CENTRI PER DISMISSIONE PSICOFARMACI: CHI HA DEI CONTATTI, CE LO COMUNICHI

LETTERA

Gentilissimo Bisanti il suo blog è veramente un punto di riferimento per gente che decide di prendere in mano la propria salute e affidarsi al proprio buon senso e istinto, cosa che il buon Dio ci ha fornito ma soffocato  fin da piccoli. Detto ciò  le chiedo come si può acquistare il suo libro, e se lei e ha conoscenza di centri (non credo in Italia) all’estero dove si accompagna il bisognoso fuori dalla palude degli psicofarmaci . Grazie attendo una sua risposta. 

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

Gli psichiatri, al giorno d’oggi, ci mettono cinque minuti a prescrivere farmaci che, secondo loro, non danno assuefazione, quando in realtà è l’esatto contrario.

E una volta prescritti, farseli togliere è veramente molto, molto difficile.

Quando non si è seguiti da un medico propenso in tal senso, si hanno queste opportunità:

-si cerca uno psichiatra che curi la dismissione dagli psicofarmaci, e per questo a breve cominceremo a creare una lista di specialisti;

-ci si affida a centri come quello del dott. Loiacono, e il suo famoso “Metodo alla Salute” (in Internet ci sono tutte le info a riguardo);

-ci si affida a cliniche specializzate, presenti soprattutto negli Stati Uniti, le cosiddette “rehab”: il problema è il costo esorbitante e il breve periodo di soggiorno (circa 15 giorni). In pratica servono per una veloce disintossicazione da droghe e benzodiazepine, e non per uno scalaggio di antipsicotici e antidepressivi, che può richiedere tempi molto più lunghi;

-si prende in mano la propria salute, ai sensi dell’art. 32 della nostra Costituzione, e si porta avanti, con l’aiuto di amici e familiari, uno scalaggio intelligente, del 10% al mese, un farmaco per volta, secondo delle linee guida internazionali, avendo cura, di pari passo, di migliorare assolutamente la propria alimentazione.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell’uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall’aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all’organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che  possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l’Uomo, bensì per i granivori. L’intolleranza al glutine è ormai considerata un’epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all’introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti “psicofarmaci”: dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un’appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

Tenere sempre in mente che lo scalaggio di uno psicofarmaco è sempre un momento delicato, ove possono sorgere pesanti crisi eliminative e anche istinti omicidiari/suicidiari. Mai rimanere da soli e comunicare immediatamente la presenza di tali pensieri. 

In Italia, quindi, siamo ancora lontani dal poter offrire un rifugio sicuro a chi decida di scalare i farmaci.

Anzi, succede l’esatto contrario….

Se uno si presenta in ospedale perché sta scalando e non si sente bene, viene riempito ancora di più…

Ci sentiamo in privato.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.