PERCHE’ LA “DIETA” DEL DOTT. MOZZI “FUNZIONA”? “MI DICA QUALCOSA SULL’ARTRITE REUMATOIDE”

LETTERA

Ho letto con molta attenzione i suoi libri (la dieta del Dott. Mozzi e le ricette del Dott. Mozzi) e ne ho tratto molti utilissimi consigli, che stanno sensibilmente migliorando i miei disturbi e La ringrazio.
A mio cognato è stata diagnosticata artrite reumatoide. Quali suggerimenti? 

Gradisca i miei migliori saluti.

Cordiali saluti

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi…
Mi ha mandato una mail, ma non si è forse accorto che non sono il dott. Mozzi.
Ne “approfitto” per dire nuovamente la mia sull’argomento.
La “dieta dei gruppi sanguigni”, ribattezzata “dieta del dott. Mozzi” perché il medesimo sta provvedendo a divulgarla in Italia, si basa sul fatto che gli uomini abbiano discendenze diverse e quindi in base al loro gruppo sanguigno debbano mangiare in maniera diversa.
La logica vince sempre contro la “scienza”, ortodossa o no.
La prima cosa che mi viene in mente è questa: come l’Uomo potrebbe verificare il suo gruppo sanguigno se si trovasse in natura, senza laboratori analisi?
Inoltre, come mai, se siamo fatti per mangiare tutti in maniera diversa, abbiamo le stesse caratteristiche antropometriche?
Come mai, ad esempio, i cani hanno più di 12 gruppi sanguigni, eppure non mi sembra che, messi in natura, uno divorerebbe un coniglio, mentre l’altro si arrampicherebbe su una pianta di cachi?
La risposta ai suoi “miglioramenti” è di una semplicità disarmante: come si sta alimentando è comunque un grandissimo passo avanti rispetto all’alimentazione onnivora, anche perché avrà escluso senza dubbio i due maggiori allergeni esistenti: glutine e caseina.
Il problema è che la scriteriata assenza di frutta che il dott. Mozzi predica soprattutto per il gruppo “0”, unita all’abbondanza di proteine porterà ad avere problemi non nel breve periodo (glutine e caseina provocano di solito reazioni abbastanza repentine), ma nel lungo. 
In pratica, oggi mi sento “bene”, ma mi sto scavando piano piano la tomba.
Inoltre, secondo quale criterio logico si può affermare che, per esempio, il tacchino va bene ma il maiale no? Qui entriamo nelle supposizioni senza senso e non nelle logica che è la base del’igienismo naturale.
Ci guardiamo allo specchio, guardiamo come siamo fatti, guardiamo i cibi che potremmo mangiare in natura senza cottura e così come sono (in principal modo la frutta) e agiamo di conseguenza.
Venendo all’artrite reumatoide, come la maggior parte delle altre migliaia di patologie così ben catalogate dalla medicina allopatica, altro non è che la conseguenza del nostro disastroso stile di vita, soprattutto alimentare.
Piano piano porta all’accumulo di tossine che la medicina allopatica vuole stroncare a suon di farmaci, dando, come al solito e quando va bene, una finta, illusoria e breve “guarigione”.
Il corpo è l’unica entità che può guarire se stessa. Non esistono rimedi miracolosi o pillole che possano desautorarci dalla responsabilità principale che abbiamo: TRATTARE IL NOSTRO CORPO COME UNA RELIQUIA.
Pietro Bisanti
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