XEPLION, CIPRALEX ED EN: MI AVETE TOLTO TUTTO. NIENTE ORGASMO, NIENTE RISATE, NIENTE EMOZIONI, NIENTE SENSAZIONI
Veniamo a noi.
Via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Posso immaginare che la sua psicosi sia da ricollegare all’uso di cannabis, che, non smetterò mai di dirlo, è e rimane una sostanza stupefacente, che agisce come apripista per una marea di disturbi mentali.
Se questo è il suo caso, smetta di farne uso. Adesso.
Al di là di questa considerazione, lei è in trattamento per quello che i sanitari che l’hanno visitata hanno considerato come “psicosi”, cioè una visione anomala e non coerente della realtà circostante.
Soluzione? Un cocktail di farmaci di cui nessuno le ha spiegato le interazioni e la potenza.
Lei sta assumendo, nell’ordine, un antipsicotico in versione depot, e cioè a rilascio prolungato mensile, un antidepressivo della categoria SSRI e una benzodiazepina.
Già qui, un essere umano con una capacità di ragionamento nella media capirebbe che qualcosa non quadra.
Anche ipotizzando (ma non è certo quello che penso) che queste molecole chimiche possano guarire i pensieri dell’animo umano, ma come diavolo si fa a pensare che un cervello possa funzionare bene somministrando contemporaneamente una sostanza ottundente (l’antipsicotico), attivante (l’antidepressivo) e calmante (la benzodiazepina)?
Siamo veramente all’apoteosi delle follia; sì, ma non del “paziente”, ma di chi crede che le persone si curino a suon di siringoni e pastiglioni, che hanno poi il risultato di provocare quello che lei stesso riporta.
Niente orgasmo, niente emozioni, niente risate: si diventa un flaccido zombie che pensa solo a mangiare e dormire.
Lei pensa che questi farmaci la cureranno da qualcosa? Lei pensa che lo psichiatra del CSM, o finanche uno privato, abbia voglia di aiutarla a dismettere?
No, ormai, in questa società ormai malata e incapace di ascoltare il prossimo, l’unica soluzione sono le pastiglie. A vita.
Come difendersi?
Prendere in mano la propria salute, ai sensi dell’art. 32 della nostra Costituzione.
Decidere, in prima persona, di scalare i farmaci, secondo protocolli collaudati, prendendosi tutte le responsabilità legali e materiali del caso.
Nel suo caso, non è possibile lo scalaggio dello Xeplion poiché in versione depot, e quindi è prima indispensabile passare alla sua versione ad assunzione orale, e cioè l’Invega.
Fatto questo, la difficoltà sta nel tempo di assunzione e nella quantità di farmaci che si stanno prendendo, oltre che dalla loro dose.
Si scala del 10% al mese, cominciando da uno. C’è moltissima incertezza a riguardo, ma dalle mie letture nei blog a tema di tutto il mondo, ho potuto notare come moltissime persone scalino, in casi analoghi, prima l’antidepressivo, poi la benzodiazepina e infine l’antipsicotico, in quanto quest’ultimo ha anche effetti sedativi.
Non ci sono formule magiche o pratiche standard. Si naviga a vista, facendo le cose con calma e avendo fiducia nelle capacità autoguaritive del proprio corpo.
Sarà una passeggiata? Proprio no… Anzi.
Si prepari a crisi di dismissione che saranno anche mostruose. Per questo, per non finire ancora sotto le amorevoli cure di uno psichiatra e farsi etichettare come “paziente che rifiuta le cure”, è indispensabile essere circondati da qualcuno pronto a dare una mano in caso di bisogno: genitori, fratelli, parenti o amici.
Da soli, in condizioni come queste non si va da nessuna parte.
Parallelamente, bisogna assolutamente virare verso uno stile di vita impeccabile, abbracciando senza riserve l’alimentazione vegana, crudista quanto basta, da perfezionarsi sempre gradatamente.
Via subito tutto quello che non appare come cibo, eliminando all’istante i due allergeni principali per ciò che riguarda la salute mentale: glutine e caseina.
Legga in lungo e largo i quasi 600 articoli gratuitamente disponibili sul blog.
Acquisti immediatamente il mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”.
Scelga da che parte stare.
A 23 anni si ha il DIRITTO di avere un orgasmo, di ridere, di emozionarsi e di sentire.
Forza e coraggio
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Voglio usare questo mezzo per far sapere al mondo che tutta la speranza non è persa Rimanere incinta dopo che i tubi sono bloccati e bruciati, so che l'IVF e l'inversione potrebbero aiutare, ma troppo costano, non posso permettermi neanche a me aggiungere un altro bambino alla mia famiglia che stava provando per 5 anni, fino a quando non mi sono imbattuto in Dr. Agbarzara TEMPLE, che ha lanciato un incantesimo di gravidanza / fertilità per me e ho incinta. spero che le donne là fuori che stanno attraversando le stesse paure e le preoccupazioni che ho attraversato in PREGNANTE, troverai il tuo contatto e sarai felice come me, mentre lo faccio qui su questo sito e la soluzione verrà a loro quando li contattano. Grazie e Dio vi benedica per raggiungerlo tramite: ( agbazara@gmail.com )
Come stai ora?