SINDROME NEUROLETTICA MALIGNA: FIGLIO ROVINATO E ABBANDONATI DA TUTTI
Gentile Pietro,
Grazie Antonella
RISPOSTA
Buongiorno sig.ra Antonella,
Lei parla di “sindrome neurolettica maligna”.
In realtà, questo termine vuol significare tutto e niente.
In pratica, gli spocchiosi laureati in camice bianco utilizzano questa “sindrome” per mascherare quello che in realtà è un enorme danno al sistema nervoso indotto direttamente dai neurolettici assunti.
Premesso che TUTTI gli psicofarmaci sono e rimangono spazzatura chimica, ognuno di noi reagisce (malamente) in maniera diversa: nel caso di suo figlio, la reazione del suo corpo è stata quella che è stata, con tutti i danni che ne sono conseguiti.
Ora, compreso questo, bisogna passare alla fase di attacco, con la baionetta fra i denti, credendoci e con la massima determinazione a riconquistare la salute di suo figlio.
Lei è stata assolutamente bravissima a effettuare lo scalaggio, e quello che lei chiama “effetto rebound” altro non è che una vera e propria crisi di astinenza, che altro non è che lo sforzo del corpo di tornare a uno stato di equilibrio detto “omeostasi”.
Infatti, anche se gli psicofarmaci sono materialmente “fuori dal corpo” di suo figlio, il suo sistema nervoso è stato obbligato a procedere per molto tempo in uno stato di disequilibrio.
Quindi, le crisi devono essere viste come qualcosa di benefico, cioè, come già detto, il tentativo del corpo di ritornare in equilibrio.
In questo caso, con una problematica così grave e marcata, lascerei poco spazio ai compromessi.
Via le proteine animali tutte, via tutti i cereali, via i legumi.
Bisogna inondare di sostanze benefiche il corpo martoriato di questo ragazzo.
Diventa quindi obbligatorio avvicinarsi il più possibile a un crudismo totale, massimizzando frutta e centrifugati di verdure e mantenendo BASSISSIMO il livello generale di grassi, per poter contare su una formula del sangue super fluida che permetta quindi un perfetto funzionamento di tutto il sistema endocrino.
Quindi, eliminazione totale di tutti gli oli e pochissima frutta secca.
So che può sembrare difficile seguire un tale percorso nutrizionale, ma almeno all’inizio è indispensabile per aiutare il più possibile suo figlio.
Per quanto riguarda il sonno: tornerà. Indurlo artificiosamente anche attraverso “rimedi naturali” non ha senso. Bisogna far sì che sia il suo corpo a ristabilire questo delicato meccanismo.
Ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
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