SESSUALITA’ DISTRUTTA DAGLI PSICOFARMARCI: E I MERDICUCOLI CONTINUANO A NEGARE

LETTERA

Buona sera signor Bisanti, 
Spero che riuscirà a leggere questa e-mail e a rispondermi al più presto
Ho letto il suo blog e parto col ringraziarla per il suo lavoro e per il suo schietto ottimismo con cui dona speranza alle persone che le chiedono aiuto tenendo però i piedi ben saldi a terra.
Vorrei raccontarle la mia storia e spero in un suo prezioso consiglio.
Mi presento, mi chiamo Andrea, ho 36 anni.
Per alcuni disagi in passato ho avuto la stupidissima e ignorante idea di rivolgermi allo psichiatra della mia zona il quale dopo 10 min di colloquio mi prescrisse il primo antidepressivo, da quel giorno sono passati quasi tre anni in cui mi prescrisse Seropram, Daparox, Zoloft e Fluoxerene tutti senza nessun beneficio (se non un senso di placida, surreale calma all’inizio che dopo poche settimane spariva e mi ritrovato con una forte nausea, insonnia, mal di testa e un senso di torpore genitale..allora le dosi venivano aumentate e cambiava il farmaco) assunsi questi farmaci per un totale di 3 anni circa.
Un giorni decisi di smettere ormai stremato, scalai totalmente l’ultimo farmaco nel giro di un anno circa e da gennaio 2020 sono ufficialmente pulito…
ORA!
ECCO IL PUNTO DELLA QUESTIONE!
Durante il periodo in cui  pian piano toglievo i farmaci pian piano il mio apparato sessuale si “addormentava” finché tolta l’ultima pastiglia si “addormentò” del tutto e così è rimasto finora!
In pratica è più di un anno che non ho un’erezione e non ho sensibilità genitale, inoltre non provo più desiderio per l’altro sesso.
Insomma sono diventato asessuale, non provo più nulla.
E anche le mie emozioni è come se avessero perso “brillantezza” diciamo.
Quindi cercai informazioni sul web e scoprii che le mie sintomatiche corrispondevano a una sindrome chiamata “SSPD”.
Ho letto di molte persone che purtroppo ne soffrono e che hanno i miei stessi problemi e tutti dopo aver assunto antidepressivi 
A quanto pare questa sindrome è irreversibile…
Signor Bisanti io personalmente non mi aspetto che lei abbia la bacchetta magica e sinceramente non credo molto nel potere di un’alimentazione che “rimetta a posto” il mio cervello, però lei è l’unica persona sincera e disposta comunque ad aiutare nel limite delle sue possibilità..quindi perché non tentare? 
Ah già! Ho provato a chiedere aiuto a vari psichiatri e anche sul forum di “*****” ai loro “professionisti” e questi “inutili laureati” (per usare un eufemismo) NEGANO addirittura che esista questa sindrome, dicendomi cose del tipo “non è dimostrabile” o “sono più convinto che sia un fattore ansiogeno legato a stress di base psicologica”.
TUTTE CAZZATE!
e si arrabbiano pure se li contraddici e non ti rispondono più o addirittura ti cancellano dal forum…ci crede?! Pazzesco!
Quindi signor Bisanti ripeto..so che lei non è Gesù che passa e guarisce e che sei fai stronzate come quella di assumere merda chimica per anni la natura non ha pietà..e che non ho trovato ancora nessuno che è guarito da questa SSPD..ma secondo lei..col tempo..si può guarire davvero?
Grazie e buona serata
PS: se volesse pubblicare questa mail sul blog ha il mio permesso.

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Lo sport preferito dei merdicucoli in camice bianco è quello di NEGARE ad oltranza gli effetti della merda chimica che spacciano con totale disinvoltura, spesso senza sapere (ma a volte perfettamente conosci) di quanto danneggino gli esseri umani.
Quando si assumono sostanze, come nel suo caso, che attraversano la barriera ematoencefalica, andando ad interagire con 100 miliardi di neuroni deputati a MIGLIAIA e MIGLIAIA di operazioni diverse, ecco che si gioca alla roulette russa. Può accadere di TUTTO.
Quello che è accaduto a lei è molto, molto più comune di quanto lei non possa pensare.
La sessualità è l’insieme di una serie di reazioni chimiche ben precise, che il cervello porta in atto allorquando si trovi in una condizione di perfetto equilibrio.
Tutti i sintomi che lei adesso prova sono “semplicemente” il risultato di una biochimica cerebrale completamente disequilibrata a causa della merda che ha assunto.
Ora, il nostro corpo non è una macchina statica ma un complesso funzionale in continua autoriparazione.
In assenza della merda assunta, il cervello può finalmente porre in essere tutte le azioni di ripristino per tornare a uno stato di piena efficienza.
Nessuno può dirle se le sostanze assunte possano o meno averle causato danni di natura permanente ma è d’OBBLIGO tentare il tutto per tutto per vedere se sia possibile recuperare al 100% o comunque tutto quello che è ancora possibile.
Lei è scettico riguardo all’alimentazione, mentre io gli do un valore inestimabile.
Le abitudini di vita sono alla base del recupero psicofisico del nostro corpo.
Senza se e senza ma.
Se lo vorrà, io ci sono.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Consulente legale a tutela dell’utente psichiatrizzato

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.


Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.