TUMORE GENGIVALE… TAGLIO TUTTO?
LETTERA
Caro Pietro che bella sorpresa il tuo messaggio, grazie mille. Purtroppo il tumore della pelle di mia madre è stato tolto chirurgicamente, stava diventando troppo grande. Ora la situazione e’ tranquilla, speriamo in bene.
Invece ora sono io che ho un tumore a una gengiva. È una formazione di vecchia data, ma da un paio di mesi si è ingrandita e il dentista dice che devo toglierlo altrimenti avrò grossi problemi.
Purtroppo sono convinta che la medicina ufficiale non guarisce ma spesso ti fa peggiorare la situazione. Visto che questa cosa è sulla mia persona preferisco tentare altre strade.
Da un paio di mesi sto tentando con l’olio di ricino (impacco), sembra che riesca a tenerlo fermo, non sanguina. Da quando mi è sorto questo problema ho provato a cambiare alimentazione eliminando tutte le proteine animali ma la formazione e’ rimasta ferma fino a circa tre mesi fa.
Potresti aiutarmi? O indicarmi qualche altra strada. Grazie infinite per tutto.
Firmato Pina
RISPOSTA
Buongiorno Pina,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
In Natura esiste una Legge ben precisa che si chiama “di causa-effetto”.
Questo significa che nulla avviene a casaccio, e che qualunque tipo di formazione si “crei” è creata appositamente dal nostro corpo, il quale, lo ricordo, non va mai contro se stesso.
Dalla più piccola cisti al più invasivo tumore, quello che dobbiamo cogliere è semplicemente il segnale che il nostro corpo ci sta mandando.
Qualunque escrescenza è e rimane infatti un ricettacolo di tossine e veleni sapientemente creato dal nostro corpo per porre rimedio ai continui insulti, soprattutto alimentari, a cui è giornalmente sottoposto.
Tossine che devono essere inglobate per non rimanere in circolo, facendo ancora più danni.
La medicina allopatica, zeppa di superbia e ignoranza, non fa altro che estirpare quanto creato dalla Natura per strategia difensiva, non facendo altro che aprire la porta a recidive e situazioni ancor più pericolose.
La tua escrescenza gengivale va quindi “disinnescata” né più né meno nella stessa maniera in cui si disinnescherebbe una bomba a mano.
E questo lavoro non può farlo la mano dell’uomo.
Bisogna quindi affidarsi a quello che è definito il fenomeno dell’autolisi, e cioè la capacità del corpo umano di disgregare i tessuti di serie “B”, da lui stesso creati.
Questo si ottiene attraverso due procedure, una più veloce e una più lenta.
La prima è la pratica del digiuno: il corpo, in assenza di cibo, cannibalizza se stesso, fagocitando, in primis, i tessuti cancerosi e precancerosi.
La seconda è l’adozione di un’alimentazione vegana, crudista quanto basta, a ZERO glutine, con pochissimi cereali e legumi e a bassissimo tenore di grassi.
Nel tuo caso specifico, puoi continuare ad applicare localmente l’olio di ricino, ma non sarà certo quello a far “guarire” il tuo tumore.
Bisogna quindi immediatamente fare un deciso cambio di abitudini di vita, e non basta certo estromettere le proteine animali, anche se è un buon inizio.
Via immediatamente tutto quello che non è un cibo, via zuccheri artificiali, caffè e thé.
Leggi questo articolo che ho scritto, che riguarda gli psicofarmaci.
L’alimentazione da attuare è comunque la stessa anche nel tuo caso.
Elimina comunque, senza “scalaggio”, anche tutte le proteine animali
Hai bisogno di moltissima frutta, di moltissimi centrifugati di verdura e di limitare tantissimo i cereali senza glutine e i legumi. Oltre ad attuare un’alimentazione molto povera di grassi.
Puoi cominciare con un digiuno ad acqua o a succhi, anche di una settimana, per poi sposare lo stile di vita così come descritto.
Quando si hanno “problematiche” così evidenti non c’è molto spazio all’eccezione.
Bisogna essere decisi, coerenti e perseveranti.
Ne va della tua vita.
Io ci sono
Pietro Bisanti
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