INSEGNANTE, MOGLIE E MADRE MODELLO FINISCE GLI SCRUTINI E SI IMPICCA IN BAGNO

LETTERA

Gent.le Pietro,

spero che quest’estate possa avere finalmente il piacere di conoscerla personalmente ospite della mia struttura come più volte dettoci.
L’aggiorno intanto sulla programmazione primavera 2013 (che lei mi aveva gentilmente permesso di segnalare sul suo blog) conclusasi domenica scorsa con il dr. Giuseppe Cocca. Abbiamo avuto inoltre un week-end ad aprile con Carmelo Scaffidi.
 
Sono state esperienze molto intense e appaganti per me e, spero, per i partecipanti.
Per la seconda metà di agosto abbiamo in programma due settimane di vacanza-studio con Carmelo Scaffidi che ci insegnerà come associare e preparare i cibi adatti all’uomo e una settimana di disintossicazione sempre col dr.Cocca.

Avrei davvero piacere-esigenza di incontrarla da vicino per parlare dell’aspetto “psichiatrico” e magari per fare una conferenza su questo.
Forse sarebbe opportuno sentirci telefonicamente e se mi dà il suo  numero e gli orari preferiti la contatterei volentieri.
 

Se invece volesse chiamarmi lei il numero è in fondo a questa e-mail.
Approfitto per segnalarle che proprio a Sorrento tre giorni fa si è uccisa una donna impiccandosi nel bagno di casa sua. Era un’amica di mia sorella che mi aveva assicurato che non assumeva psicofarmaci e non era mai stata in cura: una moglie e madre modello che prima aveva completato gli scrutini (era insegnante), poi aveva aspettato gli esiti scolastici dei figli, e infine, senza che nulla lo potesse far presagire, è andata in bagno e si è uccisa. 

Ho chiesto a mia sorella di informarsi meglio e mi ha riferito quindi che in realtà sono stati trovati psicofarmaci fra le sue cose.

Ho raccontato questa cosa a una mia amica (che in passato ha fatto uso di psicofarmaci) e mi ha detto che, pur non avendo mai pensato al suicidio, avvertiva una costrizione alla gola e mi ha suggerito che questa potrebbe essere legata a una sensazione di voler chiudere l’accesso (la gola) alle pasticche, vissute comunque come una sotanza dannosa.
 
Penso che sia un’ipotesi interessante anche se al di là delle speculazioni interpretative rimane il fatto che gli psicofarmaci sono puro veleno. per il corpo la mente e l’anima.
Sperando di sentirla presto la saluto
Vania Fruttaldo

 

RESIDENCE

VILLA STARACE
 
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RISPOSTA

Gent.ma Vania,
devo recitare un mea culpa, in quanto, come al solito, preso dalla mia vita frenetica, non sono ancora riuscito ad organizzare un incontro decente con lei, pur sentendo senza ombra di dubbio che ne potrà nascere una collaborazione straordinaria (per email le sto mandando il mio recapito telefonico, e mi chiami pure quando ritiene più opportuno, e nel frattempo le preannuncio che per me settembre sarebbe il mese ideale per vedersi).

La sua testimonianza sull’insegnante amica di sua sorella non mi sorprende affatto.
Non sono mai stato un ipocrita, e quindi solamente chi conosceva bene questa persona è autorizzato a piangerne la morte: a ognuno il suo dolore.

Io, però, cerco sempre di far sì che le morti non siano vane, anche attraverso l’attività di divulgazione di questo blog.

Vuole un mio parere?
Il classico suicidio da antidepressivi SSRI o SNRI: calma piatta, vita normale, sorriso da ebete stile “va tutto bene”, e poi, senza preavviso, si saluta tutti e ci si impicca.

Un’altra vittima di questi farmaci demoniaci.