LA MADRE SI IMPICCA E ORA VOGLIONO DARE IL DAPAROX ALLA FIGLIA
LETTERA
Grazie.
Il tecnico della risonanza mi ha detto che in prima istanza non ha visto nulla di molto grave…ma si aspetteranno alcuni giorni per uno studio appropriato del caso. Ho fatto RM con sequenza angiografica e mezzo di contrasto per lo studio approfondito della mappatura del microcircolo all’encefalo..
Speriamo bene..
Il mio curante sostiene che ci sia qualcosa in termini di microcircolo a causa delle cervicali schiacciate C5 eC6 per osteoartrosi..
Ho appena 39 anni…e non e’ bello avere questi disturbi dell’equilibrio..ho episodi di stordimento/mancamento e lavoro con i bambini..quindi entro nel panico per loro, perche’ non vorrei farli spaventare..
La mia dott.ssa pensa che io abbia pure somatizzato il suicidio/gesto di mia mamma…e mi ha somministrato ansiolitico e tranquillante piu’ un antidepressivo Daparox ( mai preso )… mi sono limitata all’assunzione di 10 goccine di tranquirit…ma ora non le assumo da 4gg. ..voglio farcela senza gocce..al massimo prendo fiori di bach e fumo qualche sigaretta x il panico…ma niente tranquillanti-..
Speriamo bene..
Grazie del gentile pensiero
RISPOSTA
Sig.ra Rita,
ormai è un po’ di tempo che ci scriviamo, e come lei ben sa io dico sempre quello che penso, anche se a volte posso sembrare un po’ duro o magari superbo.
Mi scusi il titolo pesante. Ho il massimo del massimo del massimo rispetto per la morte e il dolore altrui, ma ribollo dalla rabbia quando sento cosa le stia accadendo.
Sua madre commette suicidio per impiccagione sotto antidepressivi (per i lettori nuovi giunti, vi rimando qua).
La sua psichiatra non fa un minimo di riflessione, di autocritica.
Non pensa lontanamente, la sua cara dottoressa, che siano stati propri i farmaci a far sì che ora vostra madre non sia con voi.
No, non lo pensa. E subito indirizza i suoi disturbi, che a mio sommo parere andrebbero affrontati con un radicale cambiamento dello stile di vita, alimentare in primis, verso ulteriori psicofarmaci.
La follia dopo la follia.
La psicomedicalizzazione dell’intero pianeta e la lobotomizzazione di tutte le emozioni: a questo arriverà la psichiatria se ognuno di noi non comincia a ragionare con la propria testa.
Come dico sempre, non sono un medico, non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo nulla e ben me ne guardo dal farlo.
Se fossi in lei, al posto di analizzare il “microcircolo all’encefalo” con la lente di ingrandimento, butterei nel cesso le sigarette, i caffè, le gocce di ansiolitico e gli altrettanto inutili fiori di Bach e mi butterei a capofitto finalmente in un’alimentazione vegana, il più crudista possibile.
Lei continua a combattere i sintomi sig.ra Rita.
O crede fermamente nel suo corpo, e quindi a esso si affida, oppure faccia tutto quello che i dottori le dicono, e prenda quindi il Daparox, antidepressivo SSRI (selettore della ricaptazione della serotonina) il cui principio attivo è la demoniaca “paroxetina”, che ha indotto al suicidio non so quante persone nei soli Stati Uniti.
Lei invece tiene il piede in due scarpe, perché sa che qualcosa le suona storto.
Le auguro tutto il meglio sig.ra Rita.
Pietro Bisanti
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