SOSPENSIONE TRITTICO: “LEI PUO’ AIUTARMI?”
Trittico non deve essere assunto da bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età. È inoltre opportuno sapere che, in caso di assunzione di questa classe di medicinali, i pazienti al di sotto di 18 anni di età presentano un rischio aumentato di effetti indesiderati quali tentativi di suicidio e ideazione suicida e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera). Inoltre, gli effetti sulla sicurezza a lungo termine di Trittico relativi alla crescita, alla maturazione e allo sviluppo cognitivo e comportamentale non sono ancora stati dimostrati.
Tratto da https://www.my-personaltrainer.it/Foglietti-illustrativi/Trittico.html
In pratica, un farmaco che dovrebbe “aiutare” a eliminare i sintomi depressivi porta invece a un aumento degli stessi… Questa è veramente da premio Nobel.
Detto questo, se lei legge il mio blog sa quale sia esattamente il mio pensiero.
La guarigione NON è il soffocamento dei sintomi bensì la comprensione degli stessi e la loro ERADICAZIONE attraverso il miglioramento dello stile di vita alimentare/emozionale/ambientale.
La prima cosa da fare, come lei ha precisato, è lo scalaggio del farmaco.
Ribadisco, ANCORA UNA VOLTA, che certo non posso seguirla o darle indicazioni di carattere medico.
Io, se fossi nel suo caso, seguirei le linee guida ampiamente descritte da moltissime cliniche straniere che si occupano di dismissione, e cioè un calo del 10% al mese.
Significa che se assume 50 mg, ne scalerà 5 ogni mese.
Bisogna però stare attenti alle cosiddette compresse a “rilascio prolungato” perché non sempre sono divisibili. In questo caso ci si farà prescrivere dal medico il principio attivo in posologia inferiore, oppure in gocce (ancora meglio per lo scalaggio) oppure in modalità non a rilascio prolungato.
Insomma, bisogna assumersi le proprie responsabilità e gestire in prima persona la situazione, anche perché la procedura di scalaggio PUO’ AUMENTARE LE IDEAZIONI SUICIDIARIE.
Per Legge, al di fuori dei casi di TSO, NESSUNO è obbligato ad assumere farmaci. Questo lo dice l’art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Se uno lo desidera (e se trova un professionista disposto) può scalare sotto la supervisione del medesimo, altrimenti è LIBERO di farlo da solo.
Certo NON pretendete che io vi segua: non posso né legalmente né moralmente.
La salute è VOSTRA, e dovete gestirla in prima persona.
Infine, la mia idea è e rimane la stessa: il “semplice” scalaggio NON serve a nulla se non è inserito in un piano TOTALE di rinascita fisica/mentale/spirituale: qui l’alimentazione la fa da padrona.
Si parte da quello che si mette in bocca, per poi arrivare ad analizzare il proprio lato emozionale.
Questa è la strada che io percorrerei.
Potrà trovare una marea di informazioni utili nel mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere” e a questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html
Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.