TRA LA PAROXETINA E PIETRO BISANTI, HO DECISO DI ASCOLTARE PIETRO BISANTI. ORA LEVIAMOCI DALLE PALLE IL TAVOR

Ciao Pietro,
grazie per la possibilità di comunicare con te.

Inizio col chiederti quanto dura sarà scalare il Lorans.. è uno dei peggiori tipo Xanax?
Ne assumo 2mg (distribuiti tra mattina, pomeriggio, sera) dal 2010, e da novembre 2015 i mg sono diventati 3! Per i medici avrei sempre dovuto aggiungere un antidepressivo, cosa che ho sempre rifiutato per gli effetti collaterali che trovo inaccettabili, e quindi mi son sempre sentita dire che in realtà “non volevo curarmi”.

Ora sto parecchio male, la perdita del lavoro 14 mesi fa è stata la ciliegina sulla torta, dopo separazione e lutti, non metabolizzati,  degli anni precedenti.
Insomma sono in una situazione in cui, per i medici, dovrei aggiungere farmaci e non scalare quello che prendo (che per altro non mi aiuta per nulla, trovandomi da tempo in fase tolleranza) ma purtroppo ora non è il momento giusto per scalarlo, anche se avrei sempre voluto farlo per liberarmene, per sentirmi come gli altri, pur temendo gli effetti causati dall’astinenza.

Vivo ansia con somatizzazioni pesanti, DOC ormai amalgamati nel vivere quotidiano (!!!!!), depressione con mancanza di forze e voglia di fare, dolori all’intestino (tutti i giorni), insonnia da un anno, ormai insostenibile.

In questo momento sul tavolo c’è il PC con dentro una speranza, un’alternativa, un pensiero che credevo non esistesse, il tuo. E sul tavolo c’è la scatola dello Stiliden, è lì da 15 giorni.
Io ho scelto il PC.
Ti chiedo un consiglio per come uscire da questa situazione davvero pesante.
Grazie di cuore se potrai rispondere.
Michi


RISPOSTA

Ciao Michi,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi…
Tra lo Stiliden (principio attivo “Paroxetina”, quindi il più demoniaco, devastante e difficile da dismettere antidepressivo SSRI) e Pietro Bisanti, hai scelto me.
E hai fatto la scelta giusta. Ora, “apri bene le orecchie” e leggi tutto quello che sto per scriverti, che viene direttamente dal cuore e che rappresenta l’unica possibilità che hai di riprendere in mano la tua vita.
I problemi nella vita non si affrontano imbottendosi di sostanze chimiche che ottundono il cervello e l’anima.
I problemi si affrontano prima di tutto inquadrandoli lucidamente attraverso un corpo fisico perfettamente in forma e in salute.
Un corpo in salute infatti è di natura ottimista, pronto e reattivo ad affrontare i drammi che noi tutti, chi più chi meno, dobbiamo affrontare nel corso della nostra vita.
E salute significa semplicemente, in primis, alimentarsi correttamente, in ossequio al nostro disegno antropometrico.
Siamo e rimaniamo delle scimmie, e come tali la frutta è e deve rimanere il nostro cibo principale.
In secundis, dobbiamo eliminare tutti i veleni che continuamente assumiamo, a cominciare dal Lorans (principio attivo “Lorazepam”, generico del Tavor).
Persino le case farmaceutiche (!) scrivono nei bugiardini che le benzodiazepine NON devono essere assunte per più di due settimane.
Nel tuo caso, come sempre, vengono considerate acqua fresca, e volevano intrappolarti con ulteriori farmaci…
Ecco, in ogni caso, il piano di battaglia
1) Acquistare immediatamente il mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”. Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.
2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.