EFFETTI COLLATERALI: LA MADRE DI TUTTE LE SCUSE

Quello che sto per dire vale per TUTTE le categorie di farmaci, ma mi soffermerò soprattutto sugli psicofarmaci, dato che sto dedicando a questo tema una serie di articoli.
Dunque…uno è depresso, va dal proprio medico curante o da uno psichiatra ed esce dallo studio medico con una bella prescrizione in mano, senza essere stato avvisato della pericolosità della sostanza/e che andrà ad assumere, senza essere stato ben avvertito dell’inferno in cui piomberà una volta che deciderà di smetterle e senza essere stato indottrinato su quelli che saranno gli effetti collaterali.
“Ma se leggo il bugiardino non prendo più niente”, dice il lobotomizzato paziente medio, che si affida al medico come se fosse un infallibile mago guaritore.
“Non lo legga il bugiardino, che tanto tutto quello che viene scritto non accade mai”, dice il medico santone spocchioso, convinto di avere il dono dell’onniscienza.
Prendiamo invece ad esempio il bugiardino degli antidepressivi della famigerata categoria SSRI, il cui capostipite Prozac ha mandato al campo santo prematuramente migliaia di persone nel mondo, trasformate in assassini/suicidi.
Anzitutto uno pensa…Bhè, dopo anni di studi, l’approvazione della FDA, sicuramente sanno quello che fanno, e invece è ben precisato “Non si conosce la modalità di funzionamento degli antidepressivi, comunque possono essere utili nella ricaptazione della serotonina etc…” Cosa, cosa, cosa? Ho letto bene?
Ti danno una pastiglia per la depressione e non sanno come funziona?
Inoltre, se andate a vedere gli effetti collaterali, c’è da inorridire e sbizzarrirsi allo stesso tempo: è citata persino la depressione stessa. Cosa, cosa, cosa? Un farmaco che deve curare la depressione può causare la depressione, per lo più con istinti suicidi e di autolesionismo?
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per come sono.
Non esistono EFFETTI ed EFFETTI COLLATERALI: tutto quello che una compressa causa all’interno del vostro corpo sono EFFETTI, che vengono chiamati COLLATERALI allorquando non piacciono a chi ha prodotto il farmaco.
Se scrivessero che il Prozac causa manie omicide/suicide, lo venderebbero? No, quindi lo inseriscono negli “effetti collaterali”, e non importa se questi “effetti collaterali”  colpiscono migliaia di persone nel mondo.
Gli psicofarmaci, e in particolare la categoria degli antidepressivi SSRI, porta TUTTI e dico TUTTI nell’arco di pochissimo tempo a problemi di natura sessuale, garantito, senza esclusione.
Anorgasmia, mancanza di libido, mancanza di erezione sono inseriti come “effetti collaterali”, ma sono “effetti a tutti gli effetti” e non avvengono di rado, bensì sono la REGOLA.
Chi assume l’antipsicotico Zyprexa ingrasserà decine di chili, non è un “effetto collaterale” è la regola.
Cercate di comprendere lo sconquasso che ogni farmaco, e in particolar modo gli psicofarmaci, causano una volta ingeriti.
E imparate a capire cosa c’è dietro a ogni parola.
Se il “brodino di pollo” venisse chiamato per quello che è e cioè “essudazione di succhi cadaverici”, lo mangereste?
Se il wusterl venisse chiamato per quello che è e cioè “cadavere in poltiglia pieno di veleni che ne evitano la decomposizione”, lo mangereste?
E allora imparate che effetto collaterale=effetto, da qui non si scappa.