VITTORIA SERENA SI IMPICCA. E IO SO IL PERCHE’

LETTERA

Ciao Pietro, noi due siamo consapevoli degli effetti degli psicofarmaci, sotto ti lascio un link ad un articolo di una ragazza di 19 anni………..

Spero che sia l’inizio di una presa di coscienza, il problema non sono solo i medici che li prescrivono perché oramai trovi dei siti che vendono online qualunque schifezza, io stesso l’altro giorno molto semplicemente ne ho trovati su internet, in due-tre minuti se volevo avevo gia’ fatto l’ordine senza ricetta.

È inconcepibile



EMAIL FIRMATA


RISPOSTA

Caro Amico,
grazie di avermi segnalato quanto è accaduto.

Sono l’unico, dico l’unico, in Italia a gridare a gran voce che non sono le depressioni a uccidere le persone (o perlomeno non nel mostruoso numero dei nostri giorni) bensì gli psicofarmaci, soprattutto gli antidepressivi delle categorie SSRI e SNRI.

Ora si cercherà il “colpevole” nel posto sbagliato, e quindi non lo si troverà mai.

E la famiglia di questa ragazza rimarrà per sempre nell’atroce dubbio di cosa sia veramente successo.

Psichiatri, una ragazza di 19 anni non si impicca perché depressa.
Impiccarsi è un gesto non di disperazione, bensì di incoscienza.
Rileggete questo mio “vecchio” articolo, e riflettete.
http://pietrobisanti.blogspot.it/2013/03/psicofarmaci-e-suicidio-per-impiccagione.html


Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.