PRENDI QUESTO, POI QUESTO E PURE QUELLO

Allucinante…questo è il termine corretto per indicare un altro delirio della medicina allopatica: i cocktail di farmaci.
Mi imbatto spesso in persone che sono sotto terapie multiple di farmaci, naturalmente non curativi, ma solo per sopprimere i sintomi.
E il malcapitato di turno è costretto a prendere più farmaci non per “curare” diversi “disturbi”, bensì per contrastare gli effetti collaterali dati dal farmaco stesso!
Questo delirio è presente soprattutto nella moderna psichiatria: uno è depresso e va dallo psichiatra; lo psichiatra, senza nessun esame se non una costosa chiacchierata di 20 minuti prescrive un antidepressivo che servirà solo per mascherare i sintomi.
L’antidepressivo, però, a sua volta, oltre a dare gli illusori effetti per cui viene prescritto (quando va bene), causa anche notevoli effetti collaterali.
E vai allora con l’ansiolitico per contrastare l’aumento dell’ansia data dagli antidepressivi durante le prime settimane di somministrazione.
E vai allora con gli antiparkinsoniani per contrastare l’aumento del tremore.
E vai con il viagra od il cialis per contrastare l’impotenza causata dagli antidepressivi 99,9 volte su cento.
E vai con le pillole dimagranti per l’aumento del peso causato dagli antidepressivi e soprattutto dagli antipsicotici stile Zyprexa.
E vai con la pastiglia per il diabete causato dall’uso degli antipsicotici stile Zyprexa (con class action milionarie portate avanti negli Stati Uniti).
E vai con i sonniferi per contrastare la troppa attività degli antidepressivi, che non permettono di addormentarsi.
Ma gli esempi potrebbero andare avanti all’infinito….
E vai con i gastroprotettori quando si prendere il cortisone.
E vai con il caffè per contrastare la sonnolenza degli antistaminici.
Ma che equilibrio può avere un corpo ridotto così?
L’equilibrio fisico, psichico, dell’anima si trova solo vivendo armoniosamente e seguendo le leggi della Natura, rinnegando la nostra innaturale voglia di carne, smettendola di accarezzare il gatto assassinando al contempo la mucca, amando tutte le creature che vivono assieme a noi.
Rinnegando la nostra innaturale voglia di schiavizzare il più debole, obbligando la mucca a fornirci contro la sua volontà il latte che la Natura ha predisposto per il suo vitellino e non per noi o i nostri neonati.
Smettendola di trasformare il nostro colon in un cimitero a cielo aperto.
Alimentandoci di cibi vivi, frutto della meravigliosa opera della Natura, che tutto dà, e che indietro chiede solo un po’ di rispetto.
Alimentandoci di pensieri compassionevoli, di non ipocrisia, di amore indistinto per tutto e tutti.
Eliminando farmaci, vaccini e tutte quelle sostanze tossiche propinateci come indispensabili.
Un cocktail d’amore e di veganismo, non uno di farmaci e cadaveri.