senza farmi confondere dalle apparenze.
Ma se mi chiede cosa penso dell’omicidio-suicidio di Bergamo, le dico che, a parer mio naturalmente,

sento una gran puzza di psicofarmaci, di antidepressivi SSRI o SNRI.
Lo sa perché?
Perché l’impeto, l’incoscienza, la non premeditazione, l’urgenza omicida sono tutti fattori che vedo ricollegabili all’utilizzo di quelle particolari classi di psicofarmaci.
L’infliggere/infliggersi un numero spropositato di coltellate fa proprio parte di quella incoscienza che solo gli psicofarmaci e/o gli stupefacenti (che poi, a parer mio, sono la stessa cosa, i primi legali e gli altri illegali) sanno provocare.
Non credo quindi a un killer professionista nel caso della sig.ra Olimpo.
Credo molto di più al demoniaco effetto di tali sostanze.
Nella strage di Erba, mi sembra che la faccia da padrone la “rabbia”, ma, se me lo ricorda magari per mail fra un paio di settimane, ne parlerò meglio, dato che voglio raccogliere più elementi.
Anche se, anche in questo caso, come si fa a parlare di un killer esterno?
Se lei fosse accusato di un crimine di tale portata, non si difenderebbe con le unghie e con i denti, al posto di sghignazzare in una cella del tribunale di Como mentre la accusano di tali delitti?
In merito al suo discorso sul dissanguamento…
Ho visto cocainomani “non andare giù”, nonostante fossimo in dieci a cercare di arrestarlo.
Quando si è sotto “sostanze”, legali o illegali che siano, tutta la percezione del dolore, della fatica cambia.
E sa perché nell’omicidio-suicidio di Bergamo sento puzza di psicofarmaci?
Perché hanno scritto che la sig.ra Olimpo soffriva di problemi alla tiroide.
E quindi mi viene in mente l’equazione problemi alla tiroide=Eutirox.
Eutirox=antidepressivi, in quanto spesso si associano i due farmaci poiché un tiroide ballerina causa spesso problemi all’umore.
E se l’omicidio-suicidio di Bergamo potesse riassumersi nell’equazione alimentazione sbagliata=problemi alla tiroide=Eutirox=Depressione=antidepressivi=omicidio della propria figlia e successivo proprio suicidio?
Fino a quando magistrati, medici e forze dell’ordine non cominceranno a vedere le cose diversamente, tutto verrà archiviato sempre come “raptus”, “pazzia”.
Se non possiamo restituire la vita, almeno restituiamo la dignità della memoria.