UN’ANSIA SPAVENTOSA CHE NON RIESCO A FAR ANDAR VIA NE’ CON I FARMACI NE’ CON SOLUZIONI ALTERNATIVE
LETTERA
Ciao, sono venuto a conoscenza del tuo blog in seguito alla mia situazione disperata. Mi chiamo Ivan, e soffro di ansia da 10 anni, dalla fine della terza media. Da allora sono rimasto un anno chiuso in casa perchè soffrivo di agorafobia, poi ho ricominciato ad uscire, e da lì a questa parte ho convissuto con l’ansia svolgendo una vita estremamente limitata (non ho mai fatto un viaggio per i fatti miei). Ho tentato due volte il percorso farmaceutico prima con il citalopram, poi con l’escitalopram, abbandonati entrambe le volte per effetti collaterali sedativi, avevo una gran sonnolenza ed astenia, e mi spaventai preoccupandomi di “rimanerci”. Attualmente sono di nuovo in fase grave, faccio fatica ad uscire di casa che l’ansia mi somatizza nella gola e mi vien da vomitare. Le soluzioni alternative come tecniche energetiche, omeopatie e simili le ho provate, per quanto efficaci non sono utili nel mio caso di ansia radicata. Mi piacerebbe un tuo parere. Ti ringrazio per l’attenzione, e ti saluto!
Permettimi con una punta di orgoglio di dirti che sei finalmente arrivato nel posto giusto, e stai parlando finalmente con la persona giusta.
Ora questa situazione, se ti impegnerai, la risolveremo una volta e per tutte.
Al di là di qualunque problema di natura psicologica che possa esserti capitato (e dubito, dato il contenuto della tua mail, che ti sei capitato chissà che cosa di così sconvolgente) ora quello che dobbiamo fare è “sistemare” il tuo lato organico.
In pratica, come avrai avuto modo di leggere nel blog, sono fermamente convinto (e ne ho riscontri tutti i giorni) che le manifestazioni di natura psichiatria, dalla più “piccola” alla più “grande”, molto spesso altro non siano che “normali” conseguenze del continuo maltrattamento, soprattutto alimentare, a cui sottoponiamo ogni giorno il nostro corpo, che al posto di essere trattato come una reliquia, viene considerato alla stregua di un sacco dell’immondizia, ove sia possibile infilarci di tutto senza conseguenze.
E invece le conseguenze arrivano, non soltanto in campo “fisico”, e cioè magari con un tumore o un’artrite reumatoide, ma anche in campo “psicologico”, con tutta una sintomatologia di natura psichiatrica che differisce da persona a persona.
Ho scritto “psicologico” tra virgolette perché, in realtà, le manifestazioni sembrano psicologiche solo perché non toccabili o esaminabili come una psoriasi ad esempio, ma in realtà sono più FISICHE di quanto uno non possa pensare.
Il cervello rimane un organo come un altro, fatto di carne e sangue, e il nutrimento che gli arriva deve essere corretto e di qualità, altrimenti esso farà capire che qualcosa non va nell’unico modo possibile: lo squilibrio mentale.
Pietro Bisanti
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