VEGANO PER TRE ANNI E NESSUN MIGLIORAMENTO SULL’ANSIA. DOVE HO SBAGLIATO?

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “PSICOFARMACI: QUANTI PESCI CADUTI NELLA RETE DEL D…“: 

Sono stato vegano per tre anni, solo cibi naturali biologici, niente fumo, caffè e super alcolici. Ma la mia ansia generalizzata non é migliorata neanche un po’…… 


Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 21 gennaio 2016 00:27

RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

La risposta al suo quesito è di una semplicità disarmante, se la si vuole veramente trovare e dovrebbe essere impressa nelle menti di tutte quelle persone che abbandonano la dieta vegana pensando che “non faccia per loro”.

CIBO VEGETALE non è sempre uguale a CIBO SALUTARE.

Siamo e rimaniamo una scimmia, la cui alimentazione deve sempre e comunque indirizzarsi in primis verso il nostro cibo d’elezione: la frutta.

Conosco un’infinità di vegani che vivono in uno stato di salute orripilante, perché basano la propria alimentazione su cereali, legumi, frutta secca, oli e grassi vegetali vari… il miglior modo per andare al campo santo.

D’altronde, si può seguire una alimentazione vegana anche mangiando hamburger di soia e patatine fritte.

Il secondo madornale errore è di assumere spropositate quantità di grassi, consumando quantità industriali di olio, avocado e frutta secca, per placare quella fame che invece dovrebbe essere giustamente soddisfatta con la frutta.

Il terzo madornale errore è di mangiare troppo poco: il cibo cotto è concentrato e decisamente più calorico. Il vegano che decide di consumare principalmente cibi crudi deve SAPERE che ne dovrà consumare molto di più. Non si parla quindi di mangiare due o tre banane al giorno, ma di arrivare, ad esempio a 15-20.

Nel suo caso, quindi, a mio parere l’ansia non passa proprio perché la grossa quantità di grassi da lei consumata va ad intasare e ingrassare il sangue in maniera eccessiva. Questo comporta un malfunzionamento dell’insulina, che a sua volta comporta gli sbalzi glicemici che sono la prima causa organica dell’ansia.

Gli sbalzi glicemici, infatti, costringono le ghiandole surrenali a continue produzioni di adrenalina e cortisolo, i due principali ormoni dello stress, per evitare emergenzialmente che il livello di glucosio scenda in maniera troppo pericolosa.

Informiamoci BENE prima di sentenziare il fallimento dell’unico modo corretto di alimentarsi.

Pietro Bisanti
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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.