ZOLOFT, EN E UNA MAREA DI ANTIDEPRESSIVI: MARESCIALLO DELLA GUARDIA DI FINANZA INTRAPPOLATO DALLA PSICHIATRIA
LETTERA
Gentile collega, mi permetto di chiamarti così anche se sono un maresciallo
della GdF.
Seguo con interesse ed ammirazione il tuo blog e quello di Valdo Vaccaro, due
splendide testimonianze di quanto ancora di sincero e buono esiste al mondo. Ti
scrivo questa lettera perché ho bisogno di consigli.
Assumo zoloft 50 mg. da 3 mesi e en 1 mg. da 4 anni, per devastanti attacchi
di panico e un’ansia cronica che mi ha colpito. Le cose non migliorano, me li
hanno proposti quasi tutti gli ssri (prozac, efexor, agomelatonina, anafranil,
cipralex), ma l’ansia resta e gli effetti collaterali mi devastano..
Ti prego di dirmi cosa posso fare per uscire da questo tunnel, come dismettere
evitando le terribili crisi astinenziali da tossicodipendente. Conosci uno psi
di ****** veramente bravo per tirarmi fuori dai farmaci?
Rivorrei la mia vita, senza questa dipendenza. Puoi indicarmi inoltre
praticamente come impostare una dieta senza glutine, caseina, carni e pesce,
uova, dalla colazione alla cena?
Attenderò con ansia una tua cortese risposta, assicurandoti fin da ora che
sarò di certo un acquirente del tuo libro a prescindere dalla tua risposta o
meno.
Firmato *****
RISPOSTA
Caro Collega,
intanto grazie per aver deciso di condividere la tua esperienza.
Ti ho garantito il totale anonimato, considerate anche le nostre regole interne di stampo medievale, per cui, se hai un pistola e soffri di un qualunque “disturbo psichiatrico”, sei segnato per sempre.
Veniamo a noi.
Come dico sempre, via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
La moderna psichiatria non risparmia proprio nessuno: ricchi, poveri, belli, brutti, potenti e famosi.
Pur non conoscendo la tua storia personale, in generale l’approccio alla psichiatria è sempre lo stesso.
Si comincia a manifestare un qualunque disturbo, ed ecco che il dottorone di turno comincia la sua carrellata di farmaci: prenda questo, aggiunga questo, due gocce in più di questo etc…
Nemmeno un minuto per scandagliare a fondo l’essere umano che si ha davanti, per tentare di capire se possa esserci (e quasi sempre c’è) anche o solo una causa organica alla base del disturbo manifestato.
Si comincia con i farmaci, e dopo poche settimane si è incatenati per sempre.
Ora, caro collega, non posso indirizzarti da nessuno.
Non perché soffra di manie di protagonismo, ma perché non conosco alcun psichiatra che si sognerebbe di scalarti i farmaci quando stai ancora male.
Gli psichiatri sono riluttanti allo scalaggio, preferendo, anche per pararsi le chiappe, che il loro paziente rimanga ancorato a una dose per sempre.
Quindi, ai sensi dell’art. 32 della nostra Costituzione, se vuoi uscirne dovrai fare tutto da solo.
O meglio, io sono qui per aiutarti in tutto, ma come tu ben sai non ho l’autorizzazione legale di curare nessuno.
Infatti, nessuno cura nessuno: sarà il tuo corpo a curare se stesso, allorquando comincerai finalmente a trattarlo non come un bidone dell’immondizia ma come una reliquia.
Quindi, cosa bisogna fare?
Scalaggio lentissimo, di un farmaco per volta, associato ad un graduale cambio alimentare.
Aspettarsi, perché arriveranno, le temute crisi eliminative e di dismissione, che nel caso degli antidepressivi SSRI e delle benzodiazepine possono essere veramente, veramente forti.
Dovrai avere l’appoggio incondizionato del tuo nucleo familiare, e capire che qualunque crisi, di qualunque potenza, è destinata a finire, e a lasciarti più “disintossicato” di prima.
Il tuo corpo, infatti, nel momento in cui comincerai a scalare, cercherà piano piano di tornare a uno stato di equilibrio, e questo comporterà, immancabilmente, tutta una serie di sintomi, anche molto, molto sgradevoli.
Io sono qua per accompagnarti. Per tutte le tue altre richieste, ci aggiorniamo via mail, incluso il libro, che veramente deve essere letto prima di cominciare questa “avventura”.
Non mollare collega, che ne usciremo. Forza e coraggio
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l’igienismo naturale e l’alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un’alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l’anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. “ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”.
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora…il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora…le alternative “non violente”, legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.
E ancora…lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l’inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C’è tanto, tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest’opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all’indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo è solo l’inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con l’aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
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