INVEGA, DEPAKIN E I “SOLITI” 40 KG IN PIU’: SE LA FAMIGLIA VUOLE AFFOSSARVI, REAGITE. E SUBITO
Visualizzazioni: 196
LETTERA
Buongiorno Pietro, da qualche giorno osservo con molto interesse tutto il lavoro che hai fatto fino ad oggi per gente che era normale e la hanno trasformata in neutrale.
Come tutti i neutrali ho una gran voglia di tornare normale ma contro di me ho tutta la mia famiglia e conoscenti che al primo sgarro mi ricordano sempre le medicine.
La mia storia in breve:
Nel lontano 1997 ero un ragazzo di 19 anni pieno di vita, una relazione stabile da un anno con una fotomodella di Milano conosciuta in gita scolastica a Firenze, abitavo in un paesino di campagna (dove abito tutt’ora) nella provincia di ******.
Sempre tartassato dalla famiglia, contraria alla mia storia e sempre pressato a lavorare nei campi con pochi permessi di “vacanze”.
Mia madre ebbe la brillante idea di portarmi da uno psichiatra “amico” il quale dopo solo dieci minuti di colloquio mi diede delle pillole antidepressive dicendomi di tornare dopo un mese per fare il punto della situazione.
Il problema è che dopo 15 giorni dall’assunzione di quella merda volevo solo morire, e mi portarono in più pronto soccorsi di diversi ospedali i quali non sapevano cosa fare perché non parlavo fin quando mi accettarono a ***** e quasi mi ammazzano con quella merda.
Ingrassai 40 kg in sei mesi e da allora la mia vita è un calvario, sette anni di letto dopo di che mi dissi che dovevo reagire, tornai a galla ma con un grande peso attaccato ai piedi che mi tirava giù!
Ho fatto molti lavori tutti terminati di mia volontà, dalla fabbrica alla stesura di asfalti al tornitore e persino al camionista col bolico per un anno dichiarando *******.
Negli ultimi anni avevo trovato un equilibrio con depakin e invega, una convivenza con una ragazza da cinque anni ma dopo andò male anche questa sempre per tutti gli obblighi e ricatti della mia famiglia.
L’anno scorso per un periodo ho fatto due lavori in contemporanea, cioè in fabbrica come rifornitore di linea con carrello elevatore e in campagna, dopo di che esplosi in una crisi maniacale seguita da TSO.
Ora non mi importa di nulla ho solo una gran voglia di essere normale ma mi rendo conto che qui non lo sarò mai. L’importante è che sto buono e non rompo le scatole il resto non importa a nessuno….
Scusami se non sono stato molto chiaro ma vent’anni di vita in poche righe è difficile raccontarti e scusami se ti ho rubato più tempo del necessario per leggere queste righe.
Vorrei acquistare il tuo libro in forma cartacea mi potresti dare le modalità?
Un saluto e ancora complimenti per il tuo lavoro!!
Spero tu possa aiutare il più numero di persone possibile.
Firmato Dario
RISPOSTA
Buongiorno Dario,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ora hai le idee ben chiare.
Hai capito che ti hanno semplicemente distrutto la vita a suon di demoniache bombe chimiche, che ti hanno sconquassato il corpo e l’anima.
Ma la lucidità rimastati ti ha fatto capire che esiste una via d’uscita, e non è certo seguendo questi spocchiosi ignoranti in camice bianco che tornerai in salute.
Se la famiglia, luogo ove uno dovrebbe sentirsi protetto, fa invece, in buona o cattiva fede, tutto il contrario di quello che dovrebbe essere fatto per mantenerti in salute, allora è arrivato il momento di farsi sentire e di smettere di essere succubi.
Il primo passo è quindi riacquistare lucidità attraverso una dismissione intelligente dei farmaci, abbracciando al contempo un regime alimentare vegano, crudista quanto basta, a ZERO glutine e a bassissimo livello di grassi.
Piano di battaglia:
1) Acquistare immediatamente il mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”. Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.
Ci sentiamo in privato
Pietro Bisanti
Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.