LO RIPETERO’ FINO ALLA NAUSEA: SCALARE I FARMACI NON BASTA!

LETTERA

Salve mi chiamo ****, abito a ***** e adesso le racconto un po’ la mia storia e vedo se lei mi può dare qualche consiglio utile. 

Sono seguito dal lontano 2001 dal servizio salute mentale. Ho usato tutti i tipi di droghe nella mia vita e ho smesso circa 5 anni fa. Sono una persona nuova ma non completamente perché faccio il depot di Risperdal 25mg ogni 14 giorni. Nonostante i miei innumerevoli tentativi di manifestare il mio benessere al dottore del centro che mi segue e all’infermiera correlata non sono ancora riuscito a convincerli del tutto ad abbassarmi la terapia cioè passare alla compressa giornaliera, però ne stiamo parlando e il dottore dice che presto me la abbasserà.

Signor Pietro vorrei saperne di più su come sganciarsi perché appena me la passeranno oralmente incomincerò a farmi seguire da un’altra psichiatra privata e vorrei provare a lasciare il centro salute mentale. Mi potrebbe dire come mi devo comportare. Mi potrebbe descrivere bene come fare la lettera di abbandono. Mi potrebbe anche dire come mi devo comportare se non mi mollano. Devo andare anche dall’avvocato?

Grazie per il tempo a me dedicato.

Cordiali saluti


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.

Sarò schietto e sincero con lei, come da mio solito.

Lei NON è una persona nuova. Sicuramente è una persona “migliorata”, in quanto non distrugge più il suo corpo con tutta la merda che ha assunto in questi anni, ma vi è ancora un ostacolo ENORME, e cioè il depot che lei sta facendo, e che sta “sottovalutando”.

Sì, sottovalutando, perché lei è convinto che smettendo di assumere droghe (e mi gioco le palle che lei fuma ancora sigarette) e scalando il farmaco, magicamente lei tornerà in salute.

Mi dispiace dirlo ma NON è così.

Se non si attua, parallelamente allo scalaggio, uno stile di vita IMPECCABILE, anche e soprattutto dal punto di vista alimentare, NON si va da nessuna parte.

Perché le crisi da dismissione arrivano, e arrivano ECCOME, e se non vi è un corpo pronto a gestirle lei farà la fine che fa un sacco di gente, e cioè tornerà a prendere il doppio dei farmaci di prima, con la pernacchia dei medici che le diranno che lei è MALATO ed ha avuto una RICADUTA.

Sganciarsi dal CSM è più facile di quel che si pensa, e sono pronto a fornirle assistenza legale, ma vi devono essere i PRESUPPOSTI per una guarigione a lungo termine, altrimenti è solo una grande perdita di tempo.

Legga IMMEDIATAMENTE il libro che ho scritto e quanto trova a questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.