ECCO COME AGISCONO GLI ANTIDEPRESSIVI: CIPRALEX 20 MG, DUE RIGHE CHE FANNO ACCAPPONARE LA PELLE

Valentina ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “CIPRALEX, ZOLOFT, XANAX: UNA CALMA SURREALE PRIMA …“: 

Io prendo Cipralex da quasi 1 anno 20 mg al giorno e sono rinata. Mi sento felice, di buon umore ed ho ripreso appetito…pure troppo!!!! 

Postato da Valentina in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 14 marzo 2014 21:26



RISPOSTA
Buongiorno sig.ra Valentina,
mentre le scrivo questa risposta ho i brividi lungo la schiena.
“Sono rinata, mi sento felice, di buon umore, e ho ripreso appetito…pure troppo”.
Si rende conto che il suo attuale stato mentale è la diretta conseguenza di una molecola di sintesi chimica che sta agendo sul suo cervello?
Lei è felice perché ha lavorato su se stessa? Perché ha finalmente cambiato alimentazione, dando al suo corpo i nutrienti giusti per funzionare correttamente anche a livello psicologico? Perché ha finalmente capito quanto la vita sia bella quando viene vista dai giusti lati e con i giusti valori?
No. Lei è felice indipendentemente da tutto. Felice perché è drogata. 
Ricordo molto bene una ragazza che dopo circa dieci giorni di Effexor (un antidepressivo) aveva cominciato a gridare al miracolo da quanto si sentiva bene.
Dopo alcuni mesi è stata trovata in bagno a tagliarsi le vene.
Il farmaco che sta prendendo sta funzionando esattamente per come è stato progettato.
Una poderosa (quando va bene, perché non è così per tutti) spinta iniziale, che durerà magari anche due, tre anni.
Poi comincerà a non funzionare più, e quindi aumentiamo la dose, associamo un altro farmaco, cambiamo molecola, giocando al “piccolo chimico” con lei come cavia.
Oppure, fra qualche mese, il suo saggio psichiatra, vedendo il sorriso da ebete felice impresso sul suo viso, gongolandosi per i risultati raggiunti, deciderà di farle scalare il farmaco.
E boom! Una bella crisi da dismissione, con sintomi triplicati rispetto a prima.
Magari riuscirà a scalare senza problemi (accade anche questo), ma stia sicura che il tracollo è in agguato, senza contare la miriade di effetti nefasti che questa molecola sta intanto provocando a livello fisico.
E il suo saggio psichiatra, le dirà che è la “malattia che sta riaffiorando” e quindi giù di farmaci, a dosi ancora più alte.
Non si pulisce casa nascondendo la spazzatura sotto il tappeto, così come non si risolvono le sintomatologie mentali senza averne sradicate le cause (siano esse organiche, ambientali, psicologiche o tutte e tre).
Le sirene di Ulisse hanno colpito ancora: ora Valentina, lei si trova nella fase di ammaliamento, ma presto o tardi (anche se le auguro, come sempre, di stare bene a vita, anche sotto psicofarmaci) le sirene faranno vedere il loro vero aspetto.
Pietro Bisanti
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