I CARABINIERI E LA PSICHIATRIA

COMMENTO
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “PSICOFARMACI E SUICIDIO PER IMPICCAGIONE“:

C’è un POST su di una bacheca di una pagina facebook che non sò se hai visto.

PIETRO CI SEGNALA che verso la metà del 2013 dovrebbe esser pronto e disponibile il mio libro “La psichiatria moderna vista con gli occhi di un Carabiniere”, un saggio completo sulle esperienze di un operatore di polizia, pieno di esempi di vita “su strada” di cosa sia diventata la psichiatria nella nostra società, dei danni degli psicofarmaci, e tanto altro ancora, con un capitolo a parte che è una sorta di vademecum anche per gli stessi operatori di polizia. Sono aperte le prenotazioni a pbisant@hotmail.com

Risposta a Pietro : Caro Pietro non puoi immaginare quanto ho rotto le balle ad alcuni esponenti per effettuare indagine seria e mirata su alcuni medici. In un ESPOSTO, ho richiesto espressamente che invece dei N.A.S. (Nucleo anti sofisticazioni) ci sarebbe da costituire il N.A.C. (NUCLEO ANTI COMPARAGGIO).

Puoi aggiungere che qui in Trentino nel 2009 il Consigliere regionale Mauro Delladio ha presentato un’interrogazione Regionale proprio per abusi relegati alla psichiatria. Mi pare che è sempre quel tipo e quel ramo della medicina che ha una marea di denunce e casini e che crea casini. Mi spiego meglio? Non ho mai visto manifestazioni per abusi odontoiatrici ma semmai manifestazioni e conferenze per gli abusi PSICHIATRICI.
Non mi pare che si facciano manifestazioni contro POLODOLOGI oppure DERMATOLOGI e nemmeno CARDIOLOGI. Sempre sul ramo PSICHIATRICO.
Non ho mai assistito ad una manifestazione contro i dentisti. Il massimo che fa un dentista è cercare di far tutto in nero scalandoti il 20% o un pochino di più.
Mi pare che se è quel ramo che è così sotto inchiesta il problema resta psichiatria, inoltre da carabiniere, sai bene loro non risolvono potenziali problemi delle persone,ma li SEDANO/ADDORMENTANO/METTONO IN LETARGIA i problemi del/la paziente con veri e propri cocktails di farmaci e il problema, se non affrontato con una buona indagine di psicanalisi analitica, si ripresenta perchè il/i problemi li hanno solo sedati cioè criogenizzati ed è ovvio che possono ripresentarsi. Non si può operare con “Basta un pò di zucchero e la pillola va giù … e la pillola e la bacchetta magica che risolve tutto alla svelta”.
Pietro non è così e penso che poi anche in strada con il radiomobile ne avrete visti di casini che di nuovo si ripercuotono per colpa di lassismo ad opera di psichiatrici che oramai sembrano invece dei PROMOTER messi lì per piazzare i nuovi prodotti farmaceutici delle Multinazionali.

Cordiali saluti by 3°//96

La page facebook è
Psichiatria e psicofarmaci : uso e abuso molto diffuso !!!

RISPOSTA
Ciao,
e grazie per il tuo commento, che mi permette di affrontare da nuovi punti di vista la tematica dell’abuso psichiatrico.
Confermo a tutti i lettori che il mio libro “LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE” è in fase di lavorazione, e chiunque volesse prenotarlo può scrivere a pbisant@hotmail.com.

Veniamo a noi.
Come mai tante proteste contro la categoria degli psichiatri?
Fino a circa 50-60 anni fa, gli psichiatri erano relegati ai margini della medicina, per lo più nei manicomi, dove si limitavano a “curare” gli “schizofrenici”.
È infatti solo recente la “rivalsa” della psichiatria, con l’introduzione ogni anno di “malattie” sempre più nuove.
La psichiatria è a mio giudizio venuta alla ribalta sia in conseguenza di una astutissima campagna di marketing, sia perché, in effetti, i disturbi mentali sono esponenzialmente aumentati.
Nessuno nega che depressioni, attacchi di panico, disturbi d’ansia, psicosi siano aumentati a dismisura.
Vogliamo trovare i responsabili?
Presto detto, presto fatto.
Non nego che lo stress a cui siamo sottoposti giornalmente abbia il suo pesante effetto, ma non possiamo dimenticare che siamo fatti anche di carne, vene, arterie, ormoni, e che quindi l’alimentazione moderna non può non avere un impatto devastante tanto sul nostro corpo, quanto sulla nostra psiche.
Siamo vegani per costituzione e disegno.
E continuare a mangiare in contrasto a come siamo fatti non può che portare un decadimento totale dell’organismo.
L’errore che fanno gli psichiatri è infatti di considerare il cervello come un organo a parte, invece che inserito nel corpo umano, che, lo ricordiamo, funziona in maniera sinergica e non a compartimenti (vds. il mio articolo “NON SIAMO I MATTONCINI DELLA LEGO”).
Chiunque manifesti disturbi di natura psichiatrica, deve quindi essere rivoltato prima come un calzino, al fine di trovare una possibile causa organica, e deve essere poi indirizzato verso un’alimentazione corretta.
Questo non significa non investigare anche le possibili cause psicologiche, ma, invece, lavorare a 360 gradi, dando, come testé menzionato, una grandissima priorità all’alimentazione.
Le mucche devono mangiare erba, e invece mangiano mais, soia e farine animali e si ammalano.
I cani devono mangiare carne, e invece mangiano crocchette fatte al 90% di cereali, esi ammalano.
L’uomo deve mangiare frutta e verdura come i primati, e invece mangia carne, pesce, latticini e si ammala.
E quindi gli psicofarmaci diventano un tappo demoniaco per coprire i sintomi le cui cause non si vogliono investigare. Tappo, si precisa, che porta più danni che benefici.
Veniamo al titolo di questo articolo.
Ma cosa avranno mai a che fare i Carabinieri con la psichiatria?
La mia risposta è: tutto.
Non c’è quasi intervento che non abbia a che fare con persone in qualche modo “influenzate” da una sostanza, sia essa legale o illegale.
Ho accompagnato tanti di quei “malati psichiatrici” in ospedale che non li conto più.
Sembra che l’umanità sia ormai fatta di individui fragili, deboli, impasticcati e depressi.
In un circolo vizioso, come hai detto tu, infinito, in quanto spesse volte le facce si ripresentano ciclicamente.
Sto male, faccio casino, arrivano i Carabinieri, vado in ospedale, mi fanno un TSO, mi riempiono di farmaci, divento uno zombie, mi dimettono, torno a casa, sto tranquillo per un po’, poi sto di nuovo male, faccio casino…e il cerchio si richiude.
E la colpa è semplicemente quella di voler continuare a nascondere un sintomo con delle droghe legalizzate senza volerne smontare la causa all’origine.
La soluzione è così semplice, ma nessuno sembra volerla afferrare.