SEI ANNI DI ZYPREXA, ASTINENZA E DOLORI MUSCOLARI TREMENDI

LETTERA

Caro Pietro,

Ti stimo tanto per il tuo lavoro, la mia storia è lunga e tra poco farò a modo di spedirtela, visto che sono ancora in astinenza dallo Zyprexa, astinenza che dura da un anno. Un anno senza nessun farmaco, nemmeno un’aspirina, solo cibo vegano/crudo. Ancora non mi sono rimessa del tutto e faccio fatica a scrivere visto i dolori muscolari tremendi che ho. Sarei lieta di acquistare il tuo e-book. Mandami cortesemente le tue coordinate bancarie per proseguire con il bonifico.

Ho preso per 6 anni 5 milligrammi di Zyprexa e ho smesso l’11 novembre dell’anno scorso. Non ho presso nessun medicinale, neanche integratori, ho solo seguito la dieta che sostieni anche te, dieta per la inventata “Fibromialgia”, dieta senza glutine, 0 proteine animali, nessun additivo, 0 zuccheri, poco miele, 0 solanacee e ho inserito tanto cibo crudo, centrifugati di verdura, frutta, semi, legumi, noci,cereali senza glutine. Questa dieta mi sa che mi provoca ancora più ansietà, troppa energia, e ho sempre una tremenda insonnia, una media di 2-3 ore a notte dopo un anno, dolori muscolari ed una grandissima intolleranza allo stress.

Non uso droghe, nemmeno prodotti chimici, tutto ecologico o dai contadini. Ho bevuto 4-5 volte pochissimo vino per qualche volta, qualche tiro di sigaretta per il nervoso che mi veniva, direi una decina di volte. Ho una vita personale tranquilla, mi e stato prescritto lo Zyprexa per l`insonnia, 10 mg al giorno ma ho sempre preso 5 e ovviamente, con la mia volontà, senza essere forzata, ma solo convinta da uno psichiatra che il farmaco sarebbe innocuo.

Ti ho scoperto sfortunatamente da poco, e piano piano scriverò tutta la mia storia per poter aiutare e sostenere tutti quelli che soffrono quanto me.

Aiutami per favore con il tuo consiglio se, per quello che sai, è normale che dopo un anno sono ancora piena di malesseri e sintomi dell’astinenza? Conosci qualcuno che è guarito dallo Zyprexa del tutto, senza essere rimasto con traumi irreversibili? E se si può guarire quanto più o meno devo ancora soffrire?

Ti ringrazio tanto in anticipo per il tuo aiuto. Un cordiale saluto.

Aura

RISPOSTA
Buongiorno Aura,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.

Sei anni del più pesante neurolettico esistente sulla faccia della terra non si cancellano con un colpo di spugna.

Purtroppo la fase che stai attraversando è la naturale conseguenza e l’unica che puoi intraprendere per raggiungere finalmente una guarigione vera e definitiva.

Voglio però darti dei consigli pratici.

Il tuo corpo è ora in una fase di riaggiustamento e detossificazione profonda e tu è come se avessi sotto controllo il pedale dell’acceleratore…

Più ti alimenti di frutta e verdura crude, più il tuo corpo accelererà in tal senso.

Quindi, per non dover fronteggiare una sintomatologia da dismissione e detox troppo profonda, ti consiglio di aumentare la quantità di cotto, magari con patate e zucca.

Limiterei tantissimo il consumo di cereali (anche senza glutine) e legumi.

Inoltre, altro fatto fondamentale è di mantenere un BASSO livello di grassi: le calorie provenienti da tale componente alimentare non devono superare il 10% del totale giornaliero.

Quindi, pochissimo (o zero) olio e pochissima (o zero) frutta secca.

Rispondo ora alle tue domande finali:

1) Sì, è normalissimo che tu ti senta così a distanza di “solo” un anno. Sei anni di Zyprexa hanno letteralmente sconquassato il tuo corpo.

2) Assolutamente sì. Posso metterti in contatto con un ragazzo che ha passato LE PENE DELL’INFERNO solo per alcuni mesi di assunzione, ma che ora, finalmente, vibra di salute grazie alla dismissione e al cambio totale di alimentazione

3) Quanto dovrai soffrire lo sa solo il tuo corpo: non avere fretta, la strada è quella giusta, e facendo le cose giuste non potrai fare altro che guarire.

Ci sentiamo in privato anche per il libro.

Forza e coraggio
Pietro Bisanti