UN BEL MINESTRONE DI MALATTIA: PSICOFARMACI, FARMACI PER LA TIROIDE, GLUTINE, LATTOSIO E UNA “DIETA” COSI’ INCASINATA CHE DI PIU’ NON SI PUO’. ORA FACCIO CHIAREZZA IO

LETTERA

Ciao Pietro! Mi sono presa un po’ di tempo per scrivere con calma. Allora… Mi racconto un po’… Ho 35 anni e ho sempre fatto un’alimentazione onnivora più o meno ordinata e più o meno disordinata! 

Purtroppo ho una maggiore attrazione verso il dolce e questo mi ha sempre portata a mangiare ” schifezze”. Ai tempi dell’università le mie pause studio erano spesso occupate da gelati, dolcetti… Ecc… Sin da bambina sono stata una bambina forse un po’ paurosa diciamo, bisognosa probabilmente di maggiori rassicurazioni che spesso mancavano. 

All’età di 10 anni circa ho iniziato a soffrire di grandi paure…ho iniziato ad avere delle fissazioni (avevo paura di non riuscire più a levare dalla mente un pensiero, una canzone ecc) che mi hanno gettata in una sorta di angoscia e terrore più grande di me. 

Non ho mai raccontato questo mio stato d’animo a nessuno, né in casa né fuori, se non adesso in età adulta. Mi sembrava talmente assurdo che mi vergognavo a raccontarlo. Ho vissuto così per tanti anni con alti e bassi. Periodi in cui stavo bene alternati a periodi in cui le mie paure si facevano rivedere.  

E così è anche ora ma ovviamente con una capacità di affrontarle e metabolizzarle ben diversa per fortuna! Mano mano che sono cresciuta è andata sempre meglio ma questa esperienza vissuta sin da piccola ha segnato la mia personalità. Ho fatto e faccio ancora della psicoterapia che mi ha aiutata a lavorare molto su me stessa. Oggi mi sento una donna e mamma molto più sicura di sé, con il suo bambino interiore che come tutti i bambini è bisognoso di attenzioni e rassicurazioni. 

Durante gli anni dell’università ho iniziato a soffrire di fitte dolorose al corpo… Erano delle fitte brevi e molto forti che venivano in varie parti del corpo ( testa, braccia, ginocchia)… avevo fatto diversi accertamenti tutti con esito negativo. Alla fine avevo pensato che fossero legati allo stress, all’ansia. 

Effettivamente con il tempo sono scomparse per tornare ora molto più raramente (ma io ho notato ora che sono correlate all’alimentazione probabilmente). Negli anni passati sono stata un po’ ipocondriaca!

Sempre durante gli anni in cui studiavo all’università ho iniziato a soffrire di attacchi di panico. La paura dell’attacco e la sensazione di stare per “impazzire” mi hanno spinta sotto consiglio del mio fidanzato ad andare dallo psichiatra che mi ha prescritto una terapia con entact associata nel primo periodo a benzodiazepine. 

Ho fatto la terapia per un paio di anni… Nel frattempo ho iniziato della psicoterapia che mi ha aiutata da sola a scalare il farmaco e toglierlo. Avevo già fatto un tentativo con lo psichiatra l’estate prima ma poi ero stata di nuovo male, terapia ripresa, ma da lui non sono più tornata. 

Non ho più ripreso l’entact da allora, solo al bisogno e per periodi brevissimi (una, max due settimane) le benzodiazepine nei periodi in cui stavo male. Gli attacchi veri e propri non sono più tornati ma ho continuato ad avere in determinate situazioni la sensazione di un attacco imminente, di insofferenza e ansia (durante la guida in macchina soprattutto su strade a più lunga percorrenza, mentre parlavo con le clienti…). 

In questo ultimo anno sono stata molto meglio sotto questo aspetto… guarda caso ho seguito un’ alimentazione molto più pulita! È infatti da un po’ che leggo e mi informo di alimentazione, cercando e provando l’ approccio più giusto per me.

Dopo la prima gravidanza (2011) ho scoperto di essere intollerante al lattosio, allergica al nichel e una tiroidite di Hashimoto in eutoroidismo però. L’endocrinologo mi ha prescritto una terapia con Tirosint da 25, visto che io comunque accusavo spossatezza. 

Ho preso questo dosaggio sino al 2013, poi sono rimasta incinta per cui durante la seconda gravidanza dovendo monitorare e tenere il tsh sotto il valore 2 il dosaggio è aumentato il sabato e la domenica a 50 e così è rimasto sino a luglio del 2015 quando per motivi pratici sono andata da un altro endocrinologo che mi ha sospeso del tutto la cura perché secondo lui non necessaria. 

Nel frattempo ho fatto analisi per vit d e risulto carente.

Per quanto riguarda i latticini ho iniziato da prima a ridurli, a mangiarli con la pastiglia di enzima o prendendo le cose delattosate. Poi man mano che le mie conoscenze in fatto di alimentazione si arricchivano ho deciso di eliminarli del tutto. Da sempre ho sofferto di gonfiori di pancia e episodi di diarrea per questo ho iniziato ad indagare con il test per il lattosio
Al nichel di cibi non c’ho mai voluto badare.

Nell’ultimo anno ho iniziato a ridurre gli altri prodotti animali sino ad arrivare ad una dieta vegana che purtroppo ho portato avanti per soli due/tre mesi. Nel frattempo infatti i miei fastidi alla pancia si sono accentuati: pancia sempre gonfia, piena di aria, bruciori e dolori. Forse per l’aumento di legumi e frutta secca. 

Gli episodi di diarrea molto più rari. Ho fatto un eco addome dove non risultava niente se non un intestino pieno di aria. Sotto consiglio dell’ecografia ho indagato per il glutine. Anni prima avevo già fatti gli esami del sangue ed erano negativi. Gli ho ripetuti, sempre negativi. Ho fatto la gastroscopia ed è risultato un grado uno, un po’ bordeline pertanto. 

La dottoressa mi ha comunque voluto dare la diagnosi di celiachia con relativa esenzione per farmi provare a mangiare senza glutine e vedere come andava. Sono riuscita per poco tempo a tenere un’alimentazione vegana e senza glutine, forse perché non ero pronta ai due cambiamenti uno dopo l’altro. 

Da allora ho provato quella mondezza di prodotti per celiaci da farmacia, reintrodotto prima ogni tanto pesce, qualche volta carne, poi ho provato dieta macrobiotica vegan per un breve tempo, approccio al crudismo .. Insomma ogni tanto sperimento qualcosa di diverso. Come ultima cosa appunto il Serplus con il pane primus che mi ha aiutato a sgonfiarmi e tolto i dolori e bruciori. 

Non sono costante… Passo magari da una settimana di dieta vegan, con molto crudo e poi sento esigenza del dolce, cedo e passo all’estremo opposto mangiando malissimo!

Ultimamente questa la mia dieta:
Colazione frutta e una fetta di pane primus con burro e marmellata
Frutta agli spuntini, mai dopo i pasti
Pranzo frutta o insalata  qualche volta pasta di riso integrale)
Cena verdura cruda e cotta con cereali (riso integrale, basmati)…
Non mangio glutine se non spizzichi raramente
Ho ridotto tantissimo i legumi che a me piacciono molto
Sono consapevole della preferenza dei cereali integrali rispetto ai raffinati, dell’ importanza del crudo. 

Mi sento un po’ senza guida perché leggo tutto e il contrario di tutto (l’ultima diverse fonti di studi che affermano che i grassi saturi fanno bene), la mia alimentazione è troppo ballerina e i miei fastidi alla pancia accompagnati da giornate piene di spossatezza dalla mattina ci sono sempre.

Ultimamente ho aumentato il consumo di prodotti animali e latticini e ho notato che quelle sensazioni legate agli attacchi di panico si sono un po’ riaffacciate! Ho la sensazione che il periodo in cui io sia stata meglio sia stato quello vegan o quasi, ma la mia pancia mi dice il contrario! 

Ho la batteria dell’ iPad scarica e non ho caricabatterie!!
Forse questa parte della dieta andava più dettagliata… Io spedisco la mail poi mi fai sapere se hai bisogno di altre info.
Grazie di nuovo!
Ho avuto la sensazione di potermi confidare con te, ho scritto cose del passato che avevo anche quasi rimosso! 😉
A presto!
Sonia

P.s.: sempre causa batteria non rileggo…scusa gli eventuali errori


RISPOSTA
Buongiorno Sonia,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi…


Immagina di avere un’automobile, “programmata” dalla fabbrica per funzionare con un certo tipo di carburante, in questo caso la cosiddetta benzina verde.
Oggi gli metti il diesel, domani l’olio di colza, dopodomani l’alcool etilico, posdomani l’aranciata amara… come pretendi che la tua vettura possa comodamente portarti senza strappi da Milano a Palermo?
Questo è un ragionamento banale, giusto?
Sì, eppure la maggior parte delle persone non riescono a traslare questi concetti fin dentro la propria vita, guardandosi semplicemente allo specchio.
Quindi, comincia a guardarti allo specchio…
Sei un vitellino? NO! Quindi, non si è “intolleranti” a qualcosa che è di per sé INNATURALE. Non digerire il latte programmato per nutrire un’altra specie animale è UNA NORMALE REAZIONE del corpo umano all’introduzione di un vero e proprio veleno. Poco me ne fotte se le sottilette stanno bene con il toast…
Sei un carnivoro? NO! Perché se tu lo fossi avresti l’acquolina in bocca semplicemente vedendo la carcassa di una nutria a lato strada investita da una macchina. Invece, per poter consumare “piacevolmente” le membra altrui, tali cadaveri devono passare attraverso una marea di processi di lavorazione, per renderli “buoni” al palato.
Sei un uccello? NO! Perché se tu lo fossi, potresti mangiare i cereali CRUDI così come fanno i piccioni in tutte le piazze di tutte le città del mondo. I cereali sono e rimangono cibo per GRANIVORI e bisogna andarci molto piano anche se sono un cibo non violento. Nessuna deroga per il velenoso cereale carico di glutine, ma assoluta moderazione con quelli che non lo contengono (e anche per i legumi, che comunque possono essere consumati generalmente solo previa cottura e contengono quindi un sacco di antinutrienti difficilmente digeribili dall’intestino umano).
Sei una SCIMMIA? Direi proprio di sì. Ritengo che l’uomo rimanga fondamentalmente un primate, la cui evoluzione lo ha portato a staccarsi completamente anche da quel rarissimo consumo di carne che in natura alcuni tipi di scimmie portano avanti. E al di là del consumo di carne che gli scimpanzé “si concedono” poche volte all’anno, il cibo principale dei primati rimane la FRUTTA.
Basta inoltre osservare l’innato disgusto che l’uomo ha per il sangue e per la carne cruda, non serve quindi prendere una laurea in tal senso…
Quindi, ricapitolando, oltre alla tua continua alimentazione errata, hai compiuto ulteriori errori:
1) hai continuato a cambiare alimentazione, confondendo ancora di più il tuo corpo: meglio farsi di eroina tutti i giorni che farsi un mese di tale sostanza, un mese di cocaina, un mese di crack, per poi fare magari un mese a sole mele, per poi tornare a farsi di eroina. In pratica, mettevi le basi per permettere al tuo corpo di disintossicarsi, per poi rimettergli i bastoni fra le ruote.
2) Hai preso molti farmaci, tra cui antidepressivi e benzodiazepine, che non hanno fatto altro che distruggere ancora di più la tua salute.
Ora, senza giri di parole e senza prenderci in giro, il concetto è molto semplice.
Primo. Capire dove vuoi arrivare, quanto impegno vuoi metterci e se sei convinta di voler cambiare, altrimenti è tutto tempo perso.

Se la risposta è positiva, ora che non assumi più farmaci, dovrai lentamente ma costantemente indirizzarti verso l’unica alimentazione che ritengo compatibile con l’essere umano in quanto tale, e cioè quella vegana, crudista quanto basta, a ZERO glutine e a bassissimo livello di grassi, così come indicato qui http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.

Il libro te l’ho inviato oggi. 

Ogni giorno non sfruttato per cambiare è un giorno perso.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.