PRIMA TENTO DI AMMAZZARE MIO MARITO, POI FACCIO FUORI DUE FIGLI E INFINE CI PROVO CON IL TERZO. POI MI IMPICCO: ANTIDEPRESSIVI, SENTO IL VOSTRO FETORE
Omicidio-suicidio a San Giovanni, i pm: “Un delitto preordinato”
La donna era affetta probabilmente da una grave forma di depressione. Trasferita al Bambin Gesù dopo l’intervento chirurgico la bimba sopravvissuta: è ancora gravissima. Operato anche il padre, che è fuori pericolo: gli inquirenti attendono il via libera per l’interrogatorio
Avrebbe avuto un piano preordinato per uccidere la propria famiglia prima di togliersi la vita Khadija El Fatkhan, la 42enne marocchina che ieri ha accoltellato mortalmente due figli, ferito un terzo e il marito per poi impiccarsi in casa. Ne sono convinti gli inquirenti che indagano sulla tragedia avvenuta all’alba di ieri in un appartamento al quarto piano di uno stabile occupato in via Carlo Felice 69 a San Giovanni, Roma. La donna era probabilmente affetta da una grave forma di depressione. Nulla fa ipotizzare una ricostruzione diversa: nessun segno di violenza, nessuna ferita da difesa è stata riscontrata sul corpo della donna.
Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Francesco Minisci hanno deciso di sottoporre comunque i corpi dei due piccoli, di nove e tre anni, e quello della mamma all’esame autoptico: domani affideranno l’incarico agli esperti dell’istituto di medicina legale della Sapienza.
Intanto gli inquirenti attendono il via libera dei medici del San Giovanni per ascoltare Idris Jeddou, il marito della donna, operato per la coltellata all’addome ricevuta dalla moglie, per cercare di fare chiarezza su dinamica e movente. “E’ stato operato due notti fa all’addome – spiegano i medici – Resta ricoverato qui e dal punto di vista clinico non dovrebbe avere problemi”.
Fonte R.it
RISPOSTA
Quanti altri fatti similari dovranno succedere per svegliare finalmente le coscienze?
Una donna non prende una mannaia, fa quel che ha fatto questa signora marocchina, e poi si impicca.
Non ho la matematica certezza per dirlo, ma sento il fetore di antidepressivi a distanza di chilometri.
Queste pastiglie demoniache trasformano le persone in assassini di se stesse e/o degli altri.
Sono praticamente solo ad affrontare questa battaglia epocale di risveglio delle menti e del pensiero indipendente.
L’impiccagione è e rimane il classico suicidio da antidepressivi, così come documento nel mio blog da anni.
Ora si potrà scavare quanto si vuole nel passato di questa donna: i veri colpevoli sono da tutt’altra parte.
Pietro Bisanti
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