LA CONTINUA ILLUSIONE DEL PROZAC
Ho deciso di pubblicare un commento che mi è giunto in forma anonima al mio articolo “PROZAC, TI CONDANNO A MORTE PER OMICIDIO”
“E’ facile sparare a zero quando si ha la fortuna di NON soffrire di depressione. Complimenti. Pensiamo pure che la depressione non sia una malattia, che si possa curare semplicemente bevendo acqua. A me personalmente ha cambiato la vita, esco, mangio, vedo i miei amici, vado al lavoro. E se non avessi preso il prozac (che adesso non prendo più perchè sono guarita) probabilmente non ce l’avrei fatta. E si lo sbandiero. Quando uno è depresso (e parlo di vera depresione,non di giornate no) deve curarsi, non mangiare più frutta e verdura.”
RISPOSTA
Ho deciso di pubblicarlo per dimostrare ancora una volta quanta ignoranza ci sia intorno al tema “psicofarmaci”, e di come molta gente idoltatri letteralmente queste pasticche, rimanendo nel contempo all’oscuro di come realmente funzionino (o non funzionino) e di come invece funzioni il corpo umano.
Caro Anonimo, facile pubblicare in un blog dove tu sai con chi stai parlando, mentre io no.
Non importa, tanto ritengo di avere più di una risposta ai tuoi quesiti, e ho anche delle domande da porti.
Nessuno osa (e non è nemmeno stato detto nell’articolo in questione) mettere in discussione il fatto che la depressione sia una conclamata e innegabile MANIFESTAZIONE PSICOLOGICA (e non disturbo del cervello come i tuoi cari psichiatri vogliono farlo passare) di una potenza devastante, capace di cambiare letteralmente la vita di chi ne soffre.
Ma siamo sempre alla FORSENNATA RICERCA DEL SINTOMO (come il mio omonimo articolo che ti consiglio di leggere) e mai alla risoluzione vera e propria del problema.
Lo psichiatra che ti ha in cura, e che ti ha con tanta facilità prescritto una sostanza che è uguale alle droghe di strada, ti ha mai forse chiesto quali fossero le tue abitudini di vita, alimentari, relazionali, spirituali?
Ti ha mai paventato la possibilità che la depressione NON si formi nel cervello, ma parta dall’intestino?
Ti ha mai paventato la possibilità che la depressione possa essere causata dai peptidi non digeriti del glutine? (e ti consiglio di vedere il mio articolo “CELIACHIA, NON SOLO MAL DI STOMACO)
TI ha mai paventato la possibilità che la depressione possa scaturire da anni di consumo di latticini, che formano una pellicola sui villi intestinali, che non permette l’assimilazione dei cibi e quindi la formazione di quelle sostanze che poi servono a livello celebrale per creare le giuste sinapsi affinché tu ti possa sentire bene?
Ti ha mai paventato che il corpo umano va guardato in maniera olistica e completa e non a “pezzi” (e ti consiglio di leggere il mio articolo “NON SIAMO I MATTONCINI DELLA LEGA”)?
E ammesso che determinate difficoltà, anche grosse, nella vita, ti abbiano abbattuto, ti sei mai chiesta come mai la tua resistenza alle avversità non è tanto forte quanto ti aspetteresti, e che quindi ricadi nella categorie di quelle persone che vedono sempre “il bicchiere mezzo vuoto”?
Eh no…al posto di investigare è molto più semplice ottundersi, drogarsi, impasticcarsi, magari per anni, e poi farsi dire da un’altra persona: “Ora sei guarita!”.
Ma guarita da cosa se la causa a monte non è stata né investigata, né quindi tantomeno arginata?
Guarita per quanto? Guarita totalmente (che significa vivere ogni giorno appieno con entusiasmo) o semplicemente sei stata resettata in “modalità sopravvivenza”, e quindi con vita sessuale pari a zero, ingrassata o dimagrita, piena zeppa di tossine che solo gli antidepressivi possono dare?
E fra un anno o due pensi che non sarai da capo? Io non te lo auguro assolutamente, voglio infatti il bene per l’umanità intera, e spero che la tua “cura” ti abbia “guarita” per sempre, ma purtroppo cara amica ho i miei seri, fondati dubbi.
E sai perché? Perché solo un ignorante o un saccente potrebbe avere l’ardire di pensare che una pasticca possa “guarire” e interagire con l’infinita e ancora quasi totalmente oscura biochimica celebrale.
Solo un ignorante o un saccente può pensare che nascondendo, sopprimendo, ingannando, manipolando una sintomatologia si possa arrivare alla guarigione della stessa.
Sono convinto che il tuo psichiatra nulla ti ha mai detto riguardo alle putrefazione intestinale, alla disbiosi, alla leucocitosi digestiva, ai danni causati da caffè, thè, alle iperglicemie e ipoglicemie causate dagli zuccheri raffinati.
E quindi hai preso il tuo bel Prozac e hai continuato le tue sicuramente pessime abitudini di vita e alimentari.
E hai il coraggio di chiamare tutto questo guarigione?
E hai l’ardire di offendere la frutta e la verdura, pensando che non si guarisce con esse?
Da un lato hai perfettamente ragione, lo dico pure io. Infatti non sono frutta e verdura a farti guarire, ma il tuo corpo che si autoregola grazie ad esse.
Questo è il fulcro di tutto. Solo il tuo medico interno sa cosa deve fare, ma non lo può fare perché il tuo intestino è diventato una pattumiera, una fogna di Calcutta, una cloaca di città.
E tu, al posto di risistemarlo, lo bombardi ancora con ulteriori veleni, tagli la spia rossa che ti si è accesa, nascondi i miasmi intestinali con il deodorante chimico chiamato “Prozac”, e ti gongoli in una finta guarigione che, credimi, non durerà per sempre, anzi, durerà meno di quello che pensi.
Voglio aggiungere una cosa per amonima: Se hai tanta, tanta fortuna di avere anche in modo inconsapevole, modificato l'origine della tua depressione può darsi che non si ripresenti in futuro e io te lo auguro con tutto il cuore. Ma le esperienze di molti, troppi dimostrano invece proprio il contrario. Gli antidepressivi aggravano la depressione nel lungo periodo, questo non lo dicono soltanto gli antipsichiatri ma è dimostrato da precisi studi, proprio quegli studi che ne dovrebbero dimostrare l'efficacia! Uno per tutti lo scandalo di uno studio chiamato STAR*D uno dei più ampi mai fatti. Documentiamoci gente, non possiamo continuare a farci rovinare in nome del profitto!!