SEREUPIN: EMOZIONI AZZERATE, PROLATTINA A MILLE, MESTRUAZIONI ALTERATE E SINTOMI DA MENOPAUSA PRECOCE

LETTERA

Ciao Pietro,

innanzitutto grazie dell’immane lavoro che stai facendo per tutti noi, vittime di queste maledette pillole.

Il mio problema? Il più classico, ansia ed attacchi di panico fortissimi dall’età di 23/24 anni (ora ho 41 anni), curati da una decina d’anni, con periodi di tentativo di dismissione, con sereupin.

Quando lo prendo sto bene.. ma quanti e quali effetti collaterali: l’asse ormonale sballatissimo, con mestruazioni alterate, sintomi da menopausa precoce, galattonorrea e prolattina alta.

Il carattere completamente modificato, le emozioni azzerate, ed anche lo stimolo sessuale. Una lobotomizzata.

Ora, stanca di tutto questo e motivata dal tuo blog e da quello di Valdo Vaccaro, ho deciso di smettere con questa porcheria. Sono vegetariana da parecchi anni, vegana da 5/6 mesi, cerco di mangiare molta frutta e verdura cruda, anche attraverso centrifugati.
Sono passati 10 giorni dalla mia ultima pastiglia.. un disastro, oltre ai sintomi fisici da astinenza, mi sta tornando un ansia fortissima, con i soliti pensieri negativi, la solita paura di stare male, di non respirare, di paralizzarmi.
HO PAURA di tutto. Come posso fare? Sono oramai destinata a prenderla a vita? Per avere una vita decente devo tornare a buttare giù la maledetta?.. Troppe volte ho provato.. troppe volte ho fallito.

Oltre all’alimentazione curo anche il mio spirito, con meditazione etc, e il mio fisico, con passeggiate nel parco, bellissimo, vicino a casa mia. Che posso fare ulteriormente?

Ti prego, dammi una speranza, dimmi che se tengo duro ce la farò.. perché oggi non lo credo!!

scusami lo sfogo.. ma non sapevo davvero dove sbattere la testa..

Con infinita stima

Barbara


RISPOSTA
Buongiorno Barbara,
e grazie di aver deciso di scrivere a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno, non prescrivo alcunché e ben me ne guardo dal farlo.

Sono un piccolo uomo di fronte alle vostre enormi sofferenze, ma sono qui per cercare di far comprendere a tutte le persone che hanno voglia di ascoltare, quanto siano dannosi gli psicofarmaci e quanto invece sia potente la capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi, e come dico sempre: via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Sereupin: antidepressivo appartenente alla famigerata classe degli SSRI (selettori della ricaptazione della serotonina), il cui principio attivo, la paroxetina, è la molecola, tra i suddetti SSRI, più difficile da dismettere.

Alla faccia degli psichiatri e dei medici di base che, oltre a prescriverla come se fosse acqua fresca, non avvertono quasi mai adeguatamente lo sventurato di turno di quale inferno dovrà sopportare una volta deciso di tentarne la dismissione.

Se solo facessero un salto sui forum americani che studio regolarmente data la mia perfetta conoscenza della lingua inglese, scoprirebbero un mondo a loro sconosciuto.

Il Paxil infatti, nome commerciale dell’antidepressivo a base di paroxetina più diffuso negli States, viene maledetto in continuazione da milioni di americani.

Anzi, tornando un attimo al discorso di prima, gli psichiatri, con una faccia tosta da primato, ne negano categoricamente l’effetto assuefante.

Come negare che il sole sia giallo e le foglie siano verdi…

In questi anni nessuno ti ha curata. Nessuna pastiglia infatti potrà mai interagire con una macchina complessa come il corpo umano, oltretutto avendo l’ardire di insinuarsi nelle milioni (e ancora sconosciute) sinapsi cerebrali.

Lo psichiatra che ti ha visto per la prima volta, al posto di mettere un coperchio sulla pentola a pressione che stava per esplodere, avrebbe dovuto invece abbassare la fiamma, andando quindi a scardinare il vero motivo alla base della tua sintomatologia psichiatria, senza sopprimerla a suon di bombe chimiche che adesso ti hanno lasciato con due problemi.

Il primo, che non sei guarita affatto; il secondo, che dovrai anche affrontare la dismissione e tutta la tossicità pregressa dei suddetti farmaci.

Tutta la sintomatologia che stai sperimentando non è quindi nient’altro che lo sforzo mostruoso che il corpo umano sta ponendo in essere per tornare a uno stato di equilibrio, detto “omeostasi”.

In pratica, gli psicofarmaci vengono visti dal corpo umano per quello che in realtà sono, e cioè una sostanza estranea, un veleno, e quindi ne tenta l’espulsione immediata.

Essendo però queste molecole altamente infiltranti, il corpo le “subisce”, andando però a modificare le proprie reazioni biochimiche a livello cerebrale in modo tale da “adattarsi” a questa intrusione.

Ora che non stai assumendo più nulla (o comunque quando si comincia ad assumere una dose inferiore), il corpo può finalmente ritrovare il suo equilibrio perduto, e lo fa riprogrammandosi come il più sofisticato computer, ma questo comporta, come detto testé, tutta la sintomatologia che stai sperimentando.

Ma attenzione…

Il dottorone di turno non farà altro che dirti che la tua “malattia” sta riaffiorando.

Balle, e pure cosmiche.

Non fatevi prendere per i fondelli con la storia della malattia che ritorna.

Ora, quali sono le contromisure?

Dieci anni di farmaci sono molti, moltissimi, e sei già stata bravissima a scalare, arrivando a zero.

Nei miei 14 anni di esperienza ho visto persone scalare con facilità, altre con enorme difficoltà.

Ho visto persone eliminare farmaci senza problemi, anche presi da anni, mentre altre patire le pene dell’inferno nonostante li avessero presi per pochi mesi.

Cosa significa questo? Significa che ognuno è diverso, ma, di norma, più tempo li si prende e più sarà difficile e pesante dismetterli.

Ma non ho dubbi che tu ce la farai.

Ora hai come alleato il sottoscritto e questo blog. Hai come alleata la tua alimentazione vegana, che ti consiglio di spingere ad un buon 80% di crudo, con eliminazione totale del glutine. Hai come alleata la tua voglia di informarti e di conoscere la verità vera (e ti consiglio vivamente di leggere il mio libro “Assassini in pillole: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”). Hai infine come alleata la consapevolezza che è il miglior medico del mondo, e cioè il tuo sistema immunitario, ad aver preso in mano le redini della tua salute.

Stai facendo tutto per bene.

Sole a più non posso, frutta e verdura crude, accettazione della sintomatologia con la certezza che passerà.

Cibi puliti-pensieri puliti: questo è il binomio vincente.

Io sono con te.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell’uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti. 
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall’aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all’organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che  possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l’Uomo, bensì per i granivori. L’intolleranza al glutine è ormai considerata un’epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all’introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti “psicofarmaci”: dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un’appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l’igienismo naturale e l’alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un’alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l’anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. “ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”.
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora…il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora…le alternative “non violente”, legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.
E ancora…lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l’inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C’è tanto, tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest’opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all’indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo è solo l’inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con l’aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
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