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EFEXOR, CITALOPRAM: CONTINUATE AD ASSUMERE VELENI E PENSATE DI STARE BENE?

LETTERA

Buonasera dottor Bisanti, 

ho letto vari articoli suoi, vorrei per favore un suo graditissimo parere, due psichiatri (uno dopo l’altro) mi hanno fatto assumere per primo step per 14 giorni Efexor 75mg. 

Sono stata malissimo, pressione alta, testa confusa e ansiosa, ho smesso subito e dopo una settimana un altro neurologo mi ha prescritto Citalopram 10 gocce la mattina, premetto che vengo da un periodo stressante dove mi sono ritrovata senza energie, apatica e scontenta (con pianti quasi quotidiani), Citalopram lo assumo dal 15 luglio, mi da come Efexor inappetenza, ansia generalizzata, testa in ansia, pianti, di tutto di più… voglio assolutamente sospenderlo, lei sa dirmi se ci devo impiegare vari giorni perché non ne posso proprio più…. grazie se vorrà dedicarmi anche 5 minuti del suo prezioso tempo.

La saluto
Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.


La prima cosa da dire è di una BANALITA’ disarmante: se si continua ad assumere una sostanza chimica al 100%, che il nostro corpo riconosce per quello che è e cioè un VELENO, come diamine si potrà stare bene?

Seconda cosa: lei stessa si è fiondata dallo psichiatra, nessuno è venuto a “cercarla a casa”. Ma prima di farsi impasticcare, si è mai chiesta se la soluzione farmacologica fosse quella più LOGICA? Ovvero, lei ritiene che i mali dell’animo umano possano essere guariti da una sostanza chimica al 100% in grado, SECONDO LORO, di poter interagire selettivamente con 100 miliardi di neuroni, andando ad “aggiustare” solo quello che vogliamo noi?

Detto questo, la mia idea è e RIMANE UNA SOLA: il corpo è un’entità autoguarente, noi dobbiamo solo evitare di rompergli le palle, agevolandolo nel suo lavoro.

Questo significa, in primis, alimentarsi SECONDO NATURA e non infilando in bocca qualunque porcheria ci passi davanti, pensando che tanto non succeda nulla…

Ora, nella sua situazione, TEORICAMENTE, si potrebbe pensare anche a una dismissione IMMEDIATA, considerato il breve periodo di assunzione e TUTTI I SEGNALI negativi che il corpo le sta mandando.

Ma questa è una decisione che DEVE PRENDERE LEI. Io non ho legalmente la possibilità di sostituirmi a lei. Le dico cosa farei io se fossi nel suo caso specifico.

Potrà invece valutare, se lo vorrà, una dismissione classica, cioè del 10% al mese, che è quella consigliata da tutti i veri professionisti che sanno molto bene cosa siano gli psicofarmaci.

Questo, sempre a mio avviso, DEVE andare di pari passo con un cambiamento RADICALE dello stile di vita, sia esso alimentare/emozionale/ambientale.

Altrimenti si torna daccapo, senza aver SRADICATO il problema alla radice.

Infatti, lei si è mai chiesta se siano stati gli eventi stressogeni a ridurla così oppure se l’evento stressogeno sia stato esso stesso LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE un vaso già pieno ovvero un fisico ormai talmente indebolito da anni di cattive abitudini che si è rivelato incapace di reagire?

Questo per farle capire che più spesso di quanto non si creda diamo la colpa alla NOSTRA VITA mentre, in realtà, è il NOSTRO STILE DI VITA a portarci sul baratro.

Le consiglio la lettura immediata del mio libro e di questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

Forza e coraggio

Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.



UN RICOVERO VIA L’ALTRO: COME CONVINCERE I MEDICI CHE LA CAUSA E’ ORGANICA?

LETTERA

Pregiatissimo Pietro, 

sono ormai poco più di 2 anni che mio figlio, subisce ricoveri obbligatori presso SPDC a *******. ***** ha 26 Anni, ha “subito” vari choc dalla nostra famiglia disfunzionale (eufemismo): morte di una sorella 15enne, separazione di noi genitori, latitanza della figura paterna, rifiuto di proseguire la formazione scolastica…

Alle prime manifestazioni di disagio è stato subito psichiatrizzato dell’autorità paterna (medico) e da lì è entrato nell’inferno. Lo scorso anno ero riuscita per un breve periodo a togliergli glutine e caseina con ottimi risultati.

Purtroppo la sua scarsa maturità e autostima gli hanno fatto desiderare “la normalità”, la pecoresca consuetudine alimentare, ed è poco alla volta ritornato vittima della malattia e del sistema medico.

Ora con questo nuovo ricovero ho cercato di suggerire all’unico medico “sensibile” alle conoscenze sul microbiota di verificare i suoi livelli di Omocisteina, mutazione MTHFR, carenze vit.D, ma con varie scuse si fa negare e/o risponde dall’alto della sua autorità tramite gli infermieri riferendo dati vaghi o peggio inutili.

Purtroppo devo ammettere che mio figlio oltre a lamentarsi del suo stato pietoso di zombie, ancora non sembra prendere coscienza che l’alternativa c’è (e l’ha pure sperimentata).

Lei potrebbe suggerirmi COME poter interagire coi medici per ottenere che gli vengano fatti questi esami (Omocisteina, mutazione MTHFR, Peptidi urinari 24h che evidenziano come glutine e caseina siano delle esorfine, carenze vit.D) che dimostrerebbero insindacabilmente (a mio avviso anche a mio figlio, Tommaso di nome e di fatto evangelico) che la base della malattia è biologica, organica.

Forse pretendo troppo dalla protervia del potere medico e di Bigfarma: è per questo che Lei suggerisce di portarli in Norvegia? 

La ringrazio e complimenti per il coraggio con cui sostiene le sue convinzioni.

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
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Veniamo a noi.
Lei ha capito quale sia la soluzione (parzialmente) ma, come è ovvio, si scontra con un MURO fatto di luoghi comuni, arroganza e IGNORANZA.
Ora, ci sono due cose da fare:
1) Capire che non è sufficiente l’eliminazione di glutine e caseina: questo deve essere solo IL PRIMO PASSO verso un’alimentazione che metta al suo centro la frutta e la verdura crude, a bassissimi livelli di grasso. Questo è il punto di arrivo, che produce una VERA SALUTE, non la mera sostituzione di cereali con glutine con quelli senza… Se si vuole stare VERAMENTE BENE bisogna smetterla di mangiare come degli uccelli.
2) SMETTERLA di delegare la propria salute ad altri. Lei se ne deve altamente fottere di quello che i medici pensano. Non cambieranno idea solo perché lei glielo dice. 
3) Quando si scalano i farmaci, questo deve essere fatto MOLTO LENTAMENTE. Non più di un 10% al mese, un farmaco alla volta.
So che questo le servirebbe per convincere suo figlio ma, anche se riuscisse a fare quegli esami e gli stessi rivelassero quello di cui lei è in cerca, otterrebbe come al solito delle vittorie parziali.
Qui bisogna che il diretto interessato, con anche un solo barlume di lucidità, decida di farsi aiutare. Decida di voler ascoltare per bene una campana diversa.
So che è più facile a dirsi che non a farsi. Ma questa è l’unica strada possibile.
Cominci a regalargli il mio libro. Io sono pronto a spiegargli PERSONALMENTE la strada igienista. 
In modo che EGLI STESSO possa prendere la decisione che ritiene più giusta.
Ci sentiamo in privato
Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

“LEI E’ LA BELLA IMMAGINE DELLA DIVISA, DELL’UMANITA’ E DEL SACRIFICIO PER MIGLIORARE LA VITA AGLI ALTRI”

DALLA CHAT DI FACEBOOK


Salve, volevo rinnovarle la mía stima e la Mía ammirazione, questo Mondo ha bisogno di persone come leí, lei e’ la bella immagine della divisa, della Umanita, e del sacrificio per migliorar la vita Ai altri, presto vorrei fare come leí, dedicar tutto me stesso alle persone che ne hanno bisogno. GRAZIE x tutto xio che fai, x ogni mio fratello o sorella si questo Mondo, Grazie.
Pietro

Guardi la sua meravigliosa bambina

E tutto il resto verra’ da se’

Avanti cosi’

Grazie di Cuore, e credimi per la prima volta mi sentó Orgoglioso io nel Ringraziarla. GRAZIE
COMMENTO
Non ho dubbio alcuno che fra le migliaia di persone che mi leggono giornalmente, ci siano, tra queste, anche quelle che, incapaci di gestire l’invidia per essere solo dei poveri, piccoli omuncoli attaccati a queste inutili certezze terrene, abbiano agito nel male.
Per convenienza personale? Per vigliaccheria? Per non voler prendere una posizione?
Qualunque sia il motivo, guardatevi allo specchio e promettetevi di cambiare.
Non vi porto rancore.
Mi fate solo una grande, immensa pena.
Sì, pena, perché non avete capito che tutto quello a cui siete attaccati è effimero, fasullo, di circostanza.
E che sul letto di morte, avrete soli rimpianti per non essere stati, nella vostra vita, dei VERI UOMINI.
Come, non ho remore a dirlo, lo SONO IO.
Pietro Eupremio Maria Bisanti

XEPLION: “LA PELLE DI TUTTO IL CORPO HA INIZIATO A SFALDARSI”. LEGGETE E INORRIDITE!

LETTERA

Buongiorno sig. Bisanti, sono un ragazzo di 27 anni, lo scorso novembre ho attraversato un periodo di forte stress al seguito del quale è sopraggiunta una crisi psicotica. 

Ho subito un tso e mi hanno somministrato Xeplion per cinque mesi (sei iniezioni totali), sono riuscito ad uscirne solo grazie al suo video su youtube “come sganciarsi dal csm”, volevo prima di tutto spiegare come si vive malissimo sotto questo potentissimo veleno, procedo elencando la miriade di sintomi che ho sperimentato: prima di tutto sono sparite le emozioni, non c’è più motivazione, non c’è voglia di far nulla e sono incapacitato a provare qualsiasi forma di piacere, dopo la terza iniezione le mie facoltà cognitive sono declinate inesorabilmente, non riuscivo più a pensare e a mettere a fuoco, nebbia costante. Ho sperimentato una forte acatisia con impossibilità di stare fermo anche da seduto, la mia vista era molto offuscata, la prolattina è arrivata a 100 ng/ml con conseguente perdita della libido, impotenza, eiaculazione retrograda e ginecomastia, sono ingrassato di 23kg, la pelle di tutto il corpo ha cominciato a sfaldarsi e a venire via, ho avuto forte mal di denti, acne, stipsi, incubi, insonnia, mal di testa, acufene, parkinsonismo con mancanza di espressività facciale e problemi a parlare, lingua gonfia, bocca secca, naso che cola, occhi che lacrimano.

In poche parole ho smesso di vivere, dopo quattro mesi di astinenza dal veleno molti sintomi sono andati via, specialmente il deficit cognitivo, adesso posso pensare liberamente senza che una morsa stritoli e opprima i miei pensieri, però non provo nessuna emozione, non ho voglia di far nulla, sono ancora grasso e impotente. Diciamo che l’inferno vero e proprio è passato, adesso mi trovo in un limbo. 

Ho letto che per smaltire definitivamente Xeplion può volerci anche un anno, volevo sapere se secondo lei è possibile che in futuro possa tornare a sentirmi me stesso, ad emozionarmi e ad amare la vita… secondo lei sei iniezioni (massima dose) hanno compromesso inesorabilmente il sistema dopaminergico o c’è speranza che nei mesi/anni torni a funzionare? 
Inoltre il fatto che abbia riacquistato quasi del tutto le mie facoltà mentali in soli quattro mesi è da considerarsi nella norma oppure è sintomo di ripresa volta a eventuali miglioramenti?

La ringrazio in anticipo e le porgo i miei saluti.

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.

Anzitutto sono IO che mi DEVO INCHINARE davanti a lei.

Per tutta la sofferenza che ha dovuto e SAPUTO sopportare.

Per essersi messo in discussione.

Per essersi rialzato.

Per aver CERCATO risposte, seppur rimbecillito da questa merda, al posto di CROGIOLARSI e LAMENTARSI come fa un sacco di gente.

Io sono avido di complimenti perché non amo dare aria alla bocca. Ma lei li merita TUTTI.

Detto questo, è ora di fare il salto finale verso la VERA SALUTE.

Credo poco alla “crisi psicotica a causa di stress”…c’è forse lo zampino di spinelli, fumo, alcol, redbull e/o cibo di merda? Io penso proprio di sì… Non ho visto poi così tante persone “uscire di testa” a causa dello stress, QUANTO INVECE PER LE ABITUDINI DI VITA DI MERDA PRIMA O IN CONSEGUENZA DEGLI EVENTI STRESSOGENI.

Comunque, come dico sempre, del passato non ce ne facciamo un cazzo.

Ora, legalmente si è sganciato. Primo passo fatto. Se avrà bisogno di me in tal senso mi faccia sapere

Il suo corpo sta reagendo molto bene, anche grazie alla sua giovane età.

L’OBIETTIVO deve essere solo uno: lasciare al corpo il compito di autoguarirsi, facendo il MASSIMO che si può nell’agevolarlo in tal senso.

Questo significa, in primis, ALIMENTARLO COME UNA RELIQUIA.

L’alimentazione è il FATTORE PRINCIPALE nella ripresa.

Dalla mia esperienza con migliaia di persone ascoltate, senza un cambio alimentare, quando si devono recuperare “botte” forti come questa, non si va da nessuna parte.

Qui deve arrivare http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html e PUO’, anzi DEVE farlo molto più velocemente di quanto indicato nel link.

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com

Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.

Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti


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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
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CHIAMI UN PICCIONE PER NOME? HAI VINTO UN BEL RICOVERO COATTO

FONTE LANAZIONE.IT

Stop al cibo ai piccioni sulle strade. Maxi multe e rischio ricovero coatto
Il Comune di Riomaggiore dichiara guerra ai volatili invasivi
di LAURA PROVITINAPubblicato il 10 agosto 2018 
Ultimo aggiornamento: 11 agosto 2018 ore 07:20 
Il Comune di Riomaggiore vieta di dare cibo ai piccioni
Il Comune di Riomaggiore vieta di dare cibo ai piccioni
3 min
Riomaggiore (La Spezia), 11 agosto 2018 – Il Comune di Riomaggiore dichiara guerra ai piccioni che invadono il territorio. E lo fa in una maniera insolita, adottando misure ‘rigide’, nell’ottica di garantire igiene e sicurezza ai residenti e ai turisti che affollano il paese. Già lo scorso 12 luglio il sindaco, Fabrizia Pecunia, aveva rispolverato l’ordinanza emessa dal predecessore nel gennaio 2012 che vietava di somministrare cibo ai piccioni sul territorio comunale. Il divieto, dunque, c’era, ma in qualche modo era stato ’dimenticato’ e non veniva né rispettato né fatto rispettare, nonostante la cartellonistica bilingue (italiano e inglese) distribuita un po’ ovunque.

IL PROBLEMA piccioni, però, si è aggravato, la gente del posto ha iniziato a ‘mugugnare’ con più forza e l’amministrazione ha teso l’orecchio, convincendosi che fosse il momento di applicare la vecchia ordinanza. Sono scattate le prime multe ma presto è stato chiaro che non sarebbe bastato. Da qui la decisione, assunta in questi giorni, di inasprire le sanzioni: se prima la multa si attestava sui 50 euro, a breve passerà a 300 euro. Non è tutto. «Stiamo acquistando – spiega il sindaco Pecunia – il mangime sterilizzante e copriremo i nidi sparsi sui palazzi, così da impedire la nidificazione. Se ciò non bastasse, siamo disposti ad acquistare un falco: costa parecchio ma è pur sempre un investimento, diretto a salvaguardare i nostri concittadini e i nostri ospiti». Falco che può costare anche mille euro, se non di più, e che certo necessiterà di un falconiere per la sua cura.

MA NON E’ tutto. Se i piccioni proliferano, significa che molti… se ne prendono cura. Da qui l’idea di fare controlli finalizzati. «Con Asl e carabinieri – aggiunge infatti il sindaco – ci siamo persino spinti nelle abitazioni di coloro che riteniamo ‘donatori’ abituali di cibo ai piccioni. Ci sono state segnalate persone che non solo danno cibo ai volatili ma persino… li chiamano per nome. Ecco, abbiamo voluto capire se in alcuni di questi casi ci fossero le condizioni per un trattamento sanitario obbligatorio. Dai controlli su abitazioni e persone fin qui eseguiti non sono emersi elementi tali da poter procedere in questo senso, ma non ci arrendiamo. Siamo pronti a tutto pur di allontanare questi volatili ‘disturbatori’ dal nostro territorio». 

IL COMUNE ha inoltre reclutato un ausiliario da affiancare al personale della polizia municipale, da destinare al controllo e alla prevenzione di comportamenti non rispettosi dei divieti, come appunto quelli di offrire cibo ai volatili. 

COMMENTO
Piantatela di stropicciarvi gli occhi… Sì, avete letto bene.
Italia, anno 2018, non gulag siberiani anno 1900.
E la notizia non è stata pubblicata sul “giornalino della scuola” ma su un quotidiano di una certa rilevanza.
E’ agghiacciante. Agghiacciante aver compreso quanto la nostra libertà sia continuamente in pericolo.
Il vero nemico non è la bambina del film “L’Esorcista” ma chi corre ad “aiutarti per il tuo bene”.
I soli, gli emarginati, chi non ha nessuno. Queste sono le persone che solitamente cadono in queste trappole psichiatriche.
Mi batterò, da qui fino alla morte, contro la prevaricazione dell’essere umano.
Pietro Eupremio Maria Bisanti

FROSINONE: UCCIDE I FIGLI E SI SUICIDA. PROVIAMO A GUARDARE OLTRE

FONTE WWW.ILTEMPO.IT

“Voleva vendicarsi della moglie”, così l’ex ferroviere ha ammazzato i figliLa strage a Esperia, nel frusinate. A trovare i corpi senza vita di Mariano, Isabella e del marito è stata la donna
di Angela Nicoletti
22 Agosto 2018
“Voleva vendicarsi della moglie”, così l’ex ferroviere ha ammazzato i figli
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Potrebbe aver agito per vendetta Gianni Paliotta, l’ex ferroviere in pensione di 67 anni che ieri mattina ad Esperia, nel frusinate, ha ucciso a colpi di pistola i due figli Mariano e Isabella e poi si è tolto la vita. Vendetta nei confronti della moglie, Flora, che ha voluto risparmiare. È stata la stessa donna, insegnante di 50 anni, a trovare i corpi dei due figli di 27 e 19 anni e quello del marito. Un omicidio-suicidio che potrebbe avere un movente passionale. I venti anni di differenza erano diventati una sorta di ossessione per l’uomo. Una depressione ben nascosta ma che forse era nota in famiglia. Per questo motivo il magistrato Roberto Bulgarini Nomi ha disposto che vengano interrogati tutti i parenti, amici e colleghi della coppia. In mattinata potrebbe essere ascoltata anche Flora Ciferri che a causa del forte stato di choc è ricoverata presso l’ospedale di Cassino.

Intanto è stato diffuso un video del TG5 nel quale la donna, tre anni fa, unitamente alla figlioletta Isabella, racconta del dramma dei malati di reni. La piccola di casa, infatti, era tornata alla vita dopo che la madre le aveva donato l’importante organo.


COMMENTO
Il mio MASSIMO rispetto per questa tragedia.
Detto questo, non ho mai creduto alla panzanata della “malattia della figlia”… e certo, mia figlia è stata male, quindi di punto in bianco stermino tutti…
Ma si può continuare a permettere a dei giornalisti di spararle così grosse?
Questo articolo, invece, ha parzialmente esplicitato quella che è stata la mia prima riflessione: non è stato quest’uomo a premere il grilletto bensì la chimica che aveva in corpo.
Possiamo avere TUTTE LE PATURNIE DEL MONDO, pensare LE COSE PIU’ ORRIBILI ma tra il pensare e l’AGIRE c’è un abisso. Quell’abisso che gli antidepressivi ti “permettono” di oltrepassare.
Dissidi familiari, differenza d’età…sì… tutto è possibile ma solo come PRESUPPOSTI per “CURARE” (e per curare intendo SOMMINISTRARE FARMACI, perché questo è l’unico modo in cui sa agire la fallimentare Psichiatria) stati emozionali che invece DEVONO essere affrontati attraverso il cambio dello stile di vita alimentare/emozionale, fino a dare un calcio nel culo al rispettivo partner se questo è propedeutico a una vita migliore.
Questa è la giostra: vita alimentare di merda – impossibilità di gestire correttamente le emozioni e una vita relazionale distruttiva – terapia farmacologica per SOFFOCARE le stesse – suicidio, omicidio, omicidio/suicidio farmaco-indotto. QUANTI CASI SIMILARI STANNO “SBOCCIANDO” GIORNO DOPO GIORNO? “Insabbiati” come raptus del momento o con le giustificazioni più ridicole come “li ha uccisi perché il pollo era freddo”.
Ascoltatevi la mia intervista, resa in tempi non sospetti…
[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=IhhSqkzGIJs&w=320&h=266]
La mia è solo una ipotesi per questo caso concreto, ognuno rifletta e si faccia la sua idea.
In generale, però, che gli psicofarmaci siano alla base dell’EPIDEMIA DI SUICIDI/OMICIDI “inspiegabili” è SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.
Apriteli.
Pietro Eupremio Maria Bisanti

“UN ANNO CHE NON ESCO DI CASA”: UN ALTRO GUARITO, COMPLIMENTI PSICHIATRI

LETTERA

Salve gentile Pietro, le spiegherò in sintesi quello che mi sta succedendo!!!

Sono un uomo di 38 anni che, in seguito a un intervento chirurgico alla gamba sx con tanto di Ilizarov, nel 2012 ebbi un TSO per stato di malessere causato da dolori alla gamba e ansia. 

Appena ricoverato, mi diedero 20 mg di Olanzapina più gocce di Entumin, proseguendo così per circa 1 anno, poi la mia psichiatria ha scalato a 10 mg tenendo questo dosaggio per 1 anno e mezzo circa; io non ero più lo stesso di prima, dormivo tanto, mangiavo tanto, tendevo a ingrassare. 

Ero già stufo di questi antipsicotici di MERDA!! Voglia di lavorare Zero. Voglia di fare sport, non riuscivo più perché mi sentivo sempre stanco e con dolori muscolari, aggiungiamo anche apatia e appiattimento emotivo quando io prima di cominciare con queste sostanze non ero così. 

Tolta Olanzapina, inizia il vero calvario di  continui cambiamenti di molecole (sempre categoria di neurolettici) fino a oggi , passati 6 anni non sono ancora riuscito a smettere gli psicofarmaci nonostante io abbia fatto già dei tentativi risultati fallimentari perché avevo delle crisi, ricominciando così a riprenderli. 

Adesso, mi sono rivolto a uno psichiatra psicoterapeuta chiedendo aiuto a lui per disintossicarmi da questa roba, però sono un po’ scettico nel ritornare quello che ero prima di prenderli, cioè con voglia di fare e di vivere la vita. 

Questo dottore un mese fa mi ha prescritto Invega 6 mg, settimana scorsa scalaggio a 3 mg. Io chiedo consiglio a lei ed un eventuale aiuto, lo scalaggio così in modo affrettato è corretto? 

Cosa dovrei fare per smettere assolutamente gli psicofarmaci? Mi scusi se mi sono dilungato troppo, ma sono disperato per la situazione in cui sono finito. Adesso è anche 1 anno che non esco di casa. 
Cordiali saluti 

Lettera firmata

Inviato da iPhone

RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.
Me lo continuo a dire da solo… “Pietro, devi SMETTERLA di meravigliarti”…
Eppure, davanti all’ennesimo scempio di una Medicina ma soprattutto di una Psichiatria fuori controllo, non posso non meravigliarmi.
Come al solito, questi cialtroni in camice bianco non fanno altro che soffocare farmacologicamente qualunque NORMALE reazione umana, come in questo caso il dolore, la paura e l’ansia suffragati da un SERIO EVENTO TRAUMATICO DI NATURA ORGANICA.
E lo fanno attraverso farmaci, la cui potenza e sconquasso sono a loro per lo più sconosciuti.
Li danno come se fossero acqua fresca, per poi FOTTERSENE altamente dei loro nefasti effetti, anzi, addebitando la colpa di tali stati psicologici farmaco-indotti al POVERO MALCAPITATO DI TURNO.
Questo è quanto è capitato a lei e a milioni di esseri umani in tutto il globo terrestre.
Ora, andando avanti così dove crede che arriverà?
Se la strada è PERENNEMENTE sbagliata, non si arriverà da nessuna parte.
E’ ora che PRENDA LEI STESSO in mano la sua salute: è un suo DIRITTO e un suo DOVERE.
Non ho dubbio alcuno che la salute non si ristabilisca certo attraverso schifezze chimiche bensì’ con il COSTANTE, COERENTE e PERSEVERANTE percorso giornaliero in ossequio alla nostra natura di esseri umani: aria pulita, luce solare, alimentazione impeccabile ed emozioni positive: tutto questo INSIEME, giorno dopo giorno, riporta un essere umano alla vita. Non la loro merda chimica.
Che lo scalaggio in atto sia MOSTRUOSAMENTE veloce, non serve una laurea per capirlo, basta vedere che cosa consigliano alcuni psichiatri americani con un po’ di sale in zucca.
Io, nella sua medesima situazione, esigerei dal medico uno scalaggio del 10% al mese, anche meno, in relazione a come lei si sente.
Ma questo DEVE essere PARTE di un progetto di rinascita molto più ampio, che comincia dallo scalaggio e arriva a quello che mettiamo in bocca, passando per i rapporti umani che vogliamo tenere o eliminare.
Questa è la guarigione.
Ogni giorno andato senza fare nulla è un giorno PERSO.
Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

ERO GAY, ORA NON LO SONO PIU’: GRAZIE PIETRO BISANTI

DALLA CHAT DI FACEBOOK


Ciao pietro

Ho letto che spinaci bietole peperoni e cavoli contengono acido ossalico

Sarà vero?

Io sono diventato crudista. Solo una volta A settimana mangio le patate

Che paura…

non metterò mai più uno spinacio in bocca…

Ma secondo te è più compatabile con un uomo uno spinacio o una patata?

Non saprei

le patate le puoi mangiare crude?

No sono tossiche

ti sei risposto da solo

Ma i peperoni rossi si possono mangiare?

*******

posso sapere tu chie diamine mangi dalla mattina alla sera?

Frutta colazione Frutta o ortaggi pranzo Frutta come spuntino Verdure sera Ovviamente tutto crudo..Non uso ne sale ne spezie ma solo olio

elencami bene

le quantità

Colazione 1 0 2 frutti Pranzo 500 grammi/ 800 grammi Spuntino 1 mela Cena 600/ 800 grammi

e mi fai capire come vivi?

Cioè in che senso

ma scusa

a livello calorico

dove vai?

Sono poche?

Dovrei raddoppiare?

ma da quanto mangi cosi?

6 mesi

quanto pesi e quanto sei alto?

176×61 kili

e ti senti bene?

Si

ma hai un passato di psicofarmaci?

Si

Mi davano il deniban più gocce en

ma quanti anni hai?

e da quanto non li prendi piu?

Non assumo più farmaci da un anno

37

per quanto li hai presi?

2 anni

per che motivo?

Avevo perso mio papà e in più sono risultato positivo

positivo a cosa?

Aids

e prendi farmaci?

Li ho presi ( arv) solo 1 settimana poi ho buttato tutto

Mi facevano sentire davvero male

apprezzo moltissimo la tua buona volontà

ma se non si aggiusta bene l’alimentazione

la vedo grigia nel medio-lungo periodo

Credimi mi mandavano in crisi

ti credo al 100%

Poi con l’alimentazione crudista non mi sento più gay

Non so cosa mi stia succedendo

È davvero strano

spiegami bene

Io non mi sento più attratto dagli uomini

Io sento piacere x le donne

Io so che l’alimentazione gioco un ruolo fondamentale negli ormoni sessuali

lo dico io da SEMPRE

ma spiegami bene questo cambiamento

ma ci eravamo sentiti al telefono?

Ma cosa mi è successo? Anche la mia voce sta diventando maschile

Poi non credo alla storia del aids

non ci credo nemmeno io

ma ci ervamo sentiti al telefono?

Non ricordo

ma prima non sentivi nessuna attrazione per le donne?

eri COMPLETAMENTE omosessuale?

Zero

Adesso zero x gli uomini

Poi ho letto tuo articolo su omosessualità e mi ha aperto una porta

Incredibile

Alla fine avevo ragione io…

Infatti è vero

da quanto hai ricominciato ad avere attrazione per le donne?

Da 2 mesi

Ma pian o pian o prima è svanito desiderio verso gli uomini

e poi hai iniziato a guardare le donne giusto?

Si

Questo da quando mi sono buttato sul crudismo

posso pubblicare dandoti l’anonimato questa mostruosa testimonianza?

Certo assolutamente si

COMMENTO

Cosa altro c’è da aggiungere?
Volete sapere che cosa io pensi dell’omosessualità?
Non ho remora alcuna ad affermare che, a mio parere, sia assolutamente contronatura.
Che se un uomo è dotato di un pisello, questo deve necessariamente andare dentro la vagina di una donna e non nello sfintere di un altro uomo; sfintere, si precisa, che ha il solo compito di evitare di evacuare quando non è il momento.
Che se una donna è dotata di una vagina, dentro essa non deve andarci un dildo bensì il pene di un uomo.
I miei anni di studi silenziosi, di interfacciamento con una marea di persone mi hanno fatto comprendere quello che sta finalmente uscendo grazie a queste testimonianze galattiche, e cioè che vi è una linea SOTTILISSIMA che divide l’uomo dalla donna.
Questa linea sottilissima ce la giochiamo con il nostro sistema ormonale, che DEVE essere perfettamente centrato.
In ognuno di noi può prevalere la parte femminile o maschile in relazione all’andamento dei nostri ormoni, e i nostri ormoni VENGONO INFLUENZATI da quello che viviamo, respiriamo, MANGIAMO e ci spalmiamo addosso.
Basti pensare che sia sufficiente una “cura” di estrogeni o di testosterone per cambiare radicalmente, in maniera opposta, i gusti sessuali di una donna o di un uomo.
Non riuscite, quindi, a trovare l’analogia tra ORMONI artificiali e ORMONI che provengono da altre specie animali attraverso l’ingestione di carne e latticini?
In aggiunta, non meno importante, è l’influenza NEFASTA di cereali e legumi, che una volta ingeriti, non essendo cibo umano ma per GRANIVORI, mimano gli estrogeni femminili, con tutto lo sconquasso che ne consegue.
Non aggiungo altro, al momento, perché le mie piene considerazioni le troverete nel mio libro in uscita https://pietrobisanti.blogspot.com/2018/08/come-acquistare-autonomamente-i-libri.html
Ognuno, al momento, tragga le proprie conclusioni: siete persino liberi di pensare che questa testimonianza sia farlocca, orchestrata ad hoc per vendere il mio prossimo libro.
Non me ne fotte niente, io rispondo alla mia coscienza.
Chi vuole scandalizzarsi lo faccia, chi vuole impiccarmi in piazza si fotta, chi vuole con serietà valutare anche questa strada è il benvenuto.
Sicuramente le motivazioni alla base dell’omosessualità non possono certo ridursi alla sola sfera alimentare/ambientale ma se anche solo una persona ha dovuto passare anni infernali per POTER ACCETTARE UNA CONDIZIONE CHIMICO-ALIMENTARE-INDOTTA e non una CONDIZIONE NATURALE, tutto questo è semplicemente MOSTRUOSO.
Non avrei alcun problema ad accettare di essere omosessuale ma spaccherei il mondo se questo fosse la conseguenza della merda che buttiamo nel nostro corpo al giorno d’oggi.
E spaccherei il mondo due volte se questa sofferenza dovessero averla i miei figli.
Pietro Eupremio Maria Bisanti

COME ACQUISTARE AUTONOMAMENTE I LIBRI DI PIETRO BISANTI

Questo mondo di merda ha un bisogno estremo di verità.
Quando scrivo “mondo di merda”, intendo la fetta della popolazione che per propri interessi personali, senza guardare in faccia a nessuno, è pronta a danneggiare il prossimo con la stessa facilità con cui si infilerebbe le mutande al mattino.
Ecco i libri di Pietro Bisanti:
1) ASSASSINI IN PILLOLE: LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE. L’unico libro in Italia che ti dice veramente cosa siano gli psicofarmaci, cosa sia la Psichiatria, quanti danni abbiano fatto all’umanità intera e come uscirne. SUBITO DISPONIBILE
2) LA POTENZA FRUTTARIANA DEL CORPO UMANO: AL GORILLA NON SERVE UNA LAUREA PER VIVERE IN SALUTE. Un completo manuale igienista di cosa siamo, cosa dovremmo mangiare e cosa significhi vivere in salute. Mi scuso per il ritardo, il volume sarebbe già dovuto uscire. Data definitiva di pubblicazione 31 ottobre 2018.
3) ASSASSINI IN PILLOLE II: MANUALE DI DIFESA E CONTRATTACCO PSICHIATRICO. Un manuale completo con tanti ulteriori consigli oltre a tutto quello che deve essere fatto per affrontare a muso duro una Psichiatria ormai fuori controllo e sempre più arrogante e malvagia. Data definitiva di pubblicazione 31 dicembre 2018.
4) COME NON DISTRUGGERE IL PROPRIO ANIMALE DOMESTICO CON LE PROPRIE MANI. Un volume che finalmente fa luce sulla salute pietosa degli animali “affidati” alle cure dell’uomo, oltre a una panoramica su quale sia la loro corretta alimentazione. Data definitiva di pubblicazione 27 febbraio 2019.
5) SESSUALITA’ FUORI CONTROLLO: COME CIBO E CHIMICA CI RENDONO CIO’ CHE NON SIAMO. Un volume che cerca, con serietà assoluta, di fornire una spiegazione non solo psicologica alle numerose sfaccettature della sessualità umana, a partire dall’omosessualità e la bisessualità. Data definitiva di pubblicazione 30 aprile 2019.
COME ORDINARE:

1) I libri sono disponibili in formato cartaceo o PDF. Il costo è rispettivamente di euro 22,00 e di euro 16,00. Il costo della spedizione, per la versione cartacea, è di euro 8,00, per un totale quindi di euro 30,00. ATTENZIONE! ANCHE PER PIU’ COPIE, LE SPESE DI SPEDIZIONE RIMANGONO SEMPRE AD EUR0 8,00.

2) Il pagamento può avvenire in quattro modi:

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NOTA BENE: TUTTI I LIBRI IN FASE DI STESURA SONO GIA’ ORDINABILI E PAGABILI E SARANNO RECAPITATI, SALVO LIEVI RITARDI, ALLE DATE INDICATE.

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QUESTO E’ UN BLOG UNICO, CHE NON HA PAURA DI DIRE LE COSE COME STANNO.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti

“ORDE DI PSICHIATRI E PSICOLOGI SI RIVERSARONO NEI VARI COMUNI…”: DALL’EMILIA A GENOVA, TRA VOMITO E PARALISI, A SPACCIARE LA LORO MERDA

LETTERA

Buongiorno Pietro,

ho scoperto purtroppo da poco il blog e dico purtroppo perché ho trovato tante risposte a domande che mi pongo da anni.

Vorrei raccontarle la mia storia affinché possa aiutare altre persone.

Ho ****** anni sono una donna che si potrebbe definire “normale” per la società.

Nel ***** la mia terra è stata segnata per sempre dal terremoto dell’Emilia e la vita è cambiata radicalmente.

Si viveva nella tenda in giardino per paura dei ladri, si mangiava male e quello che si trovava ma soprattutto non si dormiva per la paura di un’altra scossa nella notte.

Orde di psichiatri e psicologi si riversarono nei vari comuni e da qui inizia la mia storia.

Avevo paura di aver perso tutto, avevo paura di dormire, di mangiare e piangevo tanto. Mio marito è ****** ed era sempre in prima linea durante il terremoto e quindi ero spesso sola con mio suocero ingestibile.

Mi viene prescritto il Minias per l’ansia 20 gocce e un “vedrà che starà bene ora”. Non conoscevo gli psicofarmaci e alle mie domande ricevevo solo rassicurazioni. In farmacia questi farmaci erano scontati… eh sì per un paio di anni le case farmaceutiche applicarono uno sconto fedeltà e qui hanno fatto affari.

Finalmente dormo e mi pare di essere meno ansiosa ma dopo qualche mese inizio a sentirmi male. Ho avuto attacchi di panico e la mia salute era peggiorata notevolmente, mi ammalavo in continuazione. 

Torno al centro predisposto e non trovo più le stesse persone ma il CSM. Chiedo se i miei sintomi possono essere ricondotti al Minias ma mi fanno sentire come una “matta”! Come se in realtà stessi peggiorando per colpa dell’ansia e mi sono talmente vergognata da non tornare più.

Nel frattempo il lavoro è precario e ho paura di non farcela con contratti da una settimana ad un mese ed essere donna sopra i 30 in Italia equivale alla morte lavorativa.

In pochi anni ho dovuto affrontare nello stesso periodo lavoro precario e mal pagato, tumore di mia madre e tumore di mio suocero ah e mobbing sul posto di lavoro perché quando sei precario sei ricattabile e non puoi permetterti nulla.

Ad un certo punto il mio corpo si è bloccato letteralmente e ho somatizzato a tal punto da avere la parte destra del mio corpo quasi paralizzata. 

Mi ricoverano per 5 giorni nel reparto di neurologia di ***** e mi dicono che devo parlare con uno psichiatra perché i risultati erano negativi. Lo sapevo da me che non avevo nulla di fisiologico.

Lo psichiatra mi parla forse 5 minuti e mi fa uscire con la diagnosi di depressione nascosta e un vada da uno bravo.

Prima domanda.. cos’è la depressione nascosta? Seconda domanda ma perché?

Mi consigliano una psichiatra del CSM del mio paese e decido di andare.

Non lo avessi mai fatto mi ha rovinato la vita.

Siamo nel **** e a fronte dei risultati dell’ospedale mi dice che ho un problema di personalità (ma insomma ho la depressione o un problema di personalità) e anche qui mi chiedo cosa sia ma ora che ci penso non ho mai avuto risposta.

Prescrizione: 25 gocce di Minias, 15 gocce di Lexotan e 10 di Escilatropan.

I primi 20 giorni sono stati un inferno, vomitavo in continuazione, intestino bloccato, mal di testa perenne e mi addormento ovunque.

Faccio presente alla dottoressa che così non va sto peggio di prima e mi dice che è normale perché l’antidepressivo sta facendo il suo lavoro e quando mi sarò stabilizzata sarei stata bene.

Decisi di non prenderlo mai più ma le benzodiazepine mi crearono una dipendenza che ad oggi mi rendo conto di avere avuto già da 25 gocce; ne prendevo ora 50 perché prendevo due farmaci.

Dopo qualche mese dico alla dottoressa che voglio scalare nonostante il suo dictat “è per il tuo bene”.

Mi toglie di botto 20 gocce, sono stati giorni di inferno e sono ritornata al dosaggio iniziale e li sono rimasta pensando di non poter fare altro perché ero matta.

******* omissis per volere dell’interessata 

******* omissis per volere dell’interessata

Dopo 5 giorni nei quali sarò andata al Pronto soccorso due volte al giorno e mi sentivo ripetere che era normale vomitare, che era normale non bere e non dormire e non camminare ho avuto una serie di crisi epilettiche che mi hanno portato ad una specie di coma. 

La psichiatra in quei 5 giorni non si è mai fatta trovare nonostante i miei genitori e mio marito la chiamassero costantemente. 

Mi sono svegliata in ***** senza sapere dove fossi e perché, sola, con ossigeno e macchinari ovunque.

Non riuscivo a parlare ma io urlavo dentro di me e nessuno mi sentiva è stato terribile e non so se mi riprenderò mai da questa esperienza.

Ho passato un mese in ospedale, non camminavo perché le crisi furono talmente forti da paralizzarmi temporaneamente, tachicardia perenne pensavo mi sarebbe scoppiato il cuore e tanta vergogna.

******* omissis per volere dell’interessata

Ora?
Ora sono seguita del centro epilessia perché “forse” sono epilettica lo sapremo quando scaleremo del tutto il Vimpat.

Le benzo? Ho detto chiaramente in ospedale di parlare con uno psichiatra  per togliere questa roba per sempre a costo di cercarne 100 di psichiatri.

Mi è andata bene ho trovato uno che lavora con la Mindfullness e con il quale sto scalando un 10% al mese come dici tu, ma ascoltando il mio corpo se è troppo preferisco restare sulla dose ancora un po’ perché la chimica del corpo umano è incredibile.

Ma c’è un MA. Non ricordo tante cose di quei giorni terribili. Ho voluto spulciare e leggere tutti i referti dell’ospedale perché mi hanno fatto sentire una pazza ansiosa al pronto soccorso e se mi avessero ascoltata E ricoverata invece? Non sarebbe successo nulla, avrei ****** e avrei scalando lentamente il farmaco con un altro medico ovviamente e mi ripeto a costo di provarne 100.

Nei referti c’è sempre e solo scritto “paziente algica” lamenta questo o quello e invece stavo quasi per morire.
Non vi è un solo referto che riporti per intero la mia situazione.

Adesso basta.

Per anni mi sono sentita etichettare come ansiosa e depressa ma lo ero davvero? Credo di no o comunque ansiosa nei limiti di una vita stravolta e nella voglia di ripartire con difficoltà.
Depressa? Non credo. Impaurita dai sintomi di qualcosa che non capivo? Tanto.

Ho sempre curato alimentazione e sport tranne nell’ultimo anno perché ho subito un paio di interventi che avevo rimandato  (tonsille, setto nasale e denti del giudizio) e ho preso peso. Se mangi anche se “sano” ma smetti lo sport ovvio che ingrassi non è la depressione ma quando la società ed i medici ti etichettano così non ne esci perché rientri nel tipo di persona depressa in sovrappeso.

Il mio ginecologo (che poi ho cambiato) per paura di gravidanze mi ha consigliato la spirale. Sono stata malissimo e una notte ho avuto dolori fortissimi e febbre. Mio marito mi porta al pronto soccorso e …. mi viene tolta la spirale e un “ma signora insomma le ho tolto la spirale non può stare ancora male ho letto i suoi pregressi e lei si agita”. 

Sono tornata a casa con un’infezione pelvica, Candida e Klebsiella che a distanza di mesi non passa.. ho scritto al primario di voler spiegazioni in merito perché non ne farò passare mai più una!. Io sono e sarò sempre la “PAZIENTE ANSIOSA”.

Da mesi il mio intestino non va più, ho una stitichezza cronica. Non voglio assumere farmaci e mi sto curando con l’ozono e idrocolon ma nulla non vuole ripartire.

Cammino per 7 km tre volte la settimana e ho perso 5 kg… ne ho altri 10 ma tornerò al mio peso non sono preoccupata. La mia alimentazione è buona. Non mangio carne (non mi piace) e pasta e dolci ( non mi piacciono da sempre).

Ho una buona dietologa che mi ha sostituto con pesce che adoro, legumi, uova, frutta e verdura e cereali per le fibre, abito in campagna e trovo tutto a km zero e vedo quello che mangio anche se so che non sarà mai veramente pulito dell’inquinamento.

Qualcosa sbaglierò, lo so, per questo comprerò il suo libro ma la mia salute mentale viene prima di tutto, ho perso troppi anni della mia vita a sentirmi male e non aver avuto la forza di “ribellarmi” è il mio più grande rimpianto. 

Ora la mia priorità è uscire dalle benzo ed entro due anni dall’antiepilettico. 

Non posso guidare e forse per questo perderò il lavoro. Per il resto non ho mai bevuto né preso caffè se non saltuariamente o durante una cena con amici e non mi ha pesato toglierli del tutto. 

Ma la mia vita non sarebbe dettata da orari della pastiglia per l’epilessia o dover chiedere passaggi a tutti e quindi rinunciare alla mia indipendenza anche solo per andare dalla parrucchiera. No la bici non la posso usare e neanche i mezzi pubblici, non ne ho in campagna.

Spero che la mia storia possa aiutare altre persone ad imparare a volersi bene e decidere con la propria testa, ascoltare se stessi ed il proprio corpo perché lo maltrattiamo troppo spesso.

Ci riuscirò ne sono sicura e mi sto perdonando tanto.

Gli psicofarmaci sono un inferno per la nostra mente e molti psichiatri sono dei cecchini legalizzati ma poi chi farebbe gli interessi delle case farmaceutiche che ti scontano pure i farmaci nel bel mezzo di una disgrazia?

Ultima cosa. Grazie perché non trovo contenuti in lingua italiana in merito a psicofarmaci ed alimentazione.

Ho scoperto il manuale di Ashton e tanti gruppi di aiuto ma solo in lingua inglese e mi chiedo perché! Forse siamo come in tutte le cose indietro anni luce?
Mi scusi per la grammatica pessima e gli errori ma sto scrivendo con il cellulare.

Se volesse usare la mia storia per aiutare altre persone etichettate come “malate” perché chiedono aiuto e non lo ricevono mi farebbe piacere ma in anonimo.
Nessuno deve arrivare in semi-coma all’ospedale mai più!
Un abbraccio sentito

Lettera firmata

Inviato da iPhone


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Tali personaggi rappresentano lo squallore più profondo a cui può arrivare la razza umana.
Una normalissima reazione ad un evento altamente stressogeno, al posto di essere affrontata con amore e vicinanza, è stata immediatamente medicalizzata, con i risultati CATASTROFICI che sono davanti agli occhi di tutti.
Una allucinante spirale in discesa FARMACO-INDOTTA che stava per portarla al camposanto…
Una marea di STRONZATE una via l’altra, tra cui, quella principale di “doversi abituare all’antidepressivo”… Ma io quando mangio una mela, vomito perché mi ci “devo abituare”?
E tutto questo pensate che non accadrà anche a Genova?
Non ho alcun dubbio che gli “spacciatori di finta felicità” faranno incetta di “poveri esseri umani spaventati” per irretire altri nuovi clienti.
Mi viene il vomito. 
Ho provato a guardare i vari telegiornali e speciali riguardo al crollo del ponte di Genova e ho capito che gran parte della razza umana è ormai irrimediabilmente persa.
Non fotte un cazzo a nessuno di niente. Tutti devono portare acqua al loro mulino. Tolte rarissime eccezioni, conta solo l’apparire, il far vedere di essere bravi, i cinque minuti di finta notorietà, il dare aria alla bocca… una presa per il culo reciproca, ove non fotte un cazzo a nessuno del prossimo.
Una banalità via l’altra… in un susseguirsi di servizi atti solo a titillare la parte più morbosa di ognuno di noi… con padri che si fanno intervistare un minuto dopo aver saputo di aver perso il proprio figlio.
Con l’aggiunta di milioni di post ove ognuno cerca di far valere la propria idea. Parole, parole, parole gettate al vento, quando in realtà le uniche cose che avrebbero avuto un valore sono il SILENZIO e l’AGIRE.
Detto questo, lei della mia solidarietà sicuramente non se ne fa una mazza. Lei VUOLE e HA DIRITTO di stare bene.
Il suo corpo è stato subissato di spazzatura chimica, alimentare e psicologica per tantissimo tempo, e ora tornare indietro richiede uno sforzo veramente importante.
La sua alimentazione attuale fa cagare, senza se e senza ma.
Certo non si tornerà in salute così.
Bisogna IMPEGNARSI al massimo, per questo la mando questo link da leggere ATTENTAMENTE.
Il mio libro le darà infine le ulteriori nozioni che le servono per VENIRNE FUORI ALLA GRANDE.
Abbia piena fiducia nel suo corpo e non in questi cialtroni in camice bianco che non sono altro che lupi travestiti da agnelli.

E si ricordi che la vita non è solo lavoro, figli e DOVERI. Pensi anche alla SUA di felicità, e la prima cosa è avere un corpo IN SALUTE.

Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com

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Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO


ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


progetto salvadanaio

Un aiuto concreto alle persone in difficoltà

Per informazioni vai alla pagina SALVADANAIO