SCALAGGIO CITALOPRAM: E STO PEGGIO DI PRIMA.

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “UN BRAV’UOMO E UN BRAVO CARABINIERE“:

mi sono “curato” per oltre un anno con ssri citalopram per depressione ansiosa etc..1 cp al di..

i sintomi sono spariti poco alla volta e sono stato meglio, ma da essere pensante mi sono detto..ora che sto bene li devo smettere..in fin dei conti anche sulle indicazioni illustrate si dice che devono essere presi sino a remissione dei sintomi e non per anni !!

E quindi inizio a scalarli..e iniziano i problemi..ansieta’ peggio di prima tremori nervosismi etc etc vertigini continue che dire una bella sindrome da astinenza !!

alla faccia ma non ero GUARITO ? ..invece trovo a fronteggiare un peridodo tremendo con ritorno peggiore di ansia e tremori dovuti alla sospensione..ripeto graduale gradualissima direi scalare una compressa in 5 mesi (usando il principio”in gocce )..

Dico ma allora questo mio stato di benessere non era GUARIGIONE ma erano sintomi spariti perche’ assumevo la medicina citalopram un po’ come le droghe conosciute cocaina etc ti fanno sentire (a detta di chi le usa) un leone per poi quando le smetti tornare una pecorella !!!!

ma se si dice nei “bugiardini ” che non vanno usate per tanti mesi ma fino a remissione della patologia ???

allora devo diventare schiavo a vita del farmaco facendo guadagnare chi lo vende..e non provando altre strategie perche’ il FARMACO mi allevia i sintomi e quindi sto bene solo se lo assumo a vita..aumentando col tempo il dosaggio naturalmente..mentre se invece sceglievo un’ altra strategia non farmacologica magari piu’ lenta pero’ non ero schiavo di nessuna droga una volta migliorato di umore…

No !! dobbiamo, devo essere MALATO A VITA di depressione ??? malato a vita di ansia ?? cosi’ che devo assumere a vita il citalopram…

il medico quando stai meglio dice che non devi smetterlo perche’ se lo smetti stai di nuovo male (e non cosi’ dice il foglietto oltretutto )..ah ah ah e se stai male e’ sempre colpa del fatto che non prendi il farmaco..insomma entri nel girone del farmaco e qualunque miglioramento o peggioramento della tua vita e’ dovuta alla terapia che prendi oppure “colpevolmente” smetti??

esistono farmaci altrettanto “pericolosi ?” cioe’ se smetti un antibiotico lo fai perche’ l’infezione e’ passata mica lo prendi a vita..

Invece e’ come una droga che ti rende CLIENTE a vita della ditta che lo ha creato !

non dubito degli effetti a me aveva fatto passare la depressione..ma a che costo ??..essere un drogato a vita ??? ma se dice che il farmaco va preso per un periodo perche’ devo sentirmi schiavo ??

Un’altra osservazione mia madre prende HALCION e sulla confezione dice va presa massimo 7 giorni circa ma lo prende da anni per “ordine” del medico !!!..se non lo prende non dorme..quindi e’ anche una dipendenza psicologica perche’ oramai che effetto avra’ mai dopo anni farmacologicamente ?? una sera le ho detto che le davo halcion ma le ho dato una pasticca di vitamina ha dormito benissimo !!!!..poi se ne e’ accorta e non ho piu’ potuta “fregarla”

quindi oltre all’azione farmacologica da droga ha anche un aspetto psicologico che per paura di smettere un farmaco lo prendi per ani ed anni e i medici zitti…

ciao

i’m so tired

Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 15 agosto 2013 21:22

RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie della sua testimonianza.
Vedrà che sarà un po’ meno “tired” se seguirà i consigli che questo non dottore vuole darle gratuitamente, senza parcella, senza doppi fini, con la soddisfazione come unico guadagno per l’opera che sto portando avanti.
Il suo commento dovrebbe essere stampato su ogni libro di psichiatria in ogni università del mondo, e sbattuto in faccia ai docenti psichiatri che dicono che gli antidepressivi sono farmaci sicuri, che fanno passare la depressione con effetti collaterali blandi, e che si dismettono facilmente quando non ce ne sia più il bisogno.
Palle, palle, enormi palle.
Gli antidepressivi sono bombe chimiche demoniache, che quando va bene mascherano i sintomi, e che quando va male trasformano le persone in assassine di se stesse e/o degli altri.
La psichiatria è un fallimento totale: quando lei ha incominciato a soffrire di depressione, qualcuno si è preso la briga di scandagliare le eventuali cause organiche alla base della sua sintomatologia in atto?
Non penso proprio, e quindi via di farmaco…
Poi, il finto periodo di benessere, ed ecco che al momento della sospensione ci si ritrova con due problemi: il primo, poiché le motivazioni alla base dello stato depressivo originario non sono state eradicate, bensì mascherate; il secondo, poiché ora l’hanno incatenata a un farmaco, la cui dismissione può essere molto, molto impegnativa.
Lei fa dei ragionamenti perfetti: sia sul fatto di non essere guarito, che sul modo di ragionare dei medici, che valutano ogni comportamento in base al fatto che si sia presa o meno la “cura”.
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell’uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti. 
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall’aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all’organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l’Uomo, bensì per i granivori. L’intolleranza al glutine è ormai considerata un’epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all’introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti “psicofarmaci”: dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un’appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
Dobbiamo insomma imparare che è possibile che gran parte dei disturbi che si manifestano con sintomi psichiatrici possano avere una base organica e non per forza il solito motivo psicologico stile “mi è morto il gatto”.
 
Ora, se io fossi in lei, procederei allo scalaggio del farmaco con molta calma e molta attenzione, dato che gli effetti da sospensione, come sta sperimentando in prima persona, possono essere veramente infernali.
 
Scalaggio lento anche perché se dovesse sfuggirle di mano la situazione, e dovesse avere bisogno del pronto soccorso, troverebbe una schiera di medici pronti a imbottirla di nuovo e a recitarle la filastrocca: “Vede che è malato, e il farmaco le serve?”.
 
E associ allo scalaggio tutte quante le indicazioni sopra specificate: il vegancrudismo e il digiuno sono l’ariete per eccellenza per “sfondare” le malattie mentali.
 
Cibi puliti – pensieri puliti: il binomio d’attacco.