PSICOFARMACI E FRENI INIBITORI

Salve,
Commento solo ora la sua risposta al mio intervento, perche’ non ho avuto le forze e la voglia di farlo prima.
Grazie per avermi risposto, comunque.

Da tutte le sue e-mail che ricevo, leggo sempre che la soluzione e’ l’alimentazione vegana e il rifiuto della cura con farmaci. Ebbene, ma lei c’e’ stato mai da uno psichiatra per dirgli che con i farmaci potrebbe uccidere o indurre alla morte i propri pazienti?
Come puo’ dimostrare che i morti per impiccaggione si siano suicidati perche’ assumevano gli antidepressivi?
 
E chi si impicca senza assumere farmaci…che fa e’ lucido?
Noi parenti…che siamo ASSASSINI perche’ sconoscevamo l’esistenza di questo sito e abbiamo dato fiducia alla psichiatra?

E’ la casistica a dare conferme?

La psichiatra a noi ha detto che la scelta del suicidio va al di la’ del farmaco e che le cause vanno ricercate nella STORIA PERSONALE DEL MORTO SUICIDA, nell’ereditarieta’..

Mia madre..voleva suicidarsi ancor prima di assumere i farmaci…anzi, ha cominciato ad assumerli proprio per il motivo contrario..per allontanare brutti pensieri..

L’antidoto del veleno..uccide?
Mah..
Io ho tanti dubbi..ma se lei puo’ DIMOSTRARE SCIENTIFICAMENTE TUTTO QUESTO FENOMENO SUICIDA A CAUSA DEI FARMACI..PERCHE’ NON VA IN TV A SENSIBILIZZARE LE CASALINGHE CHE SU INTERNET NON RIESCONO AD ANDARE?
In attesa di una Sua risposta, cordialita’, Rita

RISPOSTA
Gent.ma sig. Rita,
faccio prima una piccola premessa, per far sì che questa sua ulteriore testimonianza non sia vana.
Per i lettori nuovi giunti, la madre della sig.ra Rita ha commesso suicidio a mezzo impiccagione mentre era in cura con psicofarmaci (vds. articolo “PSICOFARMACI E SUICIDIO PER IMPICCAGIONE: ARRIVANO LE PRIME CONFERME” e “PSICOFARMACI E SUICIDIO PER IMPICCAGIONE

Qui non si sta parlando di bruscolini, ma di una vita umana che non c’è più.

Cosa altro potevate fare sig.ra Rita? Vi siete affidati in buona fede alla psichiatria, ed essa, in buona o malafede, vi ha tradito.

Nessuno nega che il suicidio possa avere moltissime sfaccettature, e che moltissime persone lo commettano senza aver preso mai uno psicofarmaco in vita loro.
Ma solo un cieco potrebbe negare il fatto che gli psicofarmaci (e soprattutto gli antidepressivi delle categorie SSRI e SNRI) portino le persone a commettere atti di natura violenta su se stesse e/o sugli altri.

Sua madre aveva brutti pensieri, e al posto di scandagliare le cause ambientali/psicologiche/tossicologiche/organiche/alimentari alla base, le hanno somministrato dei farmaci che hanno annientato i suoi freni inibitori, portandola a commettere un atto che da lucida e sofferente magari non avrebbe mai commesso.

Questo fanno gli psicofarmaci: tolgono quell’istinto di autoconservazione che tutti noi abbiamo anche nei momenti più bui della nostra vita.

La risposta della psichiatra mi fa sorridere, e mi fa capire che dovrebbe tornare sui banchi di scuola e ripetere tutti gli esami, ma con dei professori diversi, che concepiscono l’essere umano come un tuttuno e non come un insieme di pezzi saldati.

Se soffre l’intestino, soffre il cervello, questa è la prima cosa che gli psichiatri dovrebbero imparare.

Io non le porto prove scientifiche; le porto invece le migliaia, se non milioni di casi di persone, tra cui bambini, che hanno sterminato le loro famiglie per poi ammazzarsi, oppure che si sono impiccati, persino all’età di 10 anni.

Accenda il telegiornale, e se crede che tutti si stiano impiccando a causa della crisi, vada un attimo più in là del suo naso sig.ra Rita, e vedrà quante fandonie le hanno raccontato.

Sono pronto ad andare ovunque, anche in televisione se serve, per cominciare a far capire al mondo la pericolosità di tali sostanze.

Non cerco gloria né profitto personale. Solo solo stufo di vedere l’umanità autoannientarsi.