QUANDO IL MEDICO SCENDE DAL PIEDISTALLO
LETTERA
Gent. Pietro, sono il Dr Greco Paolo, medico omeopatico di Torino. Tramite alcuni miei pazienti mi è stato segnalato il suo sito dove ho potuto leggere le sue lettere. Le confermo l’assoluta verità di quanto dice, che corrisponde esattamente alla visione omeopatica della medicina e della salute. Così la invito ad approfondire questo modo assolutamente efficace di terapia associata all’alimentazione così come indica lei nel suo sito. Se desidera può andare nel sito della nostra associazione, www.asdoh.it, dove troverà certamente utili indicazioni da dare ai suoi lettori su come curarsi per poter affrontare alla radice le malattie croniche. In allegato le invio anche il programma del corso divulgativo che ogni anno teniamo a Torino nel mese di maggio per divulgare sempre di più le verità sulla medicina. Un saluto. Dr Greco.
RISPOSTA
Gent.mo dott. Greco, essendo Lei un personaggio “pubblico” con tanto di sito Internet, mi permetto di postare la sua mail sul blog anche senza una esplicita autorizzazione, che comunque ritengo implicita.
A dirle la verità, la sua mail da un lato mi ha spiazzato, mentre dall’altro mi aspettavo che sarebbero comiciati ad arrivare messaggi di questo tenore.
Troppo importanti, troppo attuali, troppo logici i prinicipi dell’Igienismo Naturale e di Madre Natura per non far breccia in chi abbia un minimo di voglia di staccarsi dal coro.
Più di 100 articoli hanno fatto e stanno facendo il giro del web, senza paroloni, senza termini altisonanti: la pura e semplice verità di come la medicina allopatica sia deragliata completamente, e come il giuramento di Ippocrate sia ormai un pro forma senza valore alcuno (non per tutti si intende).
Non è riferito a Lei “la discesa dal piedistallo”, in quanto, pur non conoscendola personalmente, il solo avvicinarsi all’omeopatia da parte di un medico con background di tipo tradizionale (come ritengo Lei sia) è già un segnale forte e positivo.
Ammetto però che non sempre l’omeopatia esercitata nel modo tradizionale raccolga i miei favori e la mia approvazione.
Come dico sempre, via la lobotomizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
La medicina allopatica è sempre pronta a stroncare il sintomo con farmaci di sintesi chimica; l’omeopatia anch’essa è tendenziale alla soppressione del sintomo, con sostanze non di sintesi chimica, in pratica “il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche ‘principio omeopatico’, una volta individuata viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita; la misura della diluizione è definita dagli omeopati potenza.
Questa è la parte che mi lascia più scettico: nessun riferimento allo stile di vita, all’alimentazione, al background fisico e spirituale; tutto, come nella medicina allopatica, è affidato a un “rimedio”, senza valutare le cause a monte.
Sicuramente la branca che Lei ha abbracciato (non ne so molto a riguardo) comprende una visione olistica dell’individuo, con l’omeopatia quale completamento e supporto di un corpo che sempre e comunque non “viene guarito”, ma “autoguarisce”.
Non è la solita crociata antimedica, ci mancherebbe altro.
Non tutto della medicina allopatica è da scartare: pensiamo ai traumi, alle ferite, ai farmaci di emergenza. Tutto questo permette a chi ha subito un incidente stradale di non morire in mezzo a un campo come succederebbe a un leone ferito; è tutto il resto che ha ormai trasceso.
La medicina allopatica si è arrogata il diritto di dirci che “nasciamo difettosi”, che “i nostri geni ci diranno di quale malattia ci ammaleremo” (senza sapere che ultimissimi studi sulla genetica hanno smontato tali teorie, osservando che anche la struttura genetica stessa si modifica in relazione alle condizioni ambientali), che “senza insulina moriremo”, che “senza dialisi non ce la faremo”.
Troppo. Veramente troppo.
Non è più una medicina a misura d’uomo: siamo portati tutti alla farmacodipendenza stronca-sintomo, super evidente soprattutto nel marcio ramo psichiatrico.
E i miei 100 articoli, frutto di anni di studi, ricerche, riflessioni, con me stesso quale “unica cavia” (vds. il mio articolo GUARIGIONE DA DEVASTANTE HERPES) sono la riprova che non sempre le lauree e il titolo siano garanzia di qualità.
Mi perdoni dottore un piccolo moto di sana soddisfazione, e magari di immodestia vogliamo, e torniamo a noi.
Come vede infatti, pubblicando i suoi riferimenti nel mio blog, non dimostro chiusura mentale, anzi.
Ognuno è libero di scegliere consapevolmente cosa è giusto e cosa no.
Ci sono persone che abbracciano senza riserve la medicina allopatica fino alla morte; mentre altre si chiedono e mettono in discussione quello che gli viene detto, cercando alternative.
Qui non si parla di “guru”, “maghi” o “santoni” stile Striscia la Notizia.
Qui si parla anzitutto di un’opera di divulgazione gratuita, dato che le ore che passo a scrivere articoli e a rispondere a mail non me le paga nessuno, al di là di qualche donazione spontanea grazie al banner inserito nel blog che utilizzo per le spese vive.
Non posso però negare i principi che cerco di diffondere, e quindi quello dell’autoguarigione del corpo quando messo nelle condizioni di operare al meglio.
Le ribadisco comunque la mia gratitudine per la sua mail, e sono pronto, se lo riterrà opportuno, a qualunque tipo di collaborazione si potrà instaurare, a patto di una convergenza sulle finalità e i principi ispiratori che ci guidano.
Sono qui sempre per imparare, ma mai per rinnegarmi.
Pietro Bisanti
hem….riguardo a quello che sta a monte…hai mai letto l “organon” o le “malattie croniche” di Hahnemann!? 😉