PER DUE BRICIOLE DI PANE, SCATTA LA VIOLENZA OMICIDA: COME SEMPRE, SENTO IL FETORE DEGLI ANTIDEPRESSIVI

FONTE CORRIERE.IT 

Omicidio in Sardegna, il fidanzato confessa: «Mi aveva rimproverato perché il tavolo era sporco»

Dimitri Fricano, 30 anni di Biella, ha confessato l’omicidio della fidanzata Erika Preti uccisa a coltellate il 12 giugno scorso a San Teodoro. Era l’unico indagato. «Mentre litigavamo, lei mi ha colpito alla testa con un fermacarte in pietra», ha raccontato

«Mi aveva rimproverato perché il tavolo era sporco. C’erano troppe briciole. Allora abbiamo iniziato a insultarci e non ci ho più visto». È quanto ha raccontato il trentenne biellese Dimitri Fricano, durante la confessione dell’omicidio della fidanzata Erika Preti, 28 anni, avvenuto il 12 giugno scorso a San Teodoro, durante una vacanza in Sardegna. Era l’unico indagato ma in queste settimane, aveva sempre ribadito agli inquirenti che, lui e la compagna, avevano subito una rapina in casa finita nel sangue. «Mentre litigavamo, lei mi ha colpito alla testa con un fermacarte in pietra», ha raccontato agli inquirenti.

L’omicidio
Il cadavere di Erica, originaria di Biella, era stato trovato nella cucina di un appartamento in località «Lu Fraili», alle porte di San Teodoro. La donna è morta a causa di una serie di ferite da arma a taglio al collo. Il compagno, che era stato trovato dai soccorritori anche lui con ferite multiple provocate da un coltello, era l’unico indagato per omicidio volontario.

La confessione
Dimitri Fricano si è presentato sabato sera prima nello studio dei legali e poi ha confessato davanti al procuratore di Biella, Teresa Angela Camelio, di essere stato lui a uccidere la fidanzata con due coltellate alla gola. Una confessione che arriva ad oltre un mese dal delitto, un tempo durante il quale Fricano ha sempre sostenuto di essere innocente. Secondo quanto riferito dai suoi legali, il giovane – che ora è in stato di fermo a Biella e sul cui arresto dovrà decidere la Procura di Nuoro – ha raccontato di aver ucciso Erika al culmine di una violenta lite. «In accordo con i genitori di Dimitri – ha detto l’avvocato Alessandra Guardini che sabato sera ha accompagnato in procura a Biella il reo confesso, dopo una videoconferenza con il legale sardo, Roberto Onida – il nostro obiettivo è sempre stato quello di arrivare alla verità, qualunque potesse essere. Questo anche nel rispetto di Erika e della sua famiglia, che non dovrà attendere per avere giustizia».

La ricostruzione
Tutto è avvenuto nel giorno in cui la coppia aveva programmato una gita a Tavolara con un gommone in affitto. In auto già pronti gli zaini con i costumi da bagno e gli asciugamani, i due poco prima del delitto stavano preparando i panini per la giornata fuori. La coppia di amici dai quali erano ospiti, era stata ascoltata dagli inquirenti e avevano raccontato che tra i due, fidanzati da circa dieci anni, non c’erano dissapori.

COMMENTO
Da una ricerca in Rete, vi sono dei riferimenti, non certi, riguardo il possibile consumo di antidepressivi da parte di Dimitri Fricano.
Ci stiamo tutti assuefando a suicidi, omicidi ed omicidi/suicidi che NON hanno alcuna logica.
Io la risposta sono convinto di averla trovata da molti anni.
Il cervello umano non impazzisce da un momento all’altro.
Impazzisce quando UNA SOSTANZA va a intaccarne la delicatissima biochimica.
Prepariamoci all’esponenziale crescita di queste mattanze senza logica.
Io vi avevo avvertito.
Pietro Eupremio Maria Bisanti