ZYPREXA E CIPRALEX: UNA STUPENDA TESTIMONIANZA DI FORZA E PERSERVERANZA

LETTERA

Ciao Pietro mi ero scordata di dirti che peso 47 kg per 1,66 m di altezza sono magrissima…Sento sempre in giro storie di tipo Zyprexa ti fa diventare una balena, allora io la penso diversamente…E vero che i neurolettici e anche i ssri ti danno un appetito più intenso solo che ci vuole sempre un po’ di ambizione nel non lasciarti andare, o magari io sono un caso diverso visto che ho preso il maledetto dopo la morte di mia nonna, non per sofferenza, solo per il fatto che mi addormentavo alle 2,3 di notte e il dottore conoscendo il mio lutto ha considerato che fossi depressa senza cercar di sentire il mio parere.

Questo medico essendo un nostro vicino di casa. Roba da ridere vero? Ho preso i primi 3 anni 10 mg di Zyprexa alla sera e 10 di Cipralex, dopo ho smesso per la mia testa il Cipralex e ho preso altri 3 anni 5 mg di Zyprexa e ti dico la verità avendo mio marito un atleta sono sempre stata attenta al mio fisico, limitando i cibi grassi con tutto lo Zyprexa che prendevo..dopo anni di questi medicinali avevo preso 6 kg ho fatto la dieta mediterranea e sono dimagrita 9kg nei ultimi 2 anni di olanzapina.

Dalla dismissione ho perso altri 2 kg. Ti racconto tutto per chiederti se hai associato i livelli dei grassi pensando fossi ingrassata dal farmaco perché non riesco a far il collegamento e non vorrei fare rinunce alimentare inutili. Sembra strano ma non sono diventata obesa perché ho fatto attenzione tutta la vita al mio corpo. La endocrinologa che vedevo mi scoprì ovviamente 3 anni fa la ipotiroide e mi disse che non è vero che diventerò grossa, che sono solo dei miti che grazie alla tiroide ingrassi, che questa è solo la scusa di persone che mangiano male e lei aveva ragione, io sono sempre rimasta magra, non per costituzione, solo perché sono sempre stata una donna curata che mi sono voluta bene.

I psicofarmaci fanno malissimo all’organismo, ti danno un appetito immenso, ho fatto anche io tante scoperte e sono arrivata al credere che la maggioranza delle malattie autoimmuni per esempio provengono da loro, non parliamo di obesità e malattie cardiovascolari, ecco perché sono predisposte più le donne alle autoimmuni che gli uomini, siamo noi che siamo le maggior clienti della psichiatria:((, però con tutti i medicinali che ci prescrivono, a volte con la nostra consapevolezza a volte ci fregano, ci dovremmo voler un po’ di bene a noi stessi.

Ho letto sul tuo blog un sacco di storie di persone fragili che si sono praticamente fatte male da sole, prendendosi in giro da sole prima di arrivare davanti a questi maledetti psichiatri, e per questo mi viene un po’ di rabbia. Questi demoni, che non possiamo chiamare dottori visto il giuramento di Ippocrate, ci distruggono ma anche noi esseri umani siamo molto bravi a dar colpa sempre agli altri. Che io sono stata una vittima di loro o coscientemente mi sono accontentata della facilità con cui dormivo o mi tranquillizzavo senza informarsi, non importa più, siamo sempre noi stessi colpevoli in gran parte dei nostri disastri.

Viviamo in una giungla perciò purtroppo in questo mondo ti aspetta sempre qualcuno all’angolo quando hai un momento di debolezza. Sono tra l’altro la figlia di un poliziotto e ho vissuto la mia infanzia molto in maniera molto rigida e ho sentito tante storie di persone autodistruttive. Nessuno merita di arrivare in questa fase che mi trovo io adesso ma ci aiuterebbe di più se ci prendessimo un po’ di coraggio nell’ammettere che non siamo solo vittime e allora sicuramente usciremmo fuori sani e salvi. Più diamo le colpe solo ad altri piuù rimaniamo le loro vittime.

Per me ha funzionato così per 33 anni di vita, sono venuta sempre alla luce perché ho sempre visto anche la mia colpa in certe situazioni. Scusa per lo sfogo ma penso che tu come un uomo della legge la pensi un po’ così. Ho visto dal tuo atteggiamento un po’ di costruttiva rigidità, senza far nascondere alla gente lo stato grave in cui si trovano e vedo sempre che cerchi di rafforzarli con parole toste.

Sei molto bravo con le persone e ti stimo per questo, non capiamo un cavolo se davanti abbiamo persone che ci consolano e ci fanno solo piangere sulle loro spalle. 

Buon lavoro e aspetto il tuo libro per trovare conferme a tante mie teorie legate alla mia esperienza. Mi dispiace con tutto il cuore per tutti quelli che non sono più con noi, che sono stati veramente vittime assolute della psichiatria, mi dispiace per tutti quelli che non hanno la forza di venirne fuori o che non riescono a sopportare questi sintomi da urlo…che come dici te è l’unica via di uscita.

Sono molto tosta e non ho accettato di prendere nemmeno un antidolorifico, mi sono detta che o io o la medicina allopatica più e allora sono qui dopo un anno di dolori e sintomi pazzeschi, medicine di nessun tipo, qualche tisana di zenzero e compresse calde, aiuto del mio marito che ha saputo sopportarmi con tutti i pugni che dovevo darli, pazienza, denti stretti, teste sbattute contro i muri della casa, urli, pianti, disperazione, rassegna nel morire, furia etc…ma credimi Pietro toglierti un dente infetto dal vivo in 2 ore perché l’anestesia non prende è sempre peggio di ciò che ti da la dismissione lunga e costante ti da.

Ogni giorni quando vedi che qualche sintomo va via senza nessun aiuto farmacologico diventi ancora più forte e vai con fiducia più avanti. Spero non ti abbia rubato troppo tempo con la mia storia e spero tu possa far qualcosa contro ciò che ci fanno questi diavoli sulla terra, indipendentemente dalle nostre debolezze o problemi naturali della vita.

Grazie
Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.

Complimenti anzitutto: hai perfettamente compreso come additare gli altri non serve a nulla.

Moltissime volte siamo noi stessi, anche a causa della nostra ignoranza, a correre tra le braccia del nostro carnefice.

Noi o, nel caso di persone giovanissime, i nostri genitori.

Anche chi utilizza stupefacenti non fa altro che prepararsi a gettarsi tra le braccia della Psichiatria…

Per quanto riguarda la tua domanda sul peso e sull’alimentazione.

Io consiglio assolutamente un’alimentazione vegana, crudista quanto basta, a ZERO glutine.

Per quanto riguarda il livello dei grassi: consiglio di tenerli bassissimi in quanto un sangue fluido è alla base di un buon funzionamento del pancreas e di tutto il sistema endocrino.

Ci sentiamo in privato.

Avanti così
Pietro Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra. 
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.