LA CELIACHIA: NON SOLO MAL DI STOMACO

C’è un vero e proprio boom nelle diagnosi di “celiachia”.
Questo accade non perché le intolleranze alla famigerata proteina del glutine siano aumentate, ma perché ci sono finalmente consapevolezza e strumenti diagnostici adeguati.
Ma cosa è la celiachia? In pratica è una risposta immunitaria alla proteina del glutine, che è contenuta in tantissimi cereali di uso comune, che causa tutta una serie di problematiche.
Ma facciamo un passo indietro, e chiediamoci come mai il corpo risponde in maniera così forte all’introduzione di questa proteina.
L’idea che ci si può fare, lasciando stare la lobotomizzazione della medicina allopatica, è che in effetti i cereali, tutti, siano stati creati non per l’uomo, che non è un granivoro bensì un fruttariano, ma per gli uccelli, appunto granivori.
Infatti i cereali, che possono essere inghiottiti così come sono da parte di un piccione ad esempio, non possono essere utilizzati dall’uomo se non attraverso una lunga elaborazione.
Da qui l’equazione: cibo non immediatamente consumabile = cibo non adatto alla specie umana.
E su questo mi trovo d’accordo.
Penso però anche che la forte intolleranza al glutine che si manifesta in età adulta ad esempio possa essere causata da pesanti condizioni interne di intossicazione, con il glutine che funge da “goccia che fa traboccare il vaso”.
Quando comunque si manifesta, la celiachia non va presa sotto gamba.
Mamme, se i vostri figli non crescono o hanno continue dermatiti, verificate bene, e non fermatevi al primo responso negativo, anzi cominciate una dieta a esclusione, in quanto non sempre l’intolleranza al glutine è così alta da essere rilevata dai normali esami diagnostici.
Inoltre, per tutti, valutate bene che la celiachia non comporta solo manifestazioni a livello intestinale, come è uso comune pensare, ma ha un enorme impatto sul sistema nervoso.
Tipici sono qui bambini che sembrano essere frignoni, ma che in realtà sono destabilizzati dalla reazione immunitaria alla proteina del glutine, che scatena vere e proprie allergie a livello celebrale.
Negli adulti invece non sono assolutamente infrequenti sia le depressioni, anche severe, che immotivati scatti d’ira: non siete pazzi, semplicemente il vostro sistema immunitario è fuori controllo e quello che manifestate sono vere e proprie sintomatologie di tipo fisico.
E non sono infrequenti anche le dermatiti, soprattutto quella erpetiforme, che assomiglia ma non è quella ricollegabile all’herpes zoster (che non rimane un virus, vds. mio articolo a riguardo).
Quindi la soluzione a breve termine, anche per non incidere sullo stato di salute dei villi intestinali, è la completa astensione da tutte le fonti di glutine.
Consiglio quindi, immediatamente, di partire con una dieta vegana tendenzialmente crudista che, disintossicando il corpo nel suo insieme, potrà, con ogni probabilità permettere in futuro una nuova introduzione nella dieta del glutine.