PSORIASI: NON GUARDIAMO L’ICEBERG DALLA PUNTA

Psoriasi: un flagello, chi ne è colpito in maniera anche pesante ne subisce gravi conseguenze che intaccano la propria sfera sociale, fisica ed emotiva.
La medicina ufficiale dice un sacco di fesserie a riguardo, e cioè che la psoriasi è eridataria, che bisogna rassegnarsi ad alti e bassi, che non si guarisce definitivamente.
L’igienismo, invece, porta un soffio di speranza, affermando che ogni qualvolta ci sia una scintilla di vita in un corpo umano, la guarigione totale è sempre auspicabile.
L’importante è, come sempre, andare a trovare la causa del problema, non riempirsi di cortisone, ciclosporina e tutte le altre bombe a mano dei medici che altro non fanno che fornire (quando va bene) guarigioni temporanee e apparenti.
Sempre alla demolizione del maledetto sintomo, sempre a interferire con il lavoro del proprio corpo.
Quando mai impareremo che mettere del cortisone e non avere più squame per un mese NON significa essere guariti dalla psoriasi?
Via la lobotomizzazione, e impariamo che la pelle è, come i polmoni, il fegato, i reni etc… un organo emuntore, cioè deputato anche alla eliminazione della tossemia interna.
Questo significa che se il vostro corpo è pieno di veleni, al vostro sistema immunitario poco importa se sarà esteticamente sgradevole: esso cercherà di buttare fuori tutto quello che NON deve rimanere dentro.
E allora la psoriasi va prima benedetta, come ogni manifestazione cutanea, poichè senza essa i veleni che rimanessero dentro vi causerebbero nel tempo patologie più pesanti e pericolose, e poi combattuta, attaccandola non con creme, cremine, raggi, immunsoppressori, cortisone…ma con intelligenza.
Nessuno nega che possa esserci una predisposizione in tal senso, non un’eriditarietà ma semplicemente una debolezza che possa concorrere al suo esplodere: ma ricordiamoci che l’ereditarietà NULLA può fare da sola, ci vogliono i relativi fattori ambientali, e tra primi figurano l’alimentazione e lo stile di vita.
Combattiamo quindi la psoriasi nel luogo dove è più probabile che si formi: l’intestino.
Le solite diete mediterranee and company, con il loro pezzettino di grana, i loro carboidrati super raffinati, i loro cadaveri bianchi e rossi: questi sono i nemici da combattere, prima fra tutti i cibi più intasanti, muco-producenti e inadatti all’uomo, e cioè i latticini e la carne.
Bisogna smettere di introdurre veleni, bisogna riattivare tutti gli organi emuntori, evitando di sovraccaricarli con ulteriori tossine, bisogna aumentare la disponibilità di acqua pura organica, quindi più spremute, più centrifugati, più frullati di frutta e verdure rigorosamente crude.
Bisogna abbracciare senza indugio una dieta vegana tendenzialmente crudista e perseverare, perseverare e perseverare: qualunque guarigione che avvenga dal giorno alla notte è un una finta, una presa in giro, un fatto innaturale: se ci avete messo anni per “ammalarvi” di psoriasi, ci metterete sicuramente più di un annetto per ottenere una guarigione definitiva, ma si può.
Le manifestazione cutanee della psoriasi sono, per concludere, l’espressione evidente che qualcosa non va a monte: impariamo a non guardare l’iceberg dalla punta.