LA CURA È PIU’ DELETERIA DELLA “MALATTIA”: ANCORA IL DEMONIACO ZYPREXA
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “DENIBAN, FARMACO MERAVIGLIOSO… SVEGLIATI, ORMAI …“:
Buongiorno Pietro.
Innanzitutto la voglio ringraziare per la dedizione e il tempo che investe in questo blog. All’inizio ero titubante, nel senso che nonostante ritenessi sacrosante le sue parole, davo ancora credito alla psichiatria, perché non mi potevo capacitare che la branca che si occupa della cura della psiche ne fosse invece la carnefice.
Siccome ne ho pagato le conseguenze sulla mia pelle a 360 gradi, posso unirmi alla voce purtroppo sempre crescente delle vittime della psichiatria, che non definirei moderna ma medievale.
La psichiatria e i suoi aguzzini con il camice bianco fanno il lavaggio del cervello al paziente, ai suoi familiari e all’opinione pubblica. Condannano una persona, indipendentemente dalla gravità della crisi/sbandamento/disorientamento, ad assumere farmaci psicotropi senza indagare l’anamnesi del paziente e informandolo degli effetti secondari che possono svilupparsi.
A me è stato prescritto anni fa lo Zyprexa, ma non mi è stato chiesto se avessi predisposizione per il diabete. Fortunatamente non ho casi di diabete in famiglia e nel corso degli anni non ho sviluppato questa malattia. Se sfortunatamente mi fosse insorta questa patologia, secondo lei la psichiatria avrebbe migliorato o peggiorato il mio stato psico-fisico? La medicina non è nata per migliorare la vita dell’uomo o per annientarla?
Se la persona ha sviluppato un disturbo che la porta ad ingigantire un difetto fisico tanto da condurla al ritiro sociale per il disagio e innescando così un circolo vizioso, Zyprexa è la cura? Un farmaco che fa ingrassare più di 20 kili e rende obesa una ragazza che riporta un disturbo di dismorfismo corporeo le migliora la salute e la visione di sé?
Mi spiego meglio. Una ragazza che si vedeva brutta ed è uno dei fattori che crescendo l’ha mandata in tilt, può stare meglio ingrassando più di 20 kili?
Io sto facendo fatica a dismettere, non solo perché il corpo è abituato da tantissimi anni ad assumere queste schifezze e quindi lo capisco se mi invia questi segnali di malessere, ma soprattutto perché combatto con i miei ricordi, e penso a quel pezzo di vita che come un vampiro questa sostanza mi ha succhiato e alle opportunità lavorative, sociali e quant’altro che mi ha privato di vivere.
Non si deve indignare con le persone che le scrivono decantando le lodi delle sostanze che assumono. Sono vittime ignare non dei loro disturbi ma di coloro che gli hanno prescritto la cura, che all’inizio sembra miracolosa ma che a lungo andare svelerà il suo vero volto, difficile da estirpare.
Posso a ragion veduta affermare che nel campo delle cure psichiatriche la cura è più deleteria del male a cui si vuole porre rimedio.
Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 17 settembre 2014 20:07
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie del suo commento e delle sue parole di incoraggiamento.
Non ho molto da aggiungere, condividendo ogni singola parola che ha scritto.
Tre anni fa ho deciso che questa crociata andava iniziata.
Non so questa “avventura” dove mi porterà, ma so per certo che la combatterò fin in fondo.
Ma dobbiamo diventare tutti insieme un’onda inarrestabile: io ci metto la faccia, ma da solo non posso sfondare il muro dell’arroganza, ignoranza e ipocrisia che al giorno d’oggi circonda la “moderna” Psichiatria.
Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
La medicina moderna cura, l'effeto e non la causa, se non si capisce questo che e' alla base di tutto non ci si potra' evolvere!
Sono d'accordo con te Ingrid
a me mi curano coattamente con risperdal 50 e sono diventato annoiato e tonto, quando ero gioioso con gli altri e innamorato con me stesso