SINDROME SCHIZOAFFETTIVA: SIRINGONE MENSILE DI XEPLION E SONO DIVENTATO UN’AMEBA

LETTERA

Buongiorno, mi chiamo Giacomo e purtroppo da quattro anni assumo terapia farmacologica, mi hanno diagnosticato la sindrome schizoaffettiva con disturbo bipolare, attualmente sto assumendo xeplion 100 mg una volta al mese, i farmaci mi stanno rendendo un’ameba, non riesco nemmeno più a concentrarmi, mi hanno ricoverato alcune volte in TSO, e una volta mi hanno tenuto legato al letto dieci giorni e tenuto in reparto due mesi e mezzo, è diventato un incubo, questo mese non andrò a fare la puntura ma mi hanno minacciato di obbligarmi con i vigili, è davvero possibile che non posso fare niente per oppormi agli abusi psichiatrici, mia madre si fida dei dottori e mio padre è morto, quindi al benché minimo problema mi porta in psichiatria, cosa posso fare concretamente per evitare l’obbligo di assumere psicofarmaci, che mi stanno distruggendo, ero solare, felice, facevo sport ora ho perso pure il lavoro, e non vivo più, legalmente cosa posso fare visto che non ho mai commesso reati, la ringrazio e aspetto una sua risposta.

in fede Giacomo


RISPOSTA

Buongiorno sig. Giacomo,
lettere come la sua sono un duro colpo al cuore per me.

Questa è la nostra società, e conseguentemente la nostra psichiatria.

Ormai non si parla più con nessuno, non vi è proprio la voglia di capire il prossimo, qualunque problema egli possa avere.

Non so il suo percorso personale di vita, e quindi non so come esattamente sia finito numerose volte in TSO, ora con un’iniezione mensile di Xeplion 100 mg, un antipsicotico il cui principio attivo è il “paliperidone”.

Cosa penso di tale farmaco? Tutto il male possibile.

Gli antipsicotici sono una categoria di farmaci che non esito mai a definire demoniaca.

Le persone che li assumono, come lei fa ben presente, diventano zombie, amebe che si trascinano senza concludere nulla.

Per qualunque motivo si sia reso necessario un TSO, è forse servito a restituire alla società un membro sano e costruttivo? No…ha persino perso il lavoro.

Sport…lavoro…ora invece un’ameba disoccupata. Questo significa guarire sig.ri psichiatri?

Che fare ora?

Primo: mantenere la calma e, nel limite del possibile, un minimo di lucidità.

Evitare qualunque tipo di atteggiamento aggressivo: sono un uomo di Legge e il sistema va affrontato con i mezzi che il sistema stesso mette a disposizione.

Tutti i trattamenti sanitari obbligatori devono avere dei presupposti di Legge e sono impugnabili da chiunque ne abbia diritto, quindi anche dalle associazioni che si occupano di tutelare i malati psichiatrici.

Mi viene in mente “Telefono Viola”, anche se non ho una esperienza diretta con loro.

Provi a cercarli su Internet e a contattarli: quello che le serve con priorità assoluta è una tutela legale ad hoc.

Con il tempo, e con la buona volontà di avvocati sensibili, cercherò di creare un mutuo soccorso anche in campo legale.

Rilegga in lungo e in largo questo blog, e cerchi di attuare tutti i consigli, anche e soprattutto in campo alimentare, che vengono dispensati.

Come dico sempre, non sono un medico, non curo nessuno, non prescrivo nulla né faccio diagnosi alcuna.

Nessuno potrà mai impedire però a ognuno di noi di capire cosa ci faccia bene e cosa ci faccia male.

Nel suo caso, lo ha capito benissimo, ma deve anche tenere conto che dismettere un antipsicotico così potente non è cosa da fare da soli.

Può infatti diventare un’esperienza terrificante, e qui in Italia praticamente non esiste struttura alcuna dove si possa essere assistiti nella dismissione dagli psicofarmaci.

Con gli strumenti che abbiamo ora, deve semplicemente mettercela tutta nel rimanere tranquillo, impugnare attraverso delle associazioni specializzate qualunque trattamento sanitario dovessero imporle, assolutamente rivoluzionare il suo stile di vita soprattutto alimentare.

Uscire dagli ingranaggi della psichiatria può essere a volte difficilissimo.

Sono qui per aiutarla nel mio piccolo, e continueremo a sentirci via mail.

In un futuro non troppo remoto spero che con l’aiuto di tutti si possa finalmente dare il supporto che tutti i cosiddetti “malati psichiatrici” meritano.

NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l’igienismo naturale e l’alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un’alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l’anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. “ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”.
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora…il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora…le alternative “non violente”, legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.
E ancora…lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l’inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C’è tanto, tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest’opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all’indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo è solo l’inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con l’aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
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