DA UNA “SEMPLICE” INSONNIA, A UN TOTALE CASINO: VOGLIAMO FINALMENTE IMPARARE COSA SIA IL CORPO UMANO?

LETTERA

Buonasera Pietro, mi sono imbattuto nel suo blog che ritengo davvero ben fatto ed utile e le espongo la mia situazione. Il 22 Ottobre mi è subentrata all’improvviso insonnia. Allora non sapendo cosa fare e visto che con la melatonina (che come sai è naturale) non riuscivo a dormire mi è stato prescritto dal mio dottore Ipnolor, farmaco generico del Minias per dormire.

Ne prendevo 10 gocce che ho scalato nel giro di una settimana e tolto, ma visto che dormivo ancora male ho dovuto riassumerlo e scalarlo più lentamente, nulla da fare, mi si alzava la pressione. Allora, il dottore mi aveva prescritto il Remeron per depressione, che mi sono rifiutato di assumere perché è una bomba chimica incredibile.

Allora mi ha dato il Citisint (Citalopram) da 20 mg. Che ho assunto a mezza compressa per una settimana (dal 15 Novembre) e a compressa intera fino a venerdì. Nel frattempo da venerdì scorso sono riuscito a togliere la rognosa benzodiazepina (scalandola lentamente).

Sono sicuro che il mio fisico mi ringrazia. E ho iniziato lo scalo dell’antidepressivo Citalopram facendomi aiutare dalla melatonina che assumo pochi istanti prima di andare a dormire.

Quello che non sapevo e l’ho scoperto facendo gli esami del sangue, che ero fortemente carente di vitamina d (valore 14 ng, quando il valore normale e’ da 30 a 100).

Può una forte carenza di vitamina d portare depressione o ansia? Il dottore dopo aver visto gli esami mi ha dato dei flaconcini (4) da 50 mila unita di vitamina da assumere ogni 15 giorni per 2 mesi per portarla a valori normali. 

Vorrei un tuo consiglio. Ho deciso di curarmi in modo naturale (ti tralascio tutti gli effetti collaterali del citalopram in questo mese) e sono sicuro che la mia insonnia era dovuta alla carenza di vitamina d. Tu che dici? Ti autorizzo a pubblicare la mia storia sul tuo blog che spero possa essere utile a qualcuno. 

Gli psicofarmaci bloccano i sintomi ma non guariscono.

Se la pubblichi mettici solo il mio nome (Marco), senza cognome, o anonimo.

Grazie


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi…
Partiamo dal principio.
Lei il “proprietario” di una meravigliosa e sofisticatissima macchina chiamata “corpo umano”.
Questo è l’involucro che permette tanto a lei quanto a tutti noi di poter funzionare sul pianeta terra.
Il corpo umano è frutto dell’evoluzione di milioni di anni e, a titolo esemplificativo, il suo cervello, composto da 100 miliardi di neuroni, è capace di gestire contemporaneamente un’infinità di funzioni.
Quando una di questa funzioni smette di operare correttamente (nel suo caso, la regolazione del ciclo del sonno), ecco che il malcapitato di turno, senza alcuna conoscenza di tipo igienista, CORRE COME UN DISPERATO verso un rimedio, sia esso artificiale o naturale, che possa IMMEDIATAMENTE sistemare la situazione.
Si commettono quindi due errori madornali:
1) Si sopprime il sintomo senza averne eradicate le cause;
2) Si inibisce parzialmente o totalmente la capacità di autoregolazione del corpo umano.
Non le viene in mente che una macchina capace di regolare migliaia di funzioni certo non abbia bisogno del “suo aiuto” per poter tornare a dormire?
Il suo corpo le sta disperatamente chiedendo di ESSERE LASCIATO IN PACE.
Melatonina, vitamina D sono e rimangono RIMEDI, sostanze che vanno, come detto, a sopprimere la capacità di autoregolazione del corpo umano.
La melatonina, infatti, non fa altro che sostituirsi alle sostanze endogene prodotte dal corpo umano per favorire il rilassamento e l’addormentamento; per la vitamina D (e per le vitamine in generale) bisogna aprire un discorso più complesso…
Lei ha fatto degli esami e ne è risultato carente. Come opzione di attacco, il suo medico ha deciso di somministrargliela artificialmente.
Lei pensa che riportare i livelli di vitamina D in un range “corretto” attraverso una somministrazione esterna vada a sistemare la MOTIVAZIONE per cui il suo corpo ne era carente?
Lei pensa che ingerendo vitamina D artificiale (e quindi edulcorata da tutti gli altri elementi di contorno che ne permetterebbero la giusta assimilazione) possa fare qualcosa di buono al suo corpo?
Io dico di NO.
Dico che GUARIRE significa permettere al proprio corpo di autoregolarsi, senza inseguire una vitamina oppure l’altra, ma dando al medesimo la possibilità di fare quello che sa fare meglio: mantenersi in salute.
Questo però noi non glielo permettiamo, attraverso l’ingestione continua di cibi incompatibili, emozioni incompatibili e vita di merda in generale.
Lei e il suo medico, al posto di virare nettamente verso uno stile di vita corretto, che, da solo, è in grado di mantenere chiunque in salute (altrimenti come si spiega la salute di FERRO del mondo animale, in condizioni mille volte più difficili delle nostre?) avete cominciato un valzer FOLLE di farmaci e integrazioni, da far rabbrividire.
Concludendo…
La sua insonnia NON è stata causata da una mancanza di vitamina D. La sua insonnia è stata causata da un deterioramento generale del suo organismo dovuto al suo stile di vita, che ha impattato, tra l’altro, sull’assimilazione della vitamina D.
Guarire significa RISOLVERE; e risolvere significa permettere al corpo di autogestirsi.
La smetta di correre dietro ai valori, e cominci a vivere come un essere umano.

Conosco una marea di persone che sono andate al camposanto con gli asterischi degli esami “tutti a posto”.

Viva compatibilmente al suo essere “un essere umano” e cioè una “scimmia vestita” e di carenze non ne avrà mai e poi mai.

Forza e coraggio
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.