LA SOFFERENZA DI UNA MADRE PER LA PROPRIA FIGLIA INTRAPPOLATA DALLA PSICHIATRIA
Buongiorno Pietro,
Dopodiché uscì nauseata da questo giro nefasto, ma non riusciva più ad andare a scuola e avere rapporti sociali, soffriva di ansia e pensieri intrusivi ossessivi e a poco a poco la depressione la fece rinchiudere in uno stato maniacalmente asociale. Decise quindi dopo un po’ di tempo di voler riprendere gli studi, ma consapevole di non riuscire a gestire la propria emotività, dopo vari tentativi fallimentari con fiori di Bach e omeopatia, decise (contro la mia volontà ) e a dir suo disperatamente, di affidarsi temporaneamente agli psicofarmaci.
Il pensiero iniziale era per un anno e invece siamo arrivata già a tre…
In questi tre anni ha provato a smettere scalando autonomamente, ma per vari motivi questi tentativi non sono andati a buon fine ed ogni volta, spaventata dai pensieri intrusivi orribili e la paura di essere pazza, ricominciò ad assumere le dosi scalate con tanta fatica.
Ogni volta si somma il dolore del fallimento e aumenta quel pensiero malefico che le insinua il dubbio di essere davvero pazza e non uscirne più.
È una bella ragazza e il suo carattere era pieno di vitalità. Ora vederla sempre apatica, priva di forze e di entusiasmi, portare avanti la sua vita come un fardello pesante, è per me che sono la madre, un dolore immenso…
Vorrei comperare il tuo libro. Come si fa? Dove si trova?
RISPOSTA
Partiamo da un concetto di una banalità disarmante: non si impazzisce da un giorno all’altro senza motivo. Anzi, la maggior parte dei cosiddetti disturbi psichiatrici altro non sono che la manifestazione di una grave intossicazione di tipo organico.
In pratica, vivo di merda, mangio merda e, come nel caso di tua figlia, utilizzo stupefacenti, ed ecco che il cervello, come qualunque altro organo, ne risente pesantemente, e come unico “modo” di farcelo notare ha quello di non permetterci più una corretta elaborazione dei nostri pensieri.
Capito questo, il secondo passo è quello di riequilibrare l’INTERO organismo, partendo quindi da un’alimentazione impeccabile.
Quello che sta succedendo a tua figlia è tanto orribile quanto banale: è passata da una tossicodipendenza illegale a una legale (e peggiore).
Scalare i farmaci (soprattutto gli antidepressivi SSRI-SNRI) provoca delle vere e proprie crisi di astinenza, che altro non sono che il tentativo estremo del corpo di tornare a uno stato di equilibrio, detto omeostasi.
È, nella maggior parte delle volte, un percorso obbligato: bisogna stare peggio prima di stare meglio.
Non perdere tempo con omeopatia, fiori di Bach, veleno del cobra reale, zuppa di pinna di squalo… la guarigione la si ottiene PERMETTENDO al corpo di autoguarirsi attraverso uno stile di vita corretto, a cominciare, come già detto, da una impeccabile alimentazione.
Leggi ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.
Ci sentiamo in privato, anche per il libro.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Ti ringrazio infinitamente caro Pietro perché incontrare persone come te ci fa sentire il mondo come sognavo da bambina e cioè che fossimo tutti una grande famiglia! Ti farò sapere e quando è come posso ti manderò il mio contributo.Che Dio benedica te e tutti i tuoi cari.Susanna