ACUFENI E ANTIDEPRESSIVI: LA FOLLIA MEDICA NON HA LIMITI

Gli antidepressivi sembrano ormai essere diventati la panacea per tutti i mali. Che tu abbia un’unghia incarnita, un colpo di frusta o una depressione, l’uso che si fa di queste pillole (anche fuori dai canoni tradizionali) si sta facendo sempre più massiccio.
Ora è il turno dell’acufene, e cioè di quel fastidiosissimo ronzio laterale o bilaterale che può veramente rendere la vita di chi ne soffre molto, molto difficile.
La domanda che si pone spesso sui forum a tema è la seguente: “L’acufene causa la depressione o la depressione causa l’acufene?”.
Io rispondo così.
Via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
L’acufene è e rimane un sintomo, un avvertimento, una spia, un segnale.
Stroncare un sintomo senza averne eradicato la causa/le cause a monte è folle, oltre che stupido.
Il corpo umano è una macchina di una complessità inimmaginabile, che praticamente si autogestisce, chiedendo semplicemente di essere rispettata ed alimentata secondo il proprio disegno naturale, e cioè attraverso un’alimentazione vegana, il più crudista possibile.
Quando qualcosa non va, l’errore più grande che si possa fare è di “spegnere” a suon di farmaci il segnale che il corpo sta mandando.
E l’errore è ancora più grande quando si decide di spegnere quel segnale con delle molecole chimiche chiamate antidepressivi SSRI e SNRI (rispettivamente, selettori della ricaptazione della serotonina e della serotonina-noradrenalina).
Questo piccolo uomo, come dico sempre, non è un medico, non cura nessuno, non fa diagnosi né prescrive alcunché.
Da più di tre anni cerco di informare su cosa siano in realtà gli psicofarmaci, in modo che ognuno possa consapevolmente decidere se assumerli o meno, e ben 20 anni di esperienza quale operatore delle Forze di Polizia mi hanno fatto capire come assumere tali sostanze sia come giocare alla roulette russa.
Quantunque quindi un acufene possa affievolirsi o temporaneamente sparire durante una “cura” antidepressiva, nessuno medico (generico o psichiatra) vi preparerà a quello a cui potreste (il “potreste” significa “quasi sicuramente”) andare incontro durante l’assunzione di tali demoniache molecole.
Gli antidepressivi sono farmaci subdoli, invasivi, infiltranti.
Sconquassano mente e corpo donando, quando va bene, una tanto irreale quanto illusoria e temporanea sensazione di benessere.
Il vostro psichiatra non vi dirà che il vostro ronzio all’orecchio potrebbe sì temporaneamente sparire, ma in cambio vi chiederà questo:
-sparizione della libido;
-ingrassamento o dimagrimento eccessivo;
-sensazione di scosse elettriche o pungiglioni nella testa;
-incubi notturni;
-ansia a livelli mai provati;
-appiattimento delle emozioni;
-incapacità di rilassarsi;
…e molto, molto altro.
Il vostro psichiatra non vi dirà che il farmaco che andrete ad assumere potrebbe causare, una volta iniziato il suo scalaggio, crisi di astinenza a volte insopportabili, paragonabili alla dismissione delle sostanze stupefacenti da strada. La maggior parte degli psichiatri stessi nega che gli antidepressivi diano assuefazione, venendo però smentiti dalle milioni, dico milioni, di storie di pazienti di tutto il mondo.
Il vostro psichiatra non vi dirà che per “curarvi” un acufene andrà a prescrivervi una classe di farmaci responsabile di poter creare anche nella più mite delle persone ideazioni suicidiarie od omicidiarie.
Si, avete letto bene.
Gli antidepressivi SSRI ed SNRI sono la causa di migliaia e migliaia di suicidi ed omicidi in tutto il pianeta.
E non lo dico io, la stessa FDA americana è stata obbligata a inserire nei bugiardini che “il farmaco può aumentare il rischio di ideazioni suicidiarie”.
Per non parlare poi degli acufeni antidepressivi-indotti: Internet straborda di persone che hanno cominciato a soffrire di tale patologia proprio in conseguenza dell’inizio della terapia psichiatrica; oppure di persone che hanno visto tornare, ancora più forte, l’acufene una volta dismessi i farmaci.
L’acufene, come le centinaia di sintomi che il corpo umano può mandare, è la diretta conseguenza, qualora di origine non traumatica, della tossemia interna del corpo stesso.
Non si spengono i sintomi con bombe chimiche micidiali.
Il riequilibrio del corpo umano ha semplicemente bisogno del binomio da me coniato: “cibi puliti – pensieri puliti”.
Prima di cominciare quindi una terapia farmacologica a base di antidepressivi per la cura dell’acufene, informatevi, perché dietro lo sguardo rasserenante dello psichiatra e gli sgargianti colori della confezione di pillole c’è un inferno di cui nessuno vi parlerà mai.
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l’igienismo naturale e l’alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un’alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l’anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. “ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”.
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora…il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora…le alternative “non violente”, legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.
E ancora…lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l’inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C’è tanto, tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest’opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all’indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo è solo l’inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con l’aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
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