FIBROMIALGIA, STANCHEZZA CRONICA, TIROIDITE DI HASHIMOTO E GLAUCOMA

Buonasera signor Pietro, sono una, diciamo ragazza di 51 anni. Mi è stata diagnosticato un disturbo bipolare, ho la fibromialgia\\stanchezza cronica, la tiroidite di Hashimoto, il glaucoma e qualche altra cosa.
La psichiatra mi ha consigliato di prendere il lito ed io sono ingrassata diversi kg, sono andata da un medico omeopata, adesso sto prendendo il litio in oligoelemento.

Sono completamente d’accordo con Lei a proposito degli psicofarmaci. Io ne ho presi per un periodo in dose minore di quella prescritta ed ero una zombie, non provavo più emozioni, andavo a rilento.
Invece il litio mi ha fatto molto bene.

Sono per natura una persona molto tranquilla, ma ho avuto un’infanzia molto infelice, ho sempre dovuto contare su me stessa. Adesso ha una bella famiglia, sono amata da mio marito e dalle mie figlie. Purtroppo quello che ho passato da piccola riemerge sempre. Inoltre con una delle figlie ho avuto dei periodi di notevole stress, nonostante che l’abbia portata x tre volte  a fare dei controlli per capire se avesse problemi di apprendimento mi sono sentita dire che ero io la nevrotica.  Non le dico la sofferenza di mia figlia e la mia. Poi a 18 anni senza alcuna speranza è arrivata la diagnosi di dislessia.
A scuola come l’hanno presa? Non volevano accordarle i provvedimenti che spettano ai ragazzi con DSA.
I problemi non sono finiti perchè questa ragazza ha avuto dei problemi depressivi e adesso sta molto meglio. Quindi può capire lo stress elevato che questo mi ha sottoposto. Le tralascio anche suocera con Alzheimer e suocero pluri90enne da accudire.
Sono credente e la fede devo dire mi aiuta moltissimo. Inoltre cerco di pensare anche agli altri e questo mi reca felicità.
Ho fatto anche psicoterapia, mi ha aiutata sotto molti punti di vista. Adesso sto cercando di cambiare alcune mie lacune e vorrei migliorare la mia vita. 
Aspetto di ricevere la Sua newsletter, buona serata
Alessandra
RISPOSTA
Buonasera Alessandra,
è quasi mezzanotte, ho avuto una giornata pesantissima, ma non posso non dedicarle lo spazio che merita.
Sa subito cosa mi viene in mente?
Che la fibromialgia, la stanchezza cronica, la tiroidite di Hashimoto, il glaucoma e il disturbo bipolare siano tutti figli della stessa madre, e cioè della tossemia interna dell’organismo.
Non voglio neanche immaginare quanti farmaci le abbiano propinato, senza contare il litio, un minerale tossico, che a nulla serve e tanti danni provoca (basti pensare alle continue analisi di funzionalità epatica a cui si viene sottoposti quando lo si prende).
Lei dice che il litio le ha fatto bene.
Non ci credo.
Credo che le abbia fatto apparentemente bene, andando a sopprimere una sintomatologia in atto senza eradicarne le cause.
Come avrà modo di leggere in questo blog, il concetto che si esprime è che il nostro corpo è nato per funzionare bene, senza supplementi inorganici, senza farmaci chimici e che tutte le manifestazioni che accadono sono sintomatologie che vanno comprese, ascoltate e indirizzate, e non soppresse a suon di cannonate farmacologiche et simili.
Quindi, se vuole veramente dare una svolta alla sua vita, niente può prescindere dallo smettere di ingozzarsi di cadaveri marini e terrestri, del latte di altre specie, e di tutti i cibi sbagliati che introduciamo tre volte al giorno nel nostro corpo.
Non ho dubbio alcuno che il fattore alimentare abbia un rilievo enorme nella “cura” del disturbo bipolare: basti pensare alla continua stimolazione che danno gli zuccheri artificiali, capaci di farti passare dall’euforia alla depressione in un battito di ciglia.
Legga attentamente questo blog, e indirizzi anche sua figlia verso uno stile di vita e alimentare finalmente consono al nostro disegno.
Non credo in Dio in quanto tale: credo nella Natura, nel bene, nell’amore e nel rispetto reciproco.
Ma credo anche nel libero arbitrio, nel fatto che siamo fatti anche di carne e sangue, che devono essere alimentati nel modo giusto per funzionare.
Per qualunque approfondimento vorrà chiedermi, sono a sua disposizione, e sono io che ringrazio Lei per leggermi.